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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Psg, l’erede di Mbappé gioca in Serie A: Thuram l’ultima idea, Osimhen e Leao sempre nel mirino

    ​L’attaccante dell’Inter, fresco campione d’Italia, potrebbe volare a Parigi per un’offerta di almeno 55 milioni. In caso di partenza del francese, i nerazzurri punteranno tutto su Zirkzee

    L’attaccante dell’Inter, fresco campione d’Italia, potrebbe volare a Parigi per un’offerta di almeno 55 milioni. In caso di partenza del francese, i nerazzurri…
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    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Milan, Juventus, Napoli pronte al calciomercato: obiettivi e programmi per il riscatto

      Milan, Juventus e Napoli si sono defilate troppo presto dalla lotta scudetto. Chi ha fallito in coppa, chi viene criticato per il gioco, chi ha sbagliato tutto: il mercato estivo per l’operazione riscatto

      Le cinque giornate che mancano al termine del campionato sono per alcuni club un dettaglio o quasi. Certo, per le deluse della stagione l’aritmetica conquista di un piazzamento nelle coppe non è elemento secondario però è altrettanto vero che a primavera inoltrata è già tempo di pianificare la rivoluzione. Milan, Juventus e Napoli si sono defilate troppo presto dalla corsa allo scudetto e fra un’eliminazione dalle coppe, una critica per il gioco o un flop clamoroso impronosticabile, l’urgenza di programmare il futuro è dietro l’angolo.

      Milan, allenatore e non solo

      Partiamo dal Milan, il cui addio a Pioli è ormai sicuro. Avverrà nelle modalità più amichevoli possibili, rendendo omaggio a un tecnico che ha vinto uno scudetto, ha raggiunto una semifinale di Champions e in generale non ha mai perso la signorilità. Però ora arriva la parte difficile per una società divisa in più anime: a quale allenatore affidare la gestione tecnica della squadra per aprire un nuovo ciclo? Ovvero si insisterà, secondo le convinzioni del fondo americano RedBird, su un profilo non divisivo, abituato a lavorare con i giovani, non accentratore di attenzioni e responsabilità (come lo spagnolo Lopetegui che ha già incontrato l’ad Furlani e ora nel mirino del West Ham)? Oppure, considerando lo scetticismo della piazza nei confronti di allenatori validissimi ma ritenuti scommesse (Fonseca, Van Bommel, Farioli) a furor di popolo si considererà almeno il nome di Conte?

      ​ Nell’attesa la squadra è da ricostruire con gli addii certi di Giroud, Mirante, Kjaer, Caldara, probabile di Jovic, possibile di Adli. Premesso che big come Maignan e Theo partiranno solo a fronte di offerte da capogiro, il nome attorno a cui si coagulano le speranze di rinascita del Diavolo è quello di Joshua Zirkzee . È il preferito del management milanista per età, qualità tecniche, conoscenza del campionato italiano. Piace anche all’Inter che però ha l’obiettivo della sostenibilità da inseguire, incompatibile con la valutazione di 60 milioni dell’olandese.

      Juventus, l’addio di Allegri e le mosse a centrocampo

      La separazione fra Allegri e la Juventus sarà meno cordiale. Max, nonostante le parole di convenienza di Giuntoli, sa che il prossimo anno al suo posto ci sarà Thiago Motta: ancora legato ai bianconeri da un anno di contratto, Max non intende transare, anzi chiederà l’intero stipendio per sé e lo staff. Del resto qualora centrasse il piazzamento in Champions lascerebbe alla Juve, nonostante la pioggia di critiche per la qualità del gioco, un tesoretto di 120 milioni considerando anche i proventi derivanti dalla futura partecipazione al Mondiale per club e dalla Supercoppa in Arabia. Nelle ultime stagioni è stato l’ombrello protettivo della squadra, scossa dai processi e poco rinforzata sul mercato. È stato avvisato dall’amico e mentore Adriano Galliani della cena organizzata da Giuntoli mercoledì a Milano per intavolare la trattativa per il portiere Di Gregorio (da affiancare a Szczesny) e magari per Colpani. Rabiot senza Max resterà a Torino? Bremer verrà sacrificato per creare cassa e dare la caccia al sogno Koopmeiners per cui l’Atalanta chiede 70 milioni?

      Napoli, sarà rivoluzione

      Il premio «fallimento dell’anno» lo vince il Napoli che ha esonerato due allenatori (Garcia e Mazzarri) e sa che a fine anno dovrà cercare un nuovo tecnico, dopo la parentesi Calzona (meglio con una qualificazione alle coppe). Il sogno di Aurelio De Laurentiis è Antonio Conte che potendo scegliere resterebbe in Italia, anche per ragioni personali, e come destinazione in A accetterebbe solo i progetti di piazze prestigiose come Milano e Napoli. L’ex c.t. ha già una proposta sul tavolo e deve solo dare una risposta al vulcanico presidente dei partenopei. Certo, sapere dell’addio quasi scontato di Osimhen rende meno appetibile l’offerta, ma Jonathan David del Lille può essere una buona opzione per lenire la mancanza.

      ​CorSera
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        Inchiesta vendita Milan, una talpa in Procura: chi è

        ​L’uomo dei conti Aldo Savi ha testimoniato in Procura parlando di «forte influenza» di Elliott e consegnando il documento preparato per la vendita a possibili investitori arabi che ha definito «strano»

        Viene a sorpresa proprio dall’uomo dei conti dentro il Milan — il direttore amministrativo Aldo Savi uno dei principali indizi sulla cui base la Procura di Milano da settimane ipotizza che il Milan non sia davvero del fondo RedBird di Gerry Cardinale (acquirente il 31 agosto 2022 per 1,2 miliardi, metà dei quali prestatigli dal venditore Elliott tramite emissione di prodotti finanziari, il «vendor loan»), ma sia ancora sotto l’influenza appunto del fondo Elliott di Gordon e Paul Singer, non dichiarata all’autorità di vigilanza Federcalcio.

        La non indagata società rossonera, dove invece sono indagati per l’ipotesi di ostacolo all’autorità di vigilanza l’amministratore delegato dal 2022 Giorgio Furlani e il predecessore 2018-2022 Ivan Gazidis, dal decreto di perquisizione del 12 marzo aveva già appreso che i pm Polizzi e Cavalleri valorizzassero sia la difformità di comunicazioni rese dal fondo RedBird all’autorità di Borsa americana Sec sulla propria catena societaria, tale da sembrare fare «emergere che la maggior parte del capitale usato per la compravendita del Milan» (circa 400 milioni sui 600 versati cash) «venga da un veicolo societario non riferibile» a RedBird, un fondo collocato in Olanda; sia un documento interno al Milan che non si capiva come fosse finito in mano alla Guardia di Finanza, una «presentazione» dell’attuale assetto preparata dalla dirigenza del Milan per i colloqui a fine 2023 con «investitori del mondo arabo», il cui schema faceva pensare agli inquirenti «che il vendor loan», cioè il controverso prestito fatto nel 2022 dal venditore Elliott al compratore RedBird, tutt’oggi «garantisca a Elliott la proprietà di parte del Milan».

        ​ Adesso si scopre che questo documento era una bozza inviata da una manager del fondo RedBird, Elizabeth Owen, al direttore amministrativo del Milan, Aldo Savi: e che è stato appunto Savi, convocato come teste dagli inquirenti, a darne una interpretazione problematica sulla reale proprietà dei rossoneri.

        È una circostanza destinata a imbarazzare sia il Milan e RedBird e Elliott (direttamente per ovvie ragioni), sia però indirettamente anche i loro acerrimi avversari del fondo Blue Skye dei raider (e già nel cda del Milan) Salvatore Cerchione e Gianluca D’Avanzo, prima soci di minoranza con Elliott nell’acquisto del Milan dal cinese Yonghong Li, e poi (dopo la vendita del club da Elliott a RedBird) protagonisti contro Elliott di un contenzioso civile e penale senza esclusione di colpi.

        Se infatti nel Milan ci sono tuttora dirigenti vicini a Elliott (a cominciare da Furlani e dal presidente Paolo Scaroni), Savi era invece entrato nel Milan nel 2018 come consulente del fondo Blue Skye, e, assunto nel Milan nel 2019, vi è rimasto anche dopo la frattura tra Blue Skye e il resto del mondo Milan.

        Ed è come odierno direttore amministrativo dei rossoneri, uomo dei conti del club e braccio destro del direttore finanziario Stefano Cocirio e del direttore commerciale Roberto Masi, che Savi, una volta interpellato dalla GdF sulla bozza per il tour arabo dei dirigenti rossoneri, l’ha definita «strana» perché a suo avviso prospettava ai potenziali acquirenti non l’eventuale cessione di azioni del Milan detenute da RedBird, ma la cessione di un pezzo del debito di RedBird verso Elliott, senza che in apparenza Elliott fosse interpellato.

        In più Savi ha riportato agli inquirenti la propria impressione che sulla gestione quotidiana del Milan pesi ancora la «forte influenza» di Elliott attraverso non solo ex uomini Elliott come Scaroni, Furlani e Cocirio, ma anche come il capo dell’area sport Hendrik Almstadt, per Savi «strettissimo collaboratore di Gordon Singer», e la portavoce di Elliott in Italia, Marcella Verini, oggi anche di RedBird.

        ​CorSera
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Ok, partiremo penalizzati
          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
            .
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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              Ne faccio un punto di orgoglio l'aver arbitrato quando l'arbitraggio era appannaggio degli uomini. Per le donne ci sono gli sport da donna. Il resto è mistificazione.
              ...ma di noi
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                Su questo non condivido.
                Se meritano, non vedo perché precludere a qualcuno di qualsiasi sesso l'opportunità.

                Sono d'accordo sul fatto di farne un discorso di "quote rosa" che va adesso per la maggiore.
                Abominevole.

                Oltretutto se la partita avesse contato qualcosa non le avrebbero designate.
                Classico specchietto per le allodole.

                Altrimenti, se una donna in campo fa il suo, non vedo perché non possa arbitrare.
                Senza tanti clamori o cazzatíne mediatiche e patriarcali.
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                  [De Rossi:
                  "Tre punti importantissimi ma la nostra frustrazione veniva da altro. Abbiamo partite difficili e ci sentivamo in dovere e in diritto di chiedere un aiuto per la partita con il Leverkusen e ci è stato negato e ci ha dato abbastanza fastidio. Giocare contro i campioni della Bundesliga, imbattuti, con un giorno in meno di riposo. Credo sia un precedente unico in Italia che non venga aiutata una squadra in questo senso. Forse ci ha smosso qualcosa, poi il karma si ripresenta con regali succulenti a volte". ]
                  (Gazzetta)
                  Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                    Perchè ci sono percezioni, inclinazioni, talenti legati al genere sessuale. Il calcio è uno sport da maschi e va arbitrato da dei maschi. Le femmine possono arbitrare il calcio femminile se proprio vogliono: non capisco perchè devono andare ad arbitrare le partite degli uomini, dove occorre un certo polso, un certo atletismo, un certo saper maneggiare la materia...e all'uomo quella specifica materia calcistica riesce naturale.
                    Last edited by Sean; Oggi, 09:08:03.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
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                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Perchè ci sono percezioni, inclinazioni, talenti legati al genere sessuale. Il calcio è uno sport da maschi e va arbitrato da dei maschi. Le femmine possono arbitrare il calcio femminile se proprio vogliono: non capisco perchè devono andare ad arbitrare le partite degli uomini, dove occorre un certo polso, un certo atletismo, un certo saper maneggiare la materia...e all'uomo quella specifica materia calcistica riesce naturale.
                      Su questo sei sicuramente più "dentro" di me avendo avuto esperienza diretta.

                      Rimango della mia opinione.
                      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                        Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
                        [De Rossi:
                        "Tre punti importantissimi ma la nostra frustrazione veniva da altro. Abbiamo partite difficili e ci sentivamo in dovere e in diritto di chiedere un aiuto per la partita con il Leverkusen e ci è stato negato e ci ha dato abbastanza fastidio. Giocare contro i campioni della Bundesliga, imbattuti, con un giorno in meno di riposo. Credo sia un precedente unico in Italia che non venga aiutata una squadra in questo senso. Forse ci ha smosso qualcosa, poi il karma si ripresenta con regali succulenti a volte". ]
                        (Gazzetta)
                        Ecco, suggerirei di prendere il tutto con una certa filosofia. Inoltre il fatto che il Leverkusen sia imbattuto può essere letto come un buon segno, secondo una certa cabala calcistica...prima o poi una dovranno perderla no?

                        Inoltre ripeto quanto detto: il giorno in meno di riposo rispetto ai tedeschi è fattualmente inutile, perchè i tedeschi in campionato avrebbero potuto schierare le riserve anche a parità di giorni, visto che per loro la Bundes è bella che finita.
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