Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • KURTANGLE
    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Tra l'altro guardando alla mappa, si capisce bene come una eventuale operazione in Transnistria sarebbe difficilissima. La Russia non ha continguità territoriale con quella regione "separatista" della Moldavia, e dovrebbe trasportare uomini e mezzi attraverso un territorio nemico (ucraino) con probabile perdita di gran parte di quegli uomini e di quei mezzi.

    Logisticamente è impresa difficilissima, nelle attuali condizioni dell'esercito russo poi figuriamoci

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    esatto
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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    • Sean
      Csar
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      Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
      [Il bilancio delle vittime palestinesi uccisi dalle forze israeliane mentre aspettavano gli aiuti alimentari a Gaza è salito a 104: lo afferma il ministero della Sanità di Gaza, aggiungendo che almeno 760 palestinesi sono rimasti feriti. Hamas aveva inizialmente denunciato che più di 70 palestinesi erano stati uccisi e 250 feriti in un attacco israeliano contro persone in attesa di aiuti alimentari vicino a al-Rashid Street, a sud di Gaza City questa mattina.
      Hamas ha avvertito che gli spari contro i palestinesi in fila per gli aiuti a Gaza potrebbe portare al fallimento dei colloqui per la tregua e per la liberazione degli ostaggi. "I negoziati condotti dalla leadership del movimento non sono un processo aperto a scapito del sangue del nostro popolo", si legge nel comunicato, che Reuters riporta sul suo sito, nel quale si afferma che Israele sarebbe responsabile di qualsiasi fallimento dei colloqui.

      "Durante l'ingresso dei camion degli aiuti nel nord di Gaza, residenti hanno circondato i camion", di cui i soldati israeliani assicuravano il transito, e "hanno saccheggiato le forniture". Lo ha detto il portavoce militare. "Nell'incidente - dice l'esercito - dozzine di persone sono state calpestate nella calca". Fonti militari riferiscono che i soldati "hanno sparato contro chi aveva accerchiato i camion" e che la folla "si è accalcata in maniera da porre una minaccia per le truppe".]
      (Ansa)
      Altro orrorifico crimine in faccia all'opinione pubblica mondiale. I sionisti sono bestie assetate di sangue, non ci sono altre definizioni per quei criminali.

      Tutte le migliaia e migliaia di civili innocenti massacrati, compresi questi sterminati mentre stavano andando a ricevere gli aiuti umanitari, sono tutte in capo all'occidente, perchè vede e non fa niente, sa e sta zitto, potrebbe ma non agisce.
      Last edited by Sean; 29-02-2024, 18:17:06.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • KURTANGLE
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        mi sembra non ci sia alcun dubbio sul fatto che l'abbiano fatto di proposito perché sono "bestie assetate di sangue"
        mica esseri umani!
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




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        • zuse
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          Israele verrà odiata per sempre.

          E a ragione
          Criminali

          La notte a Gaza ha portato altre vittime, tante. Sono almeno 112 i morti e centinaia i feriti tra le persone che nella notte si sono accalcate spinte dalla disperazione della fame intorno a un camion nella speranza di ricevere aiuti alimentari. Testimoni e il corrispondente di Al Jazeera sul posto hanno riportato che le …


          Originariamente Scritto da Sean
          mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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          • SimoneBW
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            Originariamente Scritto da Kurtino Visualizza Messaggio
            mi sembra non ci sia alcun dubbio sul fatto che l'abbiano fatto di proposito perché sono "bestie assetate di sangue"
            mica esseri umani!
            No. Sono un popolo infame che fa la voce grossa solo con le spalle coperte.

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            • Sean
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              Pentagono: «Se l’Ucraina perderà la guerra, la Nato dovrà combattere contro la Russia»

              Stanziare i fondi per l’Ucraina è cruciale. Lo afferma il capo del Pentagono Lloyd Austin, sottolineando che se l’Ucraina perde la guerra, i paesi Nato dovranno combattere contro la Russia. «Sappiamo che se Putin avrà successo non si fermerà. Continuerà a essere più aggressivo nella regione. E altri leader in tutto il mondo, altri autocrati guarderanno a questo. E saranno incoraggiati dal fatto che ciò è accaduto senza che noi siamo riusciti a sostenere uno stato democratico», ha detto Austin in discorso alla Camera dei rappresentanti americana citato dai media ucraini. «Se sei un Paese baltico, sei molto preoccupato se sarai il prossimo: conoscono Putin, sanno di cosa è capace. E francamente, se l’Ucraina cade credo davvero che la Nato entrerà in guerra con la Russia», ha aggiunto il capo del Pentagono.

              __________________

              Putin e il messaggio all’Occidente: «Abbiamo armi in grado di colpire, la Russia può tutto»

              ​«L’Occidente ha provocato il conflitto in Ucraina, nel Medio Oriente, in altre regioni del mondo. E continua a mentire. Si dice che vorremmo aggredire l’Europa ma è proprio delirio e nient’altro. Si parla dell’eventualità di inviare in Ucraina contingenti militari della Nato. Le nostre truppe non si ritireranno mai dall’Ucraina. Ricordiamo la sorte toccata a coloro che un giorno spedirono i propri contingenti nel territorio del nostro Paese. Ora le conseguenze per chi ci vuole provare saranno ancora molto più tragiche. L’Occidente deve capire che anche noi abbiamo armi – e lo sanno, ne ho appena parlato – capaci di colpire bersagli nel loro territorio».

              «Il cosiddetto Occidente, con i suoi modi coloniali, con l’abitudine a fomentare per tutto il mondo conflitti nazionali, tenta di frenare lo sviluppo della Russia. Al posto della Russia hanno bisogno di uno spazio dipendente da loro, dove poter fare quello che vogliono. L’Occidente voleva fare con la Russia la stessa cosa che ha fatto con l’Ucraina, voleva portare discordia e indebolirci dall’interno, ma ha sbagliato calcoli, ora è evidente a tutti».

              «Una serie di Stati smantellano le norme della morale e l’istituto della famiglia, spingono i popoli all’estinzione. Noi invece scegliamo la vita, saremo baluardo dei valori tradizionali».​​​​

              CorSera
              ...ma di noi
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                La migliore soluzione di ripiego per l’Ucraina

                ​ Alla fine della guerra, il fronte militare diventerà la nuova frontiera tra Russia e Ucraina. Tale linea taglierà a metà la provincia ucraina a destra o a sinistra del fronte attuale

                di Wolfgang Münchau

                All’epoca delle prime sconfitte militari subìte dalla Russia nella guerra contro l’Ucraina, nella primavera del 2022, tutti i dibattiti in materia di politica estera, sulla sponda occidentale, sono stati pervasi da una sensazione di esultanza. I governi hanno promesso il loro sostegno incondizionato all’Ucraina per tutto il tempo necessario a respingere l’aggressore. Alcune teste calde hanno anche suggerito all’Occidente di puntare a un cambio di regime in Russia, come obiettivo ufficiale.

                Due anni più tardi, quel giubilo si è trasformato in delusione. La Russia ha ripreso il sopravvento nel conflitto. La scorsa settimana, ha occupato la cittadina di Avdiivka a nord-ovest di Donetsk. Le forniture militari occidentali all’Ucraina sono agli sgoccioli. Il pacchetto di aiuti militari voluto dall’amministrazione Biden è fermo al Congresso. Ma già dall’autunno scorso era stata segnalata una marcata riduzione nelle forniture americane.

                Anche i rifornimenti europei di munizioni segnano il passo. Per l’anno che si concluderà a marzo, l’Unione europea aveva promesso un milione di proiettili, ma sarà in grado di consegnarne soltanto la metà. Rheinmetall, l’industria della difesa tedesca, promette di incrementare la produzione attuale del 10 percento quest’anno, ma nonostante ciò il grande impulso si verificherà solo nel 2025, quando verrà attivata una nuova fabbrica. Nel breve periodo, la situazione al fronte è destinata probabilmente ad aggravarsi per l’Ucraina.

                Dal canto suo, l’Unione europea potrebbe acquistare munizioni sul mercato mondiale, ma Emmanuel Macron non è d’accordo, sostenendo che tale mossa andrebbe a danneggiare l’industria militare francese. La Germania potrebbe inviare i missili a lunga gittata Taurus, capaci di colpire in profondità in territorio russo, ma Olaf Scholz, il cancelliere tedesco, teme che l’impiego di tali armi possa scatenare una escalation del conflitto. Da più parti già si levano voci favorevoli a un rallentamento, e Vladimir Putin penserà certamente che l’Occidente batte in ritirata.

                Occorre uno sforzo massiccio e sostenuto per aiutare un alleato a ingaggiare una lunga guerra contro una superpotenza militare. Si direbbe che l’Occidente, con la sua schiera infinita di esperti di cose militari e di geopolitica, non abbia riflettuto adeguatamente a questo aspetto. Hanno tutti sottovalutato la Russia.

                La lunga catena di errori di valutazione è iniziata già dagli esordi del conflitto con il pacchetto di sanzioni varato dall’Occidente. L’idea era di negare a Putin i mezzi per portare avanti la sua guerra. Sotto quel punto di vista, è stato un fallimento completo. L’Iran sta inviando i suoi droni, la Corea del Nord i suoi missili. La Cina invia materiali a doppio uso militare e civile e componenti high-tech, mentre i prodotti occidentali vengono reinstradati attraverso il Kazakistan.

                A differenza dell’Occidente, la Russia ha attivato l’economia di guerra, e di conseguenza è cresciuta molto più rapidamente, lo scorso anno, rispetto a tutte le principali economie occidentali, malgrado le sanzioni. Il Fondo monetario internazionale prevede il proseguimento di questa tendenza nell’anno in corso. (Questi sono i dati per il resto del mondo; e per la Russia).

                Una ragione assai banale per la confusione che dilaga in Occidente è da ricercarsi in un miraggio statistico piuttosto comune. Continuiamo a ripeterci che l’economia russa è minuscola, più o meno delle dimensioni di quella spagnola. E questo è vero in termini di dollari. Ma l’affermazione risulta improvvida, da quando la Russia è stata tagliata fuori dai mercati del dollaro. Se, invece, misuriamo l’economia russa in termini di parità di potere d’acquisto, scopriamo un quadro completamente diverso. Secondo questi parametri, l’economia russa è superiore a quella tedesca, e l’economia cinese a quella americana.

                Quali sono le nostre opzioni in questo momento? Il primo passo per l’Occidente è rinunciare all’idea di una vittoria totale, e cominciare a pensare a obiettivi militari non binari. I leader occidentali non sono in grado di assicurare un impegno incondizionato al di là del loro mandato. Lo stiamo vedendo negli Stati Uniti in queste ore. Joe Biden ha promesso più di quanto sarà in grado di mantenere.

                Un primo obiettivo realistico sarebbe aiutare l’Ucraina a fermare l’avanzata dell’esercito russo. Kharkiv, la seconda città ucraina, è potenzialmente vulnerabile a nuovi attacchi russi, quantomeno nel settore orientale della provincia. In altre parole, l’Occidente dovrebbe puntellare il paese per una guerra difensiva, e inviare le forniture adeguate a questo scopo. L’obiettivo finale, a lungo termine, sarà di raggiungere il punto in cui entrambi i lati converranno che la mossa più accorta è quella di sedersi al tavolo dei negoziati. A quel punto, tuttavia, non siamo ancora arrivati.

                Alla fine della guerra, il fronte militare diventerà la nuova frontiera tra Russia e Ucraina. A mio avviso, tale linea taglierà a metà la provincia ucraina a destra o a sinistra del fronte attuale. L’Ucraina occidentale entrerà a far parte della Nato, e più tardi dell’Unione europea. La nuova frontiera si trasformerà nel confine operativo della Nato ai fini dell’Articolo 5, la clausola di difesa reciproca. Se la Russia varcherà quella linea, ciò significherà entrare in guerra con la Nato. È, questo, un obiettivo che appare ancora piuttosto ambizioso e che richiederà aiuti militari e finanziari ben più cospicui di quanto l’Occidente non stia fornendo al momento, ma pone marcatamente l’accento sulla difesa. In un simile scenario, probabilmente i missili Taurus non rientreranno nel pacchetto di forniture.

                La realtà politica in Occidente è che il sostegno all’Ucraina sta scemando. In Germania, appena la metà della popolazione è d’accordo per le forniture militari al paese, secondo un recente sondaggio. In Italia, il sostegno è ancor più esiguo. Con il ritorno dell’austerità fiscale, ogni forma di aiuto all’Ucraina entrerà in conflitto con le politiche interne. Si potrebbe anche accusare i repubblicani al Congresso americano di irresponsabilità, ma non si comporterebbero in questo modo se una vasta fascia dell’elettorato americano fosse effettivamente favorevole all’Ucraina.

                Sarebbe il caso di ricominciare da qui: quando la vittoria totale non è più un’opzione realistica, la migliore soluzione di ripiego sta nell’evitare la sconfitta. Un obiettivo valido, questo, ma che purtroppo non si presta altrettanto bene alla politica della superiorità morale e del clamore mediatico nel farsi ritrarre a fianco di Volodymyr Zelenski, vale a dire quello scenario in cui è degenerata la nostra operazione militare speciale.

                CorSera​​​
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                  <<E francamente, se l’Ucraina cade credo davvero che la Nato entrerà in guerra con la Russia», ha aggiunto il capo del Pentagono.

                  Mah.
                  Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                  "Un acceso silenzio
                  brucerà la campagna
                  come i falò la sera."

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                    Ma andassero a fare in kulo loro e la Ucraina
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




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                    • Sean
                      Csar
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                      Austin ha parlato al Congresso, nel tentativo di ottenere quei fondi per l'Ucraina ancora bloccati dai repubblicani. In quell'ambito, il prefigurare o "minacciare" gli orizzonti più foschi è parte di un'operazione di coercizione politica.

                      Austin però, come anche Biden, è a scadenza: a novembre in USA si vota. Al di là del fatto (a tutti noto, in primis al Pentagono) che una guerra diretta Nato-Russia vorrebbe dire l'apocalisse nucleare, e dunque la completa catastrofe per il mondo tutto (occidente e oriente senza distinzione), la considerazione preminente è che alla Casa Bianca potrà esserci un cambio: se verrà eletto Trump, muteranno gli scenari e gli approcci politici alla guerra Ucraina-Russia, e quindi è probabile che una sorta di configurazione sul modello di quella ipotizzata da Münchau nel suo lucido articolo (una linea di confine stabilita dalle conquiste territoriali russe) sarà lo sbocco più probabile.

                      Consideriamo anche che la posizione di Zelensky si fa ogni giorno più incerta, con forte opposizione interna.

                      Gli scenari sono in evoluzione e vanno visti giorno per giorno.
                      ...ma di noi
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                      • Irrlicht
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                        [La fazione islamica ha denunciato l'uccisione nel nord della Striscia di 112 palestinesi - e il ferimento di altri 760 - contro cui l'esercito israeliano avrebbe sparato mentre si trovavano "in fila per ricevere gli aiuti umanitari". Un'accusa che l'Idf ha respinto con forza parlando di due distinti episodi, avvenuti a centinaia di metri l'uno dall'altro, nel primo dei quali "la calca provocata dalla folla ha causato la maggior parte dei morti".

                        Secondo il portavoce militare israeliano, i soldati hanno aperto il fuoco dopo che "durante l'ingresso dei camion degli aiuti nel nord di Gaza, residenti hanno circondato i camion", di cui gli israeliani assicuravano il transito, e "hanno saccheggiato le forniture". "Nell'incidente - ha sottolineato - dozzine di persone sono state calpestate nella calca". Fonti militari riferiscono che i soldati "hanno sparato contro chi aveva accerchiato i camion" e che la folla "si è accalcata in maniera da porre una minaccia per le truppe".
                        Secondo Israele i soldati non sono responsabili della maggior parte delle vittime registrate oggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Peter Lerner, spiegando che si sono verificati due incidenti separati, centinaia di metri uno dall'altro. "Alle 4 di mattina un convoglio di 30 camion di aiuti ha superato il check-point dell'esercito nel Wadi Gaza ed in seguito è stato circondato da migliaia di persone. La folla è finita fuori controllo e decine di persone sono rimaste ferite o uccise nella calca, altre sono state travolte dai camion". I soldati hanno aperto il fuoco solo nel secondo episodio, "sentendosi minacciati da decine di civili"]
                        (Ansa)
                        Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                        "Un acceso silenzio
                        brucerà la campagna
                        come i falò la sera."

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                        • Mario12
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                          ieri hanno tutti parlato di atomiche , emozionante a dir poco

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                          • zuse
                            Macumbico divinatore
                            • Oct 2010
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                            Dopo 3 mesi in cui la Russia è caduta nel dimenticatoio, ora stanno di nuovo bombardando con la propaganda...si prospettano altri pacchetti di miliardi da inviare ai mafiosi corrotti.

                            Il più grande successo, ad oggi, è stato un video in cui si mettevano il ditino sulle labbra e facevano shhhh

                            Centinaia di miliardi per questo patetico spot mi sembrano un po' troppo.

                            I budget dei più grandi film d'incasso della storia si aggirano sui 300 milioni.

                            Forse era meglio chiedere ad Hollywood


                            Originariamente Scritto da Sean
                            mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                            • Luke91
                              Bodyweb Senior
                              • Apr 2014
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                              Morte navalny: sanzioni su sanzioni alla Russia

                              Genocidio di 30k palestinesi di cui chissà quanti civili: tutto regolare, siamo alleati di Israele

                              Sta a vedere che adolfino aveva ragione
                              Originariamente Scritto da huntermaster
                              tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                              Originariamente Scritto da luna80
                              Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                              • Ospite
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                                Chissà se Mentana fa la maratona per le elezioni in Iran.

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