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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Ma anche secondo me la lotta è tra quelle 2Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Juventus, a Bologna tre punti pesanti: 1-0, decide un colpo di testa di Cabal
Al Dall’Ara bella prova della squadra di Spalletti, che una volta in vantaggio gestisce senza problemi la gara anche per l’espulsione di Heggem
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La serie A senza padroni vive sui flash dei leader. Da 10 anni non si andava così piano (e Modric si sta normalizzando)
L’ultima volta che l’Inter era stata in testa da sola risale al 12 aprile, era la giornata numero 32 del campionato. Quella squadra aveva perso fin lì quattro partite, come questa al 15° turno. Tornei imparagonabili
di Paolo Condò
Due flash di Lautaro Martinez spiegano bene il ritorno dell’Inter al primato solitario della serie A. Il secondo è ovviamente il gol del 2-0, una staffilata di sinistro di rara bellezza per preparazione ed esecuzione. È il primo flash, però, a impressionare maggiormente perché esemplifica un concetto che tutti i giocatori ripetono fino alla nausea («voglio aiutare la squadra») ma il leader dell’Inter pratica sul serio. Il suo scatto per catturare il pallone prima che finisca sul fondo è uno sforzo repentino, costoso in termini di energie a freddo, siamo soltanto al 6’. Ma frutta la chance che Bisseck capitalizza, indirizzando subito il match. L’ultima volta che l’Inter era stata in testa da sola risale al 12 aprile, era la giornata numero 32 del campionato scorso e la gara successiva sarebbe stata il ritorno dei quarti di Champions col Bayern. Quell’Inter aveva perso fin lì quattro partite, come questa al 15° turno, ma stiamo parlando di tornei diversissimi. Imparagonabili.
Ieri le tre battistrada, impegnate in orari successivi, avevano di fronte le loro nemesi: il Sassuolo è terribilmente veloce per il Milan, l’Udinese è brutalmente potente per il Napoli, il Genoa è fastidiosamente ardente per l’Inter. Il Milan ha rischiato l’osso del collo, il Napoli ha resistito finché ha potuto e poi è caduto, l’Inter invece si è messa rapidamente in sicurezza per poi gestire le alte temperature di Marassi. Erano tre prove di simile difficoltà, il contest ha un chiaro vincitore, e le leadership contano perché di Lautaro abbiamo detto mentre Modric nel Milan si sta un po’ normalizzando e la low battery del Napoli, dovuta alla strage di infortuni, pretende da McTominay meno slanci e più rincorse.
Poi c’è da dire che il Sassuolo ha segnato due gol fotonici — combinazioni volanti a quattro tocchi — e nel recupero ha preso un palo e le hanno negato un rigore, mentre prima il Milan aveva assistito all’epifania da goleador di Bartesaghi e s’era vista togliere il 3-1 per una spinta assai veniale. Comunque, partita divertente e un sorriso per Allegri: almeno per l’andata, le neopromosse sono finite. Il Napoli, invece, resiliente per un tempo è stato spazzato via nella ripresa fra un paio di quasi gol e quello vero — un bijoux — di Ekkelenkamp.
L’Udinese ha letteralmente divelto i campioni d’Italia e Zaniolo, beh, restiamo calmi ma forse Gattuso sta per arricchire la sua rosa.
La sconfitta serale del Bologna contro una Juve più che buona fa sì che decolli per la Supercoppa di Riad un charter incerottato: del quartetto di iscritte l’Inter ha vinto, il Milan ha pareggiato, mentre Napoli e appunto Bologna si leccano le ferite. Roma-Como di stasera vale il quarto posto, ma comunque vada la somma di punti delle prime quattro (da 123 a 126) sarà nettamente la più bassa degli ultimi dieci anni (i precedenti vanno da 128 a 149), a riprova di un torneo che non riesce a trovare un padrone.
Questo è un bene per la Juve di Spalletti, mai così dominante nel gioco su un campo nobile, ancora un po’ avara nella definizione ma molto rotonda e piacevole per l’intera serata. E a proposito di leader, Yildiz sta riempiendo in silenzio le pause fisiologiche che un po’ lo frenavano, guadagnando la continuità che è la dote di chi sta al volante. Improvvisamente, il campionato sembra giovane.
CorSera
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Mi sa che quest'anno cadrà la statistica del limite di 5 sconfitte oltre il quale (nell'era dei 3 punti) nessuno ha mai vinto la scudetto: il Napoli e l'Inter, le due maggiori indiziate al successo finale, sono già a 4...e pare difficile ipotizzare che da qui alla fine ne perderanno solo un'altra.
In effetti siamo di fronte ad un campionato anomalo fin qui, una partenza lenta e, in un certo senso, problematica per tante squadre...ne consegue che, dato l'andamento, le quote scudetto e champions saranno basse.
Si segna anche poco: tranne l'Inter (34 goal in 15 partite), Milan e Napoli sono a 22 e 24 reti, Roma e Juve addirittura a 15 e 19. Vedremo se da gennaio ci sarà una inversione di tendenza generale, assistendo ad un campionato più in linea con i corsi e ricorsi storici.
L'Inter ha dimostrato fin qui di avere l'attacco ma difficoltà con gli scontri diretti, cioè a dire quando si alza l'asticella. Il Napoli ha perso punti con squadre inferiori, ma non abbiamo ancora mai visto la squadra a ranghi completi: avendo ceduto, con tanti infortunati, pochi punti alle avversarie, questo fa ritenere che il Napoli abbia in canna del potenziale da squadernare da dopo la pausa natalizia, quando poi rientrerà il feticcio contiano Lukaku.
Il Milan è un gradino sotto a quelle due: Allegri col materiale a disposizione sta comunque facendo benissimo e certo riuscirà a riportare il Milan in champions.
Se la Juve riuscisse a darsi un senso ed una continuità, ma soprattutto a sbloccare David e Openda, fin qui due statue di sale, si contenderà il quarto posto utile con la Roma. Da vedere se il mercato di gennaio potrà, per qualcuna delle tante, risolvere delle lacune....ma di noi
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Roma-Como
Il 3-0 rifilato al Celtic Glasgow in Europa League (11 dicembre) ha ridato entusiasmo alla Roma che in campionato arriva da due sconfitte consecutive contro Napoli (1-0, 30 novembre) e Cagliari (1-0, 7 dicembre). Lunedì 15 dicembre i giallorossi affrontano il Como nell’ultima gara della 15esima giornata e puntano alla vittoria: «Cosa ci manca per essere nelle prime posizioni? Ci sono tutti gli ingredienti. Ora dobbiamo unirli e farli uscire – ha detto Gian Piero Gasperini in conferenza stampa –. C’è una società facoltosa, ci sono i tifosi. Ci sono tante componenti. Se ultimamente c’è stato qualche problema a raggiungere certi obiettivi, vuol dire che bisogna fare di più. Non è sfortuna. Bisogna fare le giuste valutazioni, ma le condizioni e gli ingredienti per crescere ci sono».
Le formazioni
Gasperini ha annunciato che Ndicka ci sarà. Invece, il Como arriva dal 4-0 contro l’Inter, ma Cesc Fabregas è più arrabbiato per la partenza di Diao per la Coppa d’Africa con il suo Senegal. «Preferisco non toccare molto il tema, lui è convocato e ho parlato con lui dopo la partita contro l’Inter – ha raccontato Fabregas –. Sa bene la mia opinione, ho parlato anche con il c.t. del Senegal e non è stata una conversazione molto piacevole. Loro hanno tutta la forza. Diao andrà, se vorrà gestirla in quella maniera. Parte martedì (domani, ndr)».
CorSera
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioIo ribadisco che la rosa del Milan è da prime 4/5 ma da scudetto manco per il kazzo
ma questo è un dato di fatto.
oddio magari non da 4-5 posto ma da scudetto no.
Ma anche il Napoli l'anno scorso non aveva una rosa da scudetto.
A volte gli astri si allineano in modo particolare peròOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMi sa che quest'anno cadrà la statistica del limite di 5 sconfitte oltre il quale (nell'era dei 3 punti) nessuno ha mai vinto la scudetto: il Napoli e l'Inter, le due maggiori indiziate al successo finale, sono già a 4...e pare difficile ipotizzare che da qui alla fine ne perderanno solo un'altra.
In effetti siamo di fronte ad un campionato anomalo fin qui, una partenza lenta e, in un certo senso, problematica per tante squadre...ne consegue che, dato l'andamento, le quote scudetto e champions saranno basse.
Si segna anche poco: tranne l'Inter (34 goal in 15 partite), Milan e Napoli sono a 22 e 24 reti, Roma e Juve addirittura a 15 e 19. Vedremo se da gennaio ci sarà una inversione di tendenza generale, assistendo ad un campionato più in linea con i corsi e ricorsi storici.
L'Inter ha dimostrato fin qui di avere l'attacco ma difficoltà con gli scontri diretti, cioè a dire quando si alza l'asticella. Il Napoli ha perso punti con squadre inferiori, ma non abbiamo ancora mai visto la squadra a ranghi completi: avendo ceduto, con tanti infortunati, pochi punti alle avversarie, questo fa ritenere che il Napoli abbia in canna del potenziale da squadernare da dopo la pausa natalizia, quando poi rientrerà il feticcio contiano Lukaku.
Il Milan è un gradino sotto a quelle due: Allegri col materiale a disposizione sta comunque facendo benissimo e certo riuscirà a riportare il Milan in champions.
Se la Juve riuscisse a darsi un senso ed una continuità, ma soprattutto a sbloccare David e Openda, fin qui due statue di sale, si contenderà il quarto posto utile con la Roma. Da vedere se il mercato di gennaio potrà, per qualcuna delle tante, risolvere delle lacune.
l'Inter sembra aver trovato la quadra però.
il Napoli è tanco, gioca con mezza squadra fuori
Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Infatti adesso arriva Natale, che per Conte sarà sosta benedetta. Col rientro degli infortunati, la contestuale uscita dalla champions, l'assenza dalla supercoppa italiana (tutti gravami che avranno le due milanesi) e la squadra a ranghi completi o quasi, per me il Napoli si metterà nella quota dell'Inter...poi dopo decideranno i dettagli, gli scontri diretti, i punti velenosi persi in provincia, e queste cose qua....ma di noi
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il napoli in paragone aveva comunque una rosa migliore l'anno scorso, il milan ha dei deficit troppo evidenti per lottare in primis l'attacco.Originariamente Scritto da KURTANGLE Visualizza Messaggio
ma questo è un dato di fatto.
oddio magari non da 4-5 posto ma da scudetto no.
Ma anche il Napoli l'anno scorso non aveva una rosa da scudetto.
A volte gli astri si allineano in modo particolare però
Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Roma-Como 1-0, decide Wesley. I giallorossi tornano a vincere in campionato e si rilanciano
La squadra di Gasperini ritrova i tre punti dopo due sconfitte e si porta a -1 dal Napoli terzo e a -3 dall’Inter capolista. Gol partita del brasiliano
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La lezione delle neopromosse al Milan: ad Allegri serve un attaccante per lo scudetto. C'è un preferito
Il pareggio contro il Sasssuolo è costato la vetta della classifica e ha messo a nudo i limiti della rosa rossonera
L’amarezza per aver perso il primo posto. E la consapevolezza che per riconquistarlo in maniera definitiva, vale a dire provare a vincere lo scudetto della seconda stella a maggio, servirà tornare sul mercato a gennaio. Dopo il pari beffa col Sassuolo, ennesimo flop stagionale contro una neopromossa, il Milan si prepara alla sua personalissima «partita doppia» che da qui al 2 febbraio deciderà l’esito della stagione: da una parte il campo, dove Allegri dovrà trovare le soluzioni al tabù piccole che è costato fin qui la bellezza di 9 punti, dall’altra appunto la campagna di rafforzamento di una rosa troppo corta e incompleta per competere sul lungo periodo con Inter e Napoli.
Domenica a San Siro se ne è avuta l’ennesima conferma: la scelta tattica di Max di togliere Pulisic per rafforzare il centrocampo non ha pagato ma, una volta che il Sassuolo aveva pareggiato, in panchina non c’era più nessuno che potesse fare la differenza nell’area avversaria. La verità è che il Diavolo ha un guaio serio in attacco, anche in ottica Supercoppa: Leao sta rientrando dal secondo infortunio muscolare, Nkunku è ancora tristemente a quota zero gol, Gimenez è disperso da settimane per un problema alla caviglia e potrebbe addirittura operarsi, restando poi fuori magari per mesi. Pulisic non può fare tutto da solo. Ecco perché il ds Tare sta accelerando per Fullkrug, 32 anni, tedesco del West Ham e della nazionale, mai a segno in questa stagione ma con caratteristiche almeno sulla carta ideali per il Milan, che cerca un uomo d’area, fisicamente strutturato, bravo di testa. A Max, che in estate non è stato accontentato con Vlahovic, il tedesco piace. C’è fiducia, la strada è il prestito.
Il day after ha portato due buone notizie. La prima è il rinnovo di Saelemaekers fino al 2031: ingaggio più che raddoppiato da 1,2 milioni a 3. In questa stagione il belga ha raggiunto la piena maturità ed è diventato un punto di riferimento: bene ha fatto il club a blindarlo. Ora però serve che gli trovino un sostituto, uno che lo possa rimpiazzare quando nel finale di partita esaurisce la benzina. Lo si è visto anche col Sassuolo. Sulla sua fascia, la destra, manca un alter ego. A differenza della sinistra, dove l’esplosione del giovane Bartesaghi ha spedito in panchina Estupinan. Occorre poi anche un rinforzo in difesa, al centro, per alzare il livello. De Winter continua a deludere: il 2-2 lo inchioda. A proposito di rinnovi, continua il pressing soft su Maignan, per evitare che se ne vada gratis a giugno. «A lui piace stare qui, a noi piace se rimane» ha sorriso Tare. Rispetto a qualche settimana fa, il dialogo fra le parti è migliorato. Ma resta un’operazione parecchio complessa.
L’altra buona notizia riguarda ancora la difesa: Gabbia non si è rotto nulla, gli esami hanno evidenziato una semplice distorsione. Il difensore «ha riportato un trauma in iperestensione del ginocchio sinistro — recita il comunicato —. Gli accertamenti eseguiti hanno escluso lesioni capsulo-legamentose e meniscali». Non andrà a Riad, dove ci saranno invece sia Fofana sia Leao con quest’ultimo che punta ad andare almeno in panchina giovedì sera contro il Napoli. Ma si procede con cautela: la rosa è striminzita, il Milan non può permettersi altri guai.
CorSera...ma di noi
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