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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioMilan-Como a Perth, la Uefa dice sì a malincuore: “Ma sia un’eccezione”
L’organo che governa il calcio europeo “conferma la sua opposizione a giocare partite di campionato all’estero”. Poi però “approva due richieste in via eccezionale”. L’altra è Villarreal-Barcellona
https://www.repubblica.it/sport/calc...6/?ref=RHUO-UO
spero che sia la prima e ultima volta, ma temo che non sarà cosìOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Chivu riemerso con l'eleganza di uno 007. Milan, se Leao non si sveglia non è un problema. Juve squadra spezzata
L'allenatore dell'Inter è a oggi la sorpresa del campionato. Allegri ha sfidato le avversarie più forti ma non è dipendente dal portoghese. Il Napoli ha allestito una giocata di tipo europeo con l'asse De Bruyne-Hojlund
di Paolo Condò
Cristian Chivu è stato il primo allenatore di vertice a finire in una buca, con due sconfitte nelle prime tre gare, e ne è riemerso con l’eleganza di 007 dopo uno dei suoi polverosi cataclismi: si è aggiustato i polsini, ha dato una scrollata al papillon, e con cinque vittorie di fila ha fatto sì che l’Inter partisse in Champions come doveva e rimontasse in A come poteva. Sabato i suoi hanno sculacciato la Cremonese con un calcio che trascura l’orizzontalità per viaggiare verticale verso il gol: 17 i bersagli centrati fin qui, due in più rispetto a entrambe le stagioni scudetto. Sulla distanza delle otto partite (sei di A, due di Champions) Chivu ha tolto 120’ ad Acerbi e 110 a Mkhitaryan, i più anziani della rosa. Con le punte siamo sempre lì, ma Esposito e Bonny sono un’altra cosa rispetto a Taremi e Arnautovic. Chivu è un uomo astuto: dice che non cambia niente e poi cambia parecchio, così i conservatori ascoltano soddisfatti e gli innovatori osservano contenti. La sorpresa in panchina finora è lui.
In campo, invece, i 515’ giocati da Luka Modric in sei gare hanno fatto fiorire i prati di San Siro e degli altri stadi in cui si è esibito. L’anno scorso per metterne assieme così tanti nel Real dovette unire dodici spezzoni, e questo spiega la gioia che ispira ogni sua giocata, e che a 40 anni suonati esibisce con orgoglio. Luka ha fatto subito ditta con Rabiot, il corridore più intelligente, e Pulisic, l’attaccante più contundente, ma nemmeno lui ha ancora baciato il rospo Leao, ovvero il campione di stoffa purissima rinchiuso nel ragazzo che espone da anni la sua inadeguatezza emotiva. A Torino ha sbagliato due gol colossali, ma se il primo è stato un banale tocco fuori da tre passi, e può succedere, il secondo è stato un tiro malamente sporcato lì dove tutto dell’innesco di Modric ispirava limpidezza. Il Milan ha affrontato fin qui le avversarie peggiori, i suoi 13 punti valgono i 15 di Napoli e Roma. Ma se neanche Allegri riuscirà a svegliare Leao, quest’anno ci sono gli attaccanti per farne a meno.
Napoli e Roma in vetta, dunque. I campioni hanno allestito una giocata di livello europeo, quel «De Bruyne to Hojlund» che inevitabilmente richiama i cioccolatini belgi per Haaland ai tempi del City. È una sequenza nuova rispetto all’anno scorso, un upgrade che sarà davvero tale quando McTominay ritroverà la vena realizzativa smarrita: per ora Conte non ha aggiunto, ma sostituito, tanto che in sei gare ha segnato soltanto un gol in più. E quello era il problema. La Roma viceversa ha subito in campionato due reti, entrambe da portentosi tiri da fuori, e in Europa soltanto il Porto di Farioli ha fatto meglio, con un gol al passivo. Gasperini, vecchia volpe, motiva i suoi segnalando l’ovvia cautela di chi valuta e a livello di lotta scudetto ancora non si fida. In ogni caso, con 6 punti in più sull’anno scorso quella della Roma è stata la partenza top.
La Juve, infine, delle prime otto è l’unica a non aver fatto meglio rispetto al 2024: Tudor ha 12 punti su 18 esattamente come Motta, anch’essi frutto di tre vittorie e tre pareggi. È imbattuta come la sola Atalanta — che sta rinvenendo forte perché ha tantissimi giocatori — ma la squadra è spezzata. Manca un ponte che colleghi il centrocampo all’attacco, stante il mancato rilancio di Koopmeiners, e quindi in rosa ci sono un centravanti in più e una mezzala in meno. In attesa che il mercato di gennaio riequilibri le forze, Tudor potrebbe dare una shakerata tattica virando verso il 4-2-3-1. Gli uomini ci sarebbero.
CorSera...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
mi ero perso sta boiata.
spero che sia la prima e ultima volta, ma temo che non sarà così
Ma è possibile che il calcio italiano le boiate le stia provando tutte tranne fare le poche cose semplici (riforma dei campionati in primis) che dovrebbe fare senza inventarsi questi tarantolamenti assurdi?...ma di noi
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Plusvalenze Napoli, ecco le carte segrete dell’affare Osimhen
L’informativa della Gdf sull’affare tra Napoli e Lille nel mirino dei pm. Ma la Figc ha già archiviato, niente penalizzazioni
L’informativa della Gdf sull’affare tra Napoli e Lille nel mirino dei pm. Ma la Figc ha già archiviato, niente penalizzazioni
Plusvalenza Osimhen, le chat dei dirigenti. Pompilio a Giuntoli: “Non lasciamo tracce”
L'ex ds e i messaggi con il suo vice e l’ad Chiavelli. Le mail del Lille: “Ci sono dei rischi connessi a questo affare”
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Superchampions: un piano al veleno. Fa discutere il progetto di riforma della maggiore competizione europea
L’operazione è cambiare e ingigantire la competizione europea. A rischio la serie A e gli altri tornei nazionali. Il ruolo di Uefa ed Eca
Nel 2021 il progetto di Florentino Perez, il rivoluzionario con la Visa Platinum che pianificava la Superlega, la competizione d’élite riservata a pochi eletti, fu soffocato praticamente in culla. Eppure, a distanza di quattro anni, echi lontani della manifestazione esclusiva per top team europei tornano a farsi sentire. Peggio. Dopo stagioni trascorse a colpi di comunicati e sentenze in tribunale ora la A22, ovvero la società che ha base a Madrid e che continua a gestire il piano della Superlega, ha avviato — se non una corresponsione di amorosi sensi — certamente un dialogo aperto e costruttivo con la Uefa.
Tramontato il periodo della tensione, ora le parti sembrano essere al lavoro al fine di raggiungere un accordo per una evoluzione del modello della Champions League. Un alleato prezioso in questo percorso di modifica della massima competizione continentale sembra essere l’ECA che proprio oggi dà il via a Roma alla sua assemblea generale. Guidata dal presidente del Psg Nasser Al-Khelaifi, l’associazione avrebbe in teoria lo scopo di proteggere e promuovere il calcio dei club europei. Conta infatti oltre 750 affiliate (di cui 29 italiane: siamo il Paese maggiormente rappresentato) anche se di fatto sembra perseguire un’agenda di interessi più vicini alle prime venti società del continente. Essendo completamente finanziata dalla Uefa, fatalmente fatica a diventarne completamente indipendente.
«Gli interessi delle Leghe e dei club non devono entrare in conflitto» è il concetto che ieri il presidente della Lega di A, Ezio Simonelli, ha diplomaticamente ma sinteticamente rivolto al board dell’Eca nella prima riunione che si è tenuta. Prezioso in questo senso il lavoro a tutti i livelli di Luigi De Siervo. Quale è il motivo di preoccupazione per le società di Serie A?
Secondo varie fonti, A22 e Uefa si sono incontrare più volte negli ultimi mesi con l’obiettivo di disegnare una Champions dal nuovo format: le attuali 36 squadre sarebbero divise in due fasce da 18 ma le prime otto della fascia con il ranking Uefa più alto si qualificherebbero direttamente agli ottavi. I diritti tv non sarebbero venduti a broadcaster canonici ma la competizione andrebbe in onda su Unify, una piattaforma streaming dedicata che comporterebbe minori costi per gli spettatori e un aumento però degli introiti pubblicitari. La Champions con il restyling, secondo i piani, dovrebbe entrare in vigore dal 2027, ovvero al termine dell’attuale contratto televisivo stipulato dalla Uefa con i vari partner.
Partendo da queste premesse, vengono spontanee un paio di considerazioni. Qualora passasse il nuovo modello, le leghe domestiche subirebbero una sorta di impoverimento (e peraltro diventerebbero anche meno rilevanti); si aprirebbe una forbice di guadagno fra pochi grandi club che partecipano alla Champions rispetto a chi ne è escluso determinando così la distruzione dell’equilibrio competitivo dei campionati. Un’autentica trasformazione. Un assist decisivo alle Leghe ieri è arrivato dal Parlamento europeo che ha approvato una risoluzione storica sul «ruolo delle politiche dell’Ue nel rafforzamento del modello sportivo europeo».
Tra i vari punti si è ribadita la ferma opposizione dei legislatori ai progetti di secessione, come la Superlega, e agli esperimenti orientati al profitto che cercano di lacerare il tessuto dello sport. In un comunicato l’Associazione delle Leghe Europee ha fatto sapere di accogliere «con favore il voto positivo espresso dal Parlamento europeo» riferendosi a un modello che «si basa su principi quali equità, competizione aperta, merito sportivo e solidarietà, profondamente radicati nel calcio di campionato nazionale, che costituisce la spina dorsale del nostro ecosistema». Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, in una nota ha commentato: «L’Europa difende il suo modello calcistico, che è al servizio della società nel suo complesso e non solo del profitto di pochi». Ora, però, deve dimostrarlo. Con i fatti, non solo a parole.
CorSera
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La champions l'hanno riformata solo 2 anni fa (l'ultima di una serie lunghissima di "riforme" che hanno completamente snaturato le coppe europee). Ma perchè, invece di avanzare un metro per volta, non tagliano la testa al toro, gettano finalmente la maschera e non varano quella sorta di NBA calcistica che scopertamente, spudoratamente perseguono da anni?
Ma come, e tutta la pantomima della "superlega" contro cui si erano scagliati governi, federazioni, Uefa fino a ieri?
E' chiaro che se passa questa riforma, è la pietra tombale sui campionati: se 8 passano direttamente agli ottavi grazie al "ranking", la qualificazione via campionato perde ogni validità, in quanto una squadra X può arrivare anche decima ed essere comunque qualificata agli ottavi champions grazie al "ranking", per cui il campo non conterebbe più nulla - stessa cosa che nel disegno iniziale della superlega.
Il calcio come è stato conosciuto già non esiste più. Quel che resta sta sprofondando ad una velocità impressionante, con tornei e manifestazioni che vengono stravolte ormai di mese in mese e in senso continuamente peggiorativo...nella più completa indifferenza dei protagonisti (i club, i giocatori) e anche dei tifosi, che paiono automi senza più parola o volontà - non esiste un moto di rivolta dal basso a tutto questo....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLa champions l'hanno riformata solo 2 anni fa (l'ultima di una serie lunghissima di "riforme" che hanno completamente snaturato le coppe europee). Ma perchè, invece di avanzare un metro per volta, non tagliano la testa al toro, gettano finalmente la maschera e non varano quella sorta di NBA calcistica che scopertamente, spudoratamente perseguono da anni?
hai ragione
la famosa superlega per cui fu sputt4nato agnellino la vogliono tutti
a me faceva schifo quando la proponeva lui e fa schifo oggi ovviamente
Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Ma qui il fatto è che Ceferin fece fuoco e fiamme contro chi varò il progetto superlega...e adesso si mette d'accordo con arabi e spagnole per farla rientrare dalla finestra, dopo che solo 2 anni fa è stata riformata per l'ennesima volta la champions? Qui siamo di fronte ad una presa per il culo sfacciatamente ipergalattica....ma di noi
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Rabiot-De Siervo, botta e risposta su Milan-Como a Perth. Il calciatore: «Una follia», l'ad della Lega: «Rispetti i soldi che guadagna»
Il centrocampista francese si sfoga contro la decisione di giocare la partita di serie A in Australia: «Dobbiamo adattarci, come sempre»
«È completamente folle». Adrien Rabiot reagisce così all'annuncio della sfida tra Milan e Como a Perth, in Australia. Il centrocampista rossonero ha parlato dal ritiro della Francia in un'intervista rilasciata al quotidiano Le Figaro: «Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che con il Milan giocheremo una partita di Serie A contro il Como… in Australia! È completamente folle. Ma si tratta di accordi economici per dare visibilità al campionato, cose che si superano».
E ancora: «Si parla molto dei calendari e della salute dei giocatori, ma tutto questo sembra davvero assurdo. È pazzesco fare così tanti chilometri per una partita tra due squadre italiane in Australia. Dobbiamo adattarci, come sempre». Il nuovo centrocampista del Milan è tutt'altro che d'accordo con la scelta di giocare in Australia, dunque. La replica di De Siervo, ad della Lega serie A è stata abbastanza immediata: «Rabiot dimentica, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un'attività, cioè giocare a calcio. Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente il suo datore di lavoro, il Milan, che ha accettato e spinto perché questa partita si potesse giocare all'estero»
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Ho letto l'intervista a Rabiot sulla Gazzetta. *****...e' stato perfetto. Mai letto un'intervista cosi' schietta e sincera. Ha detto le cose come stanno (il suo pensiero)...senza frasi di circostanza.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Infatti...e dovrebbero essere tutti i calciatori a parlare come lui su quanto sta accadendo nel calcio...e non mi riferisco solo a Milan-Como ovviamente, ma a questo sistema che pare diventato quello degli allevamenti intensivi di polli...e infatti la ciccia ormai sa di plastica.
Ovviamente Rabiot lasciato solo da tutti i suoi colleghi. De Servio abominevole: che significa, che se prendi i soldi devi eseguire e zitto? Ma che discorso è?
Che poi in Australia faranno 40 gradi ho letto...tutta la trasferta, il riposo che va a puttane...e i tifosi italiani? Per De Servio dovranno andare in Australia pure quelli? Qui ormai sono tutti fuori di testa....ma di noi
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