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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Zirkzee, duello Milan-Napoli. Rossoneri in vantaggio, De Laurentiis cerca il sorpasso

    ​L’attaccante olandese sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato. Il Napoli lo vuole per il dopo Osimhen, il Bologna parte da una richiesta di 60 milioni

    L’attaccante olandese sarà uno dei pezzi pregiati del prossimo mercato. Il Napoli lo vuole per il dopo Osimhen, il Bologna parte da una richiesta di 60 milioni
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Champions, la corsa: Milan, Atalanta, Roma, Bologna, Napoli, Fiorentina e Lazio. Chi sta meglio

      La nuova Champions è come un tesoro, col montepremi più alto di sempre con 2,5 miliardi di euro. Sette squadre in corsa, tutto quello che c’è da sapere

      La caccia al tesoro è partita, chi si ferma è perduto. Sarà una corsa lunga cento giorni o poco più: quindici partite, da qui al 26 maggio, che possono cambiare il presente ma soprattutto il futuro. Perché esserci o non esserci, in Champions, fa tutta la differenza del mondo: la nuova formula, quella del triennio 2024-27, che prenderà il via a settembre con un maxi girone unico da 36 squadre, in stile Eurolega di basket, sarà ancora più ricca e porterà nelle casse delle partecipanti un assegno dorato da 60 milioni di euro. Un’iniezione di capitali che consentirà di pianificare mercato e strategie di crescita con tutta un’altra prospettiva. Ampliando ulteriormente il divario fra chi c’è e chi non c’è.

      La 24ª giornata, l’ultima prima della ripresa delle coppe europee, che rappresenteranno una variabile decisiva, segnerà già un primo crocevia: ben due gli scontri chiave, come Roma-Inter di domani sera alle 18 e Milan-Napoli di domenica alle 20.45. Rigenerata dalla cura De Rossi, la squadra della Capitale vuole superare il primo vero esame di maturità dopo tre vittorie con altrettante squadre di bassa classifica. Per una volta, anche la Juventus fa il tifo per i giallorossi: il duello dell’Olimpico potrebbe avere riflessi sulla corsa scudetto. Lukaku e Dybala sono i grandi attesi, specialmente il belga, che all’andata a San Siro fu fischiato sonoramente dai suoi ex tifosi. Romelu va a caccia della sua personale rivincita.

      A proposito di Napoli, pesa doppio la sfida di San Siro. Nel mucchio selvaggio, il posto più comodo lo occupa il Milan. Quel +11 sul quinto posto è un vantaggio rassicurante, ma lo scenario rossonero è delicato: l’obiettivo di Pioli e mettersi in tasca il prima possibile il pass per poi potersi concentrare sull’Europa League. Alzare il trofeo il 22 maggio a Dublino potrebbe cambiare il volto alla stagione. Giroud e i suoi stanno bene: 5 vittorie nelle ultime 6. Serve continuità, ma di fronte troveranno un Napoli che non può permettersi altri passi falsi.

      Il successo in extremis sul Verona non è bastato a portare serenità in un ambiente sempre sul filo della tensione. E il presidente De Laurentiis di certo non sta aiutando. Lo scudetto è ormai un ricordo lontano, ma la qualificazione alla prossima Champions resta alla portata. Osimhen tornerà dalla Coppa d’Africa e vorrà provare a lasciare il segno prima di cambiare aria in estate. In più la squadra di Mazzarri è quella che si è rinforzata di più sul mercato a gennaio: col ritorno delle coppe, la panchina lunga può fare la differenza.

      Detto che il Bologna (l’unica del lotto a potersi concentrare solo sul campionato) corre sulle ali dell’entusiasmo con la classe di Zirkzee e le alchimie di Thiago Motta, la più in forma è senza dubbio l’Atalanta. Non solo per i 4 successi nelle ultime 5, ma per la prova di forza mostrata: la banda Gasperini sta bene di testa e di gambe. De Ketelaere, oggetto misterioso al Milan, è l’uomo in più. E il bomber Lookman sta per rientrare dalla Coppa d’Africa. L’ostacolo potrebbe essere il triplo impegno fra campionato, Coppa Italia ed Europa League, non semplice da gestire. Discorso simile per Lazio e Fiorentina, le due più in difficoltà, all’eterna ricerca di un equilibrio che non trovano mai. Dovranno fare entrambe i conti con le coppe: Sarri ha il Bayern in Champions, mentre Italiano aspetta gli ottavi di Conference. Ostacoli in più, insidie aggiuntive. Ma la caccia al tesoro funziona così, non aspetta nessuno.

      CorSera

























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      sopra una sola teca di cristallo
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      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Sul "cartellino blu" (ennesimo tentativo di assimilare il calcio agli sport americani) ripeto quanto detto in occasione di altre modifiche: quando ad ogni piè sospinto si mette mano ai regolamenti, cambiando e stravolgendo di continuo, quello è il segno più chiaro di un sistema in profonda crisi- e difatti il calcio non trova più pace, nel tarantolamento di continui cambi di formula delle manifestazioni, introduzioni di nuove, sconvolgimenti regolamentari.
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          ennesima oscenità
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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            Dovrebbero pensare a perfezionare quello che hanno, invece di ste puttánate
            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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              ma non capisco perchè sta cosa dell'espulsione temporanea a cosa serve?
              piuttosto che rivedano alcune sanzioni stop
              Originariamente Scritto da Marco pl
              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
              Originariamente Scritto da master wallace
              IO? Mai masturbato.
              Originariamente Scritto da master wallace
              Io sono drogato..

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                Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                ma non capisco perchè sta cosa dell'espulsione temporanea a cosa serve?
                piuttosto che rivedano alcune sanzioni stop
                Per fare più casino
                Non gli basta l'attuale
                Già sono in totale delirio interpretativo con il Var, non mi voglio immaginare se mettessero un altro cartellino cosa possa venire fuori
                "No, ma quello non era da giallo, era da blu"
                Per carità di Iddio
                Speriamo sia una strønzata che muoia sul nascere Poi non avrebbero rispetto per i daltonici, non sarebbe inclusivo
                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                  Cagliari-Lazio
                  (ore 15 su Dazn)
                  Dopo la batosta contro la Roma (4-0, 5 febbraio), il Cagliari non può più sbagliare. Claudio Ranieri è consapevole di tutte le insidie che la sua squadra dovrà affrontare contro Maurizio Sarri: «Giocano con un solo play, un 4-3-3 classico con le ali. Loro vengono sempre all’interno per stimolare la sovrapposizione dei terzini o l’inserimento delle mezzali. Giocano in verticale, dobbiamo stare attenti e restare concentrati perché i biancocelesti sono davvero bravi», ha detto. Anche la Lazio deve rifarsi dalla sconfitta in casa dell’Atalanta (3-1, 4 febbraio) e si aggrappa a Immobile. L’attaccante deve rimettersi sulle spalle la squadra, riprendersi la titolarità e nascondere ogni mal di pancia. E deve ritrovare un gol su azione che, in campionato, gli manca addirittura da Lecce, dal 20 agosto alla prima giornata.

                  Roma-Inter
                  (ore 18 su Dazn)
                  Primo vero esame per Daniele De Rossi, che insegue la quarta vittoria su quattro da quando siede sulla panchina della Roma al posto di José Mourinho: «Ci stiamo preparando con coraggio, intelligenza e conoscenza. Ogni squadra del mondo è battibile e lo è anche l’Inter che è la più forte del campionato. È una squadra abituata a tenere il dominio del gioco in pugno, sappiamo che ci sono delle cose che possono dargli fastidio, siamo consapevoli che siamo una squadra forte e possiamo fare una grande partita», ha detto l’allenatore dei giallorossi. Sulla panchina nerazzurra, invece, non ci sarà Simone Inzaghi, out per squalifica. I nerazzurri provano ad allungare in vetta puntando su Thuram-Lautaro Martinez, la nuova coppia offensiva dopo l’addio dell’estate scorsa di Lukaku, ora nella Capitale.

                  CorSera









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                    Lukaku in Roma-Inter, la voglia di farsi rimpiangere dagli ex compagni

                    All’andata Romelu Lukaku fu accolto a San Siro da fischietti (proibiti) e app, i tifosi dell’Inter non l’hanno perdonato. Alla Roma attraversa un momento di calo, ma De Rossi lo esalta: «Se gioca così segnerà tanto»

                    Q uella dell’andata fu la partita dei fischietti (proibiti) e delle app scaricate sugli smartphone per scatenare l’inferno ogni volta che toccava il pallone. Per Romelu Lukaku la gara del 29 ottobre scorso, a San Siro, davanti al pubblico che non gli perdonava di aver flirtato in estate con la Juventus, fu un dolore quasi fisico. Toccò pochi palloni, prese una valanga di insulti (ma nessun comportamento degenerò) e perse la partita. Volatilizzati i 57 gol segnati in 97 presenze con la maglia dell’Inter. Sembra un secolo fa. Adesso, sulla panchina della Roma che fu di José Mourinho, c’è Daniele De Rossi, che ne ha vinte tre di fila ma dato che le avversarie si chiamavano Verona, Salernitana e Cagliari sembra quasi che quei 9 punti non contino. La sfida contro l’Inter — come quella di giovedì prossimo, in Europa League, a Rotterdam contro il Feyenoord — alza l’asticella, però sono proprio partite come quella di oggi (naturalmente lo stadio è sold out) che marcano la differenza.

                    Lukaku ha segnato il primo gol dell’era De Rossi, dopo 19 minuti contro il Verona, e poi, in quanto a reti, si è fermato. La ribalta l’hanno presa Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala, con 3 gol in 3 presenze. A De Rossi, però, è piaciuto anche il Lukaku uomo squadra: «L’attesa di Romelu? Io cerco sempre di scindere l’aspetto emotivo da quello calcistico. Mi basterebbe che facesse la stessa partita che ha fatto contro il Cagliari: ha giocato per la squadra, ha fatto partire le azioni più importanti e ha tirato in porta più volte. E se tira in porta 5, 6, 7 volte a partita farà tantissimi gol. A volte giochi contro la tua ex squadra e fai un partitone; a volte fai delle partite meno positive e sembra che tu abbia sofferto l’ambiente, invece è solo che avevi affrontato una squadra molto forte».

                    Lukaku è in prestito secco alla Roma fino a giugno. Il Chelsea ha inserito nel suo contratto una clausola rescissoria da 43 milioni di euro. Impensabile per una Roma non qualificata per la Champions League e comunque da valutare dopo il rientro di Tammy Abraham, a marzo, che al contrario di Lukaku è di proprietà del club e ha un contratto fino al 2026. Ma questi saranno problemi di gestione futura per De Rossi — è rientrato anche Azmoun dalla Coppa d’Asia e sarà a disposizione — perché l’interesse del tecnico ora è focalizzato solo sull’Inter.

                    Questi i numeri di Lukaku alla Roma: 20 presenze, 1.720 minuti e 9 gol in campionato; 2 presenze, 180 minuti e un gol in Coppa Italia; 6 presenze, 494 minuti e 5 gol in Europa League. Dopo una partenza esplosiva — 7 gol nelle prime 7 partite da titolare tra campionato e Europa League — è arrivato un calo ma Lukaku è sempre stato una presenza fondamentale nell’attacco giallorosso. Con De Rossi, rispetto a Mou, è anche un po’ meno solo, per via del cambio di modulo. La sua avventura alla Roma potrebbe essere di un anno solo, ma di sicuro la data di oggi l’ha segnata da tempo sull’agenda. Senza vendette da prendere ma con tanta voglia di farsi rimpiangere.


                    CorSera












                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Chissà a quali squadre si riferivano:

                      LONDRA - Due leggende del Manchester United accusano alcune squadre italiane di doping. Nomi non ne fanno perché, come dice lo stesso ex capitano dei Red Devils Gary Neville, altrimenti “avremmo problemi legali”. Ma le dichiarazioni sue e di un altro ex leader dello United, Roy Keane, oggi entrambi commentatori di Sky in Inghilterra e protagonisti del podcast "Stick To Football", fanno discutere. "Alcune squadre italiane non erano pulite”


                      Chiacchierando su alcuni match di Champions League tra Manchester United e altre imprecisate squadre italiane, Neville accusa: “Ci sono alcune partite che non mi hanno più abbandonato. Alcune squadre contro di noi secondo me non erano pulite. Almeno così pensammo all’epoca. Eravamo molto in forma in quel periodo, neanche bevevamo, pensavamo di giocarcela fisicamente fino alla fine. Invece no. Immediatamente pensavamo, durante e dopo il match: “C’è qualcosa di strano, qui c’è qualcosa di strano…”, e ricordo ancora oggi questa sensazione mentre uscivo dal campo dopo una partita contro una squadra italiana”. "Noi distrutti, i giocatori delle italiane freschissimi”


                      Neville aggiunge: “Oggi, se guardiamo indietro nel tempo, si possono scoprire molte cose. Lo abbiamo visto nel ciclismo e in altri sport dove c’erano alcuni dottori… credo che anche più tardi, a metà degli anni Duemila, altri due miei compagni di squadra abbiano provato la mia stessa sensazione”. Roy Kean concorda: “Quando giocavamo contro certe squadre, a fine partita io e Gary eravamo distrutti… mentre i giocatori di un paio di squadre italiane sembravano freschissimi, come se non avessero neanche giocato la partita. Era tutto molto strano”.
                      sigpic
                      Free at last, they took your life
                      They could not take your PRIDE

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                        presumo inter e juve
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                          Assolutamente superflui.
                          Senza prove io pure posso rilasciare un'intervista in cui dico che vengo dal Alpha Centauri.
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                            Ma queste sono pure e semplici opinioni che valgono come tali. La stessa cosa si dice in giro delle squadre inglesi: "corrono tanto, giocano tantissime partite e rispetto alle italiane vanno sempre al doppio, chissà come fanno...", questo è un pensiero comune circa le inglesi.

                            Alcuni lo dicono anche dell'Atalanta: "ammazza quanto corre la squadra di Gasperini"...lo si è detto del Napoli l'anno scorso, lo si dice quando una squadra è molto atletica e senza mai o quasi infortuni...sono vulgate da tifosi.

                            PS: se vi ricordate lo si diceva e molto anche delle spagnole nel periodo in cui, tra club e nazionale, vincevano tutto.
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                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Importante vittoria.


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                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                Cagliari-Lazio 1-3, i biancocelesti ripartono. Immobile, gol numero 200 in serie A

                                ​La squadra di Sarri torna al successo vincendo in Sardegna. Autogol di Deiola nel primo tempo, ad inizio ripresa Ciro raddoppia, Gaetano riporta in partita Ranieri ma Felipe Anderson chiude i giochi

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                                C. Campo - Moriremo Lontani


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