pacchione fottuto
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioInvece Borini mediano e' un colpo di genio.
#MaestroOriginariamente Scritto da Alberto84Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debeChi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?Originariamente Scritto da ZbigniewKurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza MessaggioVerosimilmente, nella pratica sarà tipo un 442 con borini e bonaventura (è ancora vivo?) esterni, Suso mezza punta
Donnarumma
Calabria Musacchio Romagnoli Hernandez
Kessie Bennacer Calhanoglu
Bonaventura
Pjatek LeaoI SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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La Juve senza Ronaldo batte il Brescia di Balotelli, ma ancora una volta in rimonta come col Verona: autorete e gol di Pjanic. La vittoria è buona ma non esaltante e di Sarri si vede ancora oggettivamente poco. Sei punti dopo il pari in Champions, ma anche errori e dubbi contro squadre piccole. Vincere così ad Allegri andrebbe benissimo, a Sarri forse si chiede qualcosa di più. Lui intanto chiede tempo, lo spettacolo verrà. Forse…
BRESCIA-JUVENTUS
Alla quinta partita di campionato, e dopo una partita di Champions League, la Juventus abbiamo cominciato a conoscerla anche se non a capirla moltissimo. E’ una squadra che vince, tutto sommato – e questo è quello che conta, direbbe qualcuno, infischiandosene di qualsiasi analisi e di troppi nasi storti (Allegri?) – e anche che stenta abbastanza, fa fatica a prendere la partita dal verso giusto, più che sorprendere si fa sorprendere. E non è normale.
Contro il Brescia, una neopromossa con cui la differenza di peso è evidente – un peso massimo contro un peso piuma – è riuscita a prendere un gol subito (Alfredo Donnarumma smarcato da Tonali), né più né meno come era successo con il Verona, si è fatto male subito nel primo tempo un’altra volta Danilo proprio come con la partita con la Fiorentina. E via così, secondo un copione che abbiamo già abbiamo letto e sfogliato.
La Juve vince perché non potrebbe farne a meno – perché è un peso massimo contro un peso piuma appunto – ma va sempre molto vicino alla figuraccia, la evita per un pelo, comunque qualche colpo al volto lo prende, altri li evita come può. E dunque qui si attaccano tutte le considerazioni sul gioco fantasma, che appare e non appare, di mister Sarri, un mercato straordinario (a Brescia sono partiti insieme De Ligt, Rabiot e Ramsey) che però non ha ancora prodotto una squadra straordinaria. Ma credo che tutto questo ce lo siamo detti e ripetuti anche per tutte le partite precedenti. Sì, forse è una Juve in progresso ma grosso modo sempre lì stiamo.
Al Brescia, come al Verona – due squadre neopromosse – è bastato far leva sull’orgoglio, mettercela tutta, esaltandosi contro la squadra italiana più forte, approfittare dell’ assenza di Ronaldo che comunque è uno che mette paura e soggezione con la sola presenza. Mario Balotelli, riapparso in Italia, nella squadra di casa ,dopo 3 anni e mezzo, anche se non ha fatto gol, comunque le ha dato ancor più coraggio, sostenuto un attacco che ha uomini che a pallone sanno giocare anche molto bene: Balotelli appunto, il faro Tonali che non scopriamo oggi e l’ uomo gol Alfredo Donnarumma, che con quattro gol ha già fatto il possibile. E infatti di questi tempi anche Szceszny, non esente da papere ed errori, si deve dar da fare. Così come altrettanto dall’altra parte ha dovuto fare Joronen. Ma questo sembra anche abbastanza normale.
Già la sola accoppiata Dybala-Higuain un tempo avrebbe mosso aggettivi superlativi e prodotto probabilmente assai più gol di quanti non riesca a farne adesso. Oggi al gol vanno solo vicino, non hanno abbastanza cattiveria e freddezza per metterla dentro: e alla fine la Juve vince con un’autorete e un bel gol di Pjanic che è un fenomeno e ha la stangata mirata e angolata.
Per giudicarla e soprattutto per capirla dipende tutto da dove e da come si guarda la Juve: una vittoria così fosse sull ’Inter o sul Real Madrid sarebbe ottima e straordinaria, da applausi, sul piccolo Brescia oggettivamente no.
SERIE A, GIORNATA N. 5 Verona - Udinese 0-0, Brescia - Juventus 1-2 (4' A. Donnarumma B, 40' aut. Chancellor B, 63' Pjanic J), Roma - Atalanta 0-2 (70' Zapata A, 90' De Roon A), Fiorentina - Sampdoria 2-1 (31' Pezzella F, 57' Chiesa F, 79' Bonazzoli S), Genoa - Bologna 0-0, Inter - Lazio 1-0 (23' D'Ambrosio I), Napoli - Cagliari 0-1 (87' Castro), Parma - Sassuolo 1-0 (95' Bourabia), Spal - Lecce 1-3 (11' Mancosu L, 17' Di Francesco S, 47' Calderoni L, 73' Mancosu L), Torino - Milan 2-1 (18' Piatek rig., 72' e 76 Belotti). *** BRESCIA-JUVENTUS Alla quinta partita di campionato, e dopo una di Champions League, la Juventus abbiamo cominciato a conoscerla anche se non a capirla moltissimo. E' una squadra che vince, tutto sommato – e questo è quello che conta, direbbe qualcuno, infischiandosene di qualsiasi analisi e di troppi nasi storti (Allegri?) - e anche che stenta abbastanza, fa fatica a prendere la partita dal verso giusto, più che sorprendere si fa sorprendere. E non è normale....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Attenzione: Calcio Inside! Parte III
24/9 troppo presto pensare di aver una squadra già rodata per il gioco di Sarri, fare questi punti anche quando non si gioca bene è fondamentale, perché poi alla fine contano come gli altri.
In Champions è importante trovare subito la quadra, li non hai tempo per recuperare, in campionato si.I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.
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Si vedono cose buone alternate a momenti di confusione, come forse è normale che sia. Inoltre, i giornalisti che si aspettano gli "splendori" del gioco sarriano inizio ad avere il sospetto che non leggano le sue dichiarazioni, perchè Sarri ha detto che ogni squadra ha le sue particolarità costitutive e che dunque chi si aspetta di vedere il suo Napoli resterà deluso, perchè la Juve ha altre caratteristiche, alle quali Sarri sta cerando di adattarsi.
...Ma l'antifona s'è capita e per tutto l'anno avremo questi verbosi e pallosissimi giornalisti che insisteranno sul: "ok la vittoria, pero' il gioco di Sarri si vede poco...". Pazienza. Intanto si vedono i punti, che male non fa.
Riuscire a cambiare pelle incamerando nel frattempo i punti è fondamentale. Lavori al riparo, coperto....ma di noi
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Ieri è stata una juve inedita che dopo il gol ha dominato capovolgendo il risultato
Inviato dal mio POCOPHONE F1 utilizzando TapatalkCura il tuo corpo come un tempio
Originariamente Scritto da M K KDesade grazie di esistereOriginariamente Scritto da AK_47si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.
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La questione di mettere fieno in cascina nel mentre si è ancora alla ricerca delle soluzioni migliori, degli aggiustamenti, è centrale. Fonseca puo' lavorare tranquillo perchè ha iniziato a fare punti. Giampaolo, al contrario, già alla quinta giornata è costretto a cambi di formazione, di titolari, in un clima di diffuso pessimismo che certo non aiuta. Perchè il pessimismo che amplifica le difficoltà? Perchè ha fatto pochi punti.
Quindi i giornalisti possono suonarsela come gli pare, ma ti puoi permettere di capziare sul gioco solo perchè hai una classifica che lo permette...altrimenti, con un paio di sconfitte sul groppone, hai voglia a fare gli elzeviri sul giuoco....ma di noi
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Avete detto quasi tutto.... Aggiungo solo che per quanto l'abbiate offeso e denigrato, Buffon mi sembra ancora una spanna sopra Polonia. Al di là del gol preso, è una sofferenza ogni passaggio all'indietro che riceve...
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Roma-Atalanta: è in ballo la Champions
IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Ancora la Roma all'Olimpico. In un mese esatto eccola giocare nel suo stadio il 5° match su 6 stagionali. La nuova chance è, dunque, da sfruttare per dare continuità alla striscia positiva di 3 vittorie, compresa quello contro il Basaksehir in Europa Legaue, e alla risalita lampo in classifica, 8 punti in 4 partite di campionato. Il successo di Bologna ha riportato i giallorossi in quota Champions, direttamente al quarto posto, mai raggiunto durante l'ultimo torneo. Il salto verso l'alto coincide con il principale obiettivo della proprietà Usa. Lo sanno bene Fonseca e i giocatori che, a fine pomeriggio (ore 19), affrontano l'Atalanta, match che ha già il sapore dello scontro diretto, come lo è stato il derby alla seconda giornata. E, tanto per non guastare, sulla panchina nerazzurra c'è Gasperini che, prima dell'estate disse no a Fienga e Petrachi (e anche a Pallotta), preferendo restare a Bergamo. Stessa scelta di De Zerbi e Mihajlovic, avversari appena battuti. Il tris di rifiuti, insomma, è stato calato in fretta.
RIVISITAZIONE DEL MENU - «Sì, mi sono italianizzato». L'ammissione di Fonseca, proprio incrociando Gasperini, non deve stupire. Da persona intelligente e preparata, sa che non c'è da vergognarsi a certificare, pure pubblicamente, l'aggiornamento di alcuni concetti del suo calcio, in corsa e soprattutto dopo il derby. Intervento necessario per adeguarsi alle abitudini tattiche di un campionato per lui nuovo e quindi da scoprire. «Il calcio italiano è diverso, obbliga ad essere elastici e malleabili. Ogni partita ha una storia a sè, chi viene qui e non ha questa elasticità, si sbaglia di grosso. E' un calcio che ti porta a fare correttivi e chi pensa di giocare solo in un modo commette un grave errore».
Qualche modifica, senza però stravolgere la sua traccia coraggiosa: «I miei principi restano: squadra propositiva che fa possesso palla e gioca nella metà campo avversaria». Il portoghese, pur confermando il 4-2-3-1, ha però ritoccato il sistema di gioco, bloccando preferibilmente il terzino a destra o quanto meno alternandolo nella spinta con quello di sinistra. Kolarov si alza sulla linea di Dzeko e dell'esterno alto a destra: quello è il tridente che si è visto al Dall'Ara contro il Bologna in fase di possesso palla. Cristante è il centrocampista che resta più basso e che è il riferimento per l'equilibrio, Veretout quasi si affianca Pellegrini, pronto ad allargarsi sul centro destra. Sul centro sinistra si accentra Mkhitaryan. Assetto camaleontico, dunque, e in continuo movimento. Nelle linee e negli interpreti: la Roma con il 3-1-3-3 quando attacca e con il 4-1-4-1 se si difende.
OPZIONE TRIO - Ma il portoghese va oltre proprio guardando all'Atalanta. Che, imbattuta all'Olimpico dall'aprile del 2014, si presenta senza Muriel. Fonseca, invece, annuncia il debutto di Smalling, fuori Mancini (squalificato), magari per la difesa a 3 con Fazio e Jesus, escludendo Mkhitaryan. Pellegrini, infiammazione alla pianta del piede, è sicuro di recuperare e si prepara a far coppia con Zaniolo. dietro a Dzeko, nel 3-4-2-1 per specchiarsi in Gasperini. Spinazzola, anche pensando alla gara di domenica a Lecce, entra per Florenzi sulla fascia destra.
...ma di noi
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La juve ieri ha fornito una buona prestazione. Tenendo presente che parliamo di una juve inedita con qualcuno all esordio in campionato Si è giocato molto meglio rispetto ad allegri, possesso palla quasi del 70% sprecando molte moltissime occasioni
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Originariamente Scritto da M K KDesade grazie di esistereOriginariamente Scritto da AK_47si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.
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Nasce la UEFA EUROPA CONFERENCE LEAGUE che prenderà il via nel 2021
Era già noto che dal 2021 sarebbe partita la terza competizione UEFA per club, dedicata prevalentemente ai club delle federazioni minori. Oggi ne è stato annunciato il nome, che saràUEFA Europa Conference League. Per l'Italia, parteciperà la squadra settima classificata.
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