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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Piccolo aggiornamento che magari può essere utile.

    Per la mia compagna, dopo 7 giorni di febbre che però sembra in discesa (non ha più toccato picchi oltre il 38.8), oggi è stato consigliato di prendere azitromicina (Zitromax) e non cortisone (da dare solamente a casi più gravi dove il saturimetro segni una percentuale inferiore al 92%).
    La motivazione dell'antibiotico, tuttora empirica, è che il virus potrebbe "creare" una carica di tipo batterica e quindi da trattare con Zitromax o equivalente.

    Io non ho più avuto febbre fortunatamente, probabilmente sono positivo ma in forma asintomatica o poco più.
    sigpic
    Free at last, they took your life
    They could not take your PRIDE

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      Emergenza Coronavirus: thread unico.

      E poi ci si stupisce del fatto che l’Italia è il primo paese per antibiotico resistenza in Europa
      Originariamente Scritto da Sean
      faccini, kazzi, fike, kuli
      cesko92 [at] live.it

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        Chi si stupisce?

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          Covid, la cura da fare a casa: il protocollo domiciliare che riduce i ricoveri

          Il protocollo di cura sperimentato dall’Istituto diretto da Giuseppe Remuzzi per i pazienti Covid: «Antinfiammatori prima del tampone e solo il 2 % finisce in ospedale»

          Abbiamo un gran bisogno di buone notizie. Come può esserlo la conferma dell’esistenza di una cura per il Covid fatta di pochi e chiari precetti, spendibili per tutti i medici di famiglia.

          Il protocollo dell’Istituto Mario Negri

          Alla fine dello scorso novembre, l’Istituto Mario Negri aveva elaborato un protocollo per il trattamento a domicilio dei pazienti Covid che conteneva parecchie novità anche rispetto alle raccomandazioni dell’Istituto della Sanità. In buona sostanza, all’insorgere dei primi sintomi si cominciava subito una terapia. Senza aspettare l’esito del tampone, e quindi prevenendo la moltiplicazione del virus, che progredisce molto velocemente proprio nei primi 7-10 giorni.


          I farmaci antinfiammatori e il cortisone

          Al posto della Tachipirina, veniva suggerito l’uso dell’Aspirina, e in caso di dolori subentrava l’Aulin, sdoganando così i farmaci antinfiammatori che in questo nuovo approccio alla terapia domiciliare vengono usati subito. Fino ad arrivare, nei casi più seri e sempre sotto la guida di un dottore, all’utilizzo del cortisone, che durante la prima ondata, nella primavera del 2020, era stato quasi proibito in via più o meno ufficiale.


          I dati sulla sperimentazione e lo studio (in fase di pubblicazione)

          Il nuovo metodo era stato adottato da una trentina di medici di famiglia che l’avevano sperimentato su una platea di cinquecento pazienti. Ma era pur sempre una proposta, per quanto autorevole, messa a punto da Fredy Suter, per dodici anni primario di Malattie infettive al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e da altri specialisti come Norberto Perico e Monica Cortinovis, e coordinata dall’istituto di ricerca diretto da Giuseppe Remuzzi. Mancavano i dati, quelli che in medicina dividono le illusioni dalla realtà. Adesso ci sono. E vengono presentati anche con onestà. Si tratta di uno studio in fase di pubblicazione, che mette a confronto l’esito clinico di novanta pazienti colpiti da Covid e trattati all’esordio a domicilio con il nuovo protocollo senza aspettare il risultato del tampone nasofaringeo, con quello di altri novanta pazienti Covid comparabile per età, sesso e comorbilità trattati con diversi regimi terapeutici.


          I risultati della cura domiciliare

          Il metodo del Mario Negri, chiamiamolo così per necessità di sintesi, non fa miracoli ma funziona. Il tempo di guarigione dai sintomi peggiori, dalla febbre ai dolori muscolari e articolari, è pressoché uguale in ognuno dei due gruppi. Una media di 18 giorni per il trattamento raccomandato contro i 14 giorni dell’altro segmento. I segni più leggeri della malattia, come la perdita dell’olfatto e l’affaticamento, persistono molto meno nei novanta pazienti curati con il protocollo in questione, il 23 per cento contro il 73%. La grande differenza si registra sul punto più delicato. Solo due pazienti su 90 (2,2%) del gruppo di riferimento sono finiti in ospedale rispetto ai 13 su 90 (14,4%) dell’altro gruppo. I giorni complessivi trascorsi in nosocomio crollano a 44 contro 481, e i costi cumulativi per i trattamenti ordinari, intensivi e subintensivi, sono di 28.000 euro contro 296.000.

          Il ruolo dei medici di famiglia

          Il significato di questa ricerca va oltre i numeri. È la sindrome infiammatoria che conduce all’ospedale. Prevenirla equivale a ridurre i ricoveri, evitando così la saturazione dei nostri istituti di cura, che poi è il grande tema di questa pandemia. C’è un altro aspetto che non rientra in alcuna statistica ma assume sempre più importanza, ed è il coinvolgimento dei medici di famiglia, che diventano così l’autorità di riferimento in questa corsa alla guarigione evitando l’ospedale. Lo studio ha carattere retrospettivo e non prospettico su esplicita richiesta dell’Aifa, l’agenzia nazionale del farmaco. Significa che i dati sono stati raccolti andando all’indietro e non cominciando una sperimentazione ex novo. Una conseguenza del fatto che del varo della nuova cura erano già uscite le linee guida del ministero per le cure a casa, e quindi non sono ammessi studi in qualche modo comparativi. Ma i risultati parlano chiaro. Con alcuni semplici trattamenti farmacologici, si guarisce a casa. In tempi come questi, non è poco. Anzi.


          CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Ovviamente quell'articolo è lì solo a titolo informativo, meglio sottolinearlo anche se è scontato. Per chi ha il covid è necessario il parere dei medici ed evitare il "fai da te".
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                speriamo il Veneto ingrani bene..dosi permettendo
                Originariamente Scritto da Sean
                faccini, kazzi, fike, kuli
                cesko92 [at] live.it

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                  Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                  a mezza classifica, a questo punto del campionato, non hanno più stimoli

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                    Che dice Bertolaso?

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                      Esami specifici per prevenire un'eventuale reazione del genere non se ne possono fare?





                      Leigh King, a 41-year-old hairdresser from North Lanarkshire, said it was the 'worst time of my life'. Britain's drug regulator lists skin rashes as a possible side-effect of the AstraZeneca vaccine.


                      Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        L' ottima Toscana, dove hanno iniziato a vaccinare come prime dosi persino i caregiver alla Scanzi si trova al 37% di prime dosi sugli over80, meno male che hanno evitato il pericolo fascismo alle scorse elezioni altrimenti una simile efficienza se la sarebbero sognata.
                        Ciao Manuel, bodyweb non sarà mai più la stessa!

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                          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                          Esami specifici per prevenire un'eventuale reazione del genere non se ne possono fare?





                          Leigh King, a 41-year-old hairdresser from North Lanarkshire, said it was the 'worst time of my life'. Britain's drug regulator lists skin rashes as a possible side-effect of the AstraZeneca vaccine.


                          Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                          Temo di no, dovrebbe rientrare tra gli effetti collaterali rari o molto rari
                          sigpic

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                            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                            Esami specifici per prevenire un'eventuale reazione del genere non se ne possono fare?





                            Leigh King, a 41-year-old hairdresser from North Lanarkshire, said it was the 'worst time of my life'. Britain's drug regulator lists skin rashes as a possible side-effect of the AstraZeneca vaccine.


                            Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                            Un paio di anni fa mi è venuto un rash cutaneo simile, anche se meno intenso e diffuso (per fortuna il viso non è stato praticamente interessato), dopo aver preso antibiotico per diversi giorni per curare una forte tonsillite
                            Antibiotico mi pare amoxicillina
                            Originariamente Scritto da Sean
                            faccini, kazzi, fike, kuli
                            cesko92 [at] live.it

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                              Mettere l'obbligo sulle chirurgiche o FFP2/FFP3 no?


                              Allarme mascherine, quelle di stoffa sono a rischio: "Passa il 95% delle particelle"

                              A "Fuori dal coro" le analisi del laboratorio della fonderia Mestieri di Torino: "Sono mascherine da untori".

                              Le mascherine di stoffa non sono sicure? A sostenerlo è un test di laboratorio effettuato dalla Fonderia Mestieri di Torino: "Queste mascherine sono me***a - dice a "Fuori dal Coro", il titolare Marco Zangirolami - Dai test emerge che con questi dispositivi di stoffa passa il 95% delle particelle
                              , solo il restante 5% viene bloccato. Possiamo dire che queste sono mascherine da untori, spesso utilizzate dai giovani che poi tornano dai genitori e danno vita a focolai".




                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                Se ne accorgono dopo un anno? se dentisti, infermieri, chirurghi ecc indossano mascherine chirurgiche certificate invece di una di una stoffa da mettere nel cestello della lavatrice assieme al camice ci sarà un motivo
                                sigpic

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