Originariamente Scritto da marcu9
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Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da LeoMerloFagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?Originariamente Scritto da Manxtu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggioperchè dici? Mi sembrava abbastanza logico
se prima la stragrande maggioranza dei morti era composta da anziani, adesso che gli anziani sono reclusi da due mesi mi sembra anche ragionevole che ne muoiano molti meno. E che con le terapie intensive meno affollate, ci sia più tempo per intervenire quando i sintomi non sono ancora drammatici.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggioloro, i loro figli, insomma qualcuno della famiglia sarà andato a fare la spesa o in farmacia. Dubito si possano essere del tutto isolati dal mondo, i contatti con l’esterno non possono essere cessati del tutto. È che quella parola sopravvissuti la trovo proprio esasperata.B & B with a little weed
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Mah non lo so. Io sono andato a fare un giro per la mia città il 4 maggio e la metà erano anziani (i più a rischio) e l’altra metà bambini/ragazzini (i maggiori portatori)Originariamente Scritto da LeoMerloFagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?Originariamente Scritto da Manxtu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
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Originariamente Scritto da Simo6 Visualizza MessaggioDopo verrà l’era degli economisti
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Originariamente Scritto da Simo6 Visualizza MessaggioMah non lo so. Io sono andato a fare un giro per la mia città il 4 maggio e la metà erano anziani (i più a rischio) e l’altra metà bambini/ragazzini (i maggiori portatori)B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Coronavirus, vaccino: che cosa succede se non si riesce a sviluppare (e qual è il Piano B)
La corsa contro il tempo è partita da tempo con oltre 100 sperimentazioni, ma il processo produttivo ha i suoi tempi: non si può rischiare di fare più danni che benefici. Per questo gli scienziati invitano a pensare a un «piano B»
Tutto il mondo scientifico, le società farmaceutiche, i governi sono impegnati a trovare nel più breve tempo possibile un vaccino efficace contro il coronavirus con investimenti miliardari. Ma c’è una seconda possibilità poco popolare, e cioè che nessun vaccino verrà mai sviluppato. Invece di far sparire il virus dalla faccia della terra con un’iniezione è molto concreta l’ipotesi che dovremo imparare a conviverci se non per sempre, per molto tempo. Oggi (anche per motivi economici) viene dato grande eco alle sperimentazioni in corso. Gli annunci su ogni piccolo passo in avanti per trovare un modo per immunizzare il mondo da Sars-Cov2 si susseguono giorno dopo giorno: al momento le sperimentazioni in corso sono 101. Molti esperti prendono seriamente in considerazione la possibilità che la soluzione potrebbe non arrivare. O più probabilmente arriverà, ma non in tempi così rapidi come ci si potrebbe aspettare. È già successo.
Le difficoltà
Diversamente da Hiv e malaria non subisce grandi mutazioni e questo resta il dettaglio che più fa sperare gli scienziati. Anthony Fauci, l’immunologo della task force della Casa Bianca ha parlato di 18 mesi. Altri scienziati sono più cauti perché in ballo ci sono sistemi biologici, non meccanici e molto dipende da come reagisce l’organismo. Nel processo produttivo la parte più difficile è dimostrare che il vaccino funziona ed è sicuro: non si può correre il rischio di inoculare qualcosa che invece di difendere l’organismo causa effetti collaterali. Le tecniche per produrre vaccini sono varie, hanno tempi differenti nelle varie fasi e di certo portare a termine la ricerca in un anno e mezzo sarebbe un’impresa mai raggiunta prima. «Ci sono un centinaio di progetti allo studio con varie tecniche, ognuna delle quali ha vantaggi e svantaggi. Non sappiamo se e quale candidato arriverà al risultato sperato - commenta Sergio Abrignani, immunologo e ordinario di Patologia Statale di Milano - . Nel mondo normale ci vogliono dai cinque ai dieci anni, con u na media di otto per arrivare in farmacia con un vaccino. Secondo la mia esperienza, pur con tutte le scorciatoie del caso, sarà difficile avere un vaccino prima di due anni se vogliamo essere certi di due cose fondamentali: che sia sicuro e induca una risposta immunitaria protettiva, possibilmente duratura. Quando sento parlare di un vaccino pronto per settembre per me è fantascienza, e vorrei tanto essere smentito». Per questo gli esperti suggeriscono ai governi di ragionare anche su un “piano B”: la lunga convivenza con il virus.
Quando i vaccini non funzionano
Nel 1984 quando a Washington venne dato l’annuncio che era stato identificato un nuovo virus che divenne noto come HIV, l’allora segretario alla salute Margaret Heckler fece la previsione che il vaccino sarebbe stato pronto per i test entro due anni. Oggi, 32 milioni di morti dopo il mondo sta ancora aspettando il vaccino. Le difficoltà sono insite in questo virus, che muta continuamente, anche durante la singola infezione. Per fortuna Covid-19 non sembra avere queste caratteristiche e ciò rende gli esperti più ottimisti. Altre malattie hanno dato problemi con il vaccino. Tra il 2015 e il 2016 è stato registrato il primo vaccino contro Dengue, malattia che uccide circa 400 mila persone all’anno ma nel 2017 è stato sospeso perché si è scoperto che peggiorava i sintomi della patologia. Per ottenere un vaccino contro la varicella ci sono voluti 28 anni, per il papilloma virus 15. Non sono mai stati sviluppati e commercializzati vaccini contro i comuni rinovirus e adenovirus che, come i coronavirus possono causare i sintomi del raffreddore (esiste solo un vaccino contro due ceppi di adenovirus ma non in commercio). Finora non è mai stato testato un vaccino contro un coronavirus: quelli sulla Sars sono stati abbandonati duranti gli studi perché la malattia è scomparsa nel giro di alcuni mesi. Ad ogni modo Sars e Sars CoV 2 condividono l’80% del patrimonio genetico e si legano nello stesso modo a un recettore specifico che si trova sulle cellule dei polmoni. Questo spiega come mai gli scienziati hanno sviluppato così rapidamente le fasi di ricerca dei test. Avevano un piccolo vantaggio.
Le fasi di produzione
Roben van Exan, biologo cellulare che ha lavorato nel settore dei vaccini per decenni, intervistato dal New York Times prevede che non ci sarà nessuna approvazione prima del 2021-2022 «ed è una previsione ottimista, con probabilità molto basse, ma vale la pena provare». Di norma i ricercatori eseguono rigorosi controlli di sicurezza prima di inoculare vaccini sperimentali. Durante la Fase 1 il vaccino è testato su alcune dozzine di persone; alcune centinaia in fase 2 e migliaia in fase 3. In genere passano mesi tra una fase e l’altra in modo che i ricercatori possano rivedere tutti i risultati prima di passare a una fase successiva. È chiaro che per ottenere un risultato entro 18 mesi bisognerebbe bruciare le tappe. Se un vaccino risulta efficace nelle prime prove gli Enti sanitari potrebbero acconsentire all’utilizzo in emergenza (quando c’è l’evidenza che un farmaco può funzionare, non è dannoso e mancano strumenti terapeutici e di profilassi per cercare di intervenire sull’epidemia non altrimenti contenibile)per medici e infermieri anche prima della fine dell’anno, come hanno annunciato i ricercatori di Oxford che stanno studiando vettori virali: un “finto” virus viene iniettato . Tuttavia solo dopo centinaia di vaccinazioni i ricercatori sarebbero in grado di capire se il vaccino accelerato ha effetti collaterali.
In nodo della produzione
Dopo che sarà trovato un vaccino funzionante le aziende dovranno produrre milioni, forse miliardi di dosi, in aggiunta agli altri vaccini che vengono prodotti ogni anno come morbillo, parotite, influenza. Le aziende normalmente costruiscono nuove strutture su misura per ogni vaccino e in genere ci vogliono circa cinque anni per costruirle perché seguono rigide linee guida. A tal proposito la Bill Gates foundation ha annunciato che costruirà fabbriche per sette diversi tipi di vaccini per non perdere tempo. Ma il compito della produzione fa passare notti insonni ai ricercatori. Anche solo mettere il vaccino nelle fiale richiede tempo. «I produttori devono procurarsi miliardi di fiale e miliardi di tappi per sigillarle» ha dichiarato Vijay Samat ex direttore della produzione vaccini alla Merck al New York Times. «Per riempirle con precisione sono necessarie macchine sofisticate e ogni fiala, montata su una linea ad alta velocità, viene ispezionata. Una volta pronte devono essere immagazzinate, spedite e vendute a temperatura controllata». Non a caso nelle varie fasi di creazione di un vaccino la produzione è la fase che ha i tempi più lunghi. Una speranza nella corsa contro il tempo arriva da un nuovo tipo di vaccino Messenger RNA (Mrna). Invece di iniettare antigeni specifici della malattia per stimolare la produzione di anticorpi questi vaccini danno al corpo le istruzioni per creare gli antigeni stessi iniettando un gene sintetico nelle cellule. Questo sistema non richiede di far crescere virus o batteri ed è più facile e veloce da produrre. Il problema è che a oggi non è mai stato approvato alcun vaccino a mRNA. Moderna è appena entrata nella fase 2 con questo tipo di vaccino. Potrebbe funzionare ma la fase di approvazione potrebbe essere più lunga. D’altra parte nessuno ha mai fatto un vaccino contro l’RNA per l’uomo. Finora sono stati creati vaccini con questa tecnica per l’influenza, Ebola, toxoplasmosi, zika ma solo su cavie,
L’approvazione
La fase di approvazione di un vaccino non è una mera formalità (per ogni scienziato della Food and Drug Administration ci sono tre avvocati). I ricercatori dei vari enti come Ema, Aifa, Food and Drug Administration devono essere sicuri che il vaccino sia sicuro ed efficace come sostengono i produttori farmaceutici analizzando nei minimi dettagli i vari studi. Se le varie fasi possono essere accelerate, non è così per l’approvazione, una procedura che può durare anche un anno. La storia purtroppo insegna e bisogna andare cauti. Negli anni Cinquanta in poche ore fu approvato un vaccino anti polio prodotto male. Conteneva una versione del virus che non era del tutto morta e i pazienti contrassero la poliomielite. Morirono diversi bambini
Il piano B
Se il vaccino non sarà trovato in tempi brevi è molto probabile che Sars-CoV 2 ci farà compagnia per molti anni e dovremo convivere con una malattia che non si può eliminare. Grazie agli antivirali l’HIV è diventata una malattia cronica e non è più una condanna a morte come negli anni Ottanta. Anche con Covid-19 gli scienziati stanno lavorando nel trovare cure con vecchi e nuovi farmaci, ma gli studi sono in fase iniziale, in molti casi si lavora con evidenze empiriche sul campo. Si sta studiando l’utilizzo del remndesivir, il farmaco anti Ebola, trattamenti con il plasma sanguigno, l’uso dell’idrossiclorochina, che però sembra dare disturbi al ritmo cardiaco e clorochina, utile nelle fasi iniziali della malattia. Mancano però studi controllati e randomizzati e un problema in seconda battuta sarebbe la produzione su larga scala. Sono allo studio 271 terapie, ma meno del 10% degli studi clinici sono mai stati approvati dalla Food and Drug Administration americana. Il resto fallisce: non sono efficaci, oppure non sono migliori di farmaci esistenti o hanno troppi effetti collaterali. Convivere con il virus vorrà dire anche rivoluzionare la propria vita e probabilmente. Mettere la mascherina non sarà tanto insolito rispetto a portarsi dietro il cellulare. Un colpo di tosse potrà essere visto come una minaccia. Amesh Adalja del Johns Hopkins University Center for Health Security ha dichiarato che «L’ottobre 2020 non assomiglierà per niente all’ottobre 2019». Gli scenari possibili sono molti: da una proiezione di centinaia di migliaia di morti entro agosto, ad ondate durature e feroci fino a una nuova normalità, con focolai di Covid 19 per almeno un paio di anni. Difficilmente a breve tutto tornerà come prima.
Last edited by Sean; 12-05-2020, 14:41:09....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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"Quando sento parlare di un vaccino pronto per settembre per me è fantascienza, e vorrei tanto essere smentito"
Per quello che conta, e' quello che avevo pensato subito anch'io. Averlo a settembre sarebbe una cosa mai vista nel campo della medicina, speriamo di essere tutti smentiti allora.B & B with a little weed
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Credo che se ci fosse un vaccino valido per gennaio/febbraio sarebbe da metterci di corsa la firma....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Qui più o meno sono le regole che seguono in questa palestra
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Avevo visto quel video giusto poco fa. Se dal punto di vista dell'utilizzatore sembra tutto tranquillo, io da proprietario vedo una tragedia.
Vedo una sala enorme che, come immagino farò anch'io, non si prende la briga di lavorare su prenotazioni per il semplice fatto che la sala è sempre ampiamente sotto il limite.
Vedo macchine "sequestrate", che magari sto ancora finendo di pagare, perché non rispettano la distanza a fronte di un numero talmente irrisorio di persone che se anche volessero usarne due vicine basterebbe alternarsi e si rispetterebbero comunque le distanze.
Vedo una sala corsi nella quale proabilmente ci entravano 30/40 persone limitata ad utilizzo massimo di 9 persone. Cacolando quanto costa l'ora di un'istruttrice dei corsi, in Italia, rispetto al mensile, vuol dire impossibilità di fare dei corsi di gruppo senza rischiare di rimetterci o dover proporre prezzi assurdi.
Probabilmente se ritorno a lavorare all'area sosta camper dove lavoravo da ragazzo quest'estate guadagno di più.
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Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza MessaggioAvevo visto quel video giusto poco fa. Se dal punto di vista dell'utilizzatore sembra tutto tranquillo, io da proprietario vedo una tragedia.
Vedo una sala enorme che, come immagino farò anch'io, non si prende la briga di lavorare su prenotazioni per il semplice fatto che la sala è sempre ampiamente sotto il limite.
Vedo macchine "sequestrate", che magari sto ancora finendo di pagare, perché non rispettano la distanza a fronte di un numero talmente irrisorio di persone che se anche volessero usarne due vicine basterebbe alternarsi e si rispetterebbero comunque le distanze.
Vedo una sala corsi nella quale proabilmente ci entravano 30/40 persone limitata ad utilizzo massimo di 9 persone. Cacolando quanto costa l'ora di un'istruttrice dei corsi, in Italia, rispetto al mensile, vuol dire impossibilità di fare dei corsi di gruppo senza rischiare di rimetterci o dover proporre prezzi assurdi.
Probabilmente se ritorno a lavorare all'area sosta camper dove lavoravo da ragazzo quest'estate guadagno di più.
O cosí o si resta chiusi. Ho letto in gruppi che alcuni proprietari decideranno di non riaprire (nel breve termine), altri riaprono
Da quanto ho capito leggendo loro (quindi non è la verità assoluta in Italia), una palestra con molti iscritti riesce comunque a mantenere le spese e quindi riaprire è possibileOriginariamente Scritto da LeoMerloFagioli di soia no ne trovo. Conosci qualche sito online che li vende?Originariamente Scritto da Manxtu non hai assolutamente nulla da bodyrecomporre...semmai devi fare una bodyscomposizione...
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Originariamente Scritto da Simo6 Visualizza MessaggioTi capisco, ma come si potrebbe fare altrimenti?
O cosí o si resta chiusi. Ho letto in gruppi che alcuni proprietari decideranno di non riaprire (nel breve termine), altri riaprono
Da quanto ho capito leggendo loro (quindi non è la verità assoluta in Italia), una palestra con molti iscritti riesce comunque a mantenere le spese e quindi riaprire è possibile
Io parlo proprio a livello numerico. Cioè quella è una sala una vuota. Sta rispettando tutta una serie di normative "formali", ma all'atto pratico e umano, il flusso è talmente ridicolo che ti puoi inventare tutto quello che vuoi, ma quelle restano sempre 9 persone in, a vista, 450/500 mq di struttura...
L'impatto sul tessuto economico è drammaticamente triste.
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