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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Chissà se fosse andato al City invece che allo United. Avrebbe fatto arrabbiare tanti tifosi dell'United ma chi se ne frega, ora molti di loro ce l'hanno con lui lo stesso.
    Il rapporto con Guardiola penso avrebbe provocato scintille, però avrebbe potuto vincere ancora qualcosa, la Coppa Italia con la Juve con ogni probabilità rimarrà il suo ultimo trofeo (perlomeno europeo)

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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Pure schiodare da Torino all'ultimo secondo, rendendo difficoltosa la programmazione per sostituirlo, non è che sia stato il massimo.
      Si effettivamente si è messo a piangere voleva andare via dalla Juve a tutti i costi ed è finito in un club che manco ha giocato la Champions quest'anno
      Originariamente Scritto da Marco pl
      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      IO? Mai masturbato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      Io sono drogato..

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        Ranieri vicinissimo al ritorno al Cagliari.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Personalmente, da una prima lettura del ricorso, sono molto perplesso rispetto alla sussistenza delle condizioni necessarie previste dall’art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva affinché possa promuoversi un giudizio per revocazione che, per definizione, costituisce un mezzo di impugnazione straordinario

          ________

          Avvocato Grassani (quello del Napoli).
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Quante sirene per Mourinho: il Portogallo lo dividerebbe con la Roma, ma anche il Brasile lo vuole ct

            Il presidente della federcalcio di Lisbona contatterà direttamente lo Special One, mentre i verdeoro si muovono su Mendes. Il rapporto con il club giallorosso invece si è raffreddato, il mercato sarà decisivo

            Il futuro è spesso un concetto astratto. Non ha una data d'inizio, il futuro. Quello di José Mourinho, però, comincia oggi. È rimasto in Portogallo per festeggiare il Natale con la famiglia, e per uno religioso come lui non poteva essere diversamente, mentre la sua squadra, i suoi calciatori, sono tornati a casa. Senza di lui. Chissà se in questi giorni con la moglie Matilda e i figli, che si chiamano come loro due, José parlerà anche dei propri piani, delle proprie ambizioni. Chissà se a loro consegnerà i propri propositi per il 2023.

            Un intermediario partirà in queste ore da San Paolo. Sulla sua agenda, un solo nome: quello dello Special One. Il Brasile, la nazionale pentacampione ai Mondiali, vuole regalarsi un tecnico all'altezza della fama delle proprie stelle. Perché se hai in squadra Neymar, Casemiro, Thiago Silva, Richarlison, Vinicius, Alisson e non riesci a superare i quarti di finale, un problema esiste. Ednaldo Rodrigues, il presidente della Cbf, la federcalcio brasiliana, ha deciso di prendere personalmente in mano il dossier: ha dato mandato a un potente agente internazionale di iniziare a tessere i rapporti e a sondare le disponibilità dei migliori tecnici al mondo. Guardiola ha respinto le avances sul nascere, Ancelotti sembra intenzionato a restare al Real - così ha garantito pubblicamente - e allora il nome in testa alle preferenze è diventato quello di José Mourinho. Una tentazione da assecondare segretamente, senza esporsi, per questo la missione è affidata a un intermediario: uno in ottimi rapporti con il suo procuratore, Jorge Mendes, e che possa sondare disponibilità e interessi del tecnico della Roma. Per fine gennaio, a Rio vogliono una risposta: l'idea sarebbe di regalare alla Seleçao il primo tecnico straniero della sua storia, pur di offrirle il migliore in assoluto. E José può legittimamente ambire a questa corona, godendo in più del vantaggio di parlare la lingua.

            Come non bastasse, si è mosso anche il Portogallo. Altra grande delusa dei Mondiali in Qatar, perché l'eliminazione ai quarti col Marocco non è davvero andata giù a nessuno. È costata il posto a Fernando Santos, e da giorni si sa con assoluta certezza che il primo - ma verrebbe da dire unico - nome a cui la federazione pensa come sostituto sia quello di Mourinho. Che ha sempre detto di ambire a guidare la sua nazionale, prima o poi. Addirittura, A Bola scrive che il giorno di Santo Stefano sia previsto un appuntamento tra il presidente federale Fernando Gomes e José. In realtà, il 26 la Roma torna ad allenarsi, quindi se incontro sarà, avverrà prima: magari proprio domani. L'occasione per una vera offerta? Di certo, a Lisbona sarebbero disposti ad accettare di condividere i servizi dello Special One con la Roma in un doppio incarico. Fino a luglio o anche oltre.

            Ma qui, è inevitabile un'altra domanda: Mourinho ha davvero intenzione di restare a lungo alla Roma? Il suo contratto scade nel 2024, tra un anno e mezzo. Ma le ultime settimane hanno accentuato delle ruvidità tra lui e il club. Perché Mourinho non è soddisfatto della crescita e delle ambizioni della squadra e della società. Dall'atteggiamento di alcuni giocatori, anche leader, fino alle possibilità economiche e alle risposte del club alle sue richieste di mercato. Vorrebbe elementi con cui lazare il livello, non soltanto tecnico, dell'organico, in alcuni ruoli chiave, più per la prossima stagione che per il presente. Ma per ora gli è stato risposto che le risorse non abbondano, che il settlement agreement con la Uefa impone limiti agli affari per evitare una sanzione milionaria, che prima di comprare bisogna vendere eccetera. E lui già a ottobre ha scherzato - ma mica tanto, poi - su quanto fossero limitate le possibilità di fare acquisti. Insomma, la luna di miele è finita e nessuno può mettere la mano sul fuoco che José e la Roma possano arrivare felicemente alla scadenza del contratto nel 2024. Un quadro ideale per chi, come Brasile e Portogallo, volesse approfittarne.

            Il presidente della federcalcio di Lisbona contatterà direttamente lo Special One, mentre i verdeoro si muovono su Mendes. Il rapporto con il club …

            Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
            Mou ha capito che la proprieta' non puo spendere (mercato estivo finito in attivo) ed una volta che passera' l'euforia della conference, i tifosi vorranno vincere qualcosa. Non mi sorprenderei se ne andasse a fine stagione, iniziando con il doppio incarico nazionale club gia a Gennaio
            Bruno Fernandes, noto giornalista del quotidiano portoghese Record, ha rivelato in esclusiva ai microfoni del sito che si occupa di calciomercato un interessante retroscena sul futuro di José Mourinho. La Federcalcio lusitana è in forte pressing sull'allenatore della Roma per averlo come nuovo commissario tecnico, ma al momento la risposta dell'allenatore giallorosso sarebbe stata negativa: "Sappiamo cosa Mourinho ha detto al presidente della Federcalcio portoghese: ha ringraziato, ma ha detto che vuole concentrarsi solo sulla Roma - riferisce Bruno Fernandes -. Vuole vincere lo scudetto con i giallorossi e sta lavorando per questo. Vuole mettere la Roma nei primi 2-3 club italiani. Vuole raggiungere un titolo europeo ed italiano oltre la Conference League, ma la Roma dovrà dargli giocatori di alta qualità come hanno le altre squadre. È un suo obiettivo: vuole vincere il campionato, mettere la Roma su un altro livello. Questo è quello che abbiamo saputo dalla Federazione portoghese, che ora spinge per promuovere il ct dell’Under 21". [...]
            sigpic
            Free at last, they took your life
            They could not take your PRIDE

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              Per mettere la Roma tra i primi "2-3 club italiani" non penso gli basterà l'unico anno di contratto che ancora gli resta
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                UFFICIALE [emoji736]

                Claudio Ranieri è il nuovo allenatore del Cagliari: per il mister ex Sampdoria si tratta di un ritorno in Sardegna, vista la precedente esperienza con i rossoblu risalente al triennio 1988-1991 [emoji3059]

                Ranieri ha firmato un contratto che lo legherà al club fino al 2025, a partire dal 1° gennaio 2023 [emoji3578]

                #sportitalia #cagliari #ranieri

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                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  vabè , però per tutti sti soldi fa bene ad andare in Arabia ... sfido chiunque.

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                    Dai che si inizia.





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                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                      Dai che si inizia.





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                      Indubbiamente lo meriterebbe...









                      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                      (L. Pirandello)

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                        Lo merita assolutamente
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            Fabio Capello: «Arbitri, fischiate meno. E il possesso palla è la morte del calcio»

                            Il tecnico e le «lezioni» del Mondiale: «Teniamo i recuperi e la fine del possesso palla. Per lo scudetto vedo bene il Napoli perché ha convinzione e tante alternative». Ancelotti ct del Brasile? «Credo non si farà»


                            Fabio Capello, commentatore di punta di Sky Sport, è stato in Qatar durante la fase a gironi del Mondiale, poi è tornato per le semifinali e per il gran finale.

                            Cosa le è rimasto negli occhi?
                            «La freschezza atletica di tutti i giocatori, in un periodo della stagione perfetto per la forma. Questo ha reso le partite difficili per tutti, anche per quelli bravi. L’altra cosa che mi è rimasta impressa è la compattezza delle squadre: praticamente nessuna ha giocato con la difesa alta».

                            È stato il ritorno del gioco all’italiana, nel senso più nobile?
                            «Ho sentito parlare di tanti moduli, ma tutti quanti hanno giocato con il 9-1: compatti in difesa e poi all’attacco con tanti giocatori. Inutile inventare altro. Poi se giochi con tre centrali hai un’idea più difensiva, con quattro difensori hai un’idea più offensiva».


                            È sparito il possesso palla, che ne pensa?
                            «Meno male! Era la morte del calcio, la noia assoluta. Con il possesso togli la responsabilità a chi ha il pallone, con il passaggino laterale. Per giocarla in verticale ci vuole coraggio».

                            Solo due gol su punizione e pochissimi gol da fuori area. Perché?
                            «Segnare da lontano non è facile con le aree intasate. E sulle punizioni non si inventa nulla: o hai il piede o non ce l’hai».

                            Ha senso chiedersi cosa avrebbe potuto fare l’Italia?
                            «No, perché abbiamo ancora in testa la Nazionale degli Europei, che poi è sparita. Quella squadra avrebbe fatto bella figura».

                            Il centravanti è in via d’estinzione?
                            «Ce ne sono pochi, ma c’è stata anche la morte del falso nove. Giroud è stato un bell’esempio per il ruolo, ma è mancato Benzema».

                            Da allenatore ha capito meglio la rinuncia di Deschamps al Pallone d’oro?
                            «Sì, perché ho fatto la stessa cosa con Savicevic, prima dell’Intercontinentale 1993. Solo al mattino della partita mi hanno detto che poteva giocare, dopo che avevo preparato tutto con Raducioiu. Per rispetto, non l’ho fatto giocare. Ritenevo di essermi comportato bene verso la squadra. Ma la domanda resta: con Savicevic e con Benzema il Milan e la Francia avrebbero un trofeo in più? Forse sì».


                            Ha mai visto un centravanti come Lautaro che segna a mesi alterni?
                            «A me piace, è completo. Nella finale è stato un po’ lento nell’esecuzione. Questo deriva anche dal fatto che in Italia si va più piano».

                            Theo Hernandez come l’ha visto?
                            «Col freno a mano tirato, perché aveva davanti Mbappé, che non voleva che la sua acqua fosse occupata da altri: ci poteva nuotare solo lui».

                            Brozovic visto in Qatar si riprende senza problemi il ruolo di regista o con Calhanoglu il duello è stimolante?
                            «Come allenatore mi piacerebbe avere questi problemi di abbondanza, poi bisogna vedere come si vuole giocare. Può dipendere anche dalla partita».

                            Amrabat assomiglia a qualcuno dei grandi?
                            «Nella grinta, nella determinazione e nell’attenzione nel recuperare la palla ed essere sempre nel posto giusto, mi ricorda molto Gattuso. Con più qualità tecniche».

                            Che ne pensa del gestaccio del portiere Martinez?
                            «Uno stupido».

                            L’abito locale messo sulle spalle di Messi l’ha urtata o no?
                            «Lo vedo come un gesto di riconoscimento della grandezza: te lo metto perché hai fatto un’impresa. Altri lo leggono in modo politico, io la penso sportivamente».

                            Messi come Maradona: un dibattito che l’annoia o le stimola una riflessione?
                            «Per me lo era anche senza Mondiale: li metto fra i geni. Messi, Pelé e Maradona hanno fatto cose che gli altri nemmeno pensano».

                            Ancelotti c.t. del Brasile come lo vedrebbe?
                            «Lui è per tutte le stagioni, sarebbe bellissimo. Ma credo non si farà: prevarrà l’orgoglio nazionale brasiliano».


                            Che ne pensa del tramonto nuvoloso di Ronaldo?
                            «Se l’è cercato. E per quello che ha fatto in carriera, non gli fa onore. Non si discute il giocatore, ma il momento: è stato presuntuoso, è andato in giro a offrirsi senza trovare qualcuno che gli credesse. È diventato un po’ ingombrante per una squadra».

                            Mourinho potrebbe prendersi il doppio impegno Roma-Portogallo?
                            «Non credo, visto anche la serietà e l’attenzione che ci mette non penso che accetterebbe un incarico del genere. Devi vivere il ruolo di c.t., andare a vedere i giocatori, parlarci».

                            Nessuno ha mai fatto 52 giorni di sosta in mezzo alla stagione. Ci saranno sorprese?
                            «Sarà un altro campionato, dove i giocatori saranno freschi e riposati. Per me sarà bellissimo, di grande intensità, con un calcio verticale come quello visto al Mondiale. A una condizione».

                            Quale?
                            «Che gli arbitri lo permettano, perché fischiano troppo».

                            Dal Mondiale erediteremo i maxi recuperi?
                            «Con tutti fischi e le punizioni che ci sono in Italia, i recuperi del Mondiale sono il minimo. Mi aspetto questa applicazione, perché è giusto che tutti giochino lo stesso numero di minuti. La base è quella lì. Però il problema saranno gli arbitri, continuo a battere su questo punto. Al Mondiale ci sono stati errori, ma quelli bravi come Marciniak e Orsato ti fanno giocare: capiscono che il calcio è anche agonismo, una cosa fisica».


                            Il Napoli ha avuto giocatori meno spremuti dal Mondiale: un vantaggio?
                            «Può esserlo, ma conta di più il giusto mix di tecnica e forza che Spalletti ha a disposizione per restare in alto. Il Napoli mi ha impressionato per convinzione, qualità e alternative a disposizione».

                            Ci saranno subito Inter-Napoli e Napoli-Juve: sfide verità?
                            «Saranno test bellissimi».

                            Il Milan non fa (almeno) doppietta tricolore dal 1994 con lei in panchina. Pioli può puntare al bis?
                            «È difficile, ma le inseguitrici tra loro sono tutte molto vicine. Il Napoli però è favorito».

                            La Juve è stata scossa da un’inchiesta e dal terremoto interno: si aspetta una reazione o un contraccolpo?
                            «Dipende da quali giocatori recuperano. Nelle ultime partite si erano riviste la compattezza e la mentalità da Juve. Ma la differenza la fanno gli uomini di qualità, non certo gli schemi. Dal punto di vista ambientale, credo che Allegri abbia in mano la nave da guidare: esperienza e personalità non gli mancano. Anzi sarà una sfida più bella: può venire fuori l’orgoglio dei giocatori».

                            Di Maria dopo questa vittoria avrà più motivazioni?
                            «Al Mondiale ha fatto la differenza. Se alla Juve tornano anche Pogba, Chiesa e il miglior Vlahovic, sarà tutta un’altra musica».

                            Ma è meglio essere lepre o cacciatore?
                            «L’ansia ce l’ha chi deve rincorrere. Perché dipende dal valore di chi sta davanti: se ha una rosa di 14 giocatori, pensi di poterlo raggiungere, ma così è più difficile».

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              L'inchiesta plusvalenze continua, ma il club giallorosso non è tra gli indagati
                              Un processo sportivo da riaprire, un altro che potrebbe iniziare. Ma in nessuno dei due casi la Roma è coinvolta scrive Il Tempo. Al contrario da alcune ipotesi emerse nei giorni scorsi, tra i club oggetto della nuova inchiesta aperta dalla Procura Federale sulle operazioni di mercato sospette con scambi di giocatori che avrebbero fruttato plusvalenze fittizie non ci sono i giallorossi. L’affare che avrebbe potuto trascinare dentro l’indagine sportiva la società dei Friedkin (all’epoca dei fatti gestita ancora da Pallotta) è quello che a luglio del 2019 ha portato Leonardo Spinazzola a Trigoria e Luca Pellegrini alla Juventus, con l’esterno umbro valutato 29,5 milioni di euro generando una plusvalenza da 26,6 milioni per i bianconeri e il terzino cresciuto nel vivaio giallorosso 22 milioni. Nelle intercettazioni contenute nell’inchiesta penale Prisma, condotta dalla Procura di Torino, il direttore sportivo juventino Federico Cherubini, parlando con l’ex direttore finanziario Stefano Bertola, a proposito dell’operato di Paratici, diceva: “Ha fatto un fuori giri. È una coda lunghissima…e che ti ha portato a fare delle operazioni… che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare…Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo!“. L’operazione, però, almeno per ora non è finita sotto la lente d’ingrandimento del procuratore federale Chinè, che ha notificato alle altre società coinvolte l’apertura del nuovo fascicolo. Intanto è stata fissata per il 20 gennaio l’udienza presso la Corte Federale d’Appello sul ricorso presentato dalla procura Figc per la revocazione parziale della decisione assunta a fine maggio dalla stessa Corte sul caso plusvalenze.

                              Prosegue l'indagine penale 'Prisma' dopo gli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Torino
                              L'udienza davanti alla Corte d'appello federale sul caso plusvalenze nel quale sono coinvolte la Juventus e altre società - come riporta l'ANSA - è stata fissata per il 20 gennaio prossimo. La notifica alle parti è in corso. Ieri, la Procura federale aveva proposto ricorso per revocazione parziale nei confronti di Juve, Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara in merito alla decisione assunta nel maggio scorso dalla Corte federale di appello (conferma del proscioglimento deciso dal Tribunale federale nazionale) per il caso plusvalenze, in base all'esame dei documenti e degli atti istruttori dell'indagine penale 'Prisma' trasmessi dalla Procura della Repubblica di Torino. Il ricorso riguarda anche 52 dirigenti delle medesime società.
                              sigpic
                              Free at last, they took your life
                              They could not take your PRIDE

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                                Le intercettazioni, cioè quelle intercettazioni, sono state già valutate e giudicate nel processo sulle plusvalenze. E' impossibile determinare il valore "congruo" di un giocatore, pure se si ammette che quel valore è "gonfiato"...perchè per giudicare se è "gonfiato" dovresti avere un parametro di riferimento ("gonfiato" difatti rispetto a cosa, a quale prederminato valore X?) per cui il filone sulle plusvalenze finirà in nulla.

                                Non c'è un borsino dell'oro o della valuta. Non esiste un metro oggettivo ed universalmente valido.

                                Pellegrini e Spinazzola sono due titolari in A, Spinazzola è pure nazionale: 29 milioni non è "congruo"? E chi lo stabilisce? Casadei (nemmeno un minuto in A) è finito dall'Inter al Chelsea per 20 milioni: è il suo valore? Per il mercato sì.
                                Last edited by Sean; 24-12-2022, 11:23:07.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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