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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Difatti adesso nessuno cerca un responsabile (anche perchè il problema eventuale non è mica solo Sarri...nel caso, ci sarebbe una lista lunga di cose che non vanno, delle quali anzi l'allenatore è agli ultimi posti di quella lista) ma si fanno analisi un pò generali su tutto.

    La Juve è in corsa per campionato, champions e coppa Italia, quindi Sarri è in linea con le aspettative - per quanto riguarda i risultati al momento.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Sebino Nela e il tumore: «Ho visto la morte in faccia. Il suicidio come Di Bartolomei? L’ho pensato, non ho avuto il coraggio»

      In un’intervista al Corriere dello Sport l’ex terzino della Roma racconta della lotta contro il tumore: «Devo fare un’altra operazione. Ho detto a Vialli che non si molla»

      «Con quello che ho passato, diciamo che sto bene. Devo fare un’altra operazione a breve. Più breve tempo possibile. Sarà la quarta. Non ce la faccio più....Che operazione? Ho il retto addominale aperto, le viscere spingono, mi esce sempre questo bozzo non bellissimo da vedere. Devo fare pulizia di un po’ di schifezza e mettere una rete di protezione. Dopo di che, continuerò i miei controlli ogni sei mesi». Così l’ex terzino della Roma, Sebino Nela, si racconta in una lunga intervista al Corriere dello Sport, parlando della lotta contro il tumore, del passato in giallorosso e dell’esperienza in società come responsabile della Roma Femminile.

      «L’umore? Va e viene. Leggere o sentire ogni volta di persone che conosco che se ne vanno da un giorno all’altro mi spegne un poco. Vialli e Mihajlovic? Mi ha turbato molto saperlo. A Sinisa mando messaggi attraverso il nostro amico comune Vincenzo Cantatore. Con Gianluca eravamo in camera insieme al mondiale di Messico ‘86. L’ho incontrato poche settimane fa, a Roma-Juventus. Ci siamo abbracciati. “Guarda che non si molla un *****”, gli ho detto. “Nemmeno di un millimetro”», ha raccontato Nela. «Due anni e mezzo di chemio non sono uno scherzo. Ti guarisce una cosa e te ne peggiora un’altra. Ho avuto degli attacchi ischemici. Ma la pressione è a posto, prendo tre pasticche al giorno e faccio la mia vita normalissima».


      Il tumore ora sembra una cosa lontana. «La cosa brutta di questo male è che gioisci, dici ho vinto, e poi scopri che a distanza di sei, sette, otto anni ritorna. Il cancro quando arriva non ti lascia più. Torna come realtà o come minaccia. Sta sempre lì. «Se ho visto la morte in faccia? Ho metabolizzato questa cosa. Non so quante volte mi sono ritrovato di notte a piangere nel letto. Ci ho pensato un miliardo di volte. E sai che ti dico, se domani dovesse succedere, “sti cazzi…”. Ti parte un film di tutto quello che hai fatto, il bene e il male. Alla fine, sono soddisfatto della persona che sono. Non ho rimpianti, posso morire anche domani».

      Nela ha poi parlato della Roma passata e di Paulo Roberto Falcao. «Antipatia congenita? Non mi sta antipatico. Lui a Roma faceva vita a sé. Noi, io, Pruzzo, Ramon Turone, Chierico, stavamo magari da “Pierluigi”, il ristorante, a giocare a tressette fino alle quattro di mattina, lui se ne stava a casa, non usciva mai. Il rigore non tirato? A Roma c’è tutt’ora un’adorazione per Falcao. Anche per questo lui quel rigore doveva tirarlo. Tu pensi che il Totti di turno, Del Piero o Baggio si sarebbero scansati in una finale mondiale?», ha detto l’ex difensore giallorosso.

      Falcao dice che stava male, che l’effetto delle infiltrazioni era finito, che quella partita nemmeno doveva giocarla. «Non esiste che tu non tiri il rigore in una finale di Coppa Campioni davanti ai tuoi tifosi. Tu, Falcao, devi essere l’esempio. Potevi stare pure zoppo, ma lo tiri, non me ne frega un *****. E lui zoppo non era. Ha sbagliato, mi dispiace. Come se in guerra, alla battaglia finale, chi ti comanda scappa, diserta. Non te lo aspetti. Da quella sera ho dubitato di lui». Nela non si tira indietro su nulla neanche su Agostino Di Bartolomei. «Perché si è ucciso? Lo stimavo immensamente. Un capitano vero. Come devono essere i capitani. Era malato dentro, nell’anima. Ci ho pensato anch’io, spesso, negli anni duri della malattia, ma non ho mai trovato il coraggio».

      Poi sulla Roma attuale. «Fonseca? Ha dovuto lavorare tra mille difficoltà. Ho bisogno di un altro campionato per capire bene cosa sia. Per ora, giudizio sospeso. Mi piacerebbe vederlo incidere di più sulle scelte di mercato. Squadra di scarsa personalità o di scarso talento? La maglia della Roma pesa non so quanti chili. Roma è la squadra del popolo e il tifoso non è stupido. Non chiede lo scudetto, ma sa riconoscere chi dà tutto per la causa. Hanno amato giocatori come Piacentini e Oddi. Due piedi quadrati, ma ci mettevano il cuore. Zaniolo? Non so cosa sente nella testa. Lui piace a tutti di suo, la corsa facile, la fisicità, i capelli. Dico solo, portatelo un giorno a Trastevere, dentro una macelleria di Testaccio, fategli respirare le viscere di Roma. Il giocatore che più ha incarnato le viscere di Roma? Daniele De Rossi. Una volta lo vidi piangere in tivù, mi colpì e gli mandai un messaggio».



      CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Non sapevo di Nela (ma credo pochi lo sapessero). In bocca al lupo anche a lui.
        ...ma di noi
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            Due anni e mezzo di chemioterapia sono un tempo infinito per chi la subisce. Io ricordo Manuel...e poi non è servita a niente, è morto proprio dopo due anni e mezzo dalla diagnosi e dalle inutili cure.

            Ogni caso è diverso, ho imparato questo. Nela ad esempio ha già subito anche varie operazioni (che non sono finite, è una autentica via crucis) mentre Manuel no, nessuno ci ha messo le mani. Nela ha avuto delle ischemie, Manuel no ma rischiava le trombosi e la chemio alla fine ha rovinato il fegato e da lì poi il crollo rapido, pochi mesi.

            Il tumore è la più tremenda delle malattie perchè ti scombina tutto il fisico. Ci sono danni collaterali impensabili e gravi...e magari finisce male lo stesso, perchè se è incurabile si può solo allungare il brodo in un modo che non si sa nemmeno se convenga.

            Però è anche vero che c'è chi guarisce...appunto perchè ciascuno ha il suo di tumore, ciascuno è una storia diversa.
            ...ma di noi
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Il problema della Juve e di Sarri ora non è quale gioco fa/darà/dovrà fare. Sono discorsi validi, ma inattuali.
              E non è un problema di rosa. Quella è quella, per cui non si può pensarla come una variabile.
              E' un problema di scelte sbagliate di Sarri. E sbagliate frequentemente nell'ultimo periodo.
              E non so se la causa di questi sbagli è una certa confusione di lettura, o un'incapacità di fare le scelte necessarie.
              In ogni caso già pensare al dopo-Sarri è privo di senso. Se non altro per il fatto che non è per ora esistito, tolto un balenio d'inizio autunno, un oggi-Sarri.

              Giocare in coppa ci farà bene, in un modo o nell'altro rimetterà il focus sulle cose prioritarie.

              Sono mesi che penso che dovremo giocare con un attacco diverso. Ma ho il timore di dire quello che penso, perché non può che significare una cosa spaventosa.
              Originariamente Scritto da Sean
              mò sono cazzi questo è sicuro.
              Originariamente Scritto da bertinho7
              ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

              Originariamente Scritto da Giampo93
              A me fai venire in mente il compianto bertigno
              Originariamente Scritto da huntermaster
              Bignèw

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                P.s.
                Ancor mi fumano.
                Originariamente Scritto da Sean
                mò sono cazzi questo è sicuro.
                Originariamente Scritto da bertinho7
                ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                Originariamente Scritto da Giampo93
                A me fai venire in mente il compianto bertigno
                Originariamente Scritto da huntermaster
                Bignèw

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                  Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio

                  Sono mesi che penso che dovremo giocare con un attacco diverso. Ma ho il timore di dire quello che penso, perché non può che significare una cosa spaventosa.
                  Sì, mi trovi d'accordo. Millemila formazioni, ripensamenti, scelte e aborti di quelle scelte. Si andava bene con le due punte, poi a Napoli ci si ripresenta col tridente...

                  Bernardeschi trequartista o ala...Poi ci ha provato Ramsey...poi adesso si pensa a Pjanic. Insomma, Sarri è confuso, non trova un bandolo.

                  La cosa "spaventosa" è la cessione di Ronaldo? Una presenza che, secondo alcuni, costringe a soffrire tutto l'attacco, in specie la prima punta o il dieci?
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Sebino Nela e il tumore: «Ho visto la morte in faccia. Il suicidio come Di Bartolomei? L’ho pensato, non ho avuto il coraggio»

                    In un’intervista al Corriere dello Sport l’ex terzino della Roma racconta della lotta contro il tumore: «Devo fare un’altra operazione. Ho detto a Vialli che non si molla»

                    «Con quello che ho passato, diciamo che sto bene. Devo fare un’altra operazione a breve. Più breve tempo possibile. Sarà la quarta. Non ce la faccio più....Che operazione? Ho il retto addominale aperto, le viscere spingono, mi esce sempre questo bozzo non bellissimo da vedere. Devo fare pulizia di un po’ di schifezza e mettere una rete di protezione. Dopo di che, continuerò i miei controlli ogni sei mesi». Così l’ex terzino della Roma, Sebino Nela, si racconta in una lunga intervista al Corriere dello Sport, parlando della lotta contro il tumore, del passato in giallorosso e dell’esperienza in società come responsabile della Roma Femminile.

                    «L’umore? Va e viene. Leggere o sentire ogni volta di persone che conosco che se ne vanno da un giorno all’altro mi spegne un poco. Vialli e Mihajlovic? Mi ha turbato molto saperlo. A Sinisa mando messaggi attraverso il nostro amico comune Vincenzo Cantatore. Con Gianluca eravamo in camera insieme al mondiale di Messico ‘86. L’ho incontrato poche settimane fa, a Roma-Juventus. Ci siamo abbracciati. “Guarda che non si molla un *****”, gli ho detto. “Nemmeno di un millimetro”», ha raccontato Nela. «Due anni e mezzo di chemio non sono uno scherzo. Ti guarisce una cosa e te ne peggiora un’altra. Ho avuto degli attacchi ischemici. Ma la pressione è a posto, prendo tre pasticche al giorno e faccio la mia vita normalissima».


                    Il tumore ora sembra una cosa lontana. «La cosa brutta di questo male è che gioisci, dici ho vinto, e poi scopri che a distanza di sei, sette, otto anni ritorna. Il cancro quando arriva non ti lascia più. Torna come realtà o come minaccia. Sta sempre lì. «Se ho visto la morte in faccia? Ho metabolizzato questa cosa. Non so quante volte mi sono ritrovato di notte a piangere nel letto. Ci ho pensato un miliardo di volte. E sai che ti dico, se domani dovesse succedere, “sti cazzi…”. Ti parte un film di tutto quello che hai fatto, il bene e il male. Alla fine, sono soddisfatto della persona che sono. Non ho rimpianti, posso morire anche domani».

                    Nela ha poi parlato della Roma passata e di Paulo Roberto Falcao. «Antipatia congenita? Non mi sta antipatico. Lui a Roma faceva vita a sé. Noi, io, Pruzzo, Ramon Turone, Chierico, stavamo magari da “Pierluigi”, il ristorante, a giocare a tressette fino alle quattro di mattina, lui se ne stava a casa, non usciva mai. Il rigore non tirato? A Roma c’è tutt’ora un’adorazione per Falcao. Anche per questo lui quel rigore doveva tirarlo. Tu pensi che il Totti di turno, Del Piero o Baggio si sarebbero scansati in una finale mondiale?», ha detto l’ex difensore giallorosso.

                    Falcao dice che stava male, che l’effetto delle infiltrazioni era finito, che quella partita nemmeno doveva giocarla. «Non esiste che tu non tiri il rigore in una finale di Coppa Campioni davanti ai tuoi tifosi. Tu, Falcao, devi essere l’esempio. Potevi stare pure zoppo, ma lo tiri, non me ne frega un *****. E lui zoppo non era. Ha sbagliato, mi dispiace. Come se in guerra, alla battaglia finale, chi ti comanda scappa, diserta. Non te lo aspetti. Da quella sera ho dubitato di lui». Nela non si tira indietro su nulla neanche su Agostino Di Bartolomei. «Perché si è ucciso? Lo stimavo immensamente. Un capitano vero. Come devono essere i capitani. Era malato dentro, nell’anima. Ci ho pensato anch’io, spesso, negli anni duri della malattia, ma non ho mai trovato il coraggio».

                    Poi sulla Roma attuale. «Fonseca? Ha dovuto lavorare tra mille difficoltà. Ho bisogno di un altro campionato per capire bene cosa sia. Per ora, giudizio sospeso. Mi piacerebbe vederlo incidere di più sulle scelte di mercato. Squadra di scarsa personalità o di scarso talento? La maglia della Roma pesa non so quanti chili. Roma è la squadra del popolo e il tifoso non è stupido. Non chiede lo scudetto, ma sa riconoscere chi dà tutto per la causa. Hanno amato giocatori come Piacentini e Oddi. Due piedi quadrati, ma ci mettevano il cuore. Zaniolo? Non so cosa sente nella testa. Lui piace a tutti di suo, la corsa facile, la fisicità, i capelli. Dico solo, portatelo un giorno a Trastevere, dentro una macelleria di Testaccio, fategli respirare le viscere di Roma. Il giocatore che più ha incarnato le viscere di Roma? Daniele De Rossi. Una volta lo vidi piangere in tivù, mi colpì e gli mandai un messaggio».



                    CorSera
                    Picchia Sebinoooooooo (cit).

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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Sì, mi trovi d'accordo. Millemila formazioni, ripensamenti, scelte e aborti di quelle scelte. Si andava bene con le due punte, poi a Napoli ci si ripresenta col tridente...

                      Bernardeschi trequartista o ala...Poi ci ha provato Ramsey...poi adesso si pensa a Pjanic. Insomma, Sarri è confuso, non trova un bandolo.

                      La cosa "spaventosa" è la cessione di Ronaldo? Una presenza che, secondo alcuni, costringe a soffrire tutto l'attacco, in specie la prima punta o il dieci?
                      Ronaldo ha esigenze tattiche, sia offensive che difensive, che devono essere soddisfatte dai compagni, ma non è per niente il o un problema.
                      Se il tavolo balla, non è colpa del piatto di foie gras che ci hai messo sopra. Al massimo puoi dire che, se non ce lo mettevi, non ne avresti notato il beccheggio.

                      Quello che aiuta Ronaldo, aiuta anche la difesa.

                      Non è la cessione di Ronaldo che temo. E' una cosa ben più grave. Inconcepibile.
                      Originariamente Scritto da Sean
                      mò sono cazzi questo è sicuro.
                      Originariamente Scritto da bertinho7
                      ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                      Originariamente Scritto da Giampo93
                      A me fai venire in mente il compianto bertigno
                      Originariamente Scritto da huntermaster
                      Bignèw

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                        Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
                        R
                        ... E' una cosa ben più grave. Inconcepibile.
                        starai mica alludendo alla presenza del Berna?

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                          Io lo farei giocare molto più spesso, pensa te.
                          Originariamente Scritto da Sean
                          mò sono cazzi questo è sicuro.
                          Originariamente Scritto da bertinho7
                          ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                          Originariamente Scritto da Giampo93
                          A me fai venire in mente il compianto bertigno
                          Originariamente Scritto da huntermaster
                          Bignèw

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                            Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
                            Ronaldo ha esigenze tattiche, sia offensive che difensive, che devono essere soddisfatte dai compagni, ma non è per niente il o un problema.
                            Se il tavolo balla, non è colpa del piatto di foie gras che ci hai messo sopra. Al massimo puoi dire che, se non ce lo mettevi, non ne avresti notato il beccheggio.

                            Quello che aiuta Ronaldo, aiuta anche la difesa.

                            Non è la cessione di Ronaldo che temo. E' una cosa ben più grave. Inconcepibile.
                            Quella di paulo dybala,è chiaro,paratici potrebbe provarci ancora ora che la quotazione si è alzata.

                            ma tu zbi credi o magari anche solo speri nel pep?
                            Così per curiosità

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                              E' talmente chiaro che hai mancato il bersaglio di chilometri.

                              Io spero di vincere la Coppa dei Campioni, non che arrivi Tizio o Caio. E sono fermamente convinto che abbiamo le potenzialità per farlo.
                              Originariamente Scritto da Sean
                              mò sono cazzi questo è sicuro.
                              Originariamente Scritto da bertinho7
                              ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                              Originariamente Scritto da Giampo93
                              A me fai venire in mente il compianto bertigno
                              Originariamente Scritto da huntermaster
                              Bignèw

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                                Farlo con Sarri, intendo.
                                Originariamente Scritto da Sean
                                mò sono cazzi questo è sicuro.
                                Originariamente Scritto da bertinho7
                                ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                                Originariamente Scritto da Giampo93
                                A me fai venire in mente il compianto bertigno
                                Originariamente Scritto da huntermaster
                                Bignèw

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                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎