Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Emergenza Coronavirus: thread unico.

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    A parer mio l'obbligo darebbe sostanza fattuale a tutta l'opera normativa (e di persuasione) che si è scelto di fare col green pass, perchè si stanno andando a toccare ambiti quali la libertà sociale e il lavoro, dividendo la comunità in recinti...quando però chi viene retrocesso nel recinto dei ronzini, invece che dei purosangue, gli accade perchè lo stato gli lascia la scelta: e allora a monte come si possono fare i recinti?

    Se invece ci fosse l'obbligo, è chi non si fa il vaccino che si mette sua sponte fuori dal recinto legale, ovvero esistendo un solo ambito, quello del vaccino (in quanto legge).

    E' una grossa differenza con l'adesso, perchè al di là di tutte le storture e le incertezze del provvedimento GP in questione, non puoi lasciare da una parte la libera scelta al cittadino e dall'altra dirgli, in virtù del suo uso di quella libera scelta, che finisce nel recinto dei reprobi perchè ha scelto di dire no.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


    Commenta


      Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
      Penso sia impossibile da stabilire con assoluta certezza

      qui sta la forza di Big Pharma, che speriamo continui a coincidere con la forza di questi vaccini almeno per le persone a maggior rischio di complicazioni



      Originariamente Scritto da Giampo93
      Finché c'è emivita c'è Speran*a

      Commenta


        sono state vaccinate miliardi di persone

        aspetto la curva dell'eccesso di morti da vaccino

        Commenta


          Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
          Scusa ma il consenso l'ho firmato anche io, 4 gg fa quando mi sono vaccinato

          Poi magari per categorie specifiche è prevista l obbligatorietà
          Il discorso era che anche per i sanitari che hanno l'obbligo la responsabilità è comunque sempre del vaccinato.

          Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

          Commenta


            Vorrei pero’ soffermarmi su due punti


            1) il co fondatore di Biontech ha ieri dichiarato che il loro vaccino NON necessita di revisioni

            2) diversi paesi hanno siglato accordi di fornitura per il prossimo biennio



            Originariamente Scritto da Giampo93
            Finché c'è emivita c'è Speran*a

            Commenta


              Speriamo piuttosto che i vaccini riducano davvero sensibilmente le ospedalizzazioni e i decessi, in specie per le categorie che sono più esposte al covid, e che dunque si riveli un'arma di protezione e dunque un mezzo di convivenza col covid.

              In difetto il GP, i dati e le statistiche, le curve e le dritte saranno l'ultimo dei nostri problemi.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


              Commenta


                Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                Vorrei pero’ soffermarmi su due punti


                1) il co fondatore di Biontech ha ieri dichiarato che il loro vaccino NON necessita di revisioni

                2) diversi paesi hanno siglato accordi di fornitura per il prossimo biennio
                Ad oggi alla fine non credo esista una variante che buchi pesantemente il vaccino.

                Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

                Commenta


                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Speriamo piuttosto che i vaccini riducano davvero sensibilmente le ospedalizzazioni e i decessi, in specie per le categorie che sono più esposte al covid, e che dunque si riveli un'arma di protezione e dunque un mezzo di convivenza col covid.

                  In difetto il GP, i dati e le statistiche, le curve e le dritte saranno l'ultimo dei nostri problemi.

                  esatto, stanno facendo il loro dovere e speriamo continuino



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

                  Commenta


                    Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                    Ad oggi alla fine non credo esista una variante che buchi pesantemente il vaccino.

                    Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk

                    si e’ stato ed e’ così



                    Originariamente Scritto da Giampo93
                    Finché c'è emivita c'è Speran*a

                    Commenta


                      Varianti Covid, quelle da temere e quelle che conquisteranno il mondo: la storia

                      La storia dei principali lignaggi dalla comparsa del SARS-CoV-2 a oggi, secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Cosa è successo finora può aiutare a capire come si muove il virus

                      Ci sono moltissime varianti del coronavirus, ma quelle su cui converge l’attenzione degli scienziati (e delle autorità sanitarie) si chiamano VOC (Variants Of Concern): letteralmente dall’inglese «varianti di preoccupazione». Sono 4: Alfa, Beta, Gamma e Delta.
                      Poi ci sono le VOI (Variants Of Interest), le «varianti sotto osservazione»: Eta, Iota, Kappa e Lambda e infine alcune altre, per ora denominate solo con lettere e numeri della classificazione genetica.


                      I nomi

                      Prima di giugno le varianti prendevano il nome dal Paese dove erano state identificate la prima volta: così ci sono state l’inglese, la sudafricana, la brasiliana e l’indiana. Da giugno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha deciso di assegnare a tutte le varianti sotto esame (VOC e VOI) un nome con le lettere dell’alfabeto greco, nell’ordine cronologico in cui sono state designate come potenziali minacce, per evitare denominazioni geografiche stigmatizzanti, o numeriche difficili da utilizzare e distinguere.


                      Cosa le rende «vincenti»

                      La «variante» è il nuovo codice genetico di un virus che ha acquisito una o più mutazioni, che a loro volta sono le variazioni che cambiano le caratteristiche del virus stesso. La mutazione è la causa e la variante è l’effetto. Le varianti, nonostante le somiglianze, sembrano essere sorte in modo completamente indipendente una dall’altra, ma spesso presentano mutazioni simili, come se il virus trovasse da solo le strade «migliori» per entrare nel corpo. Le varianti più efficienti (e quindi pericolose) sono quelle che coinvolgono la proteina esterna, la spike, che si aggancia alle cellule umane. Dall’originale ceppo SARS-COV-2 di Wuhan, le varianti «vincenti» sono sempre state quelle più contagiose, rispetto a quelle maggiormente patogene, in linea con quello che è l’interesse primario del virus: replicarsi e diffondersi.


                      Le prime

                      La prima variante degna di menzione è il ceppo che in Europa si è subito distinto da quello originario Wuhan: chiamata allora «D614G», la variante è comparsa in Europa tra febbraio e marzo del 2020 ed è diventata a giugno prevalente in tutto il mondo, con capacità di trasmissione anche di dieci volte maggiore rispetto al lignaggio cinese.
                      Una seconda variante (chiamata «20A.EU1») è comparsa a giugno del 2020 nel Nordest della Spagna e si è rapidamente diffusa nel resto d’Europa, contribuendo alla seconda ondata (quella autunnale).

                      Variante Alfa

                      Poi sono arrivate le VOC: il 14 settembre 2020 nel Regno Unito è stata identificata la Alfa. Ora diffusa in 154 Paesi, è diventata poco a poco prevalente in Europa, Usa, Canada e Giappone. La Alfa ha soppiantato le altre varianti anche in Italia diventando dominante fino a qualche settimana fa. È ora la fonte della maggior parte di nuove infezioni in Usa.
                      La Alfa presenta 23 mutazioni, tra cui 8 nella proteina spike (tra cui la N501Y), che la rendono più trasmissibile, nell’ordine almeno del 50% in più rispetto al ceppo originario.
                      Le ricerche hanno evidenziato che la variante è associata a una carica virale più alta, ma non sembra a maggiore gravità di malattia da Covid.
                      L’efficacia dei vaccini in uso in Europa e Gran Bretagna (Pfizer, Moderna e AstraZeneca) non è indebolita nei confronti della Alfa.


                      Variante Beta

                      La variante Beta è emersa in Sudafrica a settembre del 2020. È rimasta sostanzialmente circoscritta in Sudafrica, anche se 102 Paesi hanno registrato almeno un caso. Lo Stato che ne ha segnalati di più dopo il Sudafrica è la Francia, con 3.048 casi.
                      La variante Beta condivide con la Alfa la mutazione N501Y nella proteina spike. Ha in tutto 21 mutazioni, 9 nella spike.
                      È meno trasmissibile dell’Alfa, ma è ancora la variante con potenzialità di evasione immunitaria dal vaccino maggiore, paragonabile alla Delta (si veda sotto il paragrafo dedicato, ndr). Questo è dovuto a una mutazione, la E484K, che conferirebbe questa caratteristica. L’effetto di riduzione della protezione vaccinale non è quantificabile con un solo numero, perché misurato diversamente a seconda degli studi e dei Paesi che hanno ospitato le ricerche. L’efficacia dei vaccini cala con la Beta nel proteggere dalle infezioni, specie dopo 1 sola dose, ma rimane alta per tutti i vaccini riguardo alle ospedalizzazioni (dopo 2 dosi).
                      Non sembra avere effetti più patogeni (letali).


                      Variante Gamma

                      Ad ottobre 2020 in Brasile è stata identificata la variante denominata Gamma. Diffusa in 62 Paesi, soprattutto in Sud America, è arrivata anche in Usa, Canada ed Europa, compresa l’Italia, dove è stata per un periodo la seconda variante in ordine di prevalenza (decisamente staccata dalla Alfa e sempre sotto il 10%). Al di fuori dei Paesi Sudamericani, che però utilizzano i vaccini cinesi (meno efficaci) non è stata in grado di «imporsi» su Alfa e Delta. Contiene una costellazione unica di mutazioni, tra cui la N501Y, comune alla Alfa, e la E484K, comune alla Beta, la più preoccupante per i vaccini.
                      La Gamma si è calcolato possa essere tra 1,4 e 2,2 volte più trasmissibile rispetto al coronavirus «arcaico», leggermente meno contagiosa della variante Alfa.
                      Rispetto all’efficacia dei vaccini presenta una minima riduzione: si colloca tra la Alfa (che non provoca problemi di efficacia) e la Beta, ma gli studi fatti sulla Gamma spesso non coinvolgono vaccini utilizzati in Europa o Usa.


                      Variante Delta

                      A settembre 2020 in India è stata identificata la variante inizialmente denominata B.1.617. Il lignaggio B.1.617 ha continuato ad evolversi, dividendosi in nuovi lignaggi tra cui B.1.617.1, noto come Kappa (VOI), e B.1.617.2 , noto come Delta. È quest’ultimo che si è diffuso in 105 Paesi, ma in Europa ha superato ogni altra variante diventando prevalente (prima nel Regno Unito e ora anche in Italia). Per una serie di caratteristiche, potrebbe diventare dominante anche nel resto del mondo.
                      Delta è stata chiamata erroneamente «doppio mutante» perché, oltre alla decina di mutazioni che presenta, contiene due mutazioni già note, E484Q e L452R, che per la prima volta compaiono insieme. La prima è comune alla variante Epsilon diffusa in California e sarebbe la causa della maggiore capacità di contagio, la seconda conferisce il potere di parziale evasione immunitaria dai vaccini.
                      Delta è circa il 50-70% più trasmissibile rispetto alla variante Alfa, che a sua volta era il 50% più trasmissibile del ceppo che abbiamo avuto in Europa lo scorso anno. Secondo i primi studi, il meccanismo alla base di questa contagiosità formidabile è un processo che coinvolge la riduzione del tempo di incubazione (da 6 giorni di media a 4) e l’aumento della carica virale, misurata almeno 1.000 volte più alta (rispetto al virus Wuhan) già dal primo giorno.
                      Secondo uno studio scozzese pubblicato su The Lancet il 14 giugno, la variante Delta è associata a circa il doppio di ricoveri rispetto alla variante Alpha, ma sono dati da confermare.
                      Si monitorano sintomi leggermente diversi: mal di testa, mal di gola, naso che cola e febbre (per le altre varianti non ci sono differenze con il virus arcaico). La tosse è più rara e la perdita dell’olfatto non è elencata nemmeno tra i primi dieci sintomi.
                      L’efficacia dei vaccini contro la Delta scende, soprattutto dopo una sola dose e soprattutto riguardo alle infezioni. I vaccini offrono buona copertura dopo due dosi e proteggono bene da ricovero o morte, tanto che, rispetto all’avanzata della Delta, si parla di «un’epidemia dei non vaccinati». In ordine crescente su una scala da 1 a 100 possiamo dire che, con la variante Delta, chi non è vaccinato ha zero di protezione, chi ha fatto una dose è protetto al 20-30%, chi è guarito al 60-70%, chi ha fatto due dosi di vaccino è al 70-80% e chi ha fatto la malattia e poi il vaccino probabilmente è al 90%.
                      I vaccinati possono reinfettarsi (nell’ordine di circa il 12% di possibilità) ma non svilupperanno malattia grave. Possono essere contagiosi, ma meno, soprattutto se incontrano altri vaccinati.


                      Le nuove varianti sotto osservazione

                      L’Oms classifica come VOI altre quattro varianti.
                      Kappa è il lignaggio da cui è venuta la Delta, sicuramente meno contagioso e meno preoccupante.
                      Eta è stata rilevata in Nigeria nel dicembre 2020: presenta la mutazione E484K, è arrivata in 69 Paesi senza prevalere (qualche caso anche in Italia).
                      Iota si è diffusa rapidamente a New York City a partire da novembre 2020. È rimasta soprattutto in Usa. Presenta la mutazione E484K.
                      Lambda è stata identificata per la prima volta in Perù nell’agosto 2020. Rilevata in 29 Paesi, presenta alti livelli di diffusione in America: in Cile il 33%, in Peru 23%, negli Usa il 20%. Lambda presenta tre mutazioni «rischiose»: T76I e L452Q aumenterebbero il potere di contagiosità, infatti L452R è comune alla variante che si è diffusa in California (Epsilon), nota per essere più trasmissibile. La terza mutazione sotto la lente è indicata con RSYLTPGD246-253N: si trova nella parte terminale della proteina spike e grazie ad essa la Lambda potrebbe avere il potere di sfuggire agli anticorpi creati dai vaccini, ma secondo i primi studi si tratterebbe di una resistenza «modesta», che suggerisce che i vaccini possano funzionare lo stesso.

                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


                      Commenta


                        C'è pass e pass

                        Commenta


                          Questa è carina dai
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


                          Commenta


                            Si fa per ridere.
                            Vi voglio bene a tutti quanti

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                              sono state vaccinate miliardi di persone

                              aspetto la curva dell'eccesso di morti da vaccino
                              L ho detto senza finalità dietrologica - anche se credo che i numeri siano un po sottostimati

                              Commenta


                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Questa è carina dai
                                Meravigliosa.

                                Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎