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Cronaca e politica estera [Guerra Ucraina-Russia] Thread unico.

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    Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
    buongiorno mediatori di pace miei

    Li vedo molto coscienziosi, mario...guarda come indossano le mascherine...

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      ahahaha vero le mascherine sono fondamentali in questo caso
      Originariamente Scritto da Marco pl
      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      IO? Mai masturbato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      Io sono drogato..

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        Gas e petrolio, le entrate record della Russia di Putin

        Il gettito da materie prime è salito del 90% nei primi 4 mesi dell’anno. La deputata ucraina Klymenko: «L’Europa paga per la nostra morte»


        Una finestra sull’economia russa dopo cento giorni di guerra la offre, sorprendentemente, un documento del 1944: la deposizione dell’ex governatore della Banca d’Italia Vincenzo Azzolini al processo di epurazione a suo carico nella Roma liberata dal nazifascismo. Azzolini, en passant , rivela una pratica dell’Italia mussoliniana che la Russia di Vladimir Putin ha tutti i motivi (e i mezzi) per replicare. Il ministero degli Scambi e Valute — dice il banchiere del duce — aveva costituito fondi neri in dollari «nonostante il divieto che faceva l’America di far utilizzare questi biglietti dai Paesi ostili».

        È esattamente la domanda che si pone oggi per la Russia, visto che l’Europa e gli Stati Uniti le vietano di toccare gli euro e i dollari che riceve per l’energia venduta in Occidente a caro prezzo. Quali strade prende il tesoro di Mosca? Le banche russe libere dalle sanzioni in gran parte non applicano gli standard di contabilità internazionali (Ifrs), dunque sarebbero in grado di gestire fondi neri in valuta estera. E Catherine Belton ne «Gli uomini di Putin» (La Nave di Teseo) documenta come questa pratica sia corrente nella Russia di Putin.

        In mancanza di prove però non restano che i dati dei conti pubblici, in sé ricchi di sorprese. Il ministero delle Finanze di Mosca rende nota fin qui l’esecuzione del bilancio nei primi quattro mesi dell’anno, inclusi i primi due mesi di guerra e di sanzioni. Non sembrano affatto i numeri di un’economia che, secondo il Fondo monetario internazionale, nel 2022 si ridurrà di quasi un decimo. Solo nei primi quattro mesi dell’anno le entrate del bilancio russo aumentano del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dell’equivalente di 43,8 miliardi di euro (il 3,3% del prodotto lordo del Paese). Se si riportasse il fenomeno alla taglia dell’economia italiana, è come se già in primavera il governo di Roma si trovasse con quello che da noi viene chiamato un «tesoretto» da 60 miliardi.


        La chiave è alla riga 12 del foglio excel presente sul sito del ministero delle Finanze di Mosca, relativo alle «informazioni operative sul volume delle entrate»: quella sul gettito da petrolio e gas (in gran parte, tasse sull’estrazione e prelievi sull’export). Nei primi quattro mesi del 2022 questa voce cresce del 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un balzo sul 2021 equivalente a 27 miliardi di euro. Se Mosca riuscisse a mantenere lo stesso ritmo durante tutto il bilancio in corso — ipotesi non irrealistica, dato l’impatto ritardato delle sanzioni europee sul petrolio — le entrate in più basterebbero a finanziare quasi tutta la spesa militare e dell’apparato repressivo da circa 100 miliardi di euro per il 2023. Anche nel caso di un embargo totale di tutti i Paesi del mondo sull’energia russa dal gennaio prossimo. Grazie al gas e al petrolio rincarati a causa della sua stessa guerra, in altri termini, Putin oggi ha molti mezzi in più. «L’Europa sta pagando per la nostra morte», commenta la deputata ucraina Yulia Klymenko.

        In realtà per ora sembra buona anche l’esecuzione delle entrate pubbliche slegate dall’energia, che pesano per circa metà del bilancio. Anche quelle ad aprile sono in crescita annua, del 5,4%. È plausibile che nella seconda parte dell’anno arrivi una frenata, ma già ora questo tesoro equivalente a molte decine di miliardi di euro offre a Putin nuove carte da giocare. In primo luogo diventa facilmente sostenibile una spesa militare che, fra esercito e apparati di sicurezza, solo nel 2022 è cresciuta del 12,7% e impegna 27 euro ogni cento spesi dal governo. Ma il tesoretto di Putin dà anche altri dividendi, inclusi quelli per mantenere il consenso sociale: in primavera il dittatore ha potuto far approvare un bonus una tantum equivalente a sette miliardi di euro per famiglie con figli fra gli otto e i 16 anni e un adeguamento delle pensioni all’inflazione da 25 miliardi di euro per quest’anno e il 2023.

        Anche iniziare a pagare sussidi e pensioni nei territori ucraini occupati, come a Kherson, sta diventando agevole. Ma le entrate da energia offerte dall’Europa danno anche un’altra opzione, secondo l’ex funzionaria della Banca di Russia e attuale collaboratrice del Carnegie Endowment for International Peace Alexandra Prokopenko: fa sì che sia Mosca la prima a muovere, tagliando il gas e il petrolio ai Paesi europei per ritorsione dopo le sanzioni già approvate a Bruxelles. Prokopenko stima che le risorse di bilancio già accumulate permetterebbero a Putin di resistere. «La probabilità che sia Mosca a fare la prima mossa sta aumentando», sostiene l’analista.

        CorSera-Federico Fubini
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Quello che è da temere, al di là del fatto che la Russia stia guadagnando dalle sue materie prime (il che era facilmente ipotizzabile) è proprio la mossa di staccare le forniture all'Europa, una volta trovati sufficienti acquirenti altrove. Magari in autunno, magari prima dell'inverno, lasciare i paesi che più dipendono dal gas russo (in primis Italia e Germania) senza gas.

          L'unica ragione per la quale finora la Russia non ha interrotto i rifornimenti è per l'appunto i soldi: necessita di quelle entrate...ma se improvvisamente non dovesse più averne bisogno strategico potrebbe chiudere i rubinetti.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Secondo Kiev, l’assalto a Severodonetsk continua «senza successo»
            Lo stato maggiore dell’esercito ucraino ha chiarito che i russi stanno effettuando assalti «senza successo» contro Sievierdonetsk nel Donbass, sottolineando che i soldati ucraini hanno anche respinto l’esercito di Mosca vicino a Vrubivka, Mykolaiv e Vassylivka. Secondo il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, la situazione rimane molto difficile nel villaggio di Toshkivka, alla periferia nord-occidentale di Severdonetsk; ma le forze ucraine hanno bloccato con successo l’avanzata russa vicino a Popasna.


            Lo stato dei combattimenti, ad ora
            A che punto è la situazione sul campo, in queste ore?
            Punto per punto:
            • La controffensiva a Kherson
            Zelensky ha detto che l’esercito ucraino sta procedendo alla graduale liberazione di territori nella regione di Kherson — con alcuni successi registrati anche a Zaporizhzhia.
            • La caduta di Severodonetsk
            Sembra ormai vicina: il governatore ucraino della regione di Luhansk, Gaidai, ha ammesso che le forze russe controllano ormai gran parte della città, anche se non l’impianto chimico Azot. In quell’impianto si troverebbero centinaia di militari ucraini e altre centinaia di civili - che secondo il separatista Rodion Miroshnik sarebbero «tenuti ostaggio». La situazione si avvicina, in qualche modo, a quella vista all’Azovstal di Mariupol. A Sud-Est di Severodonetsk, l’esercito ucraino avrebbe respinto diverse offensive da parte dei russi.
            • La provincia di Donetsk
            Secondo l’agenzia russa Ria, ci sarebbe stata una violenta esplosione ad Avdiivka, città sede di un’altra fabbrica chimica. Non ci sono però, ad ora, conferme indipendenti.
            • I morti, e i feriti
            Nella giornata di ieri, Kiev ha riconosciuto che almeno 10mila dei suoi soldati sono morti dall’inizio della guerra. Un consigliere del presidente ucraino Zelensky ha detto che «tra i 200 e 300» soldati muoiono ogni giorno, ora — una stima che continua a crescere. Il Kiyv Independent ha dato conto ieri della costruzione, da parte dei russi, di un nuovo ospedale da campo per far fronte all’enorme numero di feriti. Si troverebbe a Shebekino, nella regione di Belgorod.


            Usa: «In poche settimane la Russia controllerà Luhansk»
            La notizia arriva dagli Usa. E in particolare dai media americani. «È probabile che la Russia è probabile acquisisca il controllo dell’intera regione del Luhansk in Ucraina nel giro di poche settimane». Lo afferma un funzionario della Difesa americana, citato dal Washington Post. Le città di Severodonetsk e Lysychansk sono già sotto forte pressione e potrebbero cadere sotto il peso delle forze russe in una settimana, riferisce il funzionario Usa secondo il quale i progressi della Russia stanno arrivando a un costo pesante per il suo esercito in termini di morti e feriti.

            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              Gas e petrolio, le entrate record della Russia di Putin

              Il gettito da materie prime è salito del 90% nei primi 4 mesi dell’anno. La deputata ucraina Klymenko: «L’Europa paga per la nostra morte»


              Una finestra sull’economia russa dopo cento giorni di guerra la offre, sorprendentemente, un documento del 1944: la deposizione dell’ex governatore della Banca d’Italia Vincenzo Azzolini al processo di epurazione a suo carico nella Roma liberata dal nazifascismo. Azzolini, en passant , rivela una pratica dell’Italia mussoliniana che la Russia di Vladimir Putin ha tutti i motivi (e i mezzi) per replicare. Il ministero degli Scambi e Valute — dice il banchiere del duce — aveva costituito fondi neri in dollari «nonostante il divieto che faceva l’America di far utilizzare questi biglietti dai Paesi ostili».

              È esattamente la domanda che si pone oggi per la Russia, visto che l’Europa e gli Stati Uniti le vietano di toccare gli euro e i dollari che riceve per l’energia venduta in Occidente a caro prezzo. Quali strade prende il tesoro di Mosca? Le banche russe libere dalle sanzioni in gran parte non applicano gli standard di contabilità internazionali (Ifrs), dunque sarebbero in grado di gestire fondi neri in valuta estera. E Catherine Belton ne «Gli uomini di Putin» (La Nave di Teseo) documenta come questa pratica sia corrente nella Russia di Putin.

              In mancanza di prove però non restano che i dati dei conti pubblici, in sé ricchi di sorprese. Il ministero delle Finanze di Mosca rende nota fin qui l’esecuzione del bilancio nei primi quattro mesi dell’anno, inclusi i primi due mesi di guerra e di sanzioni. Non sembrano affatto i numeri di un’economia che, secondo il Fondo monetario internazionale, nel 2022 si ridurrà di quasi un decimo. Solo nei primi quattro mesi dell’anno le entrate del bilancio russo aumentano del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dell’equivalente di 43,8 miliardi di euro (il 3,3% del prodotto lordo del Paese). Se si riportasse il fenomeno alla taglia dell’economia italiana, è come se già in primavera il governo di Roma si trovasse con quello che da noi viene chiamato un «tesoretto» da 60 miliardi.


              La chiave è alla riga 12 del foglio excel presente sul sito del ministero delle Finanze di Mosca, relativo alle «informazioni operative sul volume delle entrate»: quella sul gettito da petrolio e gas (in gran parte, tasse sull’estrazione e prelievi sull’export). Nei primi quattro mesi del 2022 questa voce cresce del 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un balzo sul 2021 equivalente a 27 miliardi di euro. Se Mosca riuscisse a mantenere lo stesso ritmo durante tutto il bilancio in corso — ipotesi non irrealistica, dato l’impatto ritardato delle sanzioni europee sul petrolio — le entrate in più basterebbero a finanziare quasi tutta la spesa militare e dell’apparato repressivo da circa 100 miliardi di euro per il 2023. Anche nel caso di un embargo totale di tutti i Paesi del mondo sull’energia russa dal gennaio prossimo. Grazie al gas e al petrolio rincarati a causa della sua stessa guerra, in altri termini, Putin oggi ha molti mezzi in più. «L’Europa sta pagando per la nostra morte», commenta la deputata ucraina Yulia Klymenko.

              In realtà per ora sembra buona anche l’esecuzione delle entrate pubbliche slegate dall’energia, che pesano per circa metà del bilancio. Anche quelle ad aprile sono in crescita annua, del 5,4%. È plausibile che nella seconda parte dell’anno arrivi una frenata, ma già ora questo tesoro equivalente a molte decine di miliardi di euro offre a Putin nuove carte da giocare. In primo luogo diventa facilmente sostenibile una spesa militare che, fra esercito e apparati di sicurezza, solo nel 2022 è cresciuta del 12,7% e impegna 27 euro ogni cento spesi dal governo. Ma il tesoretto di Putin dà anche altri dividendi, inclusi quelli per mantenere il consenso sociale: in primavera il dittatore ha potuto far approvare un bonus una tantum equivalente a sette miliardi di euro per famiglie con figli fra gli otto e i 16 anni e un adeguamento delle pensioni all’inflazione da 25 miliardi di euro per quest’anno e il 2023.

              Anche iniziare a pagare sussidi e pensioni nei territori ucraini occupati, come a Kherson, sta diventando agevole. Ma le entrate da energia offerte dall’Europa danno anche un’altra opzione, secondo l’ex funzionaria della Banca di Russia e attuale collaboratrice del Carnegie Endowment for International Peace Alexandra Prokopenko: fa sì che sia Mosca la prima a muovere, tagliando il gas e il petrolio ai Paesi europei per ritorsione dopo le sanzioni già approvate a Bruxelles. Prokopenko stima che le risorse di bilancio già accumulate permetterebbero a Putin di resistere. «La probabilità che sia Mosca a fare la prima mossa sta aumentando», sostiene l’analista.

              CorSera-Federico Fubini
              Messa così, tanto vale ormai prendersi tutta l'ucraina e fare anche una capatina in polonia

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                Effettivamente sto default russo che accadeva nel giro di un mese io non lo vedo. Non vedo manco la gente che si muore di fame.

                Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da claudio96

                sigpic
                più o meno il triplo

                Commenta


                  Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                  E speriamo abbia usato le giuste protezioni, altrimenti sono liste di pro...creazione...

                  ho dato il mio contributo alla resistenza ucraina passandola l hiv
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                    Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                    Effettivamente sto default russo che accadeva nel giro di un mese io non lo vedo. Non vedo manco la gente che si muore di fame.

                    Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                    dai miei contatti percepisco più frustrazione ( viaggi limitati, percezione di odio nei loro confronti, ordini più lenti per certi prodotti). Ma parlo di gente che quasi rientrerebbe salariamente nei requisiti italici bodywebbiani. Ma che vive in realtà costose (esempio Mosca). In altre grandi città interne, è come non
                    fosse successo niente di rilevante (salvo McDonalds chiusi)
                    Insomma, i primi anni 90 sono lontani, ma può essere tra qualche mese non rispettino più pagamenti debiti e vadano in default in 2 minuti.

                    Di certo i calcoli occidentali per ora hanno fatto buca

                    Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
                    ho dato il mio contributo alla resistenza ucraina passandola l hiv
                    Vista la % di HIV in Russia è più probabile tu le abbia fatto un richiamo


                    Originariamente Scritto da Sean
                    mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                      Le conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina sono molteplici e sempre più evidenti. Un’app di navigazione ha deciso di rimuovere i confini tra i due paesi


                      "I confini sono solo limiti mentali"

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                        L'impressione è che la guerra economica stia colpendo le parti in modo abbastanza simmetrico. Magari non è così e lo scopriremo più avanti, però per adesso non ci sono state ripercussioni drammatiche.

                        Le previsioni sono state giuste e sbagliate di nuovo da ambo i lati, questo un po' perché non vi è mai una singola previsione (c'è sempre chi dice che andrà in un modo e chi in un altro), ma anche perché c'era chi prevedeva la fine del mondo pure da noi.

                        Ciò che si è visto anche con la pandemia è che i sistemi economici sono molto più resilienti di quanto si credesse. Post infiniti lockdown e drammatici cali del PIL appena la gente ha potuto se n'è andata in vacanza, e scommetto che pure quest'anno con guerra ed inflazione alle stelle i più stanno pianificando le ferie.

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                          Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                          dai miei contatti percepisco più frustrazione ( viaggi limitati, percezione di odio nei loro confronti, ordini più lenti per certi prodotti). Ma parlo di gente che quasi rientrerebbe salariamente nei requisiti italici bodywebbiani. Ma che vive in realtà costose (esempio Mosca). In altre grandi città interne, è come non
                          fosse successo niente di rilevante (salvo McDonalds chiusi)
                          Insomma, i primi anni 90 sono lontani, ma può essere tra qualche mese non rispettino più pagamenti debiti e vadano in default in 2 minuti.

                          Di certo i calcoli occidentali per ora hanno fatto buca


                          Vista la % di HIV in Russia è più probabile tu le abbia fatto un richiamo
                          Se la situazione non si risolverà a breve, andrà cmq imho acuendosi il divario tra giovani russi, urbanizzati, istruiti, che magari hanno fatto esperienze di viaggio o studio in occidente, e che stanno già uscendo dal paese, e una popolazione rurale, più conservatrice e identitaria, che rimarrà il riferimento del potere.

                          Commenta


                            Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                            L'impressione è che la guerra economica stia colpendo le parti in modo abbastanza simmetrico. Magari non è così e lo scopriremo più avanti, però per adesso non ci sono state ripercussioni drammatiche.

                            Le previsioni sono state giuste e sbagliate di nuovo da ambo i lati, questo un po' perché non vi è mai una singola previsione (c'è sempre chi dice che andrà in un modo e chi in un altro), ma anche perché c'era chi prevedeva la fine del mondo pure da noi.

                            Ciò che si è visto anche con la pandemia è che i sistemi economici sono molto più resilienti di quanto si credesse. Post infiniti lockdown e drammatici cali del PIL appena la gente ha potuto se n'è andata in vacanza, e scommetto che pure quest'anno con guerra ed inflazione alle stelle i più stanno pianificando le ferie.
                            ...e parlando di ferie, visto come stanno lievitando certi prezzi, è anche da capire se sia legato all'inflazione sottostante o non ci sia anche un aumento di domanda...

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                              L'impressione è che la guerra economica stia colpendo le parti in modo abbastanza simmetrico. Magari non è così e lo scopriremo più avanti, però per adesso non ci sono state ripercussioni drammatiche.

                              Le previsioni sono state giuste e sbagliate di nuovo da ambo i lati, questo un po' perché non vi è mai una singola previsione (c'è sempre chi dice che andrà in un modo e chi in un altro), ma anche perché c'era chi prevedeva la fine del mondo pure da noi.

                              Ciò che si è visto anche con la pandemia è che i sistemi economici sono molto più resilienti di quanto si credesse. Post infiniti lockdown e drammatici cali del PIL appena la gente ha potuto se n'è andata in vacanza, e scommetto che pure quest'anno con guerra ed inflazione alle stelle i più stanno pianificando le ferie.
                              No no no ferma tutto, che qua si fa veloce a dimenticare.
                              Te eri del partito, con Lukino e Barone per cui la Russia sarebbe stata annientata dalle sanzioni.

                              Invece era una minchiata perche alla fine hanno poco da perdere, noi invece lo prendiamo lì dietro. Basta che aprì il tuo portfolio per vedere le performance, e basta vedere che tutti prezzi di tutto sono schizzati.

                              Però per Zelensky e il Donbass questo ed altro. Speriamo di riuscire almeno a rimorchiare una Ucraina a testa per rendere il tutto worth

                              Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                              Originariamente Scritto da claudio96

                              sigpic
                              più o meno il triplo

                              Commenta


                                Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                                ...e parlando di ferie, visto come stanno lievitando certi prezzi, è anche da capire se sia legato all'inflazione sottostante o non ci sia anche un aumento di domanda...
                                Io direi inflazione più paraculaggine di chi visto il contesto alza a prescindere i prezzi
                                Vedasi stabilimenti balneari con un 20-30% in più di rincari
                                Li i rialzi sono l'aggregato di inflazione e paraculaggine per rifarsi degli anni scorsi
                                Secondo me

                                La domanda bene o male chi andava anno scorso andrà quest 'anno, e anzi dall' estero verrà meno turismo(dalla Russia sicuramente)
                                Last edited by Lorenzo993; 12-06-2022, 11:21:41.

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                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
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