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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Originariamente Scritto da BLOOD black
        per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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          Il presidente della Lazio Lotito contestato dai tifosi. Gli ultras infuriati col presidente perché non investe nella squadra, non spende, non compra giocatori e forse ha già abbandonato Sarri a se stesso. Che prima doveva rinnovare anticipatamente il contratto con la squadra che ha scelto per rilanciarsi dopo la scottatura con la Juve e adesso magari ci sta già ripensando. Lotito ha molte cose per la testa oltre la Lazio e forse Sarri è stato preso solo per mettere l’etichetta dello Champagne su una bottiglia del vino dei Castelli.

          Ha la pelle troppo dura Claudio Lotito per farsi spaventare da una contestazione di qualche ultras, nostalgico di Sergio Cragnotti. Che, detto per inciso, portò la Lazio allo scudetto nel 2000 con Eriksson, Mancini e Nedved, ma la gettò anche in un baratro da cui Lotito stesso la recuperò nel 2004 sull’orlo della bancarotta. E’ questa la cambiale, dopo averne a sua volta pagate già parecchie al fisco in comode rate ventennali, che Claudio Lotito riscuote ancora diciotto anni dopo. Io vi ho salvato dall’estinzione, io stabilisco quale sia il tenore di vita della Lazio stessa, quali lussi – zero! – possa permettersi e che tipo di campionato debba fare. Come diceva Lotito a Inzaghi sbraitando al telefono? “Ah Simo’, e andiamo su. T’ho messo in mano ‘na Ferrari!”.

          Tra alti e bassi, stiamo insomma a una quasi serena e tranquilla sopravvivenza – si fa per dire – con qualche puntata nell’alta classifica e qualche coppa che Lotito ha subito esibito come unici trofei che ai tempi del dominio Juve una squadra italiana abbia conquistato. Insomma quello di Lotito sarebbe un metodo che deve addirittura fare scuola, di gestione e management e nemmeno solo del calcio. Secondo lui.

          Io, io, io: a sentirlo e vederlo all’opera con i suoi telefonini sempre squillanti il nostro sarebbe addirittura il fulcro dell’intero calcio italiano.

          L’attuale raggiungimento per la Lazio della pace dei sensi dovrebbe essere dunque non una resa, ma la conquista di un equilibrio zen che liberi una volta per tutte dalla schiavitù del mercato, dal dover banalmente e comunemente rinnovare la squadra ogni sei mesi inseguendo chissà quanti gol e chissà quali traguardi. E soprattutto la conquista di uno stato filosofico che pone fine all’escalation dei superstipendi da pagare a Immobile & C.

          Sono tutti capaci a fare i signori con i soldi degli altri, che cosa vuole dunque questa massa urlante ai cancelli di Formello? Perché mi chiede per forza grandi nomi da gettare nel tritacarne del Sarrismo? Che forse non basta aver messo la Lazio – questo è il punto – in mano al guru del calcio moderno? Che forse non sa lui come trasformare dei normalissimi Felipe Anderson, Marusic, Cataldi, Basic in fenomenali interpreti del suo geometrico 4-3-3? Che forse Milinkovic, Luis Alberto e Immobile sarebbero dei mediocri? E che Sarrismo miracoloso sarebbe e soprattutto a cosa servirebbe se addirittura certi giocatori non sarebbero nemmeno adatti alla conversione? Che me ne faccio allora di questo tanto strombazzato Sarrismo?

          Pare proprio che l’ingaggio di Sarri e la conversione al Sarrismo – che non è solo uno schema ma una filosofia totalizzante, l’affidamento dell’anima e del corpo al sacerdote bestemmiatore toscano, perché la squadra raggiunga livelli sublimi partendo dal basso – sia l’unica soluzione prevista. Ma questo fatto che anche Sarri necessiti di campioni e di un presidente che apra il portafoglio sconvolge le menti di troppi e alla fine riporta chiacchiere e problemi all’origine. Per restare insopportabilmente sospesi: che destino ha insomma questa Lazio nelle mani di Lotito e di Sarri? Vincere o galleggiare, questo è il dilemma.

          A Lotito, espressione di quello che a Dagospia piace chiamare “generone romano”, la Lazio sembra star stretta, vuole andare oltre, sgomita. Tenta addirittura di entrare nella cordata per rilevare Alitalia e Report gli sbatte davanti una fideiussione fasulla che sarebbe finita nel dossier. E’ in guerra legale per uno scranno da Senatore, in un Senato però che ormai ha giusto un anno davanti, quando lo faranno Senatore non ci sarà più il Senato. Lo stanno stremando e portando in giro, poveretto. Fino a dicembre scorso il nostro era padrone di due società, la Lazio e la Salernitana, fino a mollare la seconda obtorto collo sei mesi dopo la promozione in Serie A. Inevitabile e prevedibile. Lotito è inoltre, lo sanno tutti, un agguerrito cacciatore di poltrone e di potere nel calcio, ha fatto la guerra a Dal Pino, che si è dimesso, e ora vorrebbe piazzarci un uomo di sua fiducia. Il prescelto sarebbe Gaetano Blandini, direttore generale della Siae, strambo tipo pizzicato mentre si esibisce in casa con una spada samurai in stile Kill Bill. Mah…

          Il famigerato “indice di liquidità” – quello di cui Sarri ha detto “non sono riuscito a capire che cz..o sia” – blocca ogni sogno, ogni progetto, ogni aspirazione di migliorare una classifica abbastanza mediocre (ottavo posto a 7 punti dal quarto). E’ vero che Sarri detesta il mercato e non pretende chissà cosa, ma che dall’aereo – pure il Boeing 737 con la livrea biancoceleste che trasportava la squadra nei cieli italiani ed europei è sparito nel Triangolo delle Bermuda – scenda solamente Jovane Cabral, semisconosciuto attaccante dello Sporting Lisbona, è forse troppo.

          All’impeto di rinnovare subito il contratto dopo pochi mesi di matrimonio, è subentrata ora una certa freddezza. Sarri voleva ricominciare da capo dopo Napoli, Chelsea e Juventus con una squadra che si mettesse devotamente a sua disposizione, ma forse il presidente lo ha ingaggiato unicamente per etichettare una bottiglia di Champagne che in realtà è stata riempita col vino dei Castelli.

          Ha la pelle troppo dura Claudio Lotito per farsi spaventare da una contestazione di qualche ultras, nostalgico di Sergio Cragnotti. Che, detto per inciso, portò la Lazio allo scudetto nel 2000 con Eriksson, Mancini e Nedved, ma la gettò anche in un baratro da cui Lotito stesso la recuperò nel 2004 sull’orlo della bancarotta.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Inter, Fitch declassa il nuovo bond di 415 milioni: da BB- a B+ ossia titolo altamente speculativo e nei mercati finanziari B+ viene considerato "titolo spazzatura".

            Fitch Ratings ha declassato il rating del bond di Inter Media and Communication S.p.A. a “B+” da “BB-“. L’outlook è stabile. Lo ha reso noto Fitch Ratings, in una nota.

            Nella nota di Fitch si legge che: "Il downgrade riflette il deterioramento del profilo finanziario del gruppo consolidato a seguito di una riduzione dei ricavi e degli alti stipendi dei giocatori. L’analisi di Fitch si basa sul consolidato gruppo dell’Inter, costituito prevalentemente da F.C. Internazionale Milano S.p.A. (TeamCo) e Inter Media and Communication S.p.A. (Inter Media). A nostro avviso, la redditività a lungo termine di Inter Media è legata alle prestazioni dell’Inter per garantire una posizione finanziaria sostenibile".

            Calciomercato.com
            ___________

            Inter, da S&P rating B per il nuovo bond da 415 mln

            Standard and Poor’s Global Ratings ha assegnato un rating preliminare “B” al nuovo bond da 415 milioni lanciato dall’Inter, con outlook stabile. Il rating “B” equivale a un giudizio di bond “altamente speculativo” (si veda tabella in fondo all’articolo) e sui mercati finanziari viene definito “junk bond” o “titolo spazzatura”.
            Secondo l’agenzia di rating, “l’offerta di obbligazioni garantite allevierà il rifinanziamento a breve termine e i rischi di liquidità a livello di capogruppo”. “Il ricavato sarà utilizzato per rifinanziare le note 2022 esistenti di MediaCo e una linea di credito revolving di 50 milioni di euro presso la società F.C. Internazionale (TeamCo). L’emissione obbligazionaria estenderà la durata del debito di TeamCo e rimuoverà le scadenze del debito contrattuale entro i prossimi 12 mesi. Questo, insieme alla nostra aspettativa che TeamCo riceverà un supporto limitato dai suoi azionisti, allevia in qualche modo le pressioni sulla liquidità nei prossimi 12-18 mesi. Sul lato negativo, la maggior parte del capitale rimarrà in essere alla data di scadenza dell’obbligazione di gennaio 2027, esponendo i creditori a un rischio di rifinanziamento sostanzialmente maggiore”.
            “Prevediamo che circa 390 milioni (più del 90% dell’importo di emissione) rimarranno in circolazione alla data di scadenza. Questo rischio di rifinanziamento, combinato con una visibilità alquanto limitata sulla performance operativa e finanziaria a lungo termine, nonché la dipendenza dall’accesso a finanziamenti aggiuntivi per servire il suo debito quasi-bullet, limita la nostra valutazione del rating”.Calcio e Finanza

            La scala dei rating di S&P

            AAA Massima sicurezza del capitale
            AA+ Rating alto, qualità più che buona
            AA
            AA
            AA-
            A+ Rating medio-alto. Qualità media
            A
            A-
            BBB+ Rating medio-basso. Qualità medio-bassa
            BBB
            BBB-
            BB+ Area di non investimento. Speculativo
            BB
            BB-
            B+ Altamente speculativo
            B
            B-
            CCC+ Rischio considerevole
            CCC Estremamente speculativo
            CCC- Rischio di perdere il capitale
            CC
            C
            D Default
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Inter e Milan, derby: colpi di mercato contro conti a posto. Le due vie per il successo

              Il derby di Milano di domani alle 18 con San Siro pieno al 50% è uno spartiacque della stagione: Inter ha preso Gosens e Caicedo e emesso un nuovo bond da 415 milioni, il Milan ha scelto di non comprare nessuno

              Milano centrale. La classifica è lì da vedere: se non è già uno spareggio scudetto, poco ci manca. Vero che da qui al traguardo ci sono ancora tre mesi di partite, ma la sensazione netta è che quello di domani in un San Siro pieno al 50 per cento, su un prato finalmente rifatto e all’altezza, sarà un crocevia decisivo della stagione. Per l’Inter, per il Milan, per il campionato, per il presente ma anche per il futuro. La ritrovata centralità delle milanesi, che dopo anni sembrano finalmente aver preso il ritmo della città, che in Italia corre come nessun’altra, è testimoniata anche dal progetto comune di costruire un nuovo stadio di proprietà, asset ormai imprescindibile per ogni club moderno. In maniera diversa, con strategie diverse, percorsi diversi, ma Inter e Milan guardano al futuro.

              Per il club nerazzurro è stato un gennaio intenso. Il ritorno del presidente Steven Zhang è coinciso con la vittoria della Supercoppa contro la Juventus, primo trofeo per Simone Inzaghi, deciso ad aprire un ciclo. Il mese passato era pieno di trappole per l’Inter, ma il difficile calendario non ha fermato i campioni d’Italia che anzi hanno guadagnato punti sulle avversarie e devono recuperare la partita contro il Bologna. Il mese è stato impegnativo anche dal punto di vista finanziario. Il club ha emesso un nuovo bond da 415 milioni, per coprire il vecchio in scadenza nel 2022. Nonostante il quadro economico pesante, è riuscito a piazzare un gran colpo sul mercato, prelevando Gosens dall’Atalanta per 25 milioni e rinforzando numericamente l’attacco con Caicedo. Aveva già rinnovato contratti importanti come Lautaro e Barella. Il presidente Zhang ha confermato impegni a lungo termine, con il bond e il prestito di Oaktree l’Inter ha messo liquidità in cassa, bisognerà capire quali saranno le strategie a fine stagione: per muoversi sul mercato potrebbe essere necessaria una cessione importante.

              Il Milan, che da tempo ha intrapreso un cammino virtuoso finalizzato alla sostenibilità finanziaria, continua convinto per la sua strada, senza deroghe, anche a costo di beccarsi le critiche di chi è convinto che il vero obiettivo non sia lottare per lo scudetto ma il mantenimento del posto Champions. Il mercato fermo di gennaio ha deluso i tifosi. Azzardo o rischio calcolato? La risposta sarà il piazzamento finale, perché alla fine contano i risultati, ma è innegabile che la strategia stia portando i suoi frutti, dentro e fuori dal campo. La squadra è tornata competitiva e ha spalle larghe dal punto di vista finanziario. L’efficacia del processo di risanamento intrapreso da Elliott, che nelle casse ha già versato 560 milioni, con un’esposizione totale di 740, è testimoniata anche dai conti: nell’ultimo bilancio le perdite sono state dimezzate, il monte ingaggi è sceso dai 129 milioni lordi del 2018-19 ai 79 attuali, i ricavi sono in crescita, il brand è stato rilanciato, la rosa valorizzata. Maldini e Massara stanno facendo un ottimo lavoro, hanno mandato un messaggio al sistema scegliendo così di non sottostare alle richieste di agenti e calciatori troppo esosi. Meritano fiducia.

              Insomma: la strada è lunga, ma la direzione è quella giusta. A patto però di accompagnare sempre la crescita del progetto aziendale ai risultati sul campo, visto che nel calcio vince chi fa gol. A partire da domani sera.


              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                La via per il successo pero' e' una sola...e NON sono i conti a posto!
                I SUOI goals:
                -Serie A: 189
                -Serie B: 6
                -Super League: 5
                -Coppa Italia: 13
                -Chinese FA Cup: 1
                -Coppa UEFA: 5
                -Champions League: 13
                -Nazionale Under 21: 19
                -Nazionale: 19
                TOTALE: 270

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                  Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                  La via per il successo pero' e' una sola...e NON sono i conti a posto!
                  pagare i campioni?
                  Originariamente Scritto da Pesca
                  lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Inter, Fitch declassa il nuovo bond di 415 milioni: da BB- a B+ ossia titolo altamente speculativo e nei mercati finanziari B+ viene considerato "titolo spazzatura".

                    Fitch Ratings ha declassato il rating del bond di Inter Media and Communication S.p.A. a “B+” da “BB-“. L’outlook è stabile. Lo ha reso noto Fitch Ratings, in una nota.

                    Nella nota di Fitch si legge che: "Il downgrade riflette il deterioramento del profilo finanziario del gruppo consolidato a seguito di una riduzione dei ricavi e degli alti stipendi dei giocatori. L’analisi di Fitch si basa sul consolidato gruppo dell’Inter, costituito prevalentemente da F.C. Internazionale Milano S.p.A. (TeamCo) e Inter Media and Communication S.p.A. (Inter Media). A nostro avviso, la redditività a lungo termine di Inter Media è legata alle prestazioni dell’Inter per garantire una posizione finanziaria sostenibile".

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                    Inter, da S&P rating B per il nuovo bond da 415 mln

                    Standard and Poor’s Global Ratings ha assegnato un rating preliminare “B” al nuovo bond da 415 milioni lanciato dall’Inter, con outlook stabile. Il rating “B” equivale a un giudizio di bond “altamente speculativo” (si veda tabella in fondo all’articolo) e sui mercati finanziari viene definito “junk bond” o “titolo spazzatura”.
                    Secondo l’agenzia di rating, “l’offerta di obbligazioni garantite allevierà il rifinanziamento a breve termine e i rischi di liquidità a livello di capogruppo”. “Il ricavato sarà utilizzato per rifinanziare le note 2022 esistenti di MediaCo e una linea di credito revolving di 50 milioni di euro presso la società F.C. Internazionale (TeamCo). L’emissione obbligazionaria estenderà la durata del debito di TeamCo e rimuoverà le scadenze del debito contrattuale entro i prossimi 12 mesi. Questo, insieme alla nostra aspettativa che TeamCo riceverà un supporto limitato dai suoi azionisti, allevia in qualche modo le pressioni sulla liquidità nei prossimi 12-18 mesi. Sul lato negativo, la maggior parte del capitale rimarrà in essere alla data di scadenza dell’obbligazione di gennaio 2027, esponendo i creditori a un rischio di rifinanziamento sostanzialmente maggiore”.
                    “Prevediamo che circa 390 milioni (più del 90% dell’importo di emissione) rimarranno in circolazione alla data di scadenza. Questo rischio di rifinanziamento, combinato con una visibilità alquanto limitata sulla performance operativa e finanziaria a lungo termine, nonché la dipendenza dall’accesso a finanziamenti aggiuntivi per servire il suo debito quasi-bullet, limita la nostra valutazione del rating”.Calcio e Finanza

                    La scala dei rating di S&P

                    AAA Massima sicurezza del capitale
                    AA+ Rating alto, qualità più che buona
                    AA
                    AA
                    AA-
                    A+ Rating medio-alto. Qualità media
                    A
                    A-
                    BBB+ Rating medio-basso. Qualità medio-bassa
                    BBB
                    BBB-
                    BB+ Area di non investimento. Speculativo
                    BB
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                    B+ Altamente speculativo
                    B
                    B-
                    CCC+ Rischio considerevole
                    CCC Estremamente speculativo
                    CCC- Rischio di perdere il capitale
                    CC
                    C
                    D Default
                    SEBIXXXXXXXXXXXX dove seiiii
                    Originariamente Scritto da Marco pl
                    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    IO? Mai masturbato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    Io sono drogato..

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                      Domani il Milan surclasserà l’inter grazie al gioco di Pinoli e prenoterà una fetta di scudetto.

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                        Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                        SEBIXXXXXXXXXXXX dove seiiii
                        Ciao caro,

                        nel documento ufficiale c’è scritto il perchè del declassamento, ovvero dubbi su pandemia e risultati (sportivi futuri). Si sottolineano invece crescita di Brand ed economica. Tra l’altro prossimo anno l’inter raddoppia pure l’accordo con Nike e ritornano gli incassi da stadio

                        ci vorrebbe solo Suning un po’ più tranquilla ma ho la sensazione che se non sono saltati per aria ci manca poco

                        Last edited by sebix; 04-02-2022, 09:09:17.

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                          Mazembe senza difesa (Kalulu, Romagnoli) e senza attacco (Giroud). Inter al completo...e con alternative. Non vedo come possa non perdere.
                          I SUOI goals:
                          -Serie A: 189
                          -Serie B: 6
                          -Super League: 5
                          -Coppa Italia: 13
                          -Chinese FA Cup: 1
                          -Coppa UEFA: 5
                          -Champions League: 13
                          -Nazionale Under 21: 19
                          -Nazionale: 19
                          TOTALE: 270

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                            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                            Mazembe senza difesa (Kalulu, Romagnoli) e senza attacco (Giroud). Inter al completo...e con alternative. Non vedo come possa non perdere.
                            "La palla è rotonda".

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                              Originariamente Scritto da sebix Visualizza Messaggio
                              "La palla è rotonda".
                              Infatti ogni anno squadre come Spezia, Empoli e Salernitana lottano per lo scudetto.
                              I SUOI goals:
                              -Serie A: 189
                              -Serie B: 6
                              -Super League: 5
                              -Coppa Italia: 13
                              -Chinese FA Cup: 1
                              -Coppa UEFA: 5
                              -Champions League: 13
                              -Nazionale Under 21: 19
                              -Nazionale: 19
                              TOTALE: 270

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                                Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                                Mazembe senza difesa (Kalulu, Romagnoli) e senza attacco (Giroud). Inter al completo...e con alternative. Non vedo come possa non perdere.
                                Mazembe prossima stagione senza Kessie, brutto colpo roby

                                Inviato dal mio Redmi 8A utilizzando Tapatalk
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