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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    A noi deve interessare il campionato. Questa di oggi era un di più...tanto per tenersi un affaccio sulla chance di vincere almeno un trofeo.
    L' obiettivo di essere sopra l Atalanta è raggiunto perché interessa il campionato?

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      Incredibile, secondo me vincete lo scudetto
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      modroc - yy

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      acquilani - manchini

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      izco - Mihajlovich

      Bonacci - Falcata

      Cancrena - Val di fiori

      mouse - Sczesjky

      Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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        [emoji1787] [emoji1787] Ma vlahovic che chiede il rigore e non si era accorto Dell autogol

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          Originariamente Scritto da Merdablu Visualizza Messaggio
          Anche oggi a centrocampo tutto in ordine
          Si merdablu, però hai presente, di solito c'è la fase difensiva,non se conosci.

          Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
          (ride)

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            Originariamente Scritto da Merdablu Visualizza Messaggio
            L' obiettivo di essere sopra l Atalanta è raggiunto perché interessa il campionato?

            Non ho afferrato. Intendevo che a noi deve interessare il campionato perchè entrare in champions è fondamentale. Se poi nel frattempo si va avanti in coppa Italia, dato che restano solo 2 partite, tanto meglio.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Originariamente Scritto da Merdablu Visualizza Messaggio
              L' obiettivo di essere sopra l Atalanta è raggiunto perché interessa il campionato?
              Ma poi raggiunto dove,che l atalanta ha una partita in meno.

              Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
              (ride)

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                Coppa Italia, la Juventus continua a giocare male ma a vincere. A Firenze fa il colpo con un incredibile autogol di Venuti al 91?. La Fiorentina avrebbe meritato la vittoria ma è stata sadicamente beffata. Vlahovic non s’è visto proprio, della sua presenza ci si è accorti perché è stato subissato di fischi. Fischi molto ipocriti, perché quell’affare è convenuto a tutti…

                Dalla partita del ritorno di Vlahovic a Firenze – della cui presenza ci siamo accorti solo perché le salve di fischi si abbattevano su di lui a ogni pallone toccato – alla partita dell’incredibile autogol di Venuti al 91’. E’ stata una partita fotocopia del derby di Coppa Italia della sera prima. Fino al 90’. Ci si stava avviando verso uno stanco 0-0, rassegnati ben presto a giocarsela al ritorno. Squadre emotivamente e agonisticamente poco coinvolte, una sola che ci prova – in questo caso la Fiorentina – e che alla fine esce incredibilmente beffata per uno stupido gol nella propria porta. Nella penuria di gioco e di occasioni la FiorentinaIkoné e Biraghi ci hanno comunque provato – avrebbe sicuramente meritato di vincerla e ha finito per perderla.

                La Juve mette un’altra tacca nella sua lunga sequenza di partite senza perdere. Spostando il piano della discussione dalla Coppa Italia alla corsa scudetto, Allegri ne approfitta subito per ribadire per la centesima volta che “assolutamente no, non c’è alcuna speranza per la Juventus di vincere lo scudetto”. E’ dunque una Juve da prendere così come viene, senza farsi troppe illusioni. Dicono…

                Le stesse considerazioni dell’inguardabile Milan-Inter valgono per Fiorentina-Juve, sarebbe stato molto meglio fare una partita sola e amen. Giocarne due, significa far solo finta di giocare la prima. Lo spettacolo insufficiente e noioso non mi sembra un grande spot per il calcio.

                Restano sullo sfondo le bordate di fischi, e pure un assurdo coro razzista, a Vlahovic. Accolto, secondo bieca tradizione, da traditore. Tutti fanno finta di non sapere che in queste storie a tradire sono tutti, ma proprio tutti, come se la Fiorentina quell’affare che le ha portato 75 milioni in cassa non avesse cercato e propiziato. Vlahovic è rimasto scollegato da una Juve brutta e assente in fase di attacco. Poi, per il resto, di fatto non ha giocato, in parte intimidito, marcato duro da Igor e dagli altri, in parte imbarazzato per essere tornato sul campo dove ha giocato fino a un mese e mezzo fa.

                I fischi – ai tifosi della curva Fiesole sono stati distribuiti 10.000 fischietti – oltre a essere ingenerosi e poco sportivi, sono soprattutto ipocriti: tutti in questa storia hanno avuto il loro tornaconto. Se poi si vuol credere che nel calcio esista ancora l’amore eterno che dura tutta la vita, ebbene abbiamo sbagliato epoca.


                COPPA ITALIA 2021-2022
                Semifinali di andata

                Martedì 1 marzo 2022

                Milan-Inter 0-0

                Mercoledì 2 marzo 2022
                Fiorentina-Juventus 0-1

                Semifinali di ritorno
                mercoledì 20 aprile 2022
                Inter – Milan
                giovedì 21 aprile 2022
                Juventus – Fiorentina

                COPPA ITALIA 2021-2022 Semifinali di andata Martedì 1 marzo 2022 Milan-Inter 0-0 Mercoledì 2 marzo 2022 Fiorentina-Juventus 0-1 (90'+1' Venuti aut. J) Semifinali di ritorno mercoledì 20 aprile 2022 Inter - Milan giovedì 21 aprile 2022 Juventus - Fiorentina ***In Coppa Italia il regolamento di qualificazione è ancora quello vecchio con i gol in trasferta

                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Chelsea in vendita: chi è lo svizzero Wyss che vuole comprarlo da Roman Abramovich (se cala il prezzo)

                  L’86enne Hansjorg Wyss, imprenditore e ambientalista, pronto a rilevare i Blues insieme ad altri 6-7 investitori, ma non per i 3,3 miliardi di euro richiesti

                  Il Chelsea è sul mercato — qui il comunicato ufficiale del club— e Roman Abramovich avrebbe proposto ad almeno quattro persone di rilevare il club, per il quale chiede non meno di 3 miliardi di sterline, pari a 3,3 miliardi di euro.

                  Uno dei possibili acquirenti dei Blues è l’86enne miliardario svizzero Hansjorg Wyss, imprenditore e ambientalista, che si è detto disposto a esaminare i dettagli dell’accordo di cessione, ma solo se ci saranno altri sei o sette investitori pronti a metterci i quattrini necessari all’acquisto del Chelsea. «Abramovich sta cercando di vendere tutte le sue ville in Inghilterra e vuole anche sbarazzarsi rapidamente del Chelsea - ha detto Wyss al giornale elvetico Blick - . Martedì io e altre tre persone abbiamo ricevuto un’offerta per comprare il Chelsea da Abramovich. Adesso devo aspettare dai quattro ai cinque giorni, attualmente Abramovich sta chiedendo troppo, il Chelsea gli deve 2 miliardi di sterline, ma non ha soldi e a oggi non conosciamo l’esatto prezzo di vendita».

                  Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il tycoon russo-israeliano si è ritrovato coinvolto nelle trattative di pace, invocato da Kiev, mentre ha tentato di fare un passo indietro dal Chelsea affidandone la gestione agli amministratori della Fondazione di beneficenza della società, sebbene alcuni di loro abbiano poi sollevato obiezioni di natura tecnica sull’intera operazione. «Devo prima esaminare le condizioni generali di vendita - ha continuato l’imprenditore svizzero, fondatore della società di dispositivi medici Synthes Usa - ma quello che posso già dire è che non sto facendo una cosa del genere da solo. Se decidessi di comprare il Chelsea, lo farò con un consorzio composto da 6-7 investitori».

                  Come riporta il Daily Mail, Abramovich avrebbe trascorso le ultime settimane negli Emirati Arabi Uniti, dove vorrebbe trasferire parte delle sue ricchezze, prima di ma per la cessione dei Blues si profilano tempi lunghi, perché il miliardario russo ritiene che il club valga quasi 4 miliardi di sterline (4,8 miliardi di euro) e non sembra quindi intenzionato a fare sconti. Ma la situazione in Ucraina e i risvolti internazionali legati alle sanzioni contro la Russia potrebbero costringerlo ad abbassare le sue pretese.


                  CorSera
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    "imprenditore e ambientalista" l'occidente malato terminale si riconosce anche dalla terminologia falsa ed ipocrita
                    Originariamente Scritto da Pesca
                    lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                      L'importante è che il soggetto sia "inclusivo" ed "ecosostenibile".
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
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                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Superlega, Agnelli rilancia: «L’Uefa non può guidare il calcio». Com’è il nuovo progetto più «democratico»

                        Il presidente della Juve con gli altri club fondatori ripropone il progetto rivisto della Superlega. Il numero uno della Uefa all'attacco: «Noi lavoriamo per salvare giocatori, loro rilanciano questo progetto. Lo facciano, ma non potranno giocare anche con noi»

                        Non commenta le parole di Javier Tebas, presidente della Liga spagnola che in mattinata aveva definito Juventus, Real Madrid e Barcellona «più bugiarde di Putin»: «Lo descrivono e lo qualificano di per se stesse». Ma per il resto Andrea Agnelli non si tira indietro al FT Business Football Summit di Londra, organizzato dal quotidiano economico Financial Times: «L’Uefa è un organo monopolistico. La Superlega non ha fallito e io non ho mentito al presidente Ceferin. L’Uefa sapeva da un mese prima che io come presidente della Juventus stavo lavorando a qualcosa di diverso».


                        Attacco alla Uefa

                        E ancora: «Si tratta di un lavoro collettivo di 12 squadre, non di una persona sola. Queste 12 società hanno firmato un contratto di 120 pagine ed è ancora vincolante per 11 di esse. Secondo me il calcio europeo ha un disperato bisogno di riforme ha aggiunto il numero uno bianconero — . Penso che la Uefa non sia in grado di guidare un business come il calcio. Deve essere sciolta? Mi siederò al tavolo, sosterrò un’organizzazione trasparente e aspetterò che il Consiglio di giustizia europeo ci dica se l’attuale organismo è idoneo al suo scopo» .


                        Le parole di Ceferin

                        ln mattinata il presidente della Uefa Ceferin aveva accusato i «superleghisti» di essere «fuori dal mondo», usando come Tebas parole che sono sembrate stonate: «Sono stanco di questo progetto non calcistico — la premessa del numero uno del calcio europeo — . La prima volta lo hanno lanciato nel mezzo della pandemia, ora durante la guerra: vivono in un mondo parallelo. Mentre noi lavoriamo per salvare giocatori in questa situazione, loro vogliono rilanciare questo progetto. Possono pagare chiunque per dire che è un bel progetto, ma resta una idea senza senso. Tra l’altro, uno dei dirigenti che ora è tornato a spingere per questo progetto mi ha chiamato per scusarsi, però ora comunque tira dritto».


                        Grande freddo Agnelli-Ceferin

                        Il rapporto tra Agnelli e Ceferin, una volta molto solido anche fuori dagli uffici (lo sloveno fu padrino di battesimo della figlia del presidente bianconero), è ancora di grande freddo: «Per loro i tifosi sono consumatori, per noi i tifosi sono tifosi – continua Ceferin — . La cosa interessante, inoltre, è che criticano Uefa ed Eca, ma uno di loro era presidente dell’Eca (Agnelli medesimo) e una settimana prima del lancio della Superlega lodava il sistema presente. Possono giocare le loro competizioni, nessuno glielo vieta. Ma in quel caso non potranno giocare le nostre»

                        La nuova Superlega

                        Questi, secondo le ultime indiscrezioni, i punti chiave della Superlega 2.0: un torneo non più chiuso, ma con promozioni e retrocessioni, in due campionati da 20 squadre, una sorta di serie A e serie B. Un compromesso, insomma, sul sistema non meritocratico che aveva spento sul nascere le ambizioni del progetto presentato ad aprile 2021. Tra le squadre partecipanti, ammesso un criterio più aperto di qualificazione, un gruppo di circa 20 potrebbe essere confermato anche nella stagione successiva. Attesi chiarimenti.


                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
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                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          Al di là dei discorsi economici come quelli che l'UEFA si tiene troppi soldi, non mi convince del tutto la formula a campionato. Essa garantisce più partite, ma il torneo con l'eliminazioni secche hanno più fascino. Forse campionato più playoff finali può essere un compromesso accettabile.

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                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
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                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Inter-Salernitana, probabili formazioni e dove vederla in tv

                              Inzaghi pronto a un largo turnover, dubbi sulla coppia d’attacco, favoriti Dzeko e Lautaro. Si cambia a centrocampo, Perisic e Calhanoglu potrebbero riposare

                              Inter attacco a secco

                              La sfida delle contraddizioni. L’Inter è terza in classifica, con il miglior attacco del campionato ma da quattro partite non segna. La Salernitana è ultima, in una condizione semi disperata, con il peggior attacco della serie A, ma nel 2022 ha realizzato più gol (9) dei nerazzurri (6). La partita dovrebbe essere decisiva per la squadra di Davide Nicola, lo è molto di più per Simone Inzaghi.


                              L’occasione per ripartire

                              L’Inter è un aeroplano con i reattori in stallo, in picchiata, e il tecnico tenta di riavviare i motori nella speranza di evitare lo schianto. Da un mese i nerazzurri non vincono, hanno perso le ultime due partite in casa con Milan e Sassuolo e pareggiato con Napoli e Genoa fuori. Da 10 anni l’Inter non restava senza segnare per quattro gare di fila, c’era Claudio Ranieri in panchina. La squadra è stanca, l’attacco boccheggia come un maratoneta a secco prima del rifornimento. Ha ceduto 5 punti rispetto alle stesse partite del girone d’andata: 14 contro i 9 del ritorno. L’occasione di ripartire è oggi, non farlo può compromettere in modo pesante la corsa scudetto e aprire crepe profonde in certezze che sembravano acquisite.


                              Salernitana insidiosa

                              Gli attaccanti devono riscattarsi, primo tra tutti Lautaro, il cui ultimo gol in campionato risale al 17 dicembre, proprio contro la Salernitana. La squadra di Nicola sarà anche ultima, ma il mercato pieno di innesti e l’arrivo del nuovo allenatore hanno fatto rifiorire la speranza. Lo sa bene il Milan che ha rischiato di perdere con i campani e ha acciuffato il pari a dieci minuti dalla fine. «Andrà in campo una Salernitana con voglia di fare una prestazione importante. Dobbiamo proporre gioco ed essere aggressivi, è l’unica strada per essere competitivi con tutti e aprirci degli scenari», la miccia accesa da Nicola.


                              Gli attaccanti cercano il riscatto

                              L’Inter è in riserva sparata, con metà della rosa stanchissima. Inzaghi ha tanti dubbi di formazione, a cominciare dall’attacco. Dzeko è affaticato, rinunciarci è un rischio, si è visto contro il Sassuolo. Lautaro ha necessità di ritrovare il gol e resta il partner migliore per il bosniaco. Sanchez rende meglio da subentrante. Non ne hanno più nemmeno Perisic, al suo posto possibile Darmian, e Calhanoglu, il cui rimpiazzo potrebbe essere Gagliardini. La Salernitana precede il match di ritorno di Champions con il Liverpool, Barella ad Anfield non ci sarà, contro la Salernitana sì, nonostante il difficile momento.


                              Inter in testa se vince

                              Inzaghi ha preferito non tenere in ritiro ad Appiano Gentile il gruppo, tutti a casa alla vigilia nella speranza di alleggerire la tensione. Con una vittoria l’Inter potrebbe ritrovarsi in testa per una notte, è l’ultima contraddizione di una sfida non scontata.


                              Probabili formazioni

                              Milano, ore 20.45
                              Inter (3-5-2): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 13 Ranocchia, 95 Bastoni; 2 Dumfries, 23 Barella, 77 Brozovic, 5 Gagliardini, 36 Darmian; 9 Dzeko, 10 Lautaro. All.: Inzaghi
                              Salernitana (4-2-3-1): 55 Sepe; 30 Mazzocchi, 25 Dragusin, 17 Fazio, 19 Ranieri; 2 Coulibaly, 13 Ederson; 20 Kastanos, 88 Perotti, 10 Verdi; 11 Djuric. All.: Nicola
                              Arbitro: Marinelli
                              Tv: ore 20.45 Dazn, Sky

                              CorSera
                              ...ma di noi
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                              «nessun vincolo univa questi morti
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                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                E' quella una partita che a fine campionato potremmo considerare come uno snodo fondamentale per l'Inter, perchè in questi giorni di crisi nessuna tra Milan e Napoli ha colmato il fossato della partita da recuperare dell'Inter, per cui la classifica virtuale la darebbe ancora in testa...e oggi l'Inter ha la Salernitana mentre Napoli e Milan si scontreranno tra di loro, dunque l'Inter in una giornata tornerebbe alla situazione pre crisi (o almeno nei confronti di una delle due).

                                Questo ci fa capire cosa hanno gettato via Napoli e Milan nelle ultime giornate.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
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                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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