Pipitaaaaa
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Speriamo che il goal rappresenti un toccasana per Higuain....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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La Juve fa quattro gol al Lecce in dieci, ma solo alla fine il risultato diventa degno della squadra prima in classifica. Per oltre metà partita la Juve ha faticato a costruire un calcio veramente divertente. Ronaldo si mangia i gol a porta vuota e segna su rigore. In questo momento diverte di più il calcio verticale e velocissimo dell’Atalanta. In ogni caso, come alla fine dice persino Sarri, si rischia di parlare di un calcio virtuale e parallelo. La Signora è in perfetta rotta scudetto, tutto il resto è relativo.
Juventus-Lecce 4-0
Ci ha messo troppo tempo la Juve per costruire un risultato degno di se stessa. Un 4-0 di solito non ci discute. La Juve ci è arrivata, alla fine, ma prima ci ha chiesto molto. Rimanere fedeli a quella partita e non tradirla col telecomando è stato un notevole sforzo. Per fare un gol al Lecce in dieci la Juve ha impiegato 53 minuti, il Milan ne aveva impiegati 26. Non fa alcuna differenza, sempre gli stessi punti sono, e come dice Sarri, non a torto, in questo si finisce col fare unicamente teoria. Fino a rischiare di parlare di una realtà parallela e non della vera Juve. Ma insomma se ci mettiamo davanti alla TV pensando di divertirci, beh si capisce presto che dovremo passare attraverso troppi quarti d’ora di calcio lento e niente affatto entusiasta per trovare poi quel po’ di partita che valga veramente la pena essere visto.
Se Ronaldo fatica immensamente a fare gol su azione, se ne sbaglia addirittura di clamorosi a porta vuota in stile Gagliardini, e deve rassegnarsi a quelli su rigore è evidente che qualche problema c’è. Vista da questa parte, secondo me, molto banalmente, oggi sfonda e prende di più l’occhio il calcio verticale dell’Atalanta, o addirittura quello più secco e sparagnino del Napoli. Capisco che sulla Juve solleviamo sempre gli stessi dubbi e le stesse domande, ma mi sembra che le partite si ripetano abbastanza uguali una all’altra.
Il calcio lento e orizzontale fatto di trenta passaggi prima di arrivare a un vago tiro in porta ha fatto un po’ il suo tempo. E dunque bisogna aspettare con molta pazienza che la partita si deteriori, perda quasi senso e alla fine il più forte debba forza prevalere con una certa prepotenza. E con un risultato che apparentemente ti parla di un bello show, ma che in realtà non lo è stato.
In ogni caso la Juve è in perfetta rotta scudetto, tutto il resto è relativo. E credo anche che gli juventini facciano bei lazzi su certe nostre chiacchierate edonistiche notturne.
SERIE A 2019-2020 GIORNATA N. 28 Juventus-Lecce 4-0 (53' Dybala J, 62' Ronaldo rig. J, 83' Higuain J, 85' De Ligt J) *** Ci ha messo troppo tempo la Juve per costruire un risultato degno di se stessa. Un 4-0 di solito non si discute. La Juve ci è arrivata, alla fine, ma prima ci ha chiesto molto. Rimanere fedeli a quella partita e non tradirla col telecomando è stato un notevole sforzo. Per fare un gol al Lecce in dieci la Juve ha impiegato 53 minuti, il Milan ne aveva impiegati 26. Non fa alcuna differenza, sempre gli stessi punti sono, e come dice Sarri, non a torto, in questo esercizio critico si finisce col fare unicamente teoria. Fino a rischiare di parlare di una realtà parallela e non della vera Juve. Ma insomma se ci mettiamo davanti alla TV pensando di divertirci, beh si capisce presto che dovremo passare attraverso troppi quarti d'ora di calcio lento e niente affatto entusiasta per trovare poi quel po' di partita che valga veramente la pena essere visto. Se Ronaldo fatica...ma di noi
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Lazio-Fiorentina, le probabili formazioni e dove vederla. Inzaghi non può più permettersi passi falsi
Viola all’Olimpico senza Chiesa, per i biancocelesti grana infortuni e polemica sul calendario
Non è l’ultima spiaggia, ma le somiglia molto. Sconfitta dall’Atalanta, la Lazio non può permettersi di frenare ancora. L’avversario di stasera in teoria è abbordabile: la Fiorentina ha la metà dei punti rispetto ai biancocelesti (31 a 62) e al debutto nel nuovo campionato è stata fermata sul pari in casa dal Brescia; in aggiunta dovrà fare a meno della stellina Chiesa oltre che di Caceres e del tecnico Iachini (tutti squalificati). Ma c’è una questione fisica che inquieta molto Inzaghi.
La Lazio ha avuto due giorni in meno rispetto alla Fiorentina per recuperare, perché ha giocato a Bergamo mercoledì sera mentre i viola sono scesi in campo lunedì (tra l’altro alle 19.30). Un particolare che Inzaghi ha notato, osservando alla fine dell’incontro con l’Atalanta: «I calendari ormai sono stati fatti, ma siamo gli unici che disputeranno le prime 3 partite in 7 giorni». Vero, visto che la gara col Torino ci sarà martedì.
Oltre alla fatica, ci sono gli infortuni. Inzaghi ha 12 elementi in grado di giocare dall’inizio, ma almeno uno di questi (e anche importante, Luis Alberto) difficilmente potrà restare in campo fino alla fine. E in panchina, oltre a un difensore (Vavro o Bastos), avrà soltanto ragazzi della Primavera oppure acciaccati: Marusic, Radu, difficilmente Cataldi e Correa.
Le assenze nella Fiorentina sono importanti, ma molto meno numerose. E c’è fiducia nella possibilità che Ribery ripeta la bella partita disputata contro il Brescia. «Dobbiamo attaccare», avverte Iachini.
Lazio (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Bastos; Lazzari, Milinkovic, Parolo, Luis Alberto, Jony; Immobile, Caicedo.
Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Igor; Lirola, Duncan, Pulgar, Castrovilli, Dalbert; Cutrone, Ribery.
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Milan, Ibrahimovic torna in gruppo: con la Roma può andare in panchina
Lo svedese, che sta recuperando da una lesione muscolare, deciderà sabato con Pioli
Tornare a disposizione prima della fine di giugno era la sfida di Ibrahimovic. Potrebbe vincerla. A un mese dalla lesione al muscolo soleo del polpaccio destro alla ripresa degli allenamenti a Milanello dopo la chiusura per pandemia, il centravanti svedese deciderà domattina con Pioli se andare in panchina contro la Roma a San Siro, nella partita di domenica pomeriggio. La sua sola presenza, alla prima partita del Milan al Meazza dopo la ripartenza (finora i rossoneri hanno giocato la semifinale di Coppa Italia con la Juventus, per la quale il centravanti sarebbe stato comunque squalificato, e la trasferta a Lecce in cui hanno maramaldeggiato su una difesa avversaria molto morbida), avrebbe un significato importante anche per i compagni, dato l'acclarato ruolo di leader del veterano. Che intanto è tornato ad allenarsi in gruppo, col corredo del consueto commento social alla foto che lo ritrae con i compagni, postata sul proprio profilo Instagram ("Dio e i suoi studenti").
Rinnovo di due mesi
L'obiettivo minimo è comunque il rientro in campo mercoledì 1 luglio a Ferrara con la Spal. Nel frattempo gli verrà rinnovato per due mesi, fino al termine del campionato, il contratto in scadenza il 30 giugno. Rimane in ballo anche la questione dell'eventuale rinnovo di una stagione, mentre in Svezia la speranza dei tifosi dell'Hammarby, il club del quale è comproprietario, è che Zlatan possa chiudere la carriera con un'ultima stagione in patria. Dove l'Hammarby se l'è cavata con una multa del giudice sportivo, in relazione all'episodio del post partita con l'Östersund, quando Ibrahimovic, in veste di dirigente, era sceso negli spogliatoi per congratularsi con i giocatori, reduci dal 2-0, in violazione della normativa anti-Covid 19.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiomadonna dev'essere stata pesa essere all'hysel.
Da fiorentino mi vergogno che la mia tifoseria si sia gemellata con quella del liverpool, ufficialmente per altri motivi, ma si capiva che era per questo
L'effetto di quella sera su di me, l'ho scoperto dopo qualche mese... Ero andato in vacanza in Inghilterra e mi ritrovai davanti un ragazzo con la maglia del Liverpool... Sono impazzito letteralmente.
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Tra l'altro si pensa a quel cataclisma come ad una tragedia che ha a che fare con la sola Juve o comunque che riguarda gli juventini...quando invece è la prima vera catastrofe calcistica tout-court, che cioè ha coinvolto tutto il calcio europeo senza praticamente distinzioni.
Non riguardò solo degli juventini ma anche degli interisti (Rocco Acerra e Nino Cerullo, all'Heysel per accompagnare dei loro amici juventini) e degli spettatori neutrali (le vittime di nazionalità belga e francese).
E' semmai da risaltare la grande memoria dei tifosi juventini, che nel "+39" vi ricorda e riassume tutte le vittime, pure quelle interiste/francesi/belghe senza distinzione di tifo, perchè appunto è stata una apocalisse che ha sconvolto (e cambiato) tutto il calcio....ma di noi
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SABATO 27 GIUGNO
17:15 Brescia-Genoa
19:30 Cagliari-Torino
21:45 Lazio-Fiorentina...ma di noi
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E' vero che la Lazio avrà dei titolari fuori stasera, però alla Fiorentina mancherà Chiesa. Iachini squalificato sarà in tribuna....ma di noi
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