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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
    Lecce - Cagliari 2-2

    Partita folle, Cagliari avanti di due gol si fa rimontare al 92'.

    Leggo che a 7 minuti dalla fine conducevano 2-0 e poi hanno avuto un attacco di isteria facendosi buttare fuori due giocarori e permettendo il pareggio. La prossima volta imparano.

    Sta di fatto che il risultato consente alla Lazio di essere sola al terzo posto, alla Roma di agguantare il Cagliari al quarto. Per il Napoli il ritardo dalla zona champions è adesso di 5 punti.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Sarri nel pre Atletico mi pare con questa risposta chiarisca gli interrogativi che hanno fatto capolino anche qui circa il suo gioco. In sostanza si adegua ai calciatori e, secondo lui, la squadra ha certe caratteristiche, cioè è nata così:

      __________

      Le dispiace sentire che questa Juventus vince per il carattere dei singoli e non per il lavoro dell'allenatore?
      "Non leggo, non mi dispiace... Per valutare la prestazione della squadra non devo leggere quello che scrivi te. A volte mi imbatto in qualche articolo di grande intelligenza però ogni tanto. Cerco di estraniarmi, la squadra ha certe caratteristiche. Prima ero un talebano perché volevo giocare il mio calcio, ora no perché mi adeguo ai giocatori. Se dovessi continuare ad ascoltare diventerei matto, penso alla squadra senza dare peso a quel che c'è intorno".
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Che poi scusate, Spormediaset riporta che Raiola vuole, per il prossimo contratto di Donnarumma, 8 o 9 milioni...e per quali meriti? Cos'ha più di Scezni? Certe volte fa delle cappelle che la Sistina al confronto è un ripostiglio.

        Perchè è italiano? Chiesa 70 milioni e non gioca nemmeno contro il Verona, è in crisi. Bernardeschi 40 milioni e segna solo in nazionale. Eccoli gli italiani. Non è certo il portiere il problema della Juve.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          #BALOTELLI? È NERO, LAVORA PER SCHIARIRSI....”
          Con queste parole il presidente del #Brescia, Massimo #Cellino, risponde a una domanda sull’attaccante delle rondinelle ����
          #Sportitalia




          Originariamente Scritto da Sean
          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
            #BALOTELLI? È NERO, LAVORA PER SCHIARIRSI....”
            Con queste parole il presidente del #Brescia, Massimo #Cellino, risponde a una domanda sull’attaccante delle rondinelle ����
            #Sportitalia




            era una battuta nel senso di "schiarirsi le idee"?

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              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                L'agente di Biglia è un genio...
                L'agente di Lucas Biglia ha chiarito le immagini che ritraevano l'argentino al cellulare negli spogliatoi prima di Milan-Napoli
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
                TOTALE: 270

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                  Champions League, in campo Juventus, Atalanta, Napoli e Inter: siamo ormai alla resa dei conti, in ballo non solo la qualificazione ma anche il primo bilancio stagionale. La Juve deve andare oltre il caso Ronaldo, l’Atalanta si gioca tutto, il Napoli in piena bufera e l’Inter deve dimostrare in Europa ciò che ha dimostrato in Italia: ci riuscirà?

                  Il turno di Champions League è delicato, non ci sono solo le qualificazioni in ballo. La Juve ad esempio deve andare oltre il caso Ronaldo., che resta il punto interrogativo di questo inizio di stagione: come sta, quanto lo condiziona l’infortunio, com’è il suo rapporto con Sarri? Le prossime partite con Atletico e Leverkusen le servono per la conquista del primo posto ed accedere a un sorteggio possibilmente più abbordabile, questione non di poco conto date le ambizioni della squadra di Ronaldo ad arrivare al traguardo finale. Intanto c’è una Juve che va oltre Ronaldo, è la Juve dei non previsti Higuain & Dybala.

                  L’Atalanta di Gasperini ne ha prese talmente tante al suo esordio in Champions che ormai sono rimasti solo i miracoli, vincere e sperare negli errori degli altri.: il pareggio col Manchester City è stata una buona base per ritrovare fiducia, ma non basta.

                  L’Inter di Conte deve dimostrarsi allo stesso livello del campionato. Finora non ci è riuscita: l’ultima uscita è stata abbastanza inquietante, il ko di Dortmund con rimonta e sorpasso del Borussia, la sfuriata di Conte nei confronti della società sulle inefficienze e i mancati investimenti di mercato. Adesso c’è da andare oltre la diatriba interna.

                  La crisi del Napoli è sotto gli occhi di tutti, col Liverpool a metà settembre al San Paolo raggiunse l’apice, adesso – giunti al match di ritorno – è al minimo, la squadra ha avuto un crollo nel rendimento, la rottura con la società è totale: la squadra si è “ammutinata” rifiutando il ritiro, De Laurentiis è passato all’attacco con la richiesta di una raffica di multe pesantissime. Il senso di aver buttato via in pochissimo tempo il lavoro di anni è addirittura disarmante.

                  Last edited by Sean; 26-11-2019, 07:43:04.
                  ...ma di noi
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Milan, un concorrente in meno per Ibrahimovic. Mou: "Non verrà al Tottenham"

                    Il fondo Elliott dovrebbe dare il via libera a un'operazione che non rientra nei parametri stabiliti per le operazioni in entrata. Ma Pioli ha bisogno di un leader in grado di trascinare la squadra, pericolosamente vicina alla parte bassa della classifica

                    Il Milan riprende ad allenarsi domani pomeriggio, ma il raduno è fissato a pranzo. Pioli, che fin dall'inizio ha voluto aumentare le occasioni di ritrovo dei giocatori, vuole spingere la squadra a fare gruppo in questo gruppo delicatissimo. I rossoneri, reduci dall'1-1 casalingo contro il Napoli, non riescono a cambiare passo e restano pericolosamente vicini alla parte bassa della classifica.

                    Semaforo verde per la svolta

                    Club e proprietà hanno capito che occorre una svolta sul mercato di gennaio, anche venendo meno alla linea strategica di Elliott che vuole puntare su giocatori giovani da valorizzare. Ma ormai si è diffusa la convinzione intorno all'indispensabilità di un innesto in grado di trascinare la squadra anche fuori dal campo. Da qui nasce la decisone di puntare su Ibrahimovic (le alternative sono Mandzukic o Kean, che invece ha un'età che rientra nella politica di Elliott). L'ad Gazidis dovrebbe concedere una deroga lasciando la decisione finale alla componente sportiva della dirigenza, guidata da Boban e Maldini. Troppo delicato il momento per non tentare tutte le strade possibili alla ricerca della risalita. Poi i conti si faranno a fine stagione. Un anno fa a gennaio il Milan acquistò Paquetà e Piatek. Il via libera di Gazidis ed Elliott arrivò perché la squadra era in piena lotta per un posto in Champions League. E, a fine stagione, la mancata qualificazione ha pesato sulla valutazione di quegli acquisti effettuati da Leonardo e Maldini. Dodici mesi dopo, i presupposti sono diversi, ma nel frattempo gli investimenti sul mercato sono proseguiti. E in estate sono stati spesi oltre 90 milioni sul mercato.

                    Ibra, il Tottenham si sfila


                    Nel frattempo dalla corsa a Ibrahimovic si sfila il Tottenham. Lo assicura Mourinho che nei giorni scorsi avrebbe chiamato lo svedese: "Ho un buon rapporto con Zlatan - dice l'allenatore portoghese a Sky Sport Uk - è un giocatore fantastico e un ragazzo fantastico ma non vedo nessuna possibilità di portarlo qui. Abbiamo il miglior attaccante del campionato. Non avrebbe senso prendere Ibrahimovic quando hai Harry Kane in squadra".

                    Il fondo Elliott dovrebbe dare il via libera a un'operazione che non rientra nei parametri stabiliti per le operazioni in entrata. Ma Pioli ha bisogno di u…
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
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                      Champions: Napoli a Liverpool senza Insigne, ma Fabian Ruiz recupera

                      Il capitano soffre per la contusione al gomito destro rimediata sabato contro il Milan e non è stato convocato per il match di mercoledì con i detentori del trofeo, quinta giornata della fase a gironi. Ancelotti avrà a disposizione il centrocampista spagnolo e Mario Rui, anche deve essere monitorata la condizione del terzino

                      Non ci sarà Lorenzo Insigne nel Napoli che mercoledì sera ad Anfield Road (ore 21) sfiderà in Champions League il Liverpool detentore del trofeo per la quinta giornata della fase a gironi. Il capitano azzurro nella gara contro il Milan ha riportato una contusione al gomito destro e in mattinata ha svolto la prima parte dell'allenamento in gruppo, evitando però la partitina finale in quanto sofferente e non in grado di dare il massimo perché non riusciva a muovere bene il braccio. E così al termine della seduta mattutina, dopo un confronto con lo staff medico, si è deciso per il forfait dell'attaccante della Nazionale. Non è tra i convocati per la trasferta in terra inglese pure Ghoulam, che prosegue l'allenamento personalizzato.

                      Fabian Ruiz e Mario Rui partono per Liverpool

                      Sono invece inseriti nei 20 in partenza per Oltre Manica Fabian Ruiz e Mario Rui. Lo spagnolo è a disposizione, per quanto riguarda il terzino si deve monitorare la sua condizione. E' da tempo che non gioca e si è allenato a parte per varie volte. Carlo Ancelotti, comunque, confida in un rientro per riuscire ad avere un terzino sinistro di ruolo. La sfida con i campioni in carica potrebbe essere fondamentale per una ripartenza in caso di non sconfitta. Ma anche se si dovesse perdere nulla sarebbe perso per la qualificazione. E pure Ancelotti non verrebbe esonerato. Il tecnico, però, si giocherà tutto in campionato e contro il Genk. In attacco, con Milik ancora in infermeria, ci dovrebbe essere la coppia Mertens-Lozano. A centrocampo Fabian Ruiz andrà a sinistra con Allan e Zielinski sempre al centro. In difesa c'è da capire se ci sarà o meno Mario Rui: se dovesse partire dalla panchina allora Di Lorenzo potrebbe spostarsi a sinistra con Maksimovic bloccato a destra. Al centro del reparto Manolas e Koulibaly, con tra i pali Meret. Martedì mattina la partenza per Liverpool, quindi alle 19 conferenza stampa dell'allenatore con un calciatore.

                      Il capitano soffre per la contusione al gomito destro rimediata sabato contro il Milan e non è stato convocato per il match di mercoledì con i de…
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

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                        Brescia, Cellino: "Balotelli è nero, ma sta cercando di schiarirsi..."

                        Il presidente esordisce con uno scivolone nel parlare dell'attaccante. Il club: "Battuta fraintesa". Poi affonda: "Pensi più al calcio e meno ai social". Quindi una ulteriore precisazione: "Io razzista? Non mi devo discolpare"

                        Massimo Cellino lancia ancora stoccate a Balotelli. Il presidente del Brescia è torbato sull'esclusione dell'attaccante dai convocati per il match esterno contro la Roma, dopo che in settimana era stato allontanato dall'allenamento per scarso impegno e un atteggiamento non consono, secondo il tecnico Fabio Grosso.

                        Cellino: "Balotelli? E' nero, ma sta lavorando per schiarirsi..."

                        "Che succede con Balotelli? Che è nero, cosa vi devo dire. Sta lavorando per schiarirsi però c'ha molte difficoltà". Esordisce il presidente: Tradito da Balotelli? No, non leggo i social. Ma Mario dà più peso ai social che ai suoi valori da sportivo - ha dichiarato Cellino a margine dell'assemblea della Lega Serie A - Non l'ho preso per i social ma perché può ancora dire qualcosa nel mondo del calcio, quando sarà in condizione di farlo, se lo sarà, risponderà in campo. In quel momento tornerà ad essere un calciatore. Adesso mi sembra un po' lontano dall'esserlo. L'ho preso sognando che fosse un valore aggiunto, ma non speravo assolutamente che fosse quello che doveva salvare la squadra. L'ho detto anche a lui. E' troppo facile scaricare le colpe solo su Balotelli e usarlo come capro espiatorio. E' il motivo per cui ho cambiato allenatore. Andava più aiutato lui che noi, forse all'inizio eravamo in grado di farlo ma adesso ci siamo indeboliti come squadra ed è più difficile". Sulla frase d'esordio arriva poi la rettifica del club: "Una battuta a titolo di paradosso, palesemente fraintesa, rilasciata nel tentativo di sdrammatizzare un'esposizione mediatica eccessiva e con l'intento di proteggere il giocatore stesso".


                        "Io razzista? non mi devo discolpare"

                        "Chi è che mi ha dato del razzista? Se scrivete tutte le cazzate che dico, non smettete più di scrivere. Io non mi devo mica discolpare di una cosa alla quale non credo. La cosa tragica sapete qual è? E' che non sapete più che caz.. scrivere". Cellino, al termine dell'assemblea di Lega Serie A, è tornato così sulle sue dichiarazioni di qualche ora prima. "Se chiarisco - ha risposto, in sala stampa, a chi gli chiedeva di chiarire - faccio ancora più danni. Le persone per bene mi conoscono".

                        "Basta parlare solo di Mario"

                        A chi gli domandava di un possibile addio al Brescia dell'attaccante a gennaio, Cellino ha replicato: "E' successo che nel calcio ci sono squadre che combattono e vincono, se noi pensiamo che un giocatore da solo possa vincere la partita, offendiamo la squadra e il gioco del calcio. Il mio allenatore ha fatto un errore settimana scorsa, in conferenza stampa ha parlato di Balotelli e non della squadra. Ho preso Balotelli a fine mercato, non per fare abbonamenti né per vendere pubblicità. L'ho comprato perché poteva essere un valore aggiunto. Per sovraesposizione lo abbiamo fatto diventare un punto di debolezza. Se continuiamo a parlare di Balotelli facciamo male a lui e a noi stessi. Per questo dobbiamo parlarne il meno possibile e spegnere questi social. Sono la bestia del Duemila", ha ribadito il patron delle Rondinelle.

                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Cellino su Balotelli. Ora si muove la procura federale

                          Uscita sgradevole del presidente del Brescia: «È nero, sta lavorando per schiarirsi»
                          Supermario offeso e arrabbiato, l’addio a gennaio è sempre più vicino


                          «Che succede a Balotelli? Che è nero, sta lavorando per schiarirsi, ma ha tante difficoltà». Sarà anche stata una battuta, come ha provato a difendersi poi Massimo Cellino, ma ha avuto l’effetto della dinamite. C’è chi l’ha definita «frase choc» e chi «gaffe», l’unica certezza è che il patron del Brescia poteva risparmiarsela. Anzi: doveva. Nelle settimane in cui il sistema calcio prova finalmente a dichiarare guerra al razzismo, le parole di chi quel sistema lo regge — come il presidente di un club di serie A — hanno un peso doppio. Cellino avrebbe in più evitato a sé e al suo malandato Brescia, tristemente ultimo in classifica, una giornata da trend topic su Twitter. Reazione di Mario? Fino a tarda sera i suoi canali social sono rimasti off, ma chi gli sta vicino assicura che l’ha presa male. Parecchio. Chi lo conosce sa bene quanto sul tema sia sensibile, per quanto ha sofferto nel suo passato e per quanto gli capita ancora oggi, come la vicenda degli ululati del Bentegodi dimostra.

                          Balotelli e il Brescia sono sempre più lontani. L’episodio non fa altro che aggravare una situazione già difficile, con l’attaccante che domenica non è nemmeno stato convocato contro la Roma dopo che in settimana il tecnico Grosso lo aveva cacciato dall’allenamento per scarso impegno. «L’ho preso perché lo consideravo un valore aggiunto, deve dare risposte sul campo, non sui social, la peste del 2000, ma non è il capro espiatorio della difficile situazione del Brescia» ha aggiunto poi Cellino, prima di entrare all’assemblea della Lega calcio.


                          Mentre le sue frasi facevano il giro del mondo, il club lombardo è uscito con una nota per smentire ogni interpretazione razzista: «Si trattava di una battuta a titolo di paradosso, palesemente fraintesa, un tentativo di sdrammatizzare un’esposizione mediatica eccessiva e con l’intento di proteggere il giocatore». Eppure lo stesso Cellino, un paio d’ore più tardi, al termine dell’assemblea, ha usato parole diverse, di certo non distensive, né di retromarcia: «Chi è che mi ha dato del razzista? Io non mi devo mica discolpare di una cosa alla quale non credo. Non sapete più che caz... scrivere», ha detto ai cronisti che lo invitavano a chiarire: «Se chiarisco faccio ancora più danni. Le persone per bene mi conoscono».

                          La Federcalcio non ha commentato, mentre la procura federale starebbe valutando se ci sono gli estremi per deferire il patron biancazzurro. Insomma, un polverone. Che ha mandato in secondo piano le altre puntute critiche riservate dall’imprenditore sardo all’attaccante, che ha segnato solo 2 gol. Stoccata numero uno: «Balotelli dà più peso ai social che ai valori da sportivo — ha detto il presidente —. Ha ancora un’età per dire qualcosa nel calcio. Quando sarà in condizione di farlo, se lo sarà, risponderà in campo e tornerà a essere un calciatore. Ora mi sembra un po’ lontano dall’esserlo». Stoccata numero due, riferita in parte anche a chi Balotelli l’ha gestito in campo, vale a dire prima Corini e ora Grosso: «Ho preso Mario perché poteva essere un valore aggiunto. Per sovraesposizione lo abbiamo fatto diventare un punto di debolezza». Infine, la chiusura: «Balotelli andava aiutato più di quanto lui potesse aiutare noi. Ora ci siamo indeboliti, è più difficile farlo. Dobbiamo parlare meno possibile e chiudere questi ca... di social». Spegnere i telefonini potrebbe però non bastare, a ricomporre una frattura che sembra allargarsi ogni giorno. Un suo addio a gennaio è sempre più probabile.



                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Roma, oltre Friedkin i grandi investitori


                            IL MESSAGGERO (R. DIMITO) - Escono gli arabi, ed entrano i grandi investitori finanziari internazionali ad allenarsi per scendere in campo sulla Roma calcio, in contrapposizione con Dan Friedkin che, in solitario, potrebbe bruciare tutti. Ma non è detto. C'è una scadenza che James Pallotta e i suoi advisor (Golman Sachs e studio Chiomenti) hanno posto nelle ultime ore: fine anno. Cioè entro il prossimo mese dovrebbe essere chiara la soluzione, da concretizzare entro i primi mesi del 2020. Questo perché a gennaio si riapre il calcio mercato e senza un assetto proprietario definito la prospettiva è solo di vendere, magari addirittura il gioiello giallorosso Nicolò Zaniolo, centrocampista spesso in gol.

                            Essendosi accorciati i tempi, i consulenti stanno provando a stringere con alcuni dei 20 gruppi fattisi avanti. Friedkin che se n'è tornato a casa, ha messo al lavoro i suoi advisor di JpMorgan che oltre a spulciare i conti, stanno studiando l'operazione per entrare nella società. C'è il tema opa che spaventa tutti, la soglia da non oltrepassare è il 25%: ecco perché il magnate californiano distributore della Toyota potrebbe sottoscrivere una quota del 20% di un aumento di capitale da 150 milioni e nel tempo salire almeno al 51%.

                            Questo percorso potrebbe essere seguito anche dagli altri pretendenti. Chi?

                            Tutti gli arabi, per un verso o per l'altro, si sarebbero defilati, a cominciare da Mayhoola, la finanziaria della famiglia del Qatar che possiede Valentino e Pal Zileri, per citare le griffe più conosciute. Avrebbero voluto più tempo per riflettere, valutare e invece, il venditore vuole fare presto. Invece, i colloqui con alcuni private equity stanno avanzando. Ci sarebbero Permira, Blackstone, Kkr, Carlyle per citare quelli più blasonati. Kkr ha di recente acquisito, tramite la giapponese Ck Holdings, la Magneti Marelli e la minoranza dell'editore tedesco Axel Sringer; Blackstone ha investito circa tre miliardi in Italia; Carlyle ha da poco rilevato Forgital e Unifrutta; Permira si è aggiudicata le Piadinerie, Arcaplanet, la catena di negozi per animali. Almeno tre di questi fondi stanno anch'essi valutando i conti per avere un ordine di grandezza, considerato che Pallotta vorrebbe diluirsi a fronte di soldi freschi da iniettare nelle casse della Roma. Qualche spicciolo (si fa per dire) lo vorrebbe intascare, vendendo direttamente una parte del suo 79%, detenuto da Raptor, la finanziaria americana che ha la maggioranza attraverso Neep holding.

                            Lo schema dell'operazione di Friedkin ma anche degli altri investitori, potrebbe essere l'acquisizione del 20% in aumento di capitale, prevedendo un meccanismo di opzioni put (vendita, in mano a Raptor), call (acquisto del nuovo acquirente) legato ai risultati in campionato, all'ingresso in Champions ed eventualmente allo Stadio. Tutti vogliono arrivare almeno al 51%. Fino ad allora però, pur essendo in minoranza tutti vogliono avere voce in capitolo sulle decisioni.

                            «Non conosco Friedkin, ma quello che mi posso augurare - ha detto ieri il premier Conte - è che se ci sono investitori stranieri, come il caso di Pallotta o dell'eventuale successore, l'importante è che abbiano un piano credibile e sostenibile nel tempo» per «rallegrare i tifosi come me».

                            https://laroma24.it/rubriche/la-penna-degli-altri/2019/11/roma-oltre-friedkin-i-grandi-investitor
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
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                              E' tutto da vedere se i giocatori pagheranno. Possono rivolgersi ad un arbitrato o farsi tutetale dall'associazione calciatori. Di certo, se passa il principio che possono fare come gli pare, si creerebbe un precedente pericoloso che andrebbe oltre il Napoli per coinvolgere tutte le società.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Juventus-Atletico Madrid, oggi ore 21. Formazioni: "Sarà 4-3-1-2 con Higuain e Ronaldo in attacco con alle spalle Bentancur. De Sciglio sarà titolare sulla fascia sinistra

                                CR7 ci sarà, quindi, questa sera nel suo personalissimo derby con l’Atletico Madrid. E le buone notizie non riguardano soltanto Ronaldo. Perchè all’allenamento hanno partecipato anche De Ligt e Bernardeschi, gli altri due punti interrogativi per Sarri. L’olandese, alle prese con la lussazione alla spalla destra rimediata a Bergamo, ha lavorato in gruppo, così come l’ex viola (che ha un problema all’emitorace). Per entrambi la decisione verrà presa questa mattina: dipenderà da quanto dolore avranno ancora, ma c’è fiducia. De Ligt dovrebbe essere così regolarmente accanto a Bonucci al centro della difesa: in caso contrario, pronto Demiral. Bernardeschi invece potrebbe partire comunque dalla panchina a beneficio di Ramsey o Bentancur. Niente da fare invece per Alex Sandro e Rabiot, fermati da problemi muscolari. De Sciglio sarà titolare a sinistra in difesa mentre Sarri dovrà sciogliere altri due ballottaggi: Khedira o lo stesso Bentancur a centrocampo, dove rientrerà Matuidi; Higuain o Dybala accanto a Ronaldo. Dopo la rifinitura di questa mattina, la verità.

                                CorSport


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                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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