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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Per dire, da una ricerca veloce si vede che l'italia ha messo in piedi il suo piano per distribuire e somministrare il vaccino, come tutti gli altri paesi.
    Spero sia anche efficace, ma insomma.

    Vaccino Covid, viaggio nell’hub nazionale di Pratica di Mare: “Ecco gli hangar dove saranno stoccate le fiale, in massima sicurezza”
    di Alberto Sofia | 14 DICEMBRE 2020 - Fatto Quotidiano


    Era già stata la base aerea utilizzata per il rimpatrio degli italiani da Wuhan, il primo focolaio in Cina, lo scorso febbraio, nei primi tempi dell’emergenza Covid-19. A quasi un anno di distanza, nell’aeroporto militare della Difesa di Pratica di Mare, venti chilometri circa da Roma, sarà ora allestito l’hub nazionale di stoccaggio per i vaccini contro il Covid-19, così come annunciato negli scorsi giorni dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, d’accordo con i ministri della Difesa, Lorenzo Guerini, e della Salute, Roberto Speranza. Si tratta di un sito di 830 ettari, nella frazione di Pomezia, tra i più vasti d’Europa, in grado di accogliere i velivoli e gli elicotteri che trasporteranno le milioni di fiale in arrivo.


    “Si tratta di un’area strategica, posizionata nel centro d’Italia. Per esempio, per raggiungere la Sicilia da questo sito si impiegano tra i 50 minuti e un’ora di tempo. E soprattutto, in quanto base militare, operativa 24 ore su 24, sarà possibile garantire la massima sicurezza“, chiarisce il maggiore dell’Aeronautica militare, Matteo Masetti, in merito alle capacità del sito.
    Per il governo l’aeroporto ‘Mario de Bernardi’ è da considerare come la scelta migliore, oltre che per la possibilità di conservare in sicurezza le fiale a freddo nei suoi diversi hangar, anche per la distribuzione dei vaccini. Questo perché la sede dell’Aeronautica militare sarà infatti anche il punto di partenza dell’operazione successiva – denominata con il nome evocativo ‘Eos‘, come la dea greca dell’aurora – , quella del trasporto. Dagli ‘shelter’ della base partiranno infatti i mezzi dell’Esercito e delle altre Forze armate che dovranno consegnare le stesse fiale nei cosiddetti ‘sub-hub’ regionali, oltre che verso i millecinquecento punti di somministrazione individuati in tutto il territorio nazionale e già indicati nel Piano Vaccini. Un’operazione messa a punto dal Comando operativo di vertice interforze, che già gestisce tutte le missioni italiane nel mondo. Farà eccezione il vaccino Pfizer (con le prime 3,4 milioni di dosi previste per gennaio), per il quale è stata disposta una catena del freddo ad hoc per la conservazione: sarà così la stessa azienda produttrice a trasportare le fiale in 300 punti vaccinali, già indicati dai territori.


    L’operazione di allestimento a Pratica di Mare, al momento, è ancora alle prime fasi, in attesa di maggiori informazioni dal ministero della Difesa. Spiegano dall’Aeronautica militare, come, di certo, saranno forniti “basi, personale e strutture”, secondo quanto verrà richiesto: “Siamo in attesa dei prossimi dettagli per poterci organizzare”. Per lo stoccaggio sarà possibile utilizzare uno dei diversi hangar della base, come quello dell’Air Terminal Operation Center, “la struttura che si occupa della gestione del materiale in transito per l’aeroporto di Pratica di Mare”, aggiunge il maggiore Masetti. Ma non sarà il solo a poter essere utilizzato.
    Di certo, la base di Pratica di Mare è già stata protagonista nei mesi della pandemia, in particolare nelle prime fasi: “È stato allestito un entry point sanitario, per il primo screening dei connazionali rimpatriati dalla Cina e dal Giappone con i velivoli KC767 dell’Aeronautica Militare. E sono stati coordinati e gestiti tutti i voli di trasporto aereo in bio-contenimento, per il trasporto in sicurezza ed in totale isolamento di persone affette da malattie altamente infettive, come nel caso del Covid-19″. Ora, il compito sarà quello di allestire l’hub nazionale, in attesa di ricevere a breve le milioni di fiale di vaccini, che saranno poi distribuite verso tutto il Paese.
    B & B with a little weed










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      Covid in Spagna, polemica sul vero numero dei morti: «Sono 76mila e non 47mila, governo nasconde i dati»

      All’Istat spagnolo i morti nel Paese nella prima ondata risultano quasi il 70% in più rispetto ai dati ministeriali: il «buco» dei decessi nelle Rsa e in casa. Le opposizioni all’attacco: «Il governo nasconde i dati»

      L’Ine — l’Istat spagnolo — ha completamente ridefinito la portata della pandemia in Spagna: i decessi da Covid nel Paese sono 76.000 e non 47.000 come dichiarato dalle autorità sanitarie iberiche. Un bilancio che fa salire la Spagna al primo posto in Europa di questa drammatica classifica.

      In particolare, riferisce l’Ine, tra marzo e maggio 2020, 45.684 persone sono morte in Spagna a causa del Covid-19. Questa cifra include sia i decessi confermati con un test diagnostico (32.652 persone) sia quelli sospettati di aver contratto la malattia perché hanno presentato sintomi compatibili con essa (13.032). Rappresentano quasi il 70% in più rispetto a quanto indicato finora dalle autorità sanitarie che ne contabilizzava solo 27.127: 19 mila in meno rispetto a quelli effettivi.


      Inoltre tra luglio e dicembre, nella seconda ondata della pandemia, si sono aggiunti 26.900 decessi, mentre i morti ufficiali da Covid, certificati con un tampone, si sono fermati a quota 16.700. Dunque i decessi effettivi della pandemia negli ultimi mesi sarebbero 10.200 in più rispetto a quelli contabilizzati finora.
      In totale quindi le autorità sanitarie iberiche dichiarano circa 47.000 decessi da Covid mentre per l’Istituto di Statistica sono 76.000 circa.

      Una differenza enorme. Che si spiega, secondo l’Ine, con il fatto che soltanto il 62% dei decessi per Covid sono stati registrati negli ospedali. Le altre morti sono avvenute infatti nelle Residenze per anziani o in casa dove non sempre l’infezione da Covid viene diagnosticata.

      Il caso ha già sollevato un polverone politico con le opposizioni che gridano all’occultamento dei dati. Il leader dei popolari Pablo Casado ha accusato la coalizione di governo a guida socialista di nascondere i numeri reali: «La Spagna non si merita un governo che dice bugie e copre i morti per Covid» ha twittato.

      La ministra della Sanità María Luisa Carcedo ha spiegato che la discrepanza è dovuta ai diversi sistemi di raccolta dati adottati: quelli dell’Ine - ha precisato - sono più completi perché si basano sui certificati di morte ma arrivano dopo diversi mesi, mentre i dati sanitari sono meno precisi ma più tempestivi. Ora sorge un dubbio: che stessa discrepanza possa riscontrarsi anche altrove.

      CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Leggo che addirittura ipotizzano di partire a fine dicembre in Italia col vaccino (skytg24).

        Inviato dal mio Pixel 4a utilizzando Tapatalk

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          Assolutamente sarebbe cosa buona e giusta
          nn c’è da perdere nemmeno un giorno
          Originariamente Scritto da Sean
          faccini, kazzi, fike, kuli
          cesko92 [at] live.it

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            Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
            Per dire, da una ricerca veloce si vede che l'italia ha messo in piedi il suo piano per distribuire e somministrare il vaccino, come tutti gli altri paesi.
            Spero sia anche efficace, ma insomma.

            Vaccino Covid, viaggio nell’hub nazionale di Pratica di Mare: “Ecco gli hangar dove saranno stoccate le fiale, in massima sicurezza”
            di Alberto Sofia | 14 DICEMBRE 2020 - Fatto Quotidiano


            Era già stata la base aerea utilizzata per il rimpatrio degli italiani da Wuhan, il primo focolaio in Cina, lo scorso febbraio, nei primi tempi dell’emergenza Covid-19. A quasi un anno di distanza, nell’aeroporto militare della Difesa di Pratica di Mare, venti chilometri circa da Roma, sarà ora allestito l’hub nazionale di stoccaggio per i vaccini contro il Covid-19, così come annunciato negli scorsi giorni dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, d’accordo con i ministri della Difesa, Lorenzo Guerini, e della Salute, Roberto Speranza. Si tratta di un sito di 830 ettari, nella frazione di Pomezia, tra i più vasti d’Europa, in grado di accogliere i velivoli e gli elicotteri che trasporteranno le milioni di fiale in arrivo.


            “Si tratta di un’area strategica, posizionata nel centro d’Italia. Per esempio, per raggiungere la Sicilia da questo sito si impiegano tra i 50 minuti e un’ora di tempo. E soprattutto, in quanto base militare, operativa 24 ore su 24, sarà possibile garantire la massima sicurezza“, chiarisce il maggiore dell’Aeronautica militare, Matteo Masetti, in merito alle capacità del sito.
            Per il governo l’aeroporto ‘Mario de Bernardi’ è da considerare come la scelta migliore, oltre che per la possibilità di conservare in sicurezza le fiale a freddo nei suoi diversi hangar, anche per la distribuzione dei vaccini. Questo perché la sede dell’Aeronautica militare sarà infatti anche il punto di partenza dell’operazione successiva – denominata con il nome evocativo ‘Eos‘, come la dea greca dell’aurora – , quella del trasporto. Dagli ‘shelter’ della base partiranno infatti i mezzi dell’Esercito e delle altre Forze armate che dovranno consegnare le stesse fiale nei cosiddetti ‘sub-hub’ regionali, oltre che verso i millecinquecento punti di somministrazione individuati in tutto il territorio nazionale e già indicati nel Piano Vaccini. Un’operazione messa a punto dal Comando operativo di vertice interforze, che già gestisce tutte le missioni italiane nel mondo. Farà eccezione il vaccino Pfizer (con le prime 3,4 milioni di dosi previste per gennaio), per il quale è stata disposta una catena del freddo ad hoc per la conservazione: sarà così la stessa azienda produttrice a trasportare le fiale in 300 punti vaccinali, già indicati dai territori.


            L’operazione di allestimento a Pratica di Mare, al momento, è ancora alle prime fasi, in attesa di maggiori informazioni dal ministero della Difesa. Spiegano dall’Aeronautica militare, come, di certo, saranno forniti “basi, personale e strutture”, secondo quanto verrà richiesto: “Siamo in attesa dei prossimi dettagli per poterci organizzare”. Per lo stoccaggio sarà possibile utilizzare uno dei diversi hangar della base, come quello dell’Air Terminal Operation Center, “la struttura che si occupa della gestione del materiale in transito per l’aeroporto di Pratica di Mare”, aggiunge il maggiore Masetti. Ma non sarà il solo a poter essere utilizzato.
            Di certo, la base di Pratica di Mare è già stata protagonista nei mesi della pandemia, in particolare nelle prime fasi: “È stato allestito un entry point sanitario, per il primo screening dei connazionali rimpatriati dalla Cina e dal Giappone con i velivoli KC767 dell’Aeronautica Militare. E sono stati coordinati e gestiti tutti i voli di trasporto aereo in bio-contenimento, per il trasporto in sicurezza ed in totale isolamento di persone affette da malattie altamente infettive, come nel caso del Covid-19″. Ora, il compito sarà quello di allestire l’hub nazionale, in attesa di ricevere a breve le milioni di fiale di vaccini, che saranno poi distribuite verso tutto il Paese.
            Mi sembra un ottima scelta quella di Pratica di mare. Speriamo vada tutto per il meglio e che i gufi che sperano in un fallimento della campagna vaccinale per poter attaccare il governo rimangano delusi


            Tessera N° 7

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              Se iniziano subito con i vaccini, penso che da marzo/aprile diremo addio alle mascherine....









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

              Commenta


                Meglio se non ci pensi Sylv.
                Originariamente Scritto da Sean
                mò sono cazzi questo è sicuro.
                Originariamente Scritto da bertinho7
                ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                Originariamente Scritto da Giampo93
                A me fai venire in mente il compianto bertigno
                Originariamente Scritto da huntermaster
                Bignèw

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                  Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                  Se iniziano subito con i vaccini, penso che da marzo/aprile diremo addio alle mascherine....
                  Non accadra' mai, nelle migliore delle ipotesi a Marzo avremo coperto poco piu del 10% della popolazione. ipotizzando che un 5% l'abbia gia preso, ci sono altre 40 milioni di persone che possono beccarselo.


                  Tessera N° 7

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                    Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                    Se iniziano subito con i vaccini, penso che da marzo/aprile diremo addio alle mascherine....
                    Non credo.
                    Per quanto riguarda le mascherine avevano già detto che non dovremmo togliercele per molto molto tempo.

                    Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      Ristoratore di Padova già vaccinato in Cina a Settembre 2020:
                      “Lì il virus non esiste più”.



                      Un ristoratore padovano di origine cinese ha raccontato di essere già stato vaccinato contro il coronavirus durante la sua ultima permanenza in Cina.

                      Arriva da Padova la storia di un ristoratore di origine cinese tornato pochi mesi fa dal paese natale già vaccinato contro il coronavirus. Il 70enne Paolo Xia Jin Wen, proprietario di uno storico ristorante cinese nel centro della città veneta, ha raccontato ai microfoni del Messaggero come funzionano attualmente i piani vaccinali in Cina e come nel paese ormai la paura per il contagio da Covid-19 sia ormai solo un brutto ricordo.

                      Covid, il ristoratore già vaccinato a Padova

                      Nell’intervista, il ristoratore ha spiegato di essersi recato in Cina nel gennaio scorso per assistere il padre malato, sottoponendosi al vaccino anti Covid nell’attesa di poter tornare in Italia il 30 settembre: “Mi hanno fatto compilare una certificazione sull’assenso, poi ho fatto un’iniezione alla spalla destra e dopo dieci minuti a quella sinistra. Ho aspettato trenta minuti e sono andato via.
                      Ma questa è solo una delle possibilità, per chi non ha tempo“. Il 70enne spiega infatti che altre due soluzioni consistono nell’effettuare due diverse somministrazioni del vaccino rispettivamente a 14 e a 28 giorni di distanza l’una dall’altra.

                      • Precisando che in Cina il vaccino sia obbligatorio e prossimamente anche gratuito – al momento si pagano 50-60 euro per due iniezioni – il ristoratore ha spiegato: “In questo momento stanno vaccinando il personale medico e gli anziani, la prima linea insomma.

                      Poi vaccineranno tutti coloro che lavorano all’estero, per il governo, per le ambasciate e per l’esercito. Ma anche chi lavora per le aziende”.

                      La situazione in Cina


                      Il ristoratore ha poi raccontato com’è ora la situazione epidemiologica in Cina, paese che per primo ha deciso di attuare misure fortemente restrittive per contenere il virus:In Cina il virus non esiste praticamente più. Si gira senza mascherina, tranne quando si entra negli autobus, in ospedale o in banca.
                      La gente è molto tranquilla”. Anche l’andamento dei nuovi casi positivi è ridotto ai minimi termini, e se ne trovano qualcuno: Finiscono come in galera, cioè dentro un hotel dove sono serviti di tutto. Fuori dalla stanza però c’è una telecamera, se escono ricominciano la quarantena”.


                      https://www.notizie.it/cronaca/2020/...accinato-cina/
                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                          "NoN CiElO dIcOnO".

                          Sarebbe il caso di andare da questa persona, chiedere di dimostrare al di la' di qualsiasi dubbio che quello che afferma e' vero e se non lo e' fargli passare grossi guai per andare in giro a fare dichiarazione del genere.

                          Sarebbe anche il caso di cominciare ad avere il pugno di ferro con questi clown che cercano di destabilizzare l'opinione pubblica.
                          Last edited by Lukinosnake; 15-12-2020, 15:14:54.
                          Il mio diario

                          juggernaut

                          ?d????n??t/
                          noun
                          • a huge, powerful, and overwhelming force.





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                            Che abbiano un proprio vaccino penso sia abbastanza plausibile, come in Russia del resto.
                            Originariamente Scritto da Alberto84
                            Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                            Originariamente Scritto da debe
                            Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                            Originariamente Scritto da Zbigniew
                            Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                            Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                              L'hanno detto anche al TG3, l'ho visto da lì il servizio.

                              PAOLO FA IL RISTORATORE A PADOVA E SI È GIÀ VACCINATO IN CINA CONTRO IL COVID.

                              Mentre l'Italia attende che arrivino i vaccini anti-covid, c'è chi il vaccino se l'è già fatto nel suo Paese d'origine. È un ristoratore cinese che lavora a Padova e che, a settembre, ha partecipato alla campagna che da qualche mese sta portando avanti la Cina

                              https://www.facebook.com/tg3rai/videos/1350705668610812




                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                in Cina stanno vaccinando da un bel po, chi vuole se lo fa.


                                Tessera N° 7

                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
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