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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Le parole dell’AD nerazzurro Marotta [emoji1313]

    “Escludiamo assolutamente qualsiasi altra cessione di un big. La competitività è garantita e nel calcio non vince chi spende di più" [emoji981]

    “Vlahovic? Era il secondo obiettivo dopo Dzeko: un giocatore pronto ora e uno nel futuro. Sarebbe stato il massimo" [emoji441]
    #SportMediaset

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    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      Cakir, quello di Milan-Atletico
      Ci è cascato di nuovo...

      Cakir colpisce ancora: rigore inesistente in Germania-Romania, il Var lo corregge




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      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Italia-Belgio, da Locatelli a Pellegrini, il centrocampo degli azzurri il più forte d’Europa?

        Locatelli ne è convinto: «Siamo tra i più forti d’Europa». Mancini: «Con il Belgio dobbiamo vincere per il ranking». Il ct però potrebbe domenica fare qualche esperimento


        Jorginho e Verratti, il più vincente e il più pagato, intoccabili nell’Italia ideale di Roberto Mancini, sono i fratelli maggiori di un centrocampo che Manuel Locatelli non teme di definire «tra i più forti d’Europa». La sconfitta con la Spagna ha lasciato il segno e allungato ombre sul futuro dei campioni d’Europa, che domenica pomeriggio contro il Belgio di Lukaku (ore 15, su Rai1 e in streaming su Raisport e Raiplay) proveranno almeno a vincere la finalina per il terzo posto nella riedizione del quarto di finale del torneo continentale.

        Mancini è diviso tra l’idea di sperimentare in vista della sfida del 12 novembre contro la Svizzera, la madre di tutte le partite perché in caso di vittoria saremmo qualificati al Mondiale in Qatar, e la necessità di inseguire una vittoria che non varrebbe solo per il prestigio ma «sarebbe fondamentale per il ranking. Dobbiamo rimanere tra le prime sette per il sorteggio Mondiale», dice Mancini in collegamento da Coverciano con il Festival dello Sport a Trento.

        Come detto al Mondiale bisogna prima arrivarci e poi prepararlo, aiutando la crescita dei giovani e migliorando la qualità del gioco e l’equilibrio tra i reparti. Ma se l’attacco è un problema perché non riusciamo a trovare il centravanti ideale e la difesa ancora si regge sulla forza del capitano Chiellini, 37 anni compiuti, il centrocampo è la nostra vera forza. Qualità, abbondanza, gioventù. Basti pensare che dietro ai tre che ci hanno guidato sino a Wembley, cioè il dinamico Barella, il tattico Jorginho e il talentuoso Verratti, ce ne sono almeno altrettanti di spessore. Locatelli, 23 anni, si è già caricato la Juve sulle spalle e sembra maturo per diventare in fretta uno dei leader della Nazionale, ma il campionato sta aprendo la strada a Sandro Tonali, 21 anni, cresciuto a dismisura in questo inizio di stagione con il Milan. Mancini, con un po’ di dispiacere, stavolta lo ha lasciato alla Under 21, ma a novembre quasi certamente lo riproporrà nel gruppo azzurro.

        Senza contare i romanisti Zaniolo e Pellegrini, gioia di Mourinho, che sono eclettici e possono essere inseriti sia tra i centrocampisti ma anche tra gli esterni alti: il primo per sprigionare potenza abbinata al talento, il secondo come equilibratore, una soluzione accarezzata e poi abbandonata per la partita con la Spagna. Anche Pessina, assente due mesi a causa dell’infortunio rimediato contro il Milan, scalda il cuore del c.t.: è potente, vede la porta, può giocare in più ruoli.

        La lista dei papabili è lunga e le soluzioni sono molteplici. Considerando i campioni d’Europa Castrovilli e Cristante, il granata Mandragora e il delicato Sensi, che troppe volte si infortuna, Mancini in vista del Qatar può pescare in un elenco di almeno 12 elementi di valore. Anche la gioventù è una forza del centrocampo azzurro perché sette dei potenziali papabili per il Qatar non hanno più di ventiquattro anni. Il campionato, più che la Nazionale, definirà le gerarchie. Di sicuro Mancini avrà l’imbarazzo della scelta. In attesa di possibili sorprese. Mancini ha fiuto e l’occasione non la nega a nessuno.

        CorSera
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Ecco chi è Lucca, il bomber gigante (201 centimetri) che fa sognare il Pisa: costato 600mila euro, vale già 10 milioni

          Già 6 gol con i toscani primi in classifica, il ventunenne è l’oggetto del desiderio delle big di serie A: il suo idolo è Ibrahimovic, a Palermo lo chiamavano «Luccatoni»


          La rivelazione

          Tutti pazzi per Lorenzo Lucca, attaccante nato a Moncalieri (Torino) il 10 settembre 2000, alto 201 centimetri che indossa la maglia del Pisa. E con quel cognome lì, vista la rivalità tra le due città, è qualcosa di irriverente. Lucca con sei gol sta trascinando i nerazzurri al primo posto in serie B, nonostante fino a pochi mesi fa avesse giocato solo un campionato da professionista in C. Adesso sono tutti pazzi e innamorati di lui, che già in tanti lo invocano in Nazionale. Il c.t. Roberto Mancini ci pensa, il c.t. dell’Under 21, Paolo Nicolato, se lo tiene stretto e lo farà giocare nel match di venerdì 8 ottobre contro la Bosnia (ore 17.30), allo stadio Bilino Polje di Zenica: nel mirino il primo posto nel girone di qualificazione alla fase finale dell’Europeo di categoria.

          I primi traguardi

          Le imprese di Lucca arrivano da lontano, dal momento che è «partito dai dilettanti». Ha iniziato nelle giovanili del Torino, poi Chieri, Atletico Torino, il debutto in serie C al Vicenza nel 2018 e il ritorno al Torino, che lo ha girato al Brescia. Con la maglia granata ha giocato poi il campionato Primavera, poi ha indossa la maglia del Palermo ed eccolo al Pisa. «Giocare in quei campionati mi ha aiutato e permesso in seguito di arrivare fra i professionisti. Ho cercato nel mio piccolo di dare sempre il massimo e di migliorarmi, ho cercato di prendere spunto dai giocatori più esperti. Sono contento della scelta che ho fatto, ma ancora devo dimostrare tante cose e sono pronto a farlo, perché credo nelle mie qualità», ha detto.

          «Luccatoni»

          Nel Palermo è esploso mostrando tutte le sue qualità e facendo le fortune dell’allenatore, Roberto Boscaglia. Con la maglia rosanero stato già ribattezzato «Luccatoni» per l’impressionante somiglianza fisica e personale con la storia dell’attaccante, campione del mondo nel 2006 in Germania con la Nazionale del c.t. Marcello Lippi. Come Toni, anche Lucca ha giocato nel Palermo e al suo primo campionato in B sembra già essere un veterano. Come Luca, Lorenzo è passato dal Vicenza al Brescia per poi sbarcare in Sicilia. Entrambi si sono poi trasferiti in Toscana, uno alla Fiorentina e uno al Pisa.

          Il fisico

          Lucca è un attaccante molto forte fisicamente
          . Inoltre, non gli mancano rapidità e agilità nello stretto. Dotato di un’ottima tecnica, è un rapace d’area di rigore e trova nel colpo di testa la sua dote più innata. L’esperienza lo sta portando a sfruttare al meglio il proprio fisico, diventando importante anche spalle alla porta e riuscendo a supportare di più la manovra dei compagni, come una vera boa. Un nove vecchio stile, ma con caratteristiche moderne.

          I modelli

          Lucca ha due idoli
          . Il primo gioca in Italia ed è Zlatan Ibrahimovic. Lo considera «uno degli attaccanti più forti della storia». Il secondo, invece, è molto più piccolo dello svedese e gioca in Bundesliga, in Germania. Si tratta di Haaland: «Lui è un attaccante completo. Non a caso fa sempre gol».

          Valore di mercato

          Lucca è già corteggiato da mezza serie A. Il suo valore di mercato è attualmente di 600mila euro ma potrebbe raggiungere i 10 milioni di euro a fine stagione. «Lorenzo è un ragazzo serio, è normale che sia ricercato. Ascoltiamo ogni giorno chiamate e messaggi, la nostra disponibilità è grandissima», ha ammesso il presidente del Pisa, Giuseppe Corrado. La Fiorentina ha aumentato il pressing dopo il mancato rinnovo di Vlahovic (contratto con i viola sino al 2023). Ma anche Juventus e Inter hanno sondato il terreno e Paolo Maldini si muove per portare l’attaccante al Milan.

          CorSera
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
            Cakir, quello di Milan-Atletico
            Ci è cascato di nuovo...

            Cakir colpisce ancora: rigore inesistente in Germania-Romania, il Var lo corregge




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            Sono passati 10 giorni e ancora non avete capito che l errore in Milan atletico lo ha fatto il var
            E si che l ho spiegato dopo 10 minuti

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              Marotta-Inter: «Tifosi tranquilli, basta cessioni. L’addio di Conte ci ha spiazzato»

              L’amministratore delegato nerazzurro ospite del Festival dello Sport: «Conte non intravedeva un percorso comune. Inzaghi profilo giovane e con la stessa visione del gruppo»

              La Coppa Campioni d’Italia, che è il nome ufficiale del trofeo che va a chi vince lo scudetto, scintilla in tutti i suoi 8 chili e 56 centimetri sul palco del Festival di Trento targato Gazzetta. Beppe Marotta la guarda come fosse la prima volta. «Vincerla è stata una liberazione perché abbiamo raggiunto un obiettivo tra tante difficoltà, ma ora l’obiettivo è la seconda stella» sorride l’amministratore delegato dell’Inter. Il desiderio di tenerla a Milano, quella coppa, è forte e chiaro. Ma la situazione in casa nerazzurra è complicata, l’estate è stata dura: le difficoltà finanziarie delle proprietà cinese, il dramma di Eriksen («difficile fare ipotesi su un possibile ritorno all’attività, ma avrà una vita normale e questo conta»), l’addio di Hakimi e Lukaku. «Romelu ha manifestato l’intenzione di essere ceduto al Chelsea e quindi non si poteva non accettare la sua volontà, come club abbiamo realizzato una bella operazione». E poi l’addio di Conte: «Ci ha spiazzato, è stata una libera scelta dell’allenatore che non intravedeva un percorso comune, ma le società rimangono e i calciatori passano». L’ingaggio di Simone Inzaghi sta pagando: «Abbiamo identificato un profilo giovane che ricalcasse il solco tracciato da Conte con una visione di gruppo che non doveva essere stravolta». La squadra sta sopperendo alla partenza di un fenomeno come Lukaku, sostituito da un Dzeko sorprendente nonostante l’età e un Lautaro in costante crescita. «Edin era un obiettivo prioritario già dalla scorsa stagione, insieme a Vlahovic».

              I conti però spaventano: la scorsa settimana si è chiuso il bilancio 2020-21 con un rosso choc da -245 milioni. «La pandemia ha accelerato la crisi, significa che il modello attuale non dà garanzie di stabilità. La famiglia Zhang ha messo 700 milioni e vuole andare avanti, ma ora bisogna arrivare alla valorizzazione delle risorse e al contenimento dei costi. La tranquillità l’abbiamo avuta con due cessioni: i nostri obiettivi sono gli stessi dell’anno scorso». Sulle prospettive di altre cessioni illustri, Marotta però rassicura i tifosi: «Le escludiamo assolutamente. Voglio tranquillizzare tutti: l’Inter esiste ed esisterà nel futuro». Sul progetto di azionariato popolare: «Per me la maggioranza deve essere sempre in mano ad una famiglia, entità o società, altrimenti si creano dinamiche che possono avere ripercussioni sulla vita del club. Ci può stare l’ingresso di un socio di minoranza, ma non credo sia il viatico migliore». Sul rinnovo di Barella c’è ottimismo: «Ci siamo, sarebbe bello se diventasse capitano». Sulla corsa scudetto: «Siamo i campioni da battere, ma non sarà facile. Quest’anno se la giocano in tanti. Il Napoli e davanti ma occhio a Milan e Juve». Sui calciatori: «Vivono in un mondo dorato, gli stipendi vanno rivisti».


              L’esempio dell’Inter e delle sue difficoltà è solo l’ennesima prova del fatto che il sistema è di fronte a un bivio. «Bisogna tornare a un calcio sostenibile, servono aiuti anche dal Governo» aveva ribadito nel pomeriggio Urbano Cairo, presidente di Rcs e patron del Torino. Occorrono progettualità, occorrono investimenti e soprattutto infrastrutture, altrimenti il rischio di default diventerà sempre più concreto. Un tema affrontato anche dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, che ha dato un annuncio ufficiale: «Puntiamo gli Europei del 2028. Voglio chiudere il mio ciclo in Federazione portando a casa questo risultato». Il tema del futuro del calcio verrà affrontato a Trento anche oggi, in un incontro alle 11 al quale parteciperanno Cairo, Boban (Uefa Chief of Football), Dal Pino (presidente Lega Serie A) e Tebas, (presidente La Liga).

              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Marotta è campione d'Italia anche nella capacità di effondere fumi d'oppio per l'aere, in specie se l'uditorio ha il babaglio e nessuno pone domande scomode. Vedremo a giugno prossimo se i tifosi potranno davvero "stare tranquilli".
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  Marotta è campione d'Italia anche nella capacità di effondere fumi d'oppio per l'aere, in specie se l'uditorio ha il babaglio e nessuno pone domande scomode. Vedremo a giugno prossimo se i tifosi potranno davvero "stare tranquilli".
                  Pensa che giusto in questi giorni hanno ricominciato con la balla dello stadio. Servono 1,2 miliardi di euro. Eliott i suoi 600 milioni da investirci li ha...ma Suning come pensa di tirarli fuori?
                  Last edited by robybaggio10; 09-10-2021, 09:11:58.
                  I SUOI goals:
                  -Serie A: 189
                  -Serie B: 6
                  -Super League: 5
                  -Coppa Italia: 13
                  -Chinese FA Cup: 1
                  -Coppa UEFA: 5
                  -Champions League: 13
                  -Nazionale Under 21: 19
                  -Nazionale: 19
                  TOTALE: 270

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                    Se li faranno prestare dagli amici californiani.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Se li faranno prestare dagli amici californiani.
                      Che poi secondo alcune voci, Eliott volendo potrebbe pure metterceli tutti lei gli 1,2 miliardi. E' cmq un investimento che garantisce un ritorno economico. Ma siamo in Italia...dubito che vedro' mai il nuovo stadio. Qualche anno fa parlai del 2030...ora mi sento di spostare il tutto un po' piu' avanti...diciamo 2035.
                      I SUOI goals:
                      -Serie A: 189
                      -Serie B: 6
                      -Super League: 5
                      -Coppa Italia: 13
                      -Chinese FA Cup: 1
                      -Coppa UEFA: 5
                      -Champions League: 13
                      -Nazionale Under 21: 19
                      -Nazionale: 19
                      TOTALE: 270

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                        Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                        Pensa che giusto in questi giorni hanno ricominciato con la balla dello stadio. Servono 1,2 miliardi di euro. Eliott i suoi 600 milioni da investirci li ha...ma Suning come pensa di tirarli fuori?
                        ci pensa mentana a convincere i tifosi a fare offerte
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                          Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                          Sono passati 10 giorni e ancora non avete capito che l errore in Milan atletico lo ha fatto il var
                          E si che l ho spiegato dopo 10 minuti

                          Sono passati 10 gg e ancora non hai capito che ha fatto altri errori.
                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                            Ecco chi è Lucca, il bomber gigante (201 centimetri) che fa sognare il Pisa: costato 600mila euro, vale già 10 milioni

                            Già 6 gol con i toscani primi in classifica, il ventunenne è l’oggetto del desiderio delle big di serie A: il suo idolo è Ibrahimovic, a Palermo lo chiamavano «Luccatoni»


                            La rivelazione

                            Tutti pazzi per Lorenzo Lucca, attaccante nato a Moncalieri (Torino) il 10 settembre 2000, alto 201 centimetri che indossa la maglia del Pisa. E con quel cognome lì, vista la rivalità tra le due città, è qualcosa di irriverente. Lucca con sei gol sta trascinando i nerazzurri al primo posto in serie B, nonostante fino a pochi mesi fa avesse giocato solo un campionato da professionista in C. Adesso sono tutti pazzi e innamorati di lui, che già in tanti lo invocano in Nazionale. Il c.t. Roberto Mancini ci pensa, il c.t. dell’Under 21, Paolo Nicolato, se lo tiene stretto e lo farà giocare nel match di venerdì 8 ottobre contro la Bosnia (ore 17.30), allo stadio Bilino Polje di Zenica: nel mirino il primo posto nel girone di qualificazione alla fase finale dell’Europeo di categoria.

                            I primi traguardi

                            Le imprese di Lucca arrivano da lontano, dal momento che è «partito dai dilettanti». Ha iniziato nelle giovanili del Torino, poi Chieri, Atletico Torino, il debutto in serie C al Vicenza nel 2018 e il ritorno al Torino, che lo ha girato al Brescia. Con la maglia granata ha giocato poi il campionato Primavera, poi ha indossa la maglia del Palermo ed eccolo al Pisa. «Giocare in quei campionati mi ha aiutato e permesso in seguito di arrivare fra i professionisti. Ho cercato nel mio piccolo di dare sempre il massimo e di migliorarmi, ho cercato di prendere spunto dai giocatori più esperti. Sono contento della scelta che ho fatto, ma ancora devo dimostrare tante cose e sono pronto a farlo, perché credo nelle mie qualità», ha detto.

                            «Luccatoni»

                            Nel Palermo è esploso mostrando tutte le sue qualità e facendo le fortune dell’allenatore, Roberto Boscaglia. Con la maglia rosanero stato già ribattezzato «Luccatoni» per l’impressionante somiglianza fisica e personale con la storia dell’attaccante, campione del mondo nel 2006 in Germania con la Nazionale del c.t. Marcello Lippi. Come Toni, anche Lucca ha giocato nel Palermo e al suo primo campionato in B sembra già essere un veterano. Come Luca, Lorenzo è passato dal Vicenza al Brescia per poi sbarcare in Sicilia. Entrambi si sono poi trasferiti in Toscana, uno alla Fiorentina e uno al Pisa.

                            Il fisico

                            Lucca è un attaccante molto forte fisicamente
                            . Inoltre, non gli mancano rapidità e agilità nello stretto. Dotato di un’ottima tecnica, è un rapace d’area di rigore e trova nel colpo di testa la sua dote più innata. L’esperienza lo sta portando a sfruttare al meglio il proprio fisico, diventando importante anche spalle alla porta e riuscendo a supportare di più la manovra dei compagni, come una vera boa. Un nove vecchio stile, ma con caratteristiche moderne.

                            I modelli

                            Lucca ha due idoli
                            . Il primo gioca in Italia ed è Zlatan Ibrahimovic. Lo considera «uno degli attaccanti più forti della storia». Il secondo, invece, è molto più piccolo dello svedese e gioca in Bundesliga, in Germania. Si tratta di Haaland: «Lui è un attaccante completo. Non a caso fa sempre gol».

                            Valore di mercato

                            Lucca è già corteggiato da mezza serie A. Il suo valore di mercato è attualmente di 600mila euro ma potrebbe raggiungere i 10 milioni di euro a fine stagione. «Lorenzo è un ragazzo serio, è normale che sia ricercato. Ascoltiamo ogni giorno chiamate e messaggi, la nostra disponibilità è grandissima», ha ammesso il presidente del Pisa, Giuseppe Corrado. La Fiorentina ha aumentato il pressing dopo il mancato rinnovo di Vlahovic (contratto con i viola sino al 2023). Ma anche Juventus e Inter hanno sondato il terreno e Paolo Maldini si muove per portare l’attaccante al Milan.

                            CorSera

                            Che vi dicevo, ne parlano già!
                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                              Sulla carta, in linea teorica sarebbe il modello di attaccante di cui necessita la Nazionale.



                              Originariamente Scritto da Giampo93
                              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                                Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                                Sulla carta, in linea teorica sarebbe il modello di attaccante di cui necessita la Nazionale.
                                A Palermo lo amavamo già, purtroppo è stata solo una sveltina.
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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