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Qatar 2022: i Mondiali di Calcio

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    Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
    lol Mbappe schifato che ignora totalmente macron ricorda quei bambini che vorrebbero scappare dalle vecchie amiche della nonna che cercano di pizzicargli le guance, ma per educazione non possono
    più che pizzicargli le guance Macron vorrebbe smanacciargli il cacciatorino. Lo si capisce dopo che il portiere dell'argentina si allontana e lui continua a stare addosso a mbappè dandogli pacche sull'addome

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      Il Mondiale in Qatar verrà ricordato soprattutto per i commenti pieni di entusiasmo (forse troppo) di Lele Adani ad ogni goal dell'Argentina. In questo video...
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
        più che pizzicargli le guance Macron vorrebbe smanacciargli il cacciatorino. Lo si capisce dopo che il portiere dell'argentina si allontana e lui continua a stare addosso a mbappè dandogli pacche sull'addome



        Originariamente Scritto da Giampo93
        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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          La Le Pen gli avrebbe tolto la cittadinanza



          Originariamente Scritto da Giampo93
          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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            La VERA mano de DIOS....
            I SUOI goals:
            -Serie A: 189
            -Serie B: 6
            -Super League: 5
            -Coppa Italia: 13
            -Chinese FA Cup: 1
            -Coppa UEFA: 5
            -Champions League: 13
            -Nazionale Under 21: 19
            -Nazionale: 19
            TOTALE: 270

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              Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
              Fu un grandissimo pezzo di merda, quanto lo detestai in quel frangente.


              Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Argentina campione del Mondo, esplode la festa a Napoli
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                  Messi e il Bisht: cosa è la tunica indossata durante la premiazione al Mondiale




                  PS questa vicenda non è andata giù a molti e sono state fatte più o meno le stesse considerazioni ivi proposte
                  Last edited by Irrlicht; 19-12-2022, 05:58:06.
                  Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                    Chiudo
                    Originariamente Scritto da huntermaster
                    tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                    Originariamente Scritto da luna80
                    Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                      Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                      Si.
                      Più un tributo al gioco del pallone però.
                      Di Calcio, nel senso più stretto e tecnico ma anche tattico del termine...poco e niente. Ma bene eh, per chi guarda disinteressato, 6 gol sono una manna.
                      ma e' sempre cosi con le partite finite con piu di 5 goal.
                      Per questo quando sentivo elogiare le bellissime partite della premier e denigrare le nostre noiose partite, storcevo il naso.


                      Tessera N° 7

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                        Mi sono lasciato andare ad epiteti razzisti durante i rigori, con sommo gaudio.
                        Originariamente Scritto da Pesca
                        lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                          L’Argentina Campione del Mondo, Leo Messi come Maradona. A 36 anni da Mexico ’86 la nazionale albiceleste torna a vincere trascinata dal suo straordinario numero 10 che finalmente può sedere accanto a Diego. Battuta in una finale straordinaria – forse addirittura la più bella della storia dei Mondiali – la Francia di Kylian Mbappé che con tre gol non riesce a conquistare il suo secondo Mondiale consecutivo. Messi finalmente corona il traguardo di una vita, dopo tutto quello che aveva vinto (4 Champions League e 7 Palloni d’Oro) gli avevano sempre rimproverato di non essere riuscito a fare con l’Argentina quello che aveva fatto col Barcellona. Beh, adesso c’è riuscito. Ed è ora il più grande di sempre? La classifica dei più grandi non è solo questione di numeri e di vittorie, è questione anche di passione, gioia e felicità. Pertanto tra Messi e Maradona ognuno si scelga il suo Personal Jesus…

                          Se un destino esiste, ebbene lo straordinario pomeriggio di domenica 18 dicembre 2022 a Doha in Qatar, è corso a pareggiare i conti. Lionel Messi, il magico Harry Potter del calcio mondiale, il dio pagano fatto calciatore, che a 35 anni rischiava di andare in pensione, senza aver vinto tutto quello che il suo genio avrebbe meritato, ebbene ha avuto finalmente ciò che gli era dovuto, il suo mondiale tutto personale. E ora, finalmente, può legittimamente stare accanto a Diego Maradona, altro dio pagano, al cui confronto l’intero mondo aveva sempre osservato: “Eh ma un Mondiale da solo come Diego, Messi non è mai riuscire a vincerlo”.

                          E invece no, eccolo: un Mondiale per Maradona nel 1986, un Mondiale anche per Messi nel 2022. Un giocattolo per uno come ai bambini. Trentasei anni per urlare di nuovo Argentina. Un grande paese con forti radici italiane, una delle tante patrie del football, da sempre generatore di campioni, di talenti, di favole indimenticabili: da Pedernera a Kempes, da Passarella a Batistuta, da Di Stefano a Sivori. Fino alla staffetta più bella di tutte: da Maradona e Messi. Nel momento più importante della sua enorme storia di calciatore Leo ha sentito il bisogno di stringere forte la madre: con lei questa storia, fatta anche di sacrifici enormi e addirittura viaggi della speranza verso l’Europa, è iniziata, con lei è giusto che la favola si compia.

                          Una classifica dei più grandi di sempre non è fatta di risultati, cifre, vittorie e certezze assolute, non è questione di prove scientifiche ma di impressioni, fatti, storie e soprattutto passioni che non hanno un’unità di misura. Il calcio si pesa in gioia e felicità e dunque stabilire chi sia più grande non è oggettivamente possibile, ma soggettivamente sicuramente sì. Per cui ognuno, tra Maradona e Messi, scelga il suo Personal Jesus e non tenti di convertire a forza il prossimo.

                          Una finale straordinariamente bella, intensa, dicono la più bella finale mai giocata ai Mondiali: 2-2 al 90?, 3-3 al 120? dei supplementari, 4-2 ai rigori per l’Argentina. Mbappé e Messi si presentano per primi al tiri, poi la Francia ne sbaglia due ed è fatta. Per una straordinaria regià occulta, manco ci fosse la buonanima di Hitchcock da qualche parte dietro la macchina da presa, nella partita più importante della sua vita – di Lionel Messi, voglio dire – la Francia prima non è scesa in campo, Kylian Mbappé che di mondiali rischiava di vincerne due senza nemmeno aver attraversato il traguardo dei 24 anni, letteralmente scomparso e annichilito, poi però, arrivato il suo turno, ha trascinato la Francia ai supplementari. E infine il regista occulto ha lasciato che la partita diventasse un regolamento di conti tra i due straordinari protagonisti, entrambi superstar del Psg franco-qatariota (non starò qui adesso a tediarvi con considerazioni geopolitiche sul calcio e i loschi traffici internazionali). In sintesi, più che una partita un vero e proprio duello, due gol e un assist di Messi, tre gol di Mbappé. Per poi assegnare il titolo ai rigori nella maniera più batticuore possibile, e consegnarlo finalmente stavolta nelle mani di Lionel Messi, Un gran finale per il protagonista assoluto, in un mese assurdo, anomalo e storico che vale comunque il Mondiale e l’intera sua vita da calciatore.

                          Messi ha vinto quello che voleva di più davvero all’ultima mano, è nato straordinario, è cresciuto facendo miracoli, ha attraversato l’Europa vincendo tutto quello che voleva e poteva. Il Mondiale si aggiunge a 4 Champions League e 7 Palloni d’Oro. Si pensava che il Barcellona fosse l’unica, possibile culla incubatrice delle sue vittorie, che nell’ Argentina non potessero sussistere le condizioni per entrare davvero in Paradiso. Più dolori che gioie, una finale persa contro il Brasile 8 anni fa che lo aveva fortemente provato, il Barcellona abbandonato dopo 20 anni di vita e di trionfi insieme, Messi in questo Mondiale è riuscito a concentrare in se stesso tutte le forze e tutta l’ispirazione che gli restava. Comunque ancora abbondante e sufficienti per l’impresa. A buon diritto Messi passerà alla storia del calcio per questa finale thrilling, ma anche per l’assist contro la Croazia “dribblando i anche i cammelli” (coyright Daniele Adani sulla Rai). Il Mondiale finalmente lo ha vinto e solo Maradona – cioè dio – sa cosa ha dovuto fare e quanto glielo hanno fatto soffrire.

                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Mbappé, 3 gol tristi per la Francia: poche lacrime, infastidito da Macron, ma il futuro è suo

                            Mai visto un giocatore così nullo e così decisivo nella stessa partita: Kylian Mbappé firma una tripletta, ma manca il bis Mondiale con la Francia


                            Ha sconfitto tutti, non gli dei del calcio: Pelé che resta irraggiungibile con il bis Mondiale e la storia di Messi che si compie con il titolo che mancava. Perché altro che Argentina-Francia, la finale più bella degli anni Duemila è stata Messi-Mbappé, all’ultimo tiro, all’ultima resistenza, all’ultimo rigore. Tutto o niente, morti, risorti, ancora morti, risorti di nuovo.

                            Oggi perde lui, Kylian, che è l’uomo del presente, che versa poche lacrime nella maglietta, solo un momento, è palesemente infastidito dal presidente Emmanuel Macron che va a parlargli tre volte, in campo dopo i rigori finiti come sono finiti e poi quando va a ritirare la scarpa d’oro per il titolo di capocannoniere (otto gol) e la medaglia del secondo, premi di consolazione che non consolano, il dialogo sembra di sentirlo «sei giovane, ne vincerai altri», «sì vabbè, ma quello da vincere era questo».


                            Macron lo ha convinto a restare al Psg dove è arrivato quell’altro: pochi mesi per studiarsi, decidere che non si piacciono più di tanto, ringraziare Leo per i 6 assist («È sempre calmo, calmo qualunque cosa succeda attorno a lui» dice il francese dell’argentino), e ridarsi appuntamento qui, oggi, finale del Mondiale, l’unico posto dove volevano essere e dove si ignorano.

                            Kylian Mbappé ha lasciato la scena a Lionel Messi per 70 minuti e in 97 secondi gli aveva rubato la Coppa: rigore trasformato e gol, tutto riacceso, la decido io, del finale della tua storia non m’importa niente. Poi quell’altro si è inventato una rete di rapina e sembrava avere già rimesso le mani su quella benedetta Coppa, pochi minuti ancora e il destino era compiuto, ma non per Mbappé che si è conquistato il secondo rigore e, a differenza di Harry Kane a cui ha riso in faccia dopo l’errore negli ottavi, non ha sbagliato.

                            Tripletta (prima di lui c’era riuscito in finale solo Geoff Hurst in Inghilterra-Germania nel ’66 che si complimenta), ma non rende l’idea dell’esplosione di potenza vista in campo, di un altro gol mancato di un soffio, degli argentini portati a spasso.


                            Mai visto un giocatore così nullo e così decisivo nella stessa partita, macché partita, il romanzo di due Paesi, un pomeriggio qatarino che segnerà la vita di milioni di persone.

                            Per 70’ Mbappé semplicemente non c’era, e di conseguenza non c’era la Francia. In quella prima accelerazione, il simbolismo che in una finale come questa è in tutti i ciuffi d’erba, vuole che Mbappé salti Leo Messi. Ne esce un tiro alto, ma è un segno di vita. L’ossessione del secondo Mondiale sembrava diventata un pomeriggio di impotenza, di talento inespresso, di inchino al campione che organizza l’uscita di scena, il compimento del tempo di prima e tu in sala d’attesa. E invece è bastata una scintilla, un fallo di Otamendi su Kolo Muani e un rigore trasformato perché con i fuoriclasse la cui carriera è stata programmata dall’età di 10 anni (quando già la Nike gli mandava gli scarpini a casa, diventerà testimonial a 14) da papà Wilfrid, allenatore delle giovanili dell’As Bondy e mamma Fayza, giocatrice di pallamano, funziona così: quando serve non sbagliano.

                            Ed è ancora Messi che perde quella palla a centrocampo che, dopo un’azione bellissima, diventa il tiro al volo per il secondo gol di Kylian: scende uno, sale l’altro, i vasi comunicanti del talento e delle emozioni. Fino ai rigori finali, e anche qui Mbappé fa il suo dovere, apre la serie senza errori, il suo bleu è immacolato, ma la Francia perde come nel 2006 contro l’Italia, come agli Europei contro la Svizzera. Lui perde, inaudito.

                            E adesso? Adesso che ha quella faccia seccata, come quando in campo i compagni non sono all’altezza di lui, che si prepara a compiere 24 anni (martedì 20 dicembre) tormentandosi per l’occasione persa, che quella serata di pioggia in Russia in cui ha alzato la Coppa del mondo resta un ricordo solitario, adesso non cambia niente: perché è già il suo tempo, di un giocatore mostruoso, creatore e realizzatore assieme, sì, un po’ Messi e un po’ Ronaldo (suo idolo). A settembre, al Wall Street Journal che gli chiedeva se era pronto a prendere la scena in un mondo post Ronaldo e post Messi aveva detto: «Non credo di avere scelta. Il pedale del freno non funziona più». E non sarà questa sera triste di Doha ad azionarlo.

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Beati i vittoriosi. Nel calcio non è come nel Vangelo dove "gli ultimi saranno i primi". Nel calcio i primi si prendono tutto e al resto del circondario resta in mano l'aria.

                              Messi all'ultimo secondo del gong si prende tutto. Finalmente l'oro mondiale, cioè tutto l'oro del mondo.

                              L'Argentina in questi ultimi 3 lustri ha proposto una serie di grandi giocatori, con Messi (il fuoriclasse) in testa. Aveva raccolto poco in relazione al talento nato in quelle terre lontane. Una finale mondiale nel 2014. Un titolo sudamericano che però vincono pure i Cile...insomma il tempo si stava consumando e mancava ancora l'unico vero oro che per una nazione significa qualcosa, si rischiava di far passare tutta una generazione di grandi/eccellenti giocatori (si pensi anche a Di Maria, altro campione in là con l'età) senza aver regalato all'Argentina il mondiale.

                              C'è un parallelismo con l'Italia del 2006 in questo: anche lì un intera covata era all'ultima chiamata, anche lì contro la Francia, anche lì ai rigori.

                              La differenza è che l'Argentina ha un nucleo da cui ripartire domani. Quella nazionale italiana no, non aveva eredi e non ne ha più figliati...e infatti in Italia da quasi 20 anni stiamo a girarci i pollici, ridotti a commentare le gesta altrui sprofondati sul divano, come degli ex grandi che ora sono solo dei pensionati un pò rintronati.

                              Chi ha seguito questi mondiali non può però non fare i complimenti all'Argentina. E' un mondiale meritato, immagino la goduria da quelle parti. Evviva i vincitori - sperando che siano da stimolo per noi che vincitori (o addirittura solo partecipanti) non lo siamo più, per il nostro movimento, per i giovani...che tornino a giocare a calcio, a sognare di voler vincere un mondiale.
                              Last edited by Sean; 19-12-2022, 08:56:18.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                comunque sono almeno 4-6 anni che la francia è oggettivamente la nazionale più forte del mondo e temo sarà cosi almeno anche ai prossimi europei e mondiali.
                                Sono quasi tutti giovani.....e quasi tutti neanche ancora al massimo delle loro potenzialità.

                                In particolare per i prossimi europei la squadra è già quasi pronta con 2 anni di anticipo
                                maignan prenderà il posto di lloris
                                a centrocampo quasi sicuramente si saranno affermati ancora di più i due ragazzi del real madrid che saranno i titolari
                                manca solo un attaccante che prenda il posto di giroud
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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