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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
    Quindi Astrazeneca ha condiviso le carte con UK ma non con l'UE ? O UK manco ha visto le carte ed ha approvato alla cieca ?
    Di certo è rilevante il fatto che Astrazeneca sia una azienda britannica con sede a Londra
    Originariamente Scritto da Sean
    faccini, kazzi, fike, kuli
    cesko92 [at] live.it

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      Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
      Quindi Astrazeneca ha condiviso le carte con UK ma non con l'UE ? O UK manco ha visto le carte ed ha approvato alla cieca ?
      Si esatto, le ha mandate all'ente regolatore britannico, ma non ancora all'EMA.
      L'EMA ha la reputazione di fare vagli molto approfonditi, ma non saprei dire se il motivo del ritardo da parte di AZ sia quello.

      Si chiama vaccino AstraZeneca, ma di fatto è stato ideato a Oxford. Ci sta che in UK lo vedano di buon occhio.
      Last edited by Liam & Me; 30-12-2020, 10:42:28.
      B & B with a little weed










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        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
        Si esatto, le ha mandate all'ente regolatore britannico, ma non ancora all'EMA.
        L'EMA ha la reputazione di fare vagli molto approfonditi, ma non saprei dire se il motivo del ritardo da parte di AZ sia quello.

        Si chiama vaccino AstraZeneca, ma di fatto è stato ideato a Oxford. Ci sta che in UK lo vedano di buon occhio.
        Mamma mia..La pena massima..
        Mesi e mesi a parlare nei tg di vaccino italiano (?!), dosi assicurate ecc
        Ed ecco l’ennesima presa per il culo
        Originariamente Scritto da Sean
        faccini, kazzi, fike, kuli
        cesko92 [at] live.it

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          Ieri in Germania per la prima volta più di 1K morti (1244) Covid, anche se sembra che il numero di infetti stia cominciando a diminuire.

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            Di sicuro, trattandosi di un tema delicato come quello vaccinale, che coinvolge la salute delle persone, è bene che chi di dovere studi tutte le carte in maniera più che approfondita prima di dare il via libera a chicchessia.

            Se si vuol convincere la gente a fare il vaccino, il tema della sicurezza dello stesso è centrale. Meglio allora perdere un mese per valutare le specifiche e la sicurezza di un dato vaccino che sbrigarsi a liberalizzarlo e poi trovarsi le brutte sorprese, il che sarebbe disastroso per la campagna di profilassi.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Vaccino obbligatorio sul posto di lavoro: davvero puoi essere licenziato se non lo fai? La legge e i rischi


              Vaccino obbligatorio: perché serve la norma

              Per creare le migliori condizioni di contrasto preventivo alla diffusione del virus nei luoghi di lavoro, è necessaria una norma che renda obbligatorio il vaccino per i lavoratori, alla stregua dell’utilizzo di mascherine, detergenti e distanziamento. È questo un principio che emerge dall’analisi della legislazione vigente. Allo stato attuale infatti non si rinvengono precetti normativi per effetto dei quali si possa immediatamente ritenere la possibilità per il datore di lavoro di richiedere la vaccinazione quale misura obbligatoria di prevenzione e quindi condizione di accesso sui luoghi di lavoro. Allo stato attuale delle cose, sarebbe un deduzione normativa esposta a libera interpretazione. Insomma potrebbe scatenare contenziosi senza certezza del diritto. Lo si ricava da un’approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.

              Il contagio in azienda è infortunio

              L’articolo 42 della legge 27/2020 ha stabilito chel’infezione da Covid-19 è considerata alla stregua di un infortunio. Per il Legislatore la causa virulenta alla base del Covid-19 è equiparabile alla causa violenta tipica dell’incidente occorso in occasione di lavoro; peraltro non si tratta della prima “malattia infettiva” ad essere assimilata ad infortunio sul lavoro, visto che lo stesso articolo 2 del DPR 1124/65, al comma due, già ricomprende tra gli infortuni sul lavoro l’infezione carbonchiosa (antrace), mentre l’infezione malarica è stata equiparata ad infortunio sul lavoro per effetto della Sentenza della Corte Costituzionale 4 giugno 1987, n. 226. Il tutto con conseguente e discendente responsabilità penale del datore di lavoro.


              La prevenzione unica arma efficace

              Se, dunque, l’infezione dal Covid – 19 può dare luogo ad un infortunio sul lavoro, ci si deve domandare quali azioni devono essere assunte dal datore di lavoro per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro e quali obblighi incombono sul lavoratore.

              Il datore di lavoro dovrà ottemperare a quanto stabilito dall’articolo 2087 c.c., adottando “le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica” dei propri lavoratori.
              In questi mesi mascherine, disinfezione delle mani, distanziamento sociale, schermi sono entrati nella prassi delle aziende. Ora, con l’inizio della distribuzione del vaccino è sorto l’interrogativo se lo stesso possa essere considerato un’ulteriore misura preventiva rispetto alla diffusione del contagio.
              In tal caso, per garantire la sicurezza del luogo di lavoro il datore dovrebbe poter pretendere che ciascun dipendente si sottoponga alla somministrazione del vaccino (aderendo al piano di vaccinazione nazionale) garantendo così l’incolumità del singolo e dei colleghi di lavoro.


              Per somministrarlo serve una norma ad hoc

              Ma il vaccino contro il Covid -19 può essere considerata una di quelle misure necessarie a tutelare l’integrità fisica dei prestatori di lavoro che il datore di lavoro è tenuto ad applicare in forza del precetto contenuto nell’articolo 2087 del Codice civile? Cosa succede se il lavoratore non vuole sottoporsi a vaccinazione? Può il datore di lavoro pretendere che il proprio dipendente si vaccini? E quali provvedimenti può adottare qualora questi non intenda vaccinarsi e diventi un pericolo per i propri colleghi?

              Sono tutti interrogativi legittimi che dunque non trovano risposta nella normativa vigente. Di certo, le cognizioni scientifiche indicano il vaccino come il mezzo di prevenzione più efficace al momento esistente. «Ma al di là da come la si pensi in materia di vaccini - commenta il presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca - senza una norma che lo renda obbligatorio per tutti i lavoratori non si potrà avere certezza sulla salubrità dei luoghi di lavoro da cui poi scaturisce la responsabilità penale del datore di lavoro».

              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Tra l'altro...come si configura l'eventuale obbligo vaccinale con la possibilità che il 20%/50% della popolazione sia già immune al Covid, di suo?

                It seemed a truth universally acknowledged that the human population had no pre-existing immunity to SARS-CoV-2, but is that actually the case? Peter Doshi explores the emerging research on immunological responses Even in local areas that have experienced some of the greatest rises in excess deaths during the covid-19 pandemic, serological surveys since the peak indicate that at most only around a fifth of people have antibodies to SARS-CoV-2: 23% in New York, 18% in London, 11% in Madrid.123 Among the general population the numbers are substantially lower, with many national surveys reporting in single digits. With public health responses around the world predicated on the assumption that the virus entered the human population with no pre-existing immunity before the pandemic,4 serosurvey data are leading many to conclude that the virus has, as Mike Ryan, WHO’s head of emergencies, put it, “a long way to burn.” Yet a stream of studies that have documented SARS-CoV-2 reactive T cells in people without exposure to the virus are raising questions about just how new the pandemic virus really is, with many implications. At least six studies have reported T cell reactivity against SARS-CoV-2 in 20% to 50% of people with no known exposure to the virus.5678910 In a study of donor blood specimens obtained in the US between 2015 and 2018, 50% displayed various forms of T cell reactivity to SARS-CoV-2.511 A similar study that used specimens from the Netherlands reported T cell reactivity in two of 10 people who had not been exposed to the virus.7 In Germany reactive T cells were detected in a third of SARS-CoV-2 seronegative healthy donors (23 of 68). In Singapore a team analysed specimens taken from people with no contact or personal …


                Più seguo la vicenda, più la mia voglia di 'credere' alla scienza come istituzione diminuisce

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                  Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                  Tra l'altro...come si configura l'eventuale obbligo vaccinale con la possibilità che il 20%/50% della popolazione sia già immune al Covid, di suo?
                  Come si valuta se una persona è immune?

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                    Il tema della obbligatorietà (per tutti o per alcuni o per specifiche categorie) non potrà essere posto sul tavolo prima del 2022. Adesso è una problematica assolutamente precoce, perchè non si può aprire ad una simile imposizione senza prima aver visto (durante il 2021) come sarà questa campagna per il vaccino e quanti andranno a farlo (o quanti se ne riuscirà a vaccinare).

                    E' inutile disquisire adesso attorno ai nodi od ai vuoti della legge e delle norme (o delle intenzioni politiche) quando non si sono ancora sciolti quelli del concreto della operazione di distribuzione alla popolazione di questi vaccini.

                    A fine 2021, a carte scoperte, a numeri conosciuti, in astratto si potrà pensare di aprire una discussione sulla eventuale obbligatorietà o misure simili. Non siamo nemmeno partiti e si discute sull'obbligo, un mare magno anche legale, dove si va sul delicatissimo piano dei diritti e delle libertà personali: il governo pensi a fare la sua parte e far andare a pieno regime, e massima sicurezza, la campagna vaccinale...solo dopo si potrà discutere della parte che eventualmente tocca ai cittadini.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      @The Machine: Non ne ho idea - però, ecco, credo sia un aspetto che dovrebbe essere considerato da chi decide a livello nazionale, europeo o anche globale. Anche perchè il costo, che è quello di sgretolare la Fede per la scienza (cioè la prima 'religione' moderna) è decisamente troppo alto. Come minimo c'è una campagna di comunicazione completamente, completamente sballata. Come al solito, una fetta consistente della colpa è da imputare ai social media e agli organi di informazione e al loro squallido modello di business

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                        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                        @The Machine: Non ne ho idea - però, ecco, credo sia un aspetto che dovrebbe essere considerato da chi decide a livello nazionale, europeo o anche globale. Anche perchè il costo, che è quello di sgretolare la Fede per la scienza (cioè la prima 'religione' moderna) è decisamente troppo alto. Come minimo c'è una campagna di comunicazione completamente, completamente sballata. Come al solito, una fetta consistente della colpa è da imputare ai social media e agli organi di informazione e al loro squallido modello di business
                        Non capisco cosa centri la fede nella scienza in questa faccenda.

                        Siamo in una situazione di emergenza ed il vaccino sembra essere l'unica way out concreta.

                        Se poi dici che è facile, rapido e veloce verificare chi è immune (ancora più che vaccinare) allora può aver senso fare un'ulteriore cernita su chi debba essere vaccinato.

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                          Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                          Non capisco cosa centri la fede nella scienza in questa faccenda.

                          Siamo in una situazione di emergenza ed il vaccino sembra essere l'unica way out concreta.

                          Se poi dici che è facile, rapido e veloce verificare chi è immune (ancora più che vaccinare) allora può aver senso fare un'ulteriore cernita su chi debba essere vaccinato.
                          Eccolo qui, il salto di fede. Il problema è tutto qui per me

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                            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                            Eccolo qui, il salto di fede. Il problema è tutto qui per me
                            Tu cosa suggerisci?

                            Commenta


                              COVID-19: Hancock confident we can 'get out of pandemic by Spring' as Oxford vaccine UK APPROVED.





                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                                Tu cosa suggerisci?
                                Una educazione migliore che 'alleni' il cittadino ad essere scettico verso le istituzioni, in questo caso quelle scientifiche. Il che è il miglior andidoto sia allo scientismo (mi fido della scienza, va bene tutto) che al complottismo (perchè se una persona si informa sui problemi che affliggono il processo scientifico non se ne uscirà fuori con teorie strampalate su covid e 5g, ad esempio).

                                Purtroppo, ad oggi, questo metodo non è monetizzabile sui social

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