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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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    Originariamente Scritto da françis1992 Visualizza Messaggio
    pandemia prima, guerra dopo: Qualcuno ha interesse nel ridurre la popolazione mondiale.
    Avendo fallito con il covid che e' evoluto in una influenza, ora sotto con la guerra e le conseguenze che essa portera'.
    usa
    Originariamente Scritto da huntermaster
    tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
    Originariamente Scritto da luna80
    Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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      Ritengo che abbia ragione chi sostiene che la GB ha intenzione di inviare questi proiettili all'uranio per dare fondo ai magazzini, visto munizioni più pulite, e magari anche efficaci/moderne, stanno terminando o comunque, per le necessità belliche in corso, le nazioni occidentali non possono esaurire tutte le loro scorte...allora la bella pensata di spedire dei proiettili all'uranio, visto che generalmente e comunemente non si usano e stanno lì a prendere la muffa.

      Stupiscono Zelensky e gli ucraini che tanto si sono preoccupati di un possibile uso, da parte dei russi, di armi chimiche o radioattive e adesso non dicono niente - di fronte al concreto pericolo che i propri soldati, civili e il proprio territorio si contaminino.

      Inoltre cosa potrebbe succedere? Che la Russia per ora non risponderebbe certo con una atomica tattica, ma caricando i suoi cannoni e mortai anch'essa con munizioni all'uranio impoverito sì...visto che ce l'hanno pure loro e stanno anche in Russia a prendere la muffa...così si fa un bel minestrone all'uranio di quella terra e degli uomini (militari o civili) che ci stanno sopra...con tutto che poi l'aria, il vento, le correnti portarenno quelle microparticelle di qua e di là.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        i proiettili all'uranio impoverito costano una frazione dei javelin, molto semplicemente. Ogni confetto dei javelin costa 70 mila dollari

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          Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
          Certo che certi di voi, spesse volte, sono densi come non so cosa. Non é importante cosa siano, é importante cosa sembrano.
          E sembrano "la NATO per prima usa armi radioattive e nucleari" rimuovendo l'ultimo paletto. E a che pro? Nessuno, assolutamente nessuno se nonché gli USA continuano a voler vedere il mondo bruciare e UK vuole tornare al centro della scena da quando ha un ruolo sempre più marginale, specialmente post Brexit.

          Sent from my Pixel 7 Pro using Tapatalk
          Non è l'ultimo paletto perché proiettili all'uranio impoverito non sono bombe atomiche e nemmeno lo sembrano, a meno che uno non si voglia bere tutto d'un sorso la propaganda russa. E' dall'inizio della guerra che minacciano di ricorrere al nucleare per ogni cosa, è una loro strategia a costo zero per cercare di contenere il supporto che forniamo all'Ucraina.

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            Che bello leggervi fare quadrupli salti mortali per giustificare la necessità di essere "i buoni" quando a parti invertite sareste già a strillare agli orchi.
            Siamo all'infallibilità NATO, roba da Pio IX

            Sent from my Pixel 7 Pro using Tapatalk
            Originariamente Scritto da claudio96

            sigpic
            più o meno il triplo

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              Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
              pandemia prima, guerra dopo: qualcuno ha interesse nel ridurre la popolazione mondiale.
              Avendo fallito con il Covid che e' evoluto in una influenza, ora sotto con la guerra e le conseguenze che essa portera'.

              basta putt4nate
              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
              Originariamente Scritto da GoodBoy!
              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


              grazie.




              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                Non è l'ultimo paletto perché proiettili all'uranio impoverito non sono bombe atomiche e nemmeno lo sembrano, a meno che uno non si voglia bere tutto d'un sorso la propaganda russa. E' dall'inizio della guerra che minacciano di ricorrere al nucleare per ogni cosa, è una loro strategia a costo zero per cercare di contenere il supporto che forniamo all'Ucraina.

                stiamo per regalare una bella vagonata di leucemie ai civili e ai militari ucraini e russi
                ma vedo che a voi va bene così
                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                grazie.




                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                  Originariamente Scritto da INCULAMELO Visualizza Messaggio
                  stiamo per regalare una bella vagonata di leucemie ai civili e ai militari ucraini e russi
                  ma vedo che a voi va bene così
                  In Ucraina stanno morendo decine di migliaia di soldati (e anche civili) per mano russa. Credo che (svuotando la discussione dalla retorica) l'atteso di quei proiettili sia che causino molte più perdite (e non per leucemia) tra i russi che tra gli ucraini.

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                    Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                    Far ammalare di cancro chi be entri in contatto, come successe nei Balcani con i nostri militari .
                    in uno studio su marines usa colpiti da fuoco amico con armi all'uranio impoverito non era emerso praticamente nulla (prima guerra del golfo), gente che ha anche avuto figli normalissimi, pur avendo tracce/residui di questo uranio nel corpo

                    in ogni caso la tossicità investe chi subisce il colpo, no chi lo spara

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                      Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
                      pandemia prima, guerra dopo: qualcuno ha interesse nel ridurre la popolazione mondiale.
                      Avendo fallito con il Covid che e' evoluto in una influenza, ora sotto con la guerra e le conseguenze che essa portera'.
                      Devo essermi perso qualche passaggio o non ho colto l'eventuale ironia. Non accusavi chi diceva ste cose di complottismo?

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                        Comunque basta informarsi per capire che i proiettili ad uranio impoverito sono tali solo perchè hanno una densità maggiore ed un migliore penetrabilità su carri e mezzi.
                        Inoltre pare che con l'attrito della penetrazione possano raggiungere una maggiore temperatura utile anche a fare esplodere il mezzo. Tutto qui.



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                          Questo è un articolo del CorSera (che non può essere certo sospettato di anti atlantismo ovviamente) risalente al 2017 circa le morti e i danni dell'uranio impoverito sui militari italiani in Kosovo:

                          Uranio impoverito, la strage dimenticata dei soldati italiani:
                          340 morti e 4 mila malati


                          L’ultima vittima di pochi giorni fa: Claudio Caboni, colonnello dell’Esercito, stroncato da un cancro linfatico.
                          Le 43 sentenze di risarcimento e i lavori della commissione parlamentare (la quarta): «Presto una nuova legge»

                          L’ultima morte risale al mese scorso. Claudio Caboni, colonnello dell’Esercito, 59 anni. Un curriculum lungo così. Aviatore dell’aviazione leggera, a lungo nella «Brigata Sassari». Oltre venti missioni all’estero. Lascia moglie, Maria Assunta, e la figlia Federica, stremato da un cancro linfatico diagnosticato nel 2014. Era stato sui fronti più caldi che dall’inizio del 1990 hanno visto impegnati i reparti italiani: Kosovo, Iraq, Afghanistan. Un nome e un cognome, i suoi, che adesso diventano un numero. Questo: il 340. Ovvero 340 morti — a cui devono essere aggiunti circa 4 mila malati — per le conseguenze del contatto con l’uranio impoverito. Parliamo dell’«U238», il materiale con cui si fanno i proiettili di artiglieria che perfora le corazze dei tank. Ma che sviluppa temperature così alte che nebulizza i metalli, creando particelle che se inalate o ingerite possono causare forme tumorali. (nella foto Epa, un tecnico dell’Institute di Fisica di Belgrado mostra un proiettile all’uranio impoverito)


                          Dai Balcani a Kabul, 43 sentenze di risarcimento

                          Cifre, come l’ultima riguardante la morte del colonnello della «Sassari», che non rientrano nel bilancio crudo di una battaglia, persa o vittoriosa. Eppure quel che è successo nelle nostre missioni militari più recenti, dai Balcani all’Afghanistan, si configura come uno degli scenari più luttuosi nella storia delle forze armate italiane. Caduti come a Dogali, sul Carso, a El Alamein, o al «check point Pasta». Da vent’anni i reduci dalle missioni Nato in Afghanistan, Bosnia, Kosovo e Iraq si ammalano per le conseguenze dell’uso di questo tipo di arma. Tra tribunali amministrativi e civili — sono i puntuali numeri forniti dall’Osservatorio Militare presieduto da Domenico Leggiero, ex pilota dell’Aeronautica — ci sono già 43 sentenze di risarcimento. Tra queste 13 sono passate in giudicato.


                          La battaglia dei familiari delle vittime

                          I familiari dei morti, o gli stessi malati, in una ventina di casi hanno ricevuto gli indennizzi: che si aggirano — parliamo delle cause relative ai decessi — attorno al milione di euro. Tra soldati morti e bambini malformati: l’uranio impoverito uccide nel silenzio. La prima vittoria giuridica è stata quella del 3 novembre 2012, quando il Tribunale civile di Roma stabilì, con una sentenza, che a uccidere Andrea Antonaci (militare che aveva prestato servizio in Bosnia), era stato l’uranio impoverito. Motivo per cui il ministero della Difesa fu condannato a pagare quasi un milione di euro ai familiari, perché finalmente era stato stabilito il nesso causale fra la patologia contratta dal ragazzo (un linfoma di Hodgkin) e l’esposizione all’U235.


                          «Gli americani giravano in tute da marziani»

                          «Vedevamo gli americani e ci chiedevamo perché girassero bardati a quel modo — aveva raccontato Danise —. Sembravano marziani. Sembravano personaggi di quei film tipo “Virus”. Avevano attrezzature per maneggiare i materiali di cui noi non disponevamo. Non ci siamo mai chiesti perché loro fossero cosi equipaggiati, pensavamo fossero loro a esagerare. Dopo il Kosovo, al rientro dalla seconda missione che ho fatto in Eritrea, cominciai a leggere i giornali e mi si gelò il sangue. Era l’epoca in cui si iniziava a parlare dell’uranio impoverito. Speravo di non essere tra gli sfortunati. Invece nel 2010 è toccato anche a me. È partito tutto da un mal di orecchie e mi si è stravolta la vita».


                          E poi questo del 2021:

                          Sono 7600 i militari italiani che si sono ammalati di cancro a causa dei proiettili all’uranio impoverito utilizzati dalla NATO durante i bombardamenti del 1999 in Jugoslavia e, di questi, 400 sono deceduti. I numeri sono stati riportati dal Centro studi Osservatorio Militare. Un rapporto che ha richiesto quasi 20 anni per essere ultimato, un ritardo per il quale il fondatore del Centro studi, Cosimo Tartaglia, ha accusato il ministero della Difesa di non aver fornito la documentazione necessaria.
                          L’uranio impoverito è un sottoprodotto del procedimento di arricchimento dell’uranio, utilizzato nella fabbricazione di munizioni e proiettili per la sua capacità di accendersi spontaneamente. Nel momento in cui esplode produce frammenti incandescenti (fino a 3.000°c) che ne aumentano la portata distruttiva e rendono l’area circostante altamente tossica. Inoltre, a contatto con alcuni tipi di superficie, si polverizza fino ad assumere le dimensioni di nanoparticelle fortemente cancerogene che si depositano nell’ambiente circostante. La questione dei malati e dei morti provocati da questi armamenti è al centro dell’attenzione anche in Serbia, dove un avvocato, Srdan Aleksic, sta portando avanti una campagna di denunce contro la Nato per il suo utilizzo.

                          Sono 7600 i militari italiani che si sono ammalati di cancro a causa dei proiettili all'uranio impoverito utilizzati dalla NATO durante i bombardamenti del 1999 in Jugoslavia e, di questi, 400 sono deceduti. I numeri sono stati riportati dal Centro studi Osservatorio Militare. Un rapporto che ha ric

                          Ci si muore o ci si ammala anche ad anni di distanza a causa dell'uranio impoverito col quale si entra in contatto, o che si nebulizza nell'aria a causa dell'alta temperatura che sprigiona al momento dell'esplosione.

                          Gli italiani poi erano pochi in Kosovo in rapporto agli ucraini (militari e civili) presenti nelle attuali zone di guerra. Diventerà una guerra a colpi di armi "proibite", perchè pure i russi hanno proiettili all'uranio impoverito...e tutti sappiamo che in questa guerra si spara una quantità tale di munizioni che i produttori non gli stanno dietro.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            a quanto pare solo gli italiani ci si ammalano. Questo lo studio sui marines vittime di fuoco amico, ben più esposti alle esalazioni/contaminazioni di chi i colpi li spara e basta

                            During the 1991 GulfWar, U.S. service members were exposed to depleted uranium (DU) through friendly-fire incidents involving DU munitions and vehicles protected by DU armor. Routes of exposure to DU involved inhalation of soluble and insoluble DU oxide particles, wound contamination, and retained e …


                            Abstract

                            During the 1991 GulfWar, U.S. service members were exposed to depleted uranium (DU) through friendly-fire incidents involving DU munitions and vehicles protected by DU armor. Routes of exposure to DU involved inhalation of soluble and insoluble DU oxide particles, wound contamination, and retained embedded DU metal fragments that continue to oxidize in situ and release DU to the systemic circulation. A biennial health surveillance program established for this group of Veterans by the U.S. Department of Veterans Affairs has shown continuously elevated urine DU concentrations in the subset of veterans with embedded fragments for over 20 years. While the 2011 assessment was comprehensive, few clinically significant U-related health effects were observed. This report is focused on health outcomes associated with two primary target organs of concern for long term effects of this combat-related exposure to DU. Renal biomarkers showed minimal DU-related effects on proximal tubule function and cytotoxicity, but significant biomarker results were observed when urine concentrations of multiple metals also found in fragments were examined together. Pulmonary tests and questionnaire results indicate that pulmonary function after 20 y remains within the clinical normal range. Imaging of DU embedded fragment-associated tissue for signs of inflammatory or proliferative reactions possibly associated with foreign body transformation or with local alpha emissions from DU was also conducted using PET-CT and ultrasound. These imaging tools may be helpful in guiding decisions regarding removal of fragments.

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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Questo è un articolo del CorSera (che non può essere certo sospettato di anti atlantismo ovviamente) risalente al 2017 circa le morti e i danni dell'uranio impoverito sui militari italiani in Kosovo:



                              E poi questo del 2021:



                              Ci si muore o ci si ammala anche ad anni di distanza a causa dell'uranio impoverito col quale si entra in contatto, o che si nebulizza nell'aria a causa dell'alta temperatura che sprigiona al momento dell'esplosione.

                              Gli italiani poi erano pochi in Kosovo in rapporto agli ucraini (militari e civili) presenti nelle attuali zone di guerra. Diventerà una guerra a colpi di armi "proibite", perchè pure i russi hanno proiettili all'uranio impoverito...e tutti sappiamo che in questa guerra si spara una quantità tale di munizioni che i produttori non gli stanno dietro.
                              Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                              a quanto pare solo gli italiani ci si ammalano. Questo lo studio sui marines vittime di fuoco amico, ben più esposti alle esalazioni/contaminazioni di chi i colpi li spara e basta

                              https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23439138/
                              Facevo il militare quando c'era la guerra in Kosovo (6/99) e per 2 mesi, quelli finali della naia, ero nella "sezione materiali" a Castro Pretorio: l'equipaggiamento era completamente differente dalle altre missioni (KFOR). Ipotizzo che proprio la dotazione individuale, possa aver giocato un ruolo fondamentale tra gli eventi avversi post-missione.
                              sigpic
                              Free at last, they took your life
                              They could not take your PRIDE

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                                Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                                a quanto pare solo gli italiani ci si ammalano. Questo lo studio sui marines vittime di fuoco amico, ben più esposti alle esalazioni/contaminazioni di chi i colpi li spara e basta

                                https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23439138/
                                I tribunali italiani hanno emesso al 2017 43 sentenze di risarcimento per le vittime da uranio impoverito, 13 delle quali passate in giudicato. Ipotizzo che anche le difese abbiano portato qualche "abstract" a sostegno della innocuità di questo uranio (parliamo di uranio, le scorie del quale, nelle centrali nucleari, vengono smaltite con ogni tipo di sicurezza, già questo dovrebbe farci drizzare le orecchie) ma evidentemente 13 corti giudicanti (non una o due ma 13) hanno giudicato provato il collegamento tra quelle malattie/morti e l'uranio impoverito: o gli italiani sono deboli come molluschi o qualcosa non torna.

                                Auguriamo che il regalo che faranno gli "amici" inglesi agli ucraini sia innocuo per militari e civili, o che gli ucraini abbiano un sistema immunitario più forte del nostro. Magari sono speciali come gli americani.
                                Last edited by Sean; 22-03-2023, 16:02:26.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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