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sopra una sola teca di cristallo
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Nelle ultime ore di mercato, la Juventus si è quindi trovata con le spalle al muro e ha virato su Lois Openda. Un’operazione costosa, con un riscatto obbligatorio da circa 45 milioni di euro, vincolato al raggiungimento del decimo posto in classifica.
Sapete chi sono i 6 giocatori, nati dopo il 2000,.che hanno segnato il maggior numero di goals in Europa? Il primo e' ovviamente Haaland. Tra gli altri 5 ci sono Vlahovic, David e Openda!
I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
8,729 likes, 37 comments - chefaticalavitadabomber on November 1, 2025: ""𝑰𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒎𝒐 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝑻𝒆" 🖼
La coreografia del Barbera per i 125 anni del suo Palermo 😍
#chefaticalavitadabomber #palermo".
Inzaghi torna a sorridere dopo le due sconfitte consecutive nel giorno dei 125 anni della società. Prestazione convincente e tre punti pesanti. L'esterno firma una doppietta (per lui anche un assist), poi a segno anche Segre, capitan Brunori e Salim Diakitè
Vittoria esterna targata Kostic e Cambiaso nella prima del nuovo tecnico. Nel finale accorcia Vardy con una prodezza
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Spalletti, la Juventus per fare pace con se stesso: cosa si è visto di suo a Cremona. Pari Napoli, che occasione per tutti
Koopmeiners come Calafiori, poi il calcio a due tocchi, il pressing, la riaggressione : il nuovo allenatore dei bianconeri ha già portato le sue idee. Conte frena in casa, le rivali non possono restare a guardare
In un campionato sino adesso modesto, il ritorno di Spalletti è una bella notizia. Si tratta di capire se Luciano sarà quello che ha incantato Napoli o la pallida controfigura che ha fatto disperare l’Italia e non solo per colpa sua. La Juve è una grande occasione di rivalsa e di umana rivincita. Nei pensieri dell’ex c.t. la Nazionale doveva essere l’ultimo ballo, una conclusione degna dopo una carriera impreziosita dallo scudetto nella città di Maradona. Ma nel calcio niente è come vogliamo e i desideri, spesso, restano tali. Così il viaggio in bianconero può consentire all’uomo di Certaldo di far pace con se stesso. In questo senso il matrimonio con la Signora sembra perfetto. La Juve ha gli stessi disagi del suo nuovo tecnico: dopo i 9 scudetti consecutivi ha bruciato giocatori, dirigenti e allenatori. Soprattutto milioni di euro. Lo stakanovista Luciano è un’occasione per due. Non vende illusioni. Gli schiaffi azzurri serviranno a Torino.
In azzurro si è perso andando dietro ai desideri dei suoi discepoli, adesso se la giocherà seguendo lo Spalletti pensiero e qualcosa si è visto già a Cremona, dopo appena due giorni di lavoro: Koopmeiners nella difesa a tre con licenza di costruire proprio come Calafiori nell’Italia, gli esterni che entrano nel campo, il pressing e la riaggressione, il calcio a due tocchi. Mezz’ora buona, secondo i principi spallettiani. Poi sofferenza, soprattutto dopo la rete di Vardy e un po’ di nervosismo, con tanto di ammonizione finale per benedire il ritorno. Capiremo nel giro di un mese gli obiettivi di Madama.
Il pareggio del Napoli, il primo al Maradona dopo 4 vittorie di fila, è la certificazione della forza giovane del Como di Fabregas e un’occasione per tanti. A cominciare dall’Inter, che contro la tenera Fiorentina ha ripreso il passo baldanzoso, soprattutto per la Roma, che prima alla decima giornata lo è stata due volte con Garcia. In entrambi i casi era arrivata la Champions, ma Gasperini guarda al presente, alla sfida di San Siro con Allegri, allenatori diversi e uguali, che a parole inseguono un posto tra le prime quattro, ma in questo campionato senza un vero padrone vogliono farsi trovare pronti se a primavera si presentasse l’occasione buona.
Il Milan ha rallentato con tre pareggi nelle ultime quattro partite, la Roma è spietata in trasferta. Hanno il problema del gol o, per meglio dire, del centravanti, tanto da chiedere aiuto a Leao e a Dybala. Entrambe per coltivare sogni di gloria a gennaio dovrebbero andare a caccia di un nove vero e affidabile.
CorSera
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Verona-Inter
(ore 12.30 su Dazn) Il Verona non ha ancora vinto in campionato. Non sarà facile invertire la rotta proprio contro una squadra come l’Inter. Ma Paolo Zanetti proverà comunque a centrare l’impresa. Da parte sua, l’Inter vuole dare continuità al bel successo ottenuto il 29 ottobre, nel turno infrasettimanale, a San Siro contro la Fiorentina. Acerbi può tornare dal primo minuto, mentre Dimarco può rifiatare.
Milan-Roma
(ore 20.45 su Dazn) A San Siro va in scena il big match della 10° giornata. Massimiliano Allegri può tirare un sospiro di sollievo: ha recuperato Estupinan per la fascia sinistra e Rafael Leao per l’attacco. A Bergamo il portoghese aveva accusato un problema all’anca. Ma ora è a disposizione e giocherà al fianco di Nkunku. Da parte sua, la Roma si presenta con Dybala. Giocatore che Allegri conosce molto bene dai tempi della Juventus.
CorSera
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Daniele Pradè lascia la Fiorentina. Con il Lecce anche Pioli si gioca il tutto per tutto
In un comunicato il club gigliato sottolinea «Di aver interrotto in data odierna, di comune accordo, il rapporto professionale»
I primi segnali c’erano stati dopo la gara persa contro il Milan: «Se c’è una persona che deve dimettersi, quella sono io». Detto fatto. Due settimane dopo quelle dichiarazioni, il direttore sportivo Daniele Pradè ha lasciato in maniera consensuale la Fiorentina. Un passo indietro voluto e deciso a causa di un inizio di stagione negativo e al di sotto delle aspettative.
L’obiettivo dell’ormai ex ds è stato quello di dare un segnale forte alla squadra e di responsabilizzare tutti in un momento delicato. Dopo un colloquio con la squadra al Viola Park è arrivata l’ufficialità: «ACF Fiorentina comunica, di comune accordo, di aver interrotto in data odierna il rapporto professionale con il Direttore Sportivo Daniele Pradè. La Società, a partire dal Presidente Rocco Commisso e sua moglie Catherine con il Direttore Generale Alessandro Ferrari, ringraziano sentitamente il Direttore per gli anni trascorsi insieme con passione e professionalità. A Daniele – le parole del Presidente e sua moglie Catherine – auguriamo, con grande stima e affetto, tutto il meglio per il suo futuro».
Con l’addio di Pradè anche Stefano Pioli si gioca il tutto per tutto: contro il Lecce – nel match valido per la decima giornata di Serie A – sarà una partita da dentro o fuori. Alcune voci parlano di un possibile ritorno di Palladino sulla panchina, ma è ancora presto per dirlo. Saranno 90’ decisivi. Per la società, per la stagione della Fiorentina e per il futuro di Pioli.
Così il club viola e il Genoa – in fondo alla classifica – si preparano alla rivoluzione. Per un inizio complicato e non all’altezza. Novembre inizia così. Con tante novità e situazioni in bilico.
CorSera
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Se Openda e David non si decidono a segnare, gettando addosso al solo Vlahovic tutto il peso dell'attacco, mi pare difficile poter fare qualunque ragionamento sensato circa mire di classifica...perchè se il rientro di Bremer potrebbe potenzialmente dare una sistemata alla difesa (che continua a prendere goal, ieri pure in una partita chiusa che una scemenza difensiva ha riaperto), all'attacco chi ci pensa?
Sono argomenti che si evitano ma, come tutti i non detti, sono proprio quelli centrali.
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