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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Pandemia, guerra e carestia: manca altro?
    Il catabolismo
    Originariamente Scritto da centos
    mangio e bevo e faccio schifo


    Per ricorsi amministrativi e legali
    http://www.supremecourt.mn/home

    sigpic

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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Russia: "Mariupol è circondata"

      La città di Mariupol è completamente bloccata e circondata dalle forze russe. Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, secondo cui "tutti i ponti sono stati distrutti e le strade minate dai nazionalisti" ucraini.


      L'allarme di Macron: "Tra 12-18 mesi rischio di instablità alimentare"

      Il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato un grido d'allarme al vertice Ue di Versailles sull'urgenza di adattare la "strategia alimentare" dell'Unione europea "sul grano e sui cereali": "Saremo ancora più destabilizzati fra 12-18 mesi - ha sottolineato - a causa di quello che non può essere seminato in questi giorni". "Bisogna rivalutare la strategia di produzione - ha detto ancora Macron - anche guardando all'Africa, che verrebbe colpita da carestie fra 12-18 mesi".

      Fonti Kiev: Bielorussia potrebbe lanciare attacco entro sera
      si sta preparando a invadere l’Ucraina entro le 21, ore locale, di oggi, come riferisce Ukrainska Pravda. «Le autorità ucraine suggeriscono che il presidente russo, Vladimir Putin ha ordinato ai militari di effettuare una provocazione con un raid aereo da parte di aerei russi al confine tra Bielorussia e Ucraina, e Lukashenko di iniziare a preparare l’offensiva delle forze armate della Bielorussia entro le 21 dell’11 marzo».

      Roma verso abbassamento riscaldamento edifici
      Ridurre di due gradi la temperatura degli impianti di riscaldamento negli edifici pubblici e privati e un possibile anticipo di una o due settimane dello spegnimento del riscaldamento. Questi gli interventi del piano di risparmio energetico, riferiscono fonti del Campidoglio, che saranno varati nei prossimi giorni.

      Repubblica-CorSera

      Con l’Europa unita pagheremo una spesa al supermercato in piu’ come se apparecchiassimo una tavola a casa in meno.


      SemiCit.



      Originariamente Scritto da Giampo93
      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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        Originariamente Scritto da Ozn Visualizza Messaggio
        Il catabolismo
        Il cortisolo?
        "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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          E i corofuuuorocanburi?!?!?



          Originariamente Scritto da Giampo93
          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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            Rendetevi conto che l'unico che ne trarrá vantaggio é quel ciccione di MarcoT che arriverá squartato all'estate
            Originariamente Scritto da centos
            mangio e bevo e faccio schifo


            Per ricorsi amministrativi e legali
            http://www.supremecourt.mn/home

            sigpic

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              E’ l’eterogenesi dei fini



              Originariamente Scritto da Giampo93
              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                «Volodymyr Zelenskyi — Eroe di libertà»

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                  Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
                  Vabbe', sei stupido allora.


                  Tra l'altro l'alternativa quale sarebbe? Mi sembra che tutti si lamentino delle contraccolpo delle sanzioni ma di alternative valide non ne propogano (a parte non fare nulla sperando che i problemi eventualmente non arrivino da questa parte eventualmente, in pieno stile italioto).

                  Non e' questione di volere o meno. La vita e' difficile e ci sono situazioni di forza maggiore o fuori dal nostro controllo. Per questo e' importante fare in modo di non trovarsi nella situazione di dover morire di fame. E' cosi' difficile da capire questo concetto?
                  Interessante modo di aprire una discussione....



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                    Il piano di emergenza dell'Italia per la guerra Russia - Ucraina

                    Il nostro Paese si trova ora al «livello di preallarme», due gradini sotto l'emergenza. Camera e Senato riducono il riscaldamento; in caso di peggioramento previsto il razionamento dell’illuminazione. I punti su luce, gas, grano e ceramica


                    «Riduzione obbligatoria del prelievo di gas dei clienti industriali» e nuove soglie di temperature e orari di riscaldamento nel settore civile: sono queste le misure che scattano in caso di emergenza causata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina.

                    L’Italia al momento è in livello di «preallarme», quindi non è entrata nella soglia di rischio, ma il ministro per la Transizione Ecologica Stefano Cingolani e il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti hanno già convocato una riunione per la prossima settimana per il monitoraggio della situazione riguardo all’approvvigionamento delle materie prime.

                    Ecco nel dettaglio le misure previste se la situazione dovesse peggiorare. A questo si aggiungono le iniziative che governatori e sindaci possono adottare in casi di particolare necessità.

                    Il piano in tre livelli

                    Il ministero per la Transizione energetica dispone già di un Piano di emergenza del sistema italiano del gas naturale, aggiornato al settembre del 2020, dunque pienamente operativo in caso di necessità.

                    Il piano è già oggi di fatto in applicazione, perché la sua prima tappa è il cosiddetto «livello di preallarme» nel quale l’Italia è entrata per decisione dell’autorità di settore (sentito il governo) con l’inizio della guerra in Ucraina.

                    Il preallarme
                    Il livello di preallarme è legato soprattutto al «verificarsi di eventi che determinano una riduzione significativa delle importazioni». I due livelli successivi di crisi sono quello di «allarme» e poi quello di «emergenza», ai quali l’Italia non è arrivata.

                    L’emergenza
                    È importante sottolineare che misure obbligatorie di contenimento dei consumi scatterebbero solo al livello di «emergenza», al quale per il momento non siamo neanche vicini. Ma qualora ci si arrivasse, il Piano del ministero della Transizione prevede alcuni passaggi precisi:
                    1) «riduzione obbligatoria del prelievo di gas dei clienti industriali» sulla base di un decreto del 2007 sull’obbligo del consumo effetti di gas
                    2) definizione di nuove soglie di temperature e di orari di riscaldamento o teleriscaldamento nel settore civile
                    3) sospensione dell’obbligo di fornitura da parte delle compagnie verso i clienti non tutelati
                    4) sospensione della tutela di prezzo stabilita ogni tre mesi dall’autorità di settore (Arera).
                    In altri termini, solo in caso di conclamata emergenza scatterebbero misure di austerità energetica obbligatoria. Ora siamo in «pre-allarme», due gradini al di sotto di questa soglia. Ma l’invito a scelte private e liberamente attuate resta.


                    L’illuminazione

                    Alcuni Comuni hanno deciso di ridurre l’illuminazione di alcune strade. Si tratta però di iniziative che devono essere prese in accordo con la prefettura per evitare problemi legati alla sicurezza.


                    Golden power

                    Il governo sta valutando uno scostamento e la possibilità di mettere in sicurezza con una sorta di protezione pubblica, un Golden power «per le imprese nazionali quotate e strategiche che possono essere obiettivi di azioni predatorie straniere».


                    Il greggio

                    Assopetroli denuncia una «pronunciata intermittenza delle forniture di greggio e prodotti raffinati». La Russia rappresenta il 17% dell’importazione per l’Italia in questo settore e il presidente di Assopetroli, Andrea Rossetti, sospetta che la guerra venga presa a pretesto da intermediari nella parte a monte della filiera per tenere ferma la merce in attesa di ulteriori rincari. Di certo, osserva Rossetti, «dovremo porci presto il problema di come sostituire il 17% di forniture della Russia».


                    Grano e mais

                    Nel settore agricolo, sembra ormai rientrata l’emergenza sulla disponibilità di cereali — in particolare grano tenero e mais — perché il governo di Budapest sta ritirando la minaccia, ventilata nei giorni scorsi, di bloccare l’esportazione di granaglie dal Paese. Poiché l’Ungheria rappresenta quasi un terzo dell’importazione di grano tenero in Italia, un blocco avrebbe messo in difficoltà l’intera filiera e avrebbe l’avrebbe obbligata ad approvvigionarsi in America Latina (dove però i criteri fito-sanitari su additivi chimici e Ogm sono meno rigorosi). Passato l’allarme legato all’Ungheria, il settore dovrebbe chiudere la stagione con scorte di grano tenero al 9%, un livello accettabile benché tutt’altro che elevato (malgrado l’ammanco di prodotto dall’Ucraina).


                    I fertilizzanti

                    Più preoccupante invece il quadro per quanto riguarda i fertilizzanti, il cui prezzo nell’ultimo anno è arrivato a triplicare o quadruplicare (secondo i veri tipi di prodotti). Da Russia e Bielorussia ha smesso di arrivare il nitrato di ammonio e il blocco, inizialmente previsto da Mosca fino al 2 aprile, non potrà che prolungarsi per tutta la stagione della semina. Poiché la Russia rappresenta la grande maggioranza del mercato in questo fertilizzante, derivato dal metano, la mancanza potrebbe realmente influenzare le colture in Italia (ma anche gli addetti dell’industria in questo momento non sono in grado di quantificare l’impatto). Lo stesso vale per i fertilizzanti potassici, che non arriveranno più da Russia e Bielorussia. E dire che ce ne sarebbe bisogno: per contrastare il rischio di carenze e l’aumento dei prezzi, quest’anno la Commissione Ue permetterà di mettere a coltura in Italia 200 mila ettari tradizionalmente a riposo obbligatorio. Sommato a altre terre che di solito restano incolte, nella stagione della semina di questa primavera in Italia potrebbero essere coperti fra un milione e un milione e mezzo di ettari in più rispetto all’anno scorso. Ma con il rischio di non avere fertilizzanti derivati da metano a sufficienza.

                    La ceramica

                    Alcune aziende hanno comunicato di avere autonomia di massimo quattro settimane dovuta alla mancanza di materie prime come l’argilla e il caolino che vengono importate in larga parte dalla Russia e per questo si stanno cercando canali alternativi di approvvigionamento.

                    Anche per questo si pensa di introdurre «strumenti di garanzia pubblica per imprese che si espongono fortemente per acquisti materie prime e semilavorati in altri Paesi diversi da Russia, Ucraina e coinvolti dalla guerra».


                    I metalli

                    In sofferenza rischiano di andare anche le aziende che lavorano i metalli e in particolare ferro e alluminio sia per la mancanza di materia prima sia per i costi dovuti alla lavorazione del grezzo che necessita un massiccio impiego di energia. Per questo il ministro Giorgetti sta valutando il «blocco delle esportazioni di materiali ferrosi e la possibilità di istituire siti di stoccaggio».


                    CorSera
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Originariamente Scritto da Ozn Visualizza Messaggio
                      Rendetevi conto che l'unico che ne trarrá vantaggio é quel ciccione di MarcoT che arriverá squartato all'estate
                      Manco rischio di perdere il lavoro
                      Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
                      Si può anche non esagerare con le sanzioni specialmente quelle che poi hanno ricadute pesantissime sulle nazioni che le propinano.
                      Qui ancora non si è capito che non è una gara di velocità ma di resistenza e soprattutto non è una gara a chi dà la sanzione più grossa per essere più amico amichetto solidale con Ucraina
                      A me la gestione di questa crisi ricorda molto l'inizio del covid
                      Originariamente Scritto da Lorenzo993
                      non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Pandemia, guerra e carestia: manca altro?
                        Makarov che fa strage di civili in un aeroporto russo , con armi e uniformi USA , facendo scoppiare la guerra nucleare

                        ”Ricordatevi , niente russo” (cit.)

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                          Quadro potenzialmente catastrofico per noi se la situazione dovesse inclinare al peggio. La Russia ha per ora sempre ribadito che rispetterà i suoi impegni sui contratti energetici...ma è tutto da vedere.

                          Situazione fertilizzanti inquietante.
                          Last edited by Sean; 11-03-2022, 18:13:53.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                            «Volodymyr Zelenskyi — Eroe di libertà»

                            Hai già preparato l'altarino sul como'?
                            "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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                              Cremlino: "Nostre richieste riconoscimento Crimea e stop Nato. Kiev ne discute con Usa e Ue. Se accettano, tutto finirà"
                              Le condizioni avanzate dalla Russia all'Ucraina per mettere fine alla cosiddetta «operazione militare speciale» sono «il riconoscimento della Crimea come terra russa e la fine dell'avanzamento della Nato» verso i confini russi. Lo ha sottolineato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aggiungendo che ora Kiev ne sta discutendo «con i suoi consiglieri, in primo luogo gli Usa e i Paesi dell'Unione europea». Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. «Speriamo bene – ha aggiunto Peskov – questo è ciò che va fatto, e allora tutto finirà».

                              Scholz: "No stop import gas russo è posizione europea”
                              Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha insistito sul rifiuto del bando di importazione di gas russo, pur negando che la Germania agisca da freno alla proposta, che gli Stati Uniti difendono, e ha assicurato che si tratta della posizione comune europea. «È una decisione consapevole, fondata e comprensibile. Non possiamo interrompere queste importazioni da parte nostra», ha assicurato Scholz al termine del vertice Ue a Versailles. C'è consenso a livello Ue sul fatto che «dobbiamo essere, passo dopo passo, meno dipendenti dal gas, petrolio e carbone russi», ha proseguito. «Oggi siamo in una posizione diversa da quella degli Stati Uniti», ha fatto notare alludendo alla loro minore dipendenza dalle forniture di Mosca.

                              La Stampa
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                La Crimea è della Russia, quindi si tratterebbe solo di prendere atto di una situazione di fatto. La Nato mi pare Zelensky non fosse più interessato ma poi vai a capire come stanno veramente le cose rispetto a qualche dichiarazione lanciata qua e là ai giornali o dai giornali.

                                Mancherebbe pure il Donbass ad esempio. Quello se lo sono dimenticati?
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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