Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • KURTANGLE
    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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    • Borgo D'io
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    aldilà delle dichiarazioni di facciata le divergenze sono moltissime
    temo non se ne faccia niente
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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    • KURTANGLE
      Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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      • Borgo D'io
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      Francia nel caos: il premier Lecornu ha presentato le dimissioni a Macron lunedì mattina. Nel pomeriggio un secondo incontro e la richiesta di condurre «le ultime trattative per definire una piattaforma d'azione per il Paese»



      ma come ***** si fa.....
      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


      grazie.




      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      • Arturo Bandini
        million dollar boy
        • Aug 2003
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        se non molla Macron niente cambia davvero

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
          • 123968
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          • In piedi tra le rovine
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          Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
          se non molla Macron niente cambia davvero
          Per forza, il punto è quello. Si deve andare alle presidenziali, non alle politiche, perchè non è più questione di governo ma di presidente della repubblica. Macron è minoranza nel paese e nel parlamento. La Francia è nel caos politico e pure economico, è in una profondissima crisi di sistema in quanto Macron si rifiuta di far aderire la spinta del paese (che si biforca e verso la destra della Le Pen e verso la sinistra radicale di Melenchon) con le istituzioni, che tiene in un illusiorio riparo entro ormai ruinanti torri d'avorio.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Steel77
            Administrator
            • Feb 2002
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

            Per forza, il punto è quello. Si deve andare alle presidenziali, non alle politiche, perchè non è più questione di governo ma di presidente della repubblica. Macron è minoranza nel paese e nel parlamento. La Francia è nel caos politico e pure economico, è in una profondissima crisi di sistema in quanto Macron si rifiuta di far aderire la spinta del paese (che si biforca e verso la destra della Le Pen e verso la sinistra radicale di Melenchon) con le istituzioni, che tiene in un illusiorio riparo entro ormai ruinanti torri d'avorio.
            fulgido esempio di democrazia

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            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
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              • In piedi tra le rovine
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              Lecornu ha già lasciato: terzo premier in un anno. La Francia nel caos

              L’Eliseo gli chiede l’ultimo sforzo: nuove trattative fino a domani

              Il premier nominato 27 giorni fa ma rimasto solo 13 ore alla guida del governo si è dimesso, eppure l’agonia ancora non è finita. Domenica sera Sébastien Lecornu aveva annunciato con soddisfazione la lista dei ministri, e dopo solo una notte ha rinunciato, con una decisione improvvisa che ha sconvolto i francesi e i mercati, ma adesso gli toccano altre 24 ore di sforzi: il presidente Emmanuel Macron gli ha chiesto di condurre fino a domani sera le ultime trattative per «definire una piattaforma di azione e di stabilità per il Paese».

              Il primo ministro dimissionario ha accettato, ma ha chiarito che se anche dovesse riuscire nell’impresa disperata di trovare un altro compromesso, non sarà più lui a fare il primo ministro. Quei 27 giorni gli sono bastati.

              È stata una giornata di caos istituzionale e di colpi di scena, preannunciati dal messaggio inquietante scritto dal capo dei Républicains, Bruno Retailleau, domenica sera, pochi minuti dopo l’annuncio dei componenti del governo. Ministro dell’Interno già con Barnier e Bayrou, Retailleau è stato confermato, ma più che essere contento di restare al governo, si è infuriato quando ha scoperto che l’unica novità di peso della nuova squadra era l’ingresso di Bruno le Maire, odiatissimo ex compagno di partito passato nelle file macroniste. Retailleau ha denunciato su X che l’esecutivo «non riflette la rottura promessa: di fronte alla situazione politica creata da questo annuncio, convocherò il comitato strategico dei Républicains» che riunisce le principali personalità del partito.

              La riunione della destra gollista è stata indetta per ieri mattina, e secondo le indiscrezioni avrebbe posto il premier Lecornu di fronte a un ultimatum: o se ne va Le Maire, ex ministro delle Finanze richiamato a sorpresa alla Difesa, o ce ne andiamo noi. Non ce ne è stato bisogno, è stato Lecornu ad andarsene.

              L’avversione per Bruno Le Maire, che appena una settimana fa in un’intervista escludeva totalmente un suo ritorno in politica, ha ragioni lontane — è considerato un traditore del partito perché nel 2017 preferì lasciare i Républicains e andare con Macron — e anche motivi più attuali, perché in quanto ministro delle Finanze per sette anni è giudicato almeno corresponsabile del disastro del debito pubblico (quasi 3.500 miliardi, mille durante la sua gestione) al quale qualsiasi governo dovrà tentare di porre rimedio, dopo che Barnier, Bayrou e Lecornu hanno fallito.

              La lista dei ministri annunciata domenica sera, quasi uguale a quella del governo Bayrou bocciato a inizio settembre, aveva provocato peraltro reazioni sconcertate tra tutte le formazioni politiche, persino tra i macronisti che pure erano sovra-rappresentati pur non avendo la maggioranza.

              Retailleau ha dato voce a un’indignazione diffusa, e mentre tutti gli altri ministri ormai dimissionari pranzavano con l’effimero premier Lecornu, lui è andato in tv per spiegare ai francesi di non essere colpevole del disastro: «Domenica pomeriggio Lecornu mi ha parlato per oltre un’ora, e lui non mi ha detto che al ministero della Difesa avrebbe chiamato Le Maire. Non è solo una questione personale su Le Maire, ma un problema di fiducia e di lealtà tra me e Lecornu». L’entourage del premier ha detto poi che Lecornu ha taciuto il nome di Le Maire solo perché non era ancora sicuro di nominarlo, e altre soluzioni erano ancora in piedi. E poi, un premier non deve consultare il ministro dell’Interno, per quanto potente e in ascesa, sul nome del collega da mettere alla Difesa.

              Mentre tutti i leader politici gridavano alla vergogna, cercando di farsi portavoce dello sdegno dei francesi nella speranza di rimanerne così indenni, nel primo pomeriggio è arrivato un nuovo colpo di scena: il ministro per qualche ora Le Maire ha annunciato di volersi tirare indietro, per il bene della Nazione. E Macron ha subito accettato: se il problema è Le Maire, addio Le Maire. Sono cominciate allora curiose manovre, Lecornu è stato visto prima all’Eliseo poi dal presidente del Senato, Gérard Larcher, vecchio gollista molto influente tra i Républicains. Finalmente, l’annuncio ufficiale: sgomberato il campo da Le Maire, Lecornu ci riprova, fino a mercoledì sera. Se non riuscirà a trovare l’accordo per un nuovo governo guidato dall’ennesimo nuovo premier, sarà Macron a «prendersi le sue responsabilità», assicura l’Eliseo.

              ​​​CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • The_machine
                Bodyweb Senior
                • Nov 2004
                • 18463
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                Le elezioni più democratiche



                È interessante osservare come il discorso pubblico si sia evoluto: molti dei sostenitori della causa palestinese oggi sembrano addirittura spingere l’equazione Hamas = palestinesi, un tempo evitata per sottolineare la distinzione tra civili e miliziani e l'assenza di uno stato (o comunque un'entità strutturata) contro cui fare la guerra.
                Oramai non serve più nascondersi.

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                • Barone Bizzio
                  Bodyweb Senior
                  • Dec 2008
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                  Siamo arrivati a criticare l'Albanese.

                  Che imbarazzo

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                  • The_machine
                    Bodyweb Senior
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                    Baro sei diventato troppo ermetico, ricordi Lap degli ultimi anni.

                    Scherzi a parte, l'albanese è un personaggio pubblico che non conoscevo e non conosco tutt'ora, ma vedo che ha tanta risonanza mediatica e sembra rappresentare molte persone che la seguono e la citano. E' un po' come quando spuntò fuori Orsini sulla guerra russo ucraina, piaccia o non piaccia, le sue tesi sono quelle di molti. Queste figure vanno considerate in quanto incanalano un sentimento collettivo.

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                    • Barone Bizzio
                      Bodyweb Senior
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                      La differenza è che Albanese è una giurista di caratura internazionale, la quale sostiene quello che ormai tutti i giuristi e storici esperti di genocidio sostengono - e parlo anche di tanti studiosi ebrei e israeliani.

                      Orsini è un vanesio.

                      Purtroppo la TV italiana rende tutto una macchietta

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                      • The_machine
                        Bodyweb Senior
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                        Sinceramente avevo letto male il tuo post. Avevo inteso "citare" al posto di "criticare", da qui l'impostazione della mia risposta.

                        Torniamo indietro. Non è questione di criticare, ma di constatare come sia cambiata l'opinione dei pro-pal, si è passati dal prendere le distanza da Hamas e farlo anche per il popolo palestinese a sostenerne apertamente il connubio.

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                        • Barone Bizzio
                          Bodyweb Senior
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                          Ma anche se Hamas=popolo palestinese, questo non implica che popolo palestinese=bersaglio legittimo.

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                          • Sean
                            Csar
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                            Non lo so se la Albanese sia o meno una "giurista" di caratura internazionale...non la conosco se non in virtù di questo ultimo periodo...però non mi piace il suo modo di porsi e di approcciare le (incandescenti) tematiche che, tra l'altro, la vedono rivestita anche di un ruolo "istituzionale" (è una relatrice dell'ONU), ovverosia noto dei tratti di intolleranza nei confronti di chi non la pensa come lei o di chi vorrebbe sfaccettare un pò le cose, descriverle nella loro complessità.

                            Prima il far inginocchiare sui ceci il sindaco di sinistra di Reggio Emilia; poi l'andarsene via dallo studio tv non appena un ospite afferma di essere d'accordo (sulla definizione di genocidio) con la Segre: io stesso sono un antisionista, un convinto assertore del sacrosanto diritto del popolo di Palestina al vivere nelle sue terre e a vedersi riconosciuto uno stato (come, ci si dimentica troppo spesso, era nei patti internazionali: dovevano sorgere due stati lì, quello ebraico e contestualmente quello palestinese), ed un feroce fustigatore della ipocrisia occidentale, che i "diritti umanitari" se li scorda per strada quando si tratta di Israele (che anzi finanzia ed arma)...ma mi rendo altresì conto che parliamo di una realtà complessissima, un intreccio di storia, di religione, di passioni, di odio che dura da decenni, o forse dovremmo dire secoli (allargando il discorso a musulmani ed ebrei)...per cui, proprio chi è un "giurista", non dovrebbe prendere e tagliare tutto con l'accetta o rendersi indisponibile all'ascolto di tesi o sfumature contrarie...anzi il controbattere a chi ti pone un pensiero contrario serve a dare robustezza ai propri argomenti, innervarli di una razionalità e non soltanto di una fede (che nelle sue forme estremizzate rischia di essere cieca).
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Luke91
                              Bodyweb Senior
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                              Oggi si legge sul giornale, citando giorgia (non la chiamo più per cognome, essere inutile)

                              "Sono trascorsi due anni dall’ignominia del massacro compiuto dai terroristi di Hamas contro migliaia di civili inermi e innocenti israeliani, donne e bambini compresi. Crimini indicibili che fanno del 7 ottobre una delle pagine più buie della storia."

                              Chissà se, un giorno, commemorerà anche le 67000 vittime, quasi tutte civili, palestinesi?

                              Ricordando che, la Palestina ha prima accolto gli ebrei, che come parassiti, si sono insediati in uno stato ospite, si sono poi impossessati di terre palestinesi con i capitali e con la forza, creato il loro bello stato grazie all'aiuto degli inglesi, trovato il pretesto per liberarsi dei palestinesi, continuando a far capire al mondo perchè sono sempre stati odiati da tutti

                              Ma giorgia succube, come ha fatto con tutti i leader mondiali, si mette a pecora calpestando la dignità, verso i padroni sionisti con cui abbiamo accordi economici interessanti

                              Un leader fantoccio
                              Originariamente Scritto da huntermaster
                              tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                              Originariamente Scritto da luna80
                              Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                              • Barone Bizzio
                                Bodyweb Senior
                                • Dec 2008
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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Non lo so se la Albanese sia o meno una "giurista" di caratura internazionale...non la conosco se non in virtù di questo ultimo periodo...però non mi piace il suo modo di porsi e di approcciare le (incandescenti) tematiche che, tra l'altro, la vedono rivestita anche di un ruolo "istituzionale" (è una relatrice dell'ONU), ovverosia noto dei tratti di intolleranza nei confronti di chi non la pensa come lei o di chi vorrebbe sfaccettare un pò le cose, descriverle nella loro complessità.

                                Prima il far inginocchiare sui ceci il sindaco di sinistra di Reggio Emilia; poi l'andarsene via dallo studio tv non appena un ospite afferma di essere d'accordo (sulla definizione di genocidio) con la Segre: io stesso sono un antisionista, un convinto assertore del sacrosanto diritto del popolo di Palestina al vivere nelle sue terre e a vedersi riconosciuto uno stato (come, ci si dimentica troppo spesso, era nei patti internazionali: dovevano sorgere due stati lì, quello ebraico e contestualmente quello palestinese), ed un feroce fustigatore della ipocrisia occidentale, che i "diritti umanitari" se li scorda per strada quando si tratta di Israele (che anzi finanzia ed arma)...ma mi rendo altresì conto che parliamo di una realtà complessissima, un intreccio di storia, di religione, di passioni, di odio che dura da decenni, o forse dovremmo dire secoli (allargando il discorso a musulmani ed ebrei)...per cui, proprio chi è un "giurista", non dovrebbe prendere e tagliare tutto con l'accetta o rendersi indisponibile all'ascolto di tesi o sfumature contrarie...anzi il controbattere a chi ti pone un pensiero contrario serve a dare robustezza ai propri argomenti, innervarli di una razionalità e non soltanto di una fede (che nelle sue forme estreme rischia di essere cieca).
                                Lo e' eccome, sia in virtu' del suo ruolo, sia in virtu' dei suoi report, sia anche per il fatto che dovunque vada ci sono migliaia (se non decine di migliaia di persone). Per quanto riguarda quanto successo a la 7 lei aveva detto che non aveva tempo, che se ne sarebbe andata prima...pero' la trappola era gia' tesa. Poi bisogna capire che stiamo parlando di genocidio: e' una questione che non va memata, che va presa sul serio. Perche' una persona che ha dedicato preziosi anni della propria vita a studiare questo tema, e a causa di questo e' sotto sanzioni da parte degli USA, dovrebbe farsi andare bene una pantomima dove partecipano persone che non solo sono ignoranti, ma il cui unico scopo e' istigare, come Fubini e Giubilei? Ha fatto benissimo ad andarsene.
                                E non si parla di indisponibilita' ad ascoltare tesi contrarie - lei stessa si e' detta meravigliata del fatto che non avessero invitato nessun giurista sionista, eppure ce ne sono. Si tratta di non prestarsi a squallidi giochetti mediatici contro chi non ce l'ha nemmeno una argomentazione.
                                Ripeto che stiamo parlando di genocidio, una questione che non va buttata in caciara.
                                Purtroppo, essendo un popolo prono a enormi slanci di idiozia, siamo riusciti anche a ridicolizzare questa tragedia, facendo gli schieramenti, da bravi idioti quali ci siamo dimostrati.

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