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    Tamponi, in arrivo i primi test «fai da te»: il Veneto apripista

    Zaia: rivoluzionario, parte la sperimentazione. «Facile da usare, collegato a una app, costerà poco»

    «Da lunedì sperimenteremo cinquemila test fai da te» annuncia il presidente del Veneto Luca Zaia e l’orizzonte è quello di una rivoluzione copernicana per la macchina sanitaria che, in queste settimane, è a dir poco sotto pressione. «Avete visto ieri che il professor Guerra dell’Oms ha detto “ho già visto i primi test fai da te che verranno distribuiti in farmacia”? - dice Zaia - Bene, quando lo dicevamo noi ci davano degli sprovveduti. Adesso che lo dice l’Oms spero che qualcuno ci prenda sul serio».
    La novità è importante perché, a patto funzioni, «con una spesa di qualche euro, cambia anche il piano di sanità» dice Zaia. Di fatto, con l’auto somministrazione del test, si sgrava almeno in parte del peso (e dei costi) del testing la sanità. L’annuncio è arrivato ieri, giorno in cui si è raggiunto il record di tamponi effettuati in Veneto in 24 ore: 53.289.
    Ranieri Guerra, ospite a «Otto e Mezzo», li ha descritti così: «Simili ad un test di gravidanza, i primi kit in autosomministrazione monouso saranno in farmacia».

    In Veneto, a gestire l’ultima di un lungo elenco di sperimentazioni, dai reagenti fatti in casa per i tamponi quando di reagenti non se ne trovavano ai «tamponi rapidi», è ancora una volta Roberto Rigoli, direttore dell’unità di Microbiologia e virologia di Treviso. «Si tratta di un tampone delle fosse nasali - spiega - da mettere poi nel contenitore del reagente. La sperimentazione avverrà in doppio: ogni test fai da te sarà validato da un tampone molecolare. Per ampliare la sperimentazione stiamo valutando di lavorare con molte delle microbiologie venete, quattro o cinque, per avere un numero elevato di test e più centri coinvolti. Parametri, questi, che aumentano notevolmente l’affidabilità della sperimentazione che, poi, sarà presentata all’Iss per la validazione».

    Ma che si fa dopo aver infilato il tamponcino nel contenitore del reagente ottenendo l’esito? Si apre l’app di biosorveglianza «Zero Covid Veneto» (deliberata due giorni fa dal Consiglio regionale) e si riporta l’esito in modo da renderlo accessibile al sistema sanitario regionale. Rigoli, infine, annuncia un’ulteriore battaglia d’avanguardia, quella sui diversi ceppi del virus.
    «Mi capita, a mezzanotte, - spiega - di andare di persona a fare tamponi al drive-in perché è importantissimo chiedere ai soggetti se sono sintomatici o no e da dove vengono. Sicuramente ci sono ceppi diversi del virus e altrettante mutazioni: speriamo di dimostrarlo con la sequenza genetica. Con l’Istituto profilattico delle Tre Venezie, centro europeo di riferimento, abbiamo concordato di inviare tutti i ceppi individuati da febbraio a oggi perché siano sequenziati».

    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Zaia Top.

      Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        "Ma la cura fake col plasma iperimmune di De Donno che fine ha fatto??? [emoji57][emoji57]Eheh lo sapevo che era na cazzata, a me non la fate.." Cit.

        Perché sì, esiste il negazionismo sul Virus, ma purtroppo esiste anche il negazionismo su alcune strategie mediche maturate in questi mesi, solo per antipatie politiche suppongo.

        Comunque!


        Covid19, in Sicilia attivi 8 centri per la cura con il plasma iperimmune dei guariti.

        In Sicilia sono già otto i centri di raccolta del plasma per la cura del Coronavirus autorizzati dal Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’ assessorato regionale della Salute.

        La raccolta del plasma per l’immunizzazione avviene nei servizi trasfusionali presso i policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta e Ragusa e negli ospedali Papardo di Messina e Garibaldi di Catania, tutti autorizzati alla fine della scorsa primavera.

        Possono donare quei cittadini guariti recentemente dal Covid 19 essendo ancora dotati di plasma iperimmune. Ma non ci si ferma, naturalmente, alla raccolta. Nell’Isola la cura con il plasma è stata somministrata di recente su alcuni pazienti della provincia etnea affetti da Covid19 e la si vuole incrementare.
        Proprio per questo nelle ultime ore sono partiti una serie di appelli soprattutto d Catania. In particolare un appello sta circolando sui social network ed è realmente partito dall’ospedale Garibaldi di Catania.

        Hai avuto il COVID-19 ? Allora vai a donare – è l’invito che vi si legge – I sanitari ritengono che la terapia con il plasma potrebbe costituire un estremo tentativo di cura. Il plasma può essere donato da chi ha già contratto il Covid-19, ed è guarito. Il potenziale donatore deve avere un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni, non deve essere stato mai trasfuso e, se donna, non avere avuto gravidanze.



        Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
          "Ma la cura fake col plasma iperimmune di De Donno che fine ha fatto??? [emoji57][emoji57]Eheh lo sapevo che era na cazzata, a me non la fate.." Cit.

          Perché sì, esiste il negazionismo sul Virus, ma purtroppo esiste anche il negazionismo su alcune strategie mediche maturate in questi mesi, solo per antipatie politiche suppongo.

          Comunque!


          Covid19, in Sicilia attivi 8 centri per la cura con il plasma iperimmune dei guariti.

          In Sicilia sono già otto i centri di raccolta del plasma per la cura del Coronavirus autorizzati dal Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’ assessorato regionale della Salute.

          La raccolta del plasma per l’immunizzazione avviene nei servizi trasfusionali presso i policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta e Ragusa e negli ospedali Papardo di Messina e Garibaldi di Catania, tutti autorizzati alla fine della scorsa primavera.

          Possono donare quei cittadini guariti recentemente dal Covid 19 essendo ancora dotati di plasma iperimmune. Ma non ci si ferma, naturalmente, alla raccolta. Nell’Isola la cura con il plasma è stata somministrata di recente su alcuni pazienti della provincia etnea affetti da Covid19 e la si vuole incrementare.
          Proprio per questo nelle ultime ore sono partiti una serie di appelli soprattutto d Catania. In particolare un appello sta circolando sui social network ed è realmente partito dall’ospedale Garibaldi di Catania.

          Hai avuto il COVID-19 ? Allora vai a donare – è l’invito che vi si legge – I sanitari ritengono che la terapia con il plasma potrebbe costituire un estremo tentativo di cura. Il plasma può essere donato da chi ha già contratto il Covid-19, ed è guarito. Il potenziale donatore deve avere un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni, non deve essere stato mai trasfuso e, se donna, non avere avuto gravidanze.



          Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
          Marcu, nessuno ha mai detto che la cura al Plasma fosse una cazzat4, si e' solamente detto che una cura non sostituisce un vaccino, come molti volevano far credere.


          Tessera N° 7

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            Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
            Marcu, nessuno ha mai detto che la cura al Plasma fosse una cazzat4, si e' solamente detto che una cura non sostituisce un vaccino, come molti volevano far credere.
            Ti sbagli.
            Questo lo dicevano le persone intelligenti.
            Che fosse na cazzata, sponsorizzata da Salvini, De Donno cazzaro e quant'altro l'hanno detto in tantissimi.
            L'altra faccia della medaglia degli ebeti negazionisti.
            Esistono purtroppo entrambe le categorie.

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            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              Infatti qualche pagina indietro avevo scritto dove nel programma le iene si era parlato un gran bene e molti ospedali sono alla ricerca del plasma iperimmune per i malati di Covid

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                Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
                Marcu, nessuno ha mai detto che la cura al Plasma fosse una cazzat4, si e' solamente detto che una cura non sostituisce un vaccino, come molti volevano far credere.
                Credo che il problema sia la reperibilità di questo plasma. Il fatto che la riservino solo a chi è gravissimo mi fa pensare
                Lo stesso vale per gli anticorpi monoclonali

                Ma non mi pare si sia spinto molto sulla necessità che i guariti donino il sangue, dopo l'entusiasmo iniziale
                Last edited by Maverick87; 15-11-2020, 12:00:32.

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                  La verità è che credo che questo governo (e questa volta intendo a livello Europeo) non abbia mai veramente avuto intenzione di "convivere con il virus".
                  Quella che doveva essere la teorica "Fase 2", in attesa del vaccino della "Fase 3", a conti fatti è diventata un'eterna "Fase 1,5" in cui sono possibili diverse soluzioni ma a di fatto si fa solo riferimento a T.I., Lockdown e Vaccino. Cioè le stesse idee della Fase 1.

                  E qui non si tratta di non capire che un vaccino è una soluzione superiore ad una cura o essere negazionisti/cospirazionisti. Si tratta di capire che ad un certo punto esistono circa 12.000 lobbisti, regolarmente registrati, a Bruxelles e che una grossa ditta Farmaceutica Internazionale ha sicuramente più potere di influenzare certe decisioni, rispetto a possibili eccellenze locali che possono essere più facilmente lasciate in un angolo o non hanno i mezzi (essenzialmente economici) per riuscire a farsi sentire dove vengono prese le decisioni che contano.
                  Dopodiché resta un dato di fatto che in Maggio il nostro governo aveva già stanziato 140 milioni di Euro per il progetto Ue 'Coronavirus Global Response' per un vaccino che, a parole, sarà pronto per Ottobre-Dicembre-Marzo, ecc; mentre per la ricerca nazionale, sempre nello stesso periodo, di fondi stanziati furono appena 7 milioni.
                  Grazie che ormai si aspetta solo il vaccino....

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                    Mah, il plasma si sta usando/testando in tutto il mondo, non so neanche se Di Donno sia stato il primo (bravissimo a lui comunque, per quello che conta).

                    In UK per donare ci si rivolge qui https://www.nhsbt.nhs.uk/covid-19-re...sma-programme/
                    Negli US qui https://www.fda.gov/emergency-prepar...ovid-19-plasma

                    Poi al mondo c'e' di tutto, anche chi nega che il SARS-CoV-2 esista, o che la PCR non serve per trovarlo, ma non mi pare ci siano state sommosse popolari di gente che diceva che era una bufala.
                    Last edited by Liam & Me; 15-11-2020, 12:52:08.
                    B & B with a little weed










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                      Covid, il creatore del vaccino Pfizer: «Normalità dal prossimo inverno»

                      Ugur Sahin, coofondatore di BioNTech: «Quest'anno sarà difficile perché il vaccino non avrà ancora un grande impatto sui numeri della pandemia». Cassetti, virologa italiana del team Fauci: «Entro dicembre potrebbero essere pronti due vaccini negli Usa»

                      L’impatto del vaccino contro il Covid «sarà significativo già in estate e si tornerà alla vita normale il prossimo inverno (2021, ndr)». Ne è convinto uno dei creatori del vaccino, il professor Ugur Sahin, co-fondatore di BioNTech che con Pfizer sta sviluppando il farmaco. Secondo Sahin, riferisce la Bbc, «quest’inverno sarà ancora difficile in quanto il vaccino non avrà ancora un grande impatto sui numeri della pandemia». La scorsa settimana BioNTech e Pfizer hanno annunciato che — stando alle analisi preliminari — il loro vaccino può avere un’efficacia del 90%. Sahin ha, poi, chiarito come i «principali effetti collaterali» osservati finora dal vaccino sono stati un dolore da lieve a moderato per alcuni giorni nel punto in cui viene praticata l'iniezione, mentre alcuni dei volontari a cui è stato iniettato hanno avuto per un periodo simile una febbre da lieve a moderata. «Non abbiamo riscontrato altri gravi effetti collaterali che avrebbero portato alla sospensione o all'arresto dello studio», ha detto. «Continueremo a raccogliere dati per più di due anni, per accertare non solo gli effetti collaterali a breve e medio termine, ma anche quelli a lungo termine.

                      Intanto, Cristina Cassetti, virologa italiana negli Usa, vicedirettrice della divisione Microbiology and Infectious Disease dell’Istituto per le malattie Infettive guidato da Anthony Fauci, ha annunciato come «entro dicembre potrebbero essere pronti e autorizzati due vaccini anti-coronavirus. Almeno negli Stati Uniti». Cassetti ha sottolineato come «i dati forniti dalla Pfizer sul 90% di efficacia generaledel loro vaccino sono eccellenti ma dobbiamo rivederne i dettagli. Siamo anche in attesa a giorni dei dati del trial di fase 3 della Moderna e si spera in risultati equivalenti».

                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Hanno analizzato i campioni di sangue di uno screening per il tumore ai polmoni... pare che già a settembre c’era gente con gli anticorpi al COVID.

                        Era arrivato molto prima, il Covid. Il virus SarsCov2 circolava in Italia già a settembre 2019, dunque ben prima di quanto si pensato finora. La conferma arriva da uno studio dell'Istituto...

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                          Però l'esplosione del virus è arrivata 6 mesi dopo...
                          Come mai tutto questo tempo?
                          E non c'erano le minime limitazioni.









                          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                          (L. Pirandello)

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                            Originariamente Scritto da Miller Visualizza Messaggio
                            Hanno analizzato i campioni di sangue di uno screening per il tumore ai polmoni... pare che già a settembre c’era gente con gli anticorpi al COVID.

                            https://www.ilmessaggero.it/salute/r...s-5587476.html
                            Davvero molto interessante. Quindi a settembre c'erano già a casi e prima di diventare rilevante a livello numerico son dovuti passare 4-5 mesi.

                            Ma a questo punto il virus siamo sicuri venga dalla Cina?

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                              Però l'esplosione del virus è arrivata 6 mesi dopo...
                              Come mai tutto questo tempo?
                              E non c'erano le minime limitazioni.
                              Anche recentemente è stato così, abbiamo riaperto tutto a giugno e il grosso è arrivato in ottobre

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                                Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                                Davvero molto interessante. Quindi a settembre c'erano già a casi e prima di diventare rilevante a livello numerico son dovuti passare 4-5 mesi.

                                Ma a questo punto il virus siamo sicuri venga dalla Cina?
                                magari hanno provato ad “insabbiare” tutto sperando in una soluzione rapida, a gennaio/dicembre hanno dovuto fare coming out.

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