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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Ancora oggi viene naturale pensare a Vialli e associarci Mancini o viceversa, perchè nel calcio di quegli anni erano un tutt'uno: Vialli&Mancini...che tra l'altro calcisticamente si completavano a meraviglia.

    Quella Sampdoria...Vialli e Mancini certo, ma anche i Vierchowod, i Lombardo, i Cerezo...e ancora Dossena, Lanna, Mannini, Pagliuca in porta ecc...

    Boskov in panchina, Mantovani alla presidenza, due papà per quella nidiata di campioni e ottimi giocatori e anche grandi gregari - che in una squadra servono come il pane.

    Un calcio meraviglioso, dove anche le Sampdoria erano squadre che affascinavano, vincevano.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Quella Sampdoria era tanta ma proprio tanta roba
      Originariamente Scritto da Marco pl
      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      IO? Mai masturbato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      Io sono drogato..

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        Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
        Quella Sampdoria era tanta ma proprio tanta roba
        Calata nel presente ne avrebbe vinto più d'uno di scudetto. In Italia una rosa simile te la sogni ormai.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Calata nel presente ne avrebbe vinto più d'uno di scudetto. In Italia una rosa simile te la sogni ormai.
            ricordo ancora il mio dispiacere quando perse col barcellona la finale di coppa campioni. Tifai come fosse la mia squadra

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              Vinsero anche una coppa delle coppe e svariate coppe Italia.
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Oltretutto la Roma, al momento, e' la "delusione" solo perche' si e' rotto Dybala. Con lui in campo la Roma ha 2,3 punti di media...sarebbe 2° a 37 punti.
                E Dybala contro il Mazembe ha sempre fatto bene.
                Domenica il risultato e' scritto. Vittoria Roma....o pareggio se al Mazembe va di gran culo...

                Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
                TOTALE: 270

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                  I funerali in forma privata a Londra
                  I funerali di Gianluca Vialli si terranno in forma privata a Londra. Familiari e amici dall'Italia stanno raggiungendo la capitale britannica. Ancora non sono stati comunicati gli orari.
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                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
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                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Tra le decine e decine di messaggi e ricordi da ogni parte del mondo (non solo calcistico), ne manca uno: quello di Mancini. Questo suo silenzio è più che eloquente e dice tutto sul suo stato d'animo.
                    Last edited by Sean; 06-01-2023, 18:03:57.
                    ...ma di noi
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                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Andrea Agnelli su twitter saluta Vialli con questa foto:





                      E' il 1992. La finale di coppa campioni a Wembley tra Sampdoria e Barcellona.

                      Agnelli è quello con la maglia della Samp. Alla sua destra il fratello Giovannino, anche lui scomparso precocemente.
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                        Vialli, Massimo Mauro da lui in ospedale: «Era lucido per 10’ ogni 2 ore»

                        L’ex calciatore di Juventus e Napoli era legatissimo a Gianluca, con cui aveva dato vita alla «Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport». La visita a Londra negli ultimi giorni: «Mi chiese di massaggiargli le caviglie»

                        Massimo Mauro ha visto Gianluca Vialli il 21 dicembre in ospedale a Londra
                        , 16 giorni prima della notizia che, sapeva, sarebbe arrivata. Era stato l’amico Luca a chiamarlo e a chiedergli di andare da lui. Mauro non ha esitato e prima di Natale è volato in Inghilterra. A poche ore dalla morte è triste ma sollevato, per aver esaudito un suo desiderio e soprattutto per aver avuto la possibilità di salutarlo. Massimo e Gianluca hanno dato vita alla «Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport».


                        «Me lo aveva chiesto ed è stato molto importante per me essere lì. La considero una fortuna». Mauro ne parla visibilmente commosso al Tg1, racconta quell’incontro in ospedale che porterà per sempre nel cuore «Luca era ormai in condizioni molto critiche. È stato difficile avere una buona comunicazione. Ma, per 10’ ogni 2 ore, riusciva a essere lucido e allora abbiamo parlato della Juve, della Sampdoria, della fondazione, abbiamo parlato di quello di cui parlavamo sempre. Abbiamo riso».

                        Il ricordo della persona:«Gianluca era un uomo credibile e sapeva esercitare la leadership, il lavoro nella Nazionale assieme a Mancini lo testimonia — ha aggiunto — e non finirò mai di ringraziare il presidente della Figc, Gravina, per avergli concesso negli ultimi anni della propria vita questa esperienza straordinaria, che a Luca è servita tantissimo.

                        Il pomeriggio che sono arrivato a Londra, svegliandosi, Luca mi chiese di fargli un massaggio e io ho preso il suo polpaccio e gliel’ho massaggiato, a quel punto mi ha guardato e mi ha detto: “nonostante le mie condizioni, tu non avevi questi muscoli quando giocavi”, e ci siamo fatti una gran risata. Aveva capito in che condizioni si trovava, ma mi sembrava ugualmente sereno. Anche perché ha una famiglia bellissima, due ragazze come Olivia e Sofia fantastiche, una moglie che è stata straordinaria accanto a lui in questi anni. L’unica cosa che non è riuscito a fare è stato il presidente della Sampdoria, società alla quale voleva trasmettere tutto il proprio sapere calcistico».



                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          La Sampdoria di Vialli e Mancini: Boskov, le partitelle delle 5.000 lire, le cene e l’irripetibile «Bella stagione»

                          Vialli e Mancini sono stati il simbolo di quella che venne chiamata la «Sampd’oro»: una squadra di amici che «ha consumato ossa, sudore, sangue e fatica» per vincere lo scudetto e rendere «possibile l’impossibile»


                          «Una squadra di amici che ha consumato ossa, sudore, sangue e fatica per rendere possibile l’impossibile, sfidare e battere lo status quo, agitare le acque fino a scatenare uno tsunami».

                          Chi ha letto «La bella stagione», il libro-racconto collettivo dei giocatori della Sampdoria campione d’Italia nel ’91, sa di cosa si parla.

                          Di un gruppo molto speciale che riuscì a vincere lo scudetto nonostante il Milan degli olandesi, l’Inter dei tedeschi e il Napoli di Maradona, il gruppo guidato dai gemelli del gol, Luca Vialli — scomparso oggi, ad appena 58 anni — e Roberto Mancini.

                          Mancini arrivò a Genova nell’82, a 18 anni. Nella stagione precedente aveva segnato 9 gol con il Bologna ed era considerato il miglior talento in circolazione; Vialli due anni dopo, dalla Cremonese, la squadra della sua città. A battere la concorrenza di club più potenti e ricchi ci pensò Paolo Mantovani e i due ragazzi fecero subito capire di avere qualcosa di speciale diventando in fretta i leader tecnici e non solo di quella squadra che, appunto, scatenò uno tsunami nel calcio italiano.

                          Giovani, belli, bravi, scanzonati, Vialli&Mancini sono stati il simbolo di quella che venne chiamata Sampd’oro.

                          E Genova, una città che lascia respirare anche le persone famose e che ha il mare (elemento sempre sottolineato da Vialli), il posto giusto per proporre qualcosa che non si era mai visto e che difficilmente si potrà vedere ancora.

                          La Samp di Vialli&Mancini aveva tempi, consuetudini, rituali particolari.

                          Si allenava a Bogliasco agli ordini di Vujadin Boskov e poteva capitare che all’allenamento partecipassero pure i due cani di Toninho Cerezo, monumentali bovari delle Fiandre.

                          Al giovedì si giocava la partitella delle 5.000 lire, affrontata regolarmente come fosse la finale di Coppa dei Campioni, a fine allenamento le sfide di pallacanestro (Katanec era imbattibile, tanto che Lombardo era convinto che avesse sbagliato sport).

                          Le cene settimanali dove si scherzava, si parlava di donne e di tattica.

                          Vialli&Mancini erano l’anima, in campo e fuori: «Io e Mancio eravamo come in trincea — ha raccontato Vialli —, io coprivo le spalle a lui e lui a me. Abbiamo dormito per dieci anni uno di fianco all’altro».

                          Genova li aveva adottati ed era disposta a perdonargli tutto, dalle evoluzioni sulle moto d’acqua a qualche fuga al casinò a Montecarlo perché sul campo lasciavano sempre il segno.

                          Mancini ispirava, Vialli segnava.

                          Litigarono anche durante la «La bella stagione», per un po’ non si parlarono e quando uno doveva dire una cosa all’altro usava un compagno di squadra come messaggero. Ovviamente durò poco perché erano fatti per stare insieme.

                          Quando Vialli tornò in campo contro il Pisa dopo un brutto infortunio, Mancini mise a sedere l’intera difesa avversaria e invece di appoggiare la palla in porta la passò all’amico, che aveva più bisogno di lui di segnare. «Grazie, questo si che è un assist — scherzò Vialli festeggiando —, non come quando lanci alla cieca da 30 metri, io la prendo, sgomito, ne scarto due, faccio gol e poi scrivono: gol di Vialli su lancio pazzesco di Mancini...». «Cominciavi a darmi fastidio con tutto questo correre per il campo senza combinare niente» rispose Mancini.

                          Due amici che guidavano una squadra di amici.

                          Un legame forte, più forte delle cose della vita e del passare degli anni.Un legame che l’abbraccio sul prato di Wembley, dove persero la Champions con la Samp e dove avevano appena conquistato il titolo europeo con l’Italia spiega meglio di mille parole.

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Fiorentina-Sassuolo
                            (ore 15 su Dazn)
                            La Fiorentina cerca di ripartire dopo il pari con il Monza (1-1, 4 gennaio). Affronta in casa il Sassuolo, ferito dal k.o. contro la Sampdoria (2-1). «Nico Gonzalez lo aspettiamo a braccia aperte, siamo ansiosi di vederlo a pieno regime. Ha svolto pochi allenamenti con la squadra, ma sta bene e piano piano lo stiamo recuperando. Lui ha voglia ed è carico di tornare. Castrovilli? Lo abbiamo recuperato al 100%. Adesso serve metterlo in condizione, deve alzare il minutaggio e la tenuta fisica», ha detto Vincenzo Italiano. Così, invece, Alessio Dionisi: «La sconfitta? Devono girare le scatole perché possiamo e dobbiamo dare di più. Si gioca dopo tre giorni, la migliore cosa non c’è. Siamo responsabili di quello che abbiamo fatto e di quello che faremo in futuro».

                            Juventus-Udinese
                            (ore 18 su Dazn)
                            La Juventus cerca l’ottava vittoria di fila in campionato, dopo aver domato a fatica, e solo nel recupero, la Cremonese grazie a un gol di Milik (1-0). Prima della conferenza stampa Massimiliano Allegri ha chiesto un minuto di raccoglimento in ricordo di Gianluca Vialli, morto a Londra a causa di un tumore al pancreas. «Gianluca ha rappresentato tanto come giocatore e come uomo, un esempio da seguire. Mancherà sicuramente a tutti noi», ha detto. Poi: «Chiesa? Aveva bisogno di una partita ad alti ritmi come Cremona per poter crescere in condizione. Non so se partirà dal primo minuto perché deve recuperare minutaggio». Invece, Andrea Sottil: «La squadra sta tendenzialmente bene ci sono dei calciatori però, come ho già detto in precedenza nel post partita con l’Empoli, che hanno avuto infortuni muscolari importanti e sono stati gestiti, in accordo con lo staff di cui ho totale fiducia, in una maniera peculiare e precisa per portarli all’inizio di questa seconda parte di campionato in una condizione vicina al top. Qualche giocatore di questi, come Udogie ad esempio, bisogna gestirli come minutaggio e devo farlo pur considerando la partita stessa ed il suo sviluppo, proprio come fatto contro l’Empoli».

                            Monza-Inter
                            (ore 20.45 su Dazn, Sky Sport, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e in streaming su Sky Go e Now)
                            L’Inter ha iniziato alla grande il 2023, battendo il Napoli. Adesso la squadra di Simone Inzaghi si gode la vittoria, ed è quarta a -8 dagli azzurri, e si appresta ad affrontare in trasferta il Monza — per la prima volta in serie A — cercando di dare continuità alla bella vittoria. Il tecnico nerazzurro si coccola i suoi tre attaccanti, che hanno dimostrato di stare bene: Lukaku, Dzeko e Lautaro Martinez. Da parte sua, il Monza cerca il primo successo del nuovo anno, dopo aver strappato il pari contro la Fiorentina. «Voglio 26 animali, uno stadio pieno, vorrei rivivere quanto accaduto contro la Juventus. Percepisco entusiasmo, servirà atteggiamento mentale ottimo. Loro sono in salute, hanno messo in difficoltà il Napoli, dobbiamo essere consapevoli di stare affrontando una squadra di grande livello. Tuttavia anche noi siamo in un buon momento di forma e ce la giocheremo».


                            Giornata n.17
                            Sabato 7 gennaio 2023
                            Fiorentina – Sassuolo 15.00
                            Juventus – Udinese 18.00
                            Monza – Inter 20.45
                            Domenica 8 gennaio 2023
                            Salernitana – Torino 12.30
                            Lazio – Empoli 15.00
                            Spezia – Lecce 15.00
                            Sampdoria – Napoli 18.00
                            Milan – Roma 20.45
                            Lunedì 9 gennaio 2023
                            Verona – Cremonese 18.30
                            Bologna – Atalanta 20.45
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
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                              Mantovani fece un capolavoro
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                                In quegli anni ci sono state delle vere e proprie favole calcistiche provinciali, come quelle del verona e della samp. Un calcio nel quale, oltre ai soldi, ci si metteva il cuore. Pur senza generalizzare, ora è più un carrozzone su quale si sale o si scende a seconda della convenienza. Più che amori di una vita, giri di una notte con una escort.

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