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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Milan, Ibra sfida Piatek per una maglia con la Samp. A San Siro in 60 mila

    Lo svedese ha fornito ottime risposte a Pioli sulle sue condizioni: è ballottaggio con il polacco, che però sembra in vantaggio con un possibile ingresso a partita in corso di Zlatan. Si ferma Biglia, Todibo apre ai rossoneri ma vorrebbe trasferirsi solo in prestito: si cerca l'intesa con il Barcellona

    Anche l'allenamento di oggi, dopo l'amichevole di ieri con la Rhodense, ha fornito risposte positive sulle condizioni fisiche di Ibrahimovic. A questo punto il centravanti svedese è già entrato in ballottaggio con Piatek per una maglia da titolare al centro del tridente che sarà schierato lunedì pomeriggio a San Siro contro la Sampdoria alla ripresa del campionato. Davvero prepotente l'impatto di Ibrahimovic sull'ambiente rossonero. La sua presenza dal primo minuto contro i blucerchiati galvanizzerebbe ulteriormente i tifosi presenti a San Siro: attesi più di 60 mila spettatori, altra dimostrazione dell'effetto del nuovo arrivato sull'ambiente rossonero. Al momento sembra ancora in vantaggio Piatek (con possibile ingresso di Ibrahimovic a partita in corso). Ma Pioli ha ancora un giorno per fare le sue valutazioni nella rifinitura di domani e poi prenderà la sua decisione.


    Si ferma Biglia, dubbi a centrocampo

    L'altro dubbio di formazione è legato alla posizione di interno destro di centrocampo: Pioli deve scegliere tra Kessie e Paquetà. Intanto si è fermato Biglia. Il regista argentino ha accusato una lesione al bicipite femorale della coscia sinistra. Le sue condizioni saranno valutate nuovamente nel corso della prossima settimana.

    Todibo dice sì, ma in prestito

    E' tornato a Milanello il ds Massara dopo la missione a Barcellona per convincere Todibo. Il difensore centrale è d'accordo ad accettare il trasferimento al Milan, ma preferirebbe un passaggio in prestito perché non vuole rischiare di legarsi al Milan con una formula che lo costringa già alla fine di questa stagione a interrompere l'avventura in blaugrana. Il Milan, però, non vuole accettare un prestito secco. Per questo motivo bisogna ancora lavorare con il Barcellona per trovare l'intesa sulla formula giusta per il trasferimento.

    Lo svedese ha fornito ottime risposte a Pioli sulle sue condizioni: è ballottaggio con il polacco, che però sembra in vantaggio con un possibile …
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    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Inter, Conte ritrova Sensi per abbattere il tabù Napoli

      I nerazzurri non passano al San Paolo in campionato da 23 anni. Il tecnico recupera anche Barella e Sanchez, che però dovrebbero partire dalla panchina

      L’Inter al San Paolo in campionato non vince dal 1997. Per rompere il tabù Antonio Conte, che ha finalmente a disposizione (quasi) tutta la rosa, potrebbe schierare dal primo minuto a centrocampo Brozovic, Vecino e il recuperato Sensi, già impiegato per qualche minuto contro il Genoa prima della pausa. Quanto a Barella e Sanchez, anche loro reduci da lunghe soste per infortunio, dovrebbero partire in panchina. Più complicata la situazione d’infermeria per il Napoli, con Mertens e Koulibaly che non si sono allenati con il gruppo. Ma alla Pinetina nessuno si fa illusioni: la partita contro i ragazzi di Gattuso, a cui seguirà la gara in casa con l’Atalanta, si annuncia uno degli ostacoli più duri incontrati fin qui in stagione.

      L’Inter, prima alla pari della Juve a 42 punti, crede davvero nella corsa allo scudetto. E per trovare nuovo slancio si prepara a rafforzarsi sul mercato. Il primo obiettivo resta Arturo Vidal, che Conte chiede da mesi. La dirigenza nerazzurra è pronta a soddisfarlo, ma a Barcellona l’allenatore Ernesto Valverde frena: “Da qui non parte nessuno”, ha detto dopo la cessione in prestito di Carles Aleñá al Betis di Siviglia. Missione impossibile? No, ma senz’altro complicata. E un passaggio in nerazzurro del guerriero cileno preoccupa anche la Juventus: a Torino temono che l’Inter si rafforzerebbe troppo. Altro obiettivo, realisticamente per giugno, è Christian Eriksen in scadenza di contratto con il Tottenham. Ma l’Inter dovrà superare la concorrenza di Psg e Real Madrid. Altro giocatore guardato con grande interesse dai dirigenti nerazzurri, sempre per la sessione estiva di mercato, è Sandro Tonali del Brescia.

      Quanto al mercato in uscita, i dirigenti nerazzurri trattano con il Flamengo per la cessione di Gabigol, il cui prestito è scaduto lo scorso 31 dicembre. Il difensore Federico Dimarco piace all’Hellas Verona. E il Cagliari coltiva il sogno di trattenere in Sardegna Radja Nainggolan. “È molto difficile”, ammette il direttore sportivo Marcello Carli. Eppure, la carta di scambio la ha in casa: Nahitan Nandez. Ma se ne parlerà nei prossimi mesi. Uno scambio possibile subito per l’Inter è proprio con il Napoli: Matteo Politano in nerazzurro non trova spazio, mentre come esterno d’attacco si adatterebbe al gioco di Gattuso. A Milano, come contropartita, potrebbe andare il centravanti Llorente. Sempre che l’Inter non metta le mani prima su Giroud del Chelsea. Altro ruolo per cui l’Inter è in caccia è un esterno, capace di giocare sulle due fasce, soprattutto a sinistra come alternativa all’acciaccato Asamoah. I nomi sono sempre quelli: Marcos Alonso e Darmian. Chissà se uno dei due arriverà davvero entro il 31 gennaio, ultimo giorno di questa finestra di mercato invernale.

      I nerazzurri non passano al San Paolo in campionato da 23 anni. Il tecnico recupera anche Barella e Sanchez, che però dovrebbero partire dalla panchina
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        La Juventus pensa a Emerson e prepara l'assalto a Pogba, Milan sempre più vicino a Todibo

        Il terzino brasiliano del Chelsea piace a Sarri e può diventare un obiettivo già per gennaio. Rabiot inserito nel progetto per arrivare al francese dello United. Rossoneri prossimi alla chiusura per il difensore del Barcellona, Napoli a un passo da Lobotka del Celta Vigo

        Zlatan Ibrahimovic ha aperto il mercato del Milan ma il Diavolo non può restare a guardare lo svedese senza fare altro. IL d.s. Frederic Massara ha incontrato il Barcellona per chiudere l'affare Todibo: il difensore, classe 1999, è pronto al prestito in rossonero già a partire da questa finestra di mercato, con il Milan che spinge per fissare il diritto di riscatto a 20 milioni di euro, con controriscatto a favore del club blaugrana.

        Juventus, idea Emerson Palmieri

        I campioni d'Italia tornano a pensare a un vecchio pallino della dirigenza: Emerson Palmieri, l'esterno del Chelsea già allenato a Londra da Maurizio Sarri. I contatti, abbozzati per il mercato estivo, starebbero gradualmente portando la società bianconera a una soluzione anticipata. La trattativa non è semplice, considerando che Emerson è apprezzato da Frank Lampard e a Torino troverebbe un rivale nel ruolo come Alex Sandro.

        Rabiot nel piano per arrivare a Pogba

        Le parole di qualche giorno fa di Mino Raiola hanno riacceso in casa Juve il sogno Paul Pogba. Secondo i media inglesi, il club bianconero potrebbe provare ad acquistare il francese già a gennaio, magari inserendo nella trattativa quell'Adrien Rabiot che fatica a trovare spazio agli ordini di Maurizio Sarri. Il transalpino potrebbe permettere a Paratici di abbassare la parte "cash" dell'affare a circa 70 milioni di euro, anche se il Manchester United non vorrebbe privarsi di Pogba in questa finestra di mercato.

        Napoli, Lobotka a un passo

        Il Celta Vigo sa di non poter trattenere più Lobotka. Il regista è a un passo dal Napoli, la conferma indiretta è arrivata dal tecnico del club galiziano, Oscar Garcia: "In settimana ho parlato con il ragazzo e lo farò ancora. Se dovessi rendermi conto che non è concentrato lo terrò fuori per il match di campionato, perché ho bisogno di calciatori concentrati".

        Pinamonti, idea Spal

        Con l'arrivo di Mattia Destro, il Genoa sembra deciso a rinunciare ad Andrea Pinamonti, fin qui a dir poco deludente. Il giovane centravanti potrebbe quindi approdare a un altro club in lotta per la salvezza, la Spal, che cerca il partner giusto per Andrea Petagna: pur essendo una prima punta, l'attaccante scuola Inter potrebbe comunque trovare il modo per giocare con l'ex milanista. Sempre viva la trattativa tra gli estensi e il Parma per Kurtic, la Spal pensa a uno degli esuberi della Fiorentina per il centrocampo: si tratta di Bryan Dabo.

        Iachini blocca Benassi

        Con Montella era finito ai margini e si pensava a una sua cessione a gennaio, ora invece Marco Benassi rischia di tornare un tassello importante per il centrocampo della Fiorentina. Beppe Iachini medita il rilancio da titolare dell'ex granata e questo potrebbe scatenare altri effetti di mercato: Benassi piaceva al Brescia che ha ufficializzato l'arrivo di Simon Skrabb dal Norrkoping, sempre più tiepida anche la pista del ritorno al Torino, con i granata che stanno puntando forte su Duncan del Sassuolo.

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          La serie A dei «rinforzi» a costo zero: tornano i grandi infortunati, da Chiellini a Ribéry e Zapata

          L’Inter ritrova in pratica un centrocampo intero: i piccoletti Sensi, Barella e Sanchez. Lo Juventino rientrerà per febbraio, a marzo c’è Khedira


          Non c’è solo il mercato. Il braccio di ferro per lo scudetto, senza trascurare le romane in crescita esponenziale, sarà condizionato dai rientri di giocatori importanti, che hanno perso un pezzo del viaggio. Più incerta è la lotta, più importanti sono i dettagli. Conte è rimasto attaccato alla Juventus nonostante da mesi l’Inter sia costretta a convivere con l’emergenza.

          Il tecnico nerazzurro aspetta Vidal e uno tra Llorente e Giroud, ma intanto recupera alla causa Sensi, Barella e Sanchez. I piccoletti sono pronti e oggi si metteranno in viaggio per Napoli dove comincerà il 2020 interista. Sarri dovrà aspettare ancora un po’ ma le notizie sul conto di Chiellini sono ogni giorno migliori e la speranza è che Giorgione possa rientrare nel momento cruciale, alla fine di febbraio, quando il duello rusticano per il nono scudetto di fila si intersecherà con la fase cruciale della Champions. E a marzo la Juventus dovrebbe riabbracciare anche il tedesco Khedira, fuori per un infortunio al ginocchio e prezioso equilibratore delle trame bianconere, ma non c’è dubbio che il ritorno del capitano sia più atteso e urgente. Prima ancora che della qualità del gioco, la regina ha bisogno di ritrovare compattezza e solidità difensiva. La Juve incassa di media un gol a partita, 17 nelle prime 17 di campionato, 24 nelle 24 stagionali, come non succedeva dal 2010-2011, come mai è accaduto negli otto anni vincenti prima con Conte e poi con Allegri. L’inserimento di De Ligt, solo in teoria il migliore prospetto del mondo nel suo ruolo, è più lento del previsto tanto che nelle gerarchie del Comandante sta scalando posizioni il turco Demiral. La Juve ha bisogno di Chiellini, che porta esperienza, forza, personalità, sicurezza dentro una difesa che non è più quella di prima.

          Ma intanto è Conte a sorridere. I suoi tre campioni confinati in infermeria tornano per lo scudetto d’inverno, 180 minuti tosti per l’Inter, prima a Napoli contro una squadra che non può più sbagliare e poi in casa con l’Atalanta.

          Sensi, sin che c’è stato, cioè a inizio ottobre, è risultato quasi sempre il migliore in campo, regista avanzato rispetto a Brozovic, ha impreziosito il palleggio e accentuato l’imprevedibilità nerazzurra, segnando tre gol e fornendo 4 assist. Senza lui e Barella, il centrocampo di Conte ha perso molto sul piano della qualità anche se Borja Valero ha dato un contributo che nessuno, neppure lo stesso allenatore, si poteva aspettare. Ora la linea mediana è al completo. Sensi titolare a Napoli e Barella pronto a subentrare è l’ipotesi più logica per la ripartenza anche se solo Conte, avendoli avuti a disposizione in questi giorni alla Pinetina, sa meglio di tutti come stanno i suoi gioielli. Di sicuro Sanchez resterà fuori. Lukaku-Lautaro sono una coppia affiatata e il Niño Maravilla ha bisogno di tempo per ritrovare le antiche certezze. Ma il cileno ha lo spessore per ritagliarsi uno spazio importante nella seconda parte di stagione.

          Anche la corsa all’Europa cambierà progressivamente volto: l’Atalanta ha ritrovato Zapata almeno per la panchina, il Cagliari aspetta a primavera i gol di Pavoletti per il quale però dovrà modificare un po’ l’assetto offensivo, il Parma confida nei gol del desaparecido Inglese. La Fiorentina soltanto a marzo riavrà il talento dell’indomabile Ribéry, ma intanto Iachini, il nuovo allenatore, può fare affidamento sulla verve di Chiesa che in questi primi mesi, stordito dalle diatribe del mercato e condizionato da una leggera ma subdola forma di infiammazione al pube, è stato l’uomo in meno anziché quello in più.

          Anno nuovo, vita nuova. In attesa del mercato, gli allenatori contano sui rinforzi fatti in casa. E di sicuro qualcosa cambierà.


          CorSera
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            Lazio e Roma le alternative alle due prime della classe Inter e Juventus

            Il campionato ricomincia con biancocelesti (12.30, Sky) e giallorossi (20.45, Dazn) in campo a Brescia e contro il Torino. Tra i guai della Capitale non c’è il calcio

            L’indagine dell’Istituto Piepoli pubblicata dal Corriere della Sera non lascia dubbi: i romani non sono contenti di Roma. Per il 65% si vive «male o molto male», per il 64% «è peggiorata» e il 72% bocciano la sindaca Virginia Raggi, con rifiuti, traffico, trasporti pubblici e condizione delle strade come prime emergenze. In mezzo a tale sfacelo, il calcio Capitale sembra un paradiso. Non a caso Szczesny, diretto interessato in quanto portiere juventino, ha inserito Lazio e Roma, naturalmente insieme all’Inter, tra le contendenti per lo scudetto.

            Tocca proprio alla Lazio, che è la squadra più in forma del momento e che viene dalla vittoria in Supercoppa contro la Juve e da 8 successi consecutivi in campionato, aprire il 2020 della serie A. Trasferta a Brescia, con fischio d’inizio alle 12.30 (Sky), e doppia caccia: a Inter e Juve (a +6 ma con una partita in più, i biancocelesti recupereranno contro il Verona il 5 febbraio) e al record della squadra di Eriksson, che nel campionato 1998-99 arrivò a 9 successi di fila.


            Simone Inzaghi, che non avrà gli squalificati Luis Alberto e Leiva, potrebbe arretrare Correa a centrocampo e schierare insieme Immobile e Caicedo: «Lasciamo un 2019 che ci ha dato grandi soddisfazioni: abbiamo vinto due Coppe, ma adesso bisogna riattaccare subito. Dobbiamo essere consapevoli del nostro percorso e al contempo restare umili. Le insidie sono dietro l’angolo, veniamo da 15 giorni di pausa. Bisognerà fare una partita da Lazio, voglio il 120%». Sorvegliato speciale, Mario Balotelli, che può a sua volta fare un record: se dovesse aprire le marcature per il Brescia diventerebbe il primo giocatore della storia del calcio italiano ad aver «inaugurato» due decenni consecutivi. Il 6 gennaio 2010, in Chievo-Inter 0-1, SuperMario segnò il primo gol dell’anno nell’anticipo delle 12.30.

            La Roma è attesa in serata, all’Olimpico, a una prova di maturità contro il Torino (20.45, Sky). Fonseca ha detto e ripetuto che la squadra non è stata distratta dalle voci sull’imminente cambio di proprietà, da James Pallotta a Dan Friedkin: «Abbiamo iniziato un nuovo processo, stiamo migliorando, la squadra deve pensare solo alla prossima partita con il Torino, che è una gara da vincere anche se è sempre difficile giocare contro di loro. Nelle ultime tre partite fuori casa ne hanno vinte due e pareggiata una».

            Non convocati Kluivert (che salterà anche la Juve), Pastore (out un altro mese) e Fazio, che sarebbe comunque andato in panchina. La sosta ha interrotto un buon momento — vittorie con Brescia, Verona, Spal e Fiorentina, più il pareggio a San Siro contro l’Inter — ma è stata utile per far rifiatare i «soliti noti» che, a partire da Dzeko e Kolarov, le stanno giocando tutte. È vero che ci vorrà ancora un mese perché Dan Friedkin chiuda il «deal» per diventare il ventiquattresimo presidente giallorosso, ma è sicuro che aprire il 2020 con una vittoria sarebbe per la squadra il miglior modo per presentarsi al nuovo capo.


            CorSera
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              Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
              Escludiamo subito allenatori stranieri...e' troppo rischioso puntare su qualcuno che non conosce la serie A. Conte non si puo' prendere...Sarri nemmeno. Allegri non credo proprio. Chi rimane?

              Inzaghi?

              Cmq ragazzi secondo me Carletto non è bollito per nulla.
              È una vistra fissazione.
              È il numero 1 al.mondo









              "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
              Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
              vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

              (L. Pirandello)

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                Spalletti

                Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk

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                  Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                  Spalletti

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                  In effetti c'e' libero pure lui, ma si parlava di gente giovane, fresca e affamata. Io pensavo proprio ad Inzaghi (Simone).
                  I SUOI goals:
                  -Serie A: 189
                  -Serie B: 6
                  -Super League: 5
                  -Coppa Italia: 13
                  -Chinese FA Cup: 1
                  -Coppa UEFA: 5
                  -Champions League: 13
                  -Nazionale Under 21: 19
                  -Nazionale: 19
                  TOTALE: 270

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                      Pioli a Veltroni: "Con Ibra rifaccio il Milan. Ecco come..."


                      Ecco uno stralcio della lunga chiacchierata tra il tecnico rossonero e Walter Veltroni. Dal campione svedese a Van Basten ecco uno stralcio dell'intervista

                      Stefano Pioli, cosa cambia nel Milan con l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic?
                      "Ibrahimovic è un giocatore insaziabile, ha carisma e non ha mai smesso di migliorarsi e di aggiornarsi. Porterà entusiasmo, esperienza e tanta voglia di fare. La proprietà e i dirigenti mi hanno fatto un grande regalo, adesso dobbiamo essere bravi a sfruttare Ibra nel modo giusto, non usarlo come scudo. Noi dobbiamo imparare a essere il Milan, acquisendo quella convinzione e determinazione che troppe volte è mancata".

                      Ha trovato la squadra psicologicamente fragile?
                      "Onestamente l’ho trovata un po’ confusa, con situazioni non troppo chiare

                      C’è un giocatore della storia del Milan che vorrebbe allenare qui a Milanello un pomeriggio?
                      Ho avuto la fortuna di marcare Van Basten quando giocavo a Firenze. È l’attaccante più forte, più completo che io abbia mai marcato".

                      Che cos’ha Piatek?
                      "Adesso credo stia bene, secondo me sta facendo delle buone prestazioni. Ma è chiaro che tutti dal centravanti si aspettano i gol e quindi viene criticato quando non segna".

                      Dove pensa di portare il Milan a fine campionato?
                      Più in alto possibile. Non sarà una squadra di fenomeni, ma è una buonissima squadra".

                      Ecco uno stralcio della lunga chiacchierata tra il tecnico rossonero e Walter Veltroni. Dal campione svedese a Van Basten ecco uno stralcio dell'intervista
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                        Florenzi e Perotti confermati. Anche Fazio ko

                        IL TEMPO (F. BIAFORA) - Il 2020 della Roma si apre come era finito, ovvero con l'infermeria piena. Contro il Torino Fonseca dovrà fare a meno di Zappacosta, Santon, Cristante, Pastore, Kluivert e all'ultimo momento anche di Fazio. Il difensore argentino ha avvertito un problema all’adduttore destro (è la seconda partita dell’anno che salta per questo fastidio) e per evitare di aggravare la situazione lo staff medico ha preferito lasciarlo a casa a scopo precauzionale. Di certo l'assenza del numero 20 non influenzerà le scelte del tecnico portoghese, che vuole iniziare il nuovo anno con una vittoria con i granata, così come era successo già nel gennaio 2019. La Roma ha trovato una solida base e schiererà probabilmente la stessa formazione che ha battuto sonoramente la Fiorentina, con l’unico ballottaggio che riguarda il ruolo di esterno sinistro d'attacco. Perotti ha superato tutti nelle gerarchie anche grazie all’infortunio di Kluivert - «Justin non sta bene, ha avuto un problema muscolare e non lo voglio rischiare, può essere pronto dopo la Juve.

                        Per Pastore serve più tempo, è un problema più difficile da risolvere» le parole di Fonseca in conferenza - ed è pronto alla quinta partita di fila dall'inizio, con Mkhitaryan lasciato in panchina. In difesa sarà ancora una volta Florenzi ad agire sulla fascia destra. Le voci di mercato e di un addio sembrano ormai un ricordo lontano e il capitano della Roma è pronto a disputare la quarta gara consecutiva da titolare. Tanti gli indisponibili anche per Mazzarri (out Ansaldi, Bremer, Baselli, Parigini, Millico, Iago Falque e Lyanco), che però pretende una reazione dai suoi nonostante il difficile impegno: «Le statistiche possono essere sovvertite, mi tocco. La Roma sta andando a mille, ha valori eccezionali. Sono una corazzata, ma dobbia-mo pensare che possiamo fargli male. E una trasferta proibitiva, ma questa sensazione va trasformata in qualcos'altro».

                        IL TEMPO (F. BIAFORA) - Il 2020 della Roma si apre come era finito, ovvero con l'infermeria piena. Contro il Torino Fonseca dovrà fare a meno di Zappacosta, Santon, Cristante, Pastore, Kluivert e all'ultimo momento anche di Fazio. Il difensore argentino ha avvertito un problema all’adduttore...
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                          Si riparte con Brescia-Lazio alle 12,30. La Lazio (che ha una partita in meno) potrebbe virtualmente agguantare il primo posto se vince a Brescia.

                          Stasera Roma-Torino. Mazzarri è pericolante, non può permettersi una sconfitta.
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                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                            In effetti c'e' libero pure lui, ma si parlava di gente giovane, fresca e affamata. Io pensavo proprio ad Inzaghi (Simone).

                            io Pippo!!!!









                            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                            (L. Pirandello)

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                              Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                              io Pippo!!!!
                              Si vede
                              Originariamente Scritto da Alberto84
                              Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                              Originariamente Scritto da debe
                              Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                              Originariamente Scritto da Zbigniew
                              Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                              Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                                Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                                io Pippo!!!!
                                Io pure, ma mica dico tutte ste stronzate.

                                Inviato dal mio VTR-L09 utilizzando Tapatalk
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                                Free at last, they took your life
                                They could not take your PRIDE

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