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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Per Marelli la rete dell'Inter è regolare e spiega il perchè:

    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
      Solo nel Brescia i piu' esperti sono anche i piu' coglio.ni. Dessena contro il Bologna e Gastaldello oggi. Due partite praticamente vinte...e torniamo a casa con 0 punti.
      Dessena si e' rotto una gamba...ora speriamo se la rompa Gastaldello. Pezzi di mer.da!
      Col gol di stasera il prezzo di Tonali ha fatto uno zompo, come la gamba del garpez.

      E' stato anche onesto a dire che in realta' voleva crossare.
      B & B with a little weed










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        Brutte figure in zona scudetto, l’Inter ha una clamorosa occasione per tornare in testa e la spreca, facendosi fermare dal Parma a San Siro. E agguantando il 2-2 di Lukaku dopo un interminabile e controverso esame al Var. Una lacuna caratteriale che da una squadra di Conte non ti aspetti. La Juve infatti aveva pareggiato a sua volta 1-1 a Lecce. Partita decisa da due rigori discutibili e soprattutto ancora un mano di De Ligt. Lampante il negativo effetto Champions sulle due big. Comunque buona notizia per Napoli & C, no?

        INTER – PARMA 2-2

        Vista dalla parte delle squadre che lottano per lo scudetto, è più scellerato il pareggio della Juve a Lecce, o quello dell’Inter in casa col Parma? Direi proprio quello dell’Inter col Parma perché aveva una grande occasione per tornare in testa alla classifica e l’ha buttata via malamente.

        La Juve a Lecce può avere dei rimpianti per i gol mancati, l’Inter si è fatta prendere dall’ansia e ha quasi del tutto sbagliato la partita. Lo si è visto anche da come ha giocato gli ultimi minuti di partita, una ricerca del gol come se fosse una gara a eliminazione diretta. Le bruciava non tanto l’occasione perduta, quanto la brutta figura che denuncia un suo limite caratteriale. E questo oggettivamente da una squadra allenata dall’agitatissimo Antonio Conte non te lo aspetti. Il gol di Karamoh – ex Inter -, pur sfruttando un erroraccio di Brozovic, è stato ben più imperioso e qualitativo, di quelli dei più quotati giocatori interisti. Mentre per il pari di Lukaku c’è voluto un quarto d’oro di un lunghissimo, interminabile e soprattutto discutibile esame al Var: Candreva era o non era in fuorigioco? Nel dubbio decide la macchina. Forse, a quanto pare, chissà…

        Considerazioni sulla partita a parte è chiaro che la Champions League ha succhiato via energie psicofisiche decisive sia alla Juve, che all’Inter. Difficile comprenderlo fino in fondo, ma è così. Juventus e Inter sono due grandi squadre ma aggredibili e battibili. Mi sembra, tutto sommato, una buona notizia, che allarga ulteriormente il campo delle pretendenti scudetto, rilancia in corsa altre squadre – penso a Napoli e Atalanta – e rende ancor più frizzante il campionato.

        LECCE-JUVENTUS 1-1

        E’ una Juve molto umana, sembra. Il pareggio di Lecce è tipico delle squadre molto sollecitate in Champions e in campionato, che devono decidere se e come fare il turn over, che finiscono col soffrire di stress e trasformare in un piccolo incubo la difficoltà di fare gol. O anche di subirne un po’ troppi… Il nervosismo di Sarri mi sembra un indicatore piuttosto evidente.

        Dalle analisi e dai ragionamenti terrei fuori Ronaldo, perché non è pensabile che possa giocare tutte le partite e anche perché sarebbe assurdo oggi costruire una Juve Ronaldo-dipendente. Si presuppone che la Juve possa vincere a Lecce anche senza, dato soprattutto il buon momento di Dybala ed Higuain.

        Per quanto la Juve abbia comunque tirato molto in porta, e avuto parecchie occasioni, mancando però di quella determinazione e di quel cinismo sempre necessario in questi casi – tirare molto in porta o avere tante occasioni e non far gol, resti chiaro, è una colpa più che un alibi – non bisogna togliere i giusti meriti a un bel Lecce, che continua a giocare discretamente e ora anche a fare risultati con squadre ben più grandi di lui. Dopo il Milan appunto la Juve

        A determinare l’1-1 due rigori, che – lo dico chiaro – mi sono sembrati generosi, se non assurdi entrambi. Per mentalità considero il rigore la punizione di un fallo grave in area. Ma è un principio ormai completamente saltato, e rigore può diventare un po’ tutto, banali contatti che non significano nulla. Si finisce col premiare le furbate e i colpi del tutto casuali. Ancora una volta in mezzo ci finisce De Ligt, un po’ sfortunato, un po’ incapace di gestire la geometria del suo corpo. Il calcio oggi è questo, bisogna che lo capisca. E presto.

        SERIE A, GIORNATA N. 9 RISULTATI Verona-Sassuolo 0-1 (50' Djuricic S) Lecce-Juventus 1-1 (50' Dybala rig J, 56' Mancosu rig L) Inter-Parma 2-2 (23' Candreva I, 26' Karamoh P, 30' Gervinho P, 51' Lukaku I) Genoa-Brescia 3-1 (34' Tonali B, 66' Agudelo G, 75' Kouame G, 79' Pandev G) Bologna-Sampdoria 2-1 (48' Palacio B, 64' Gabbiadini S, 78' Bani B) Atalanta-Udinese 7-1 (12' Okaka U, 21' Ilicic, 35' Muriel rig A, 43' Ilicic A, 48' Muriel A, 52' Pasalic A, 75' Muriel rig A, 83' Traoré A) Spal-Napoli 1-1 (9' Milik N, 16' Kurtic S) Torino-Cagliari 1-1 (40' Nandez C, 69' Zaza T) Roma-Milan 2-1 (38' Dzeko R, 55' Hernandez M, 59' Zaniolo R) Fiorentina-Lazio 1-2 (22' Correa L, 28' Chiesa F, 89' Immobile L). CLASSIFICA - Juventus 23, Inter 22. Atalanta 20, Napoli 17, Roma 16. Lazio e Cagliari 15, Parma 13, Fiorentina e Bologna 12, Torino 11, Milan e Udinese 10, Sassuolo e Verona 9 , Lecce, Genoa 8, Brescia e Spal 7, Sampdoria 4. *** LA SOTTOSCRIZIONE Carissimi, ho saputo dei guai e dall'alto
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          Inter, Conte preoccupato: «Devo far giocare sempre gli stessi. Pensiamo ai rimedi»

          «Non possiamo accontentarci solo di partecipare a campionato e Champions. Non critico la società, ma non si può pensare di migliorare solo in campo»

          Stavolta il bicchiere è mezzo vuoto, tanto per citare una frase che Conte ama ripetere. Non tanto per il mancato controsorpasso sulla Juve, quanto perché l’Inter deve giocare ogni 3 giorni, tra campionato e Champions, e lui si ritrova con una rosa ridotta ai minimi termini. «Sono molto preoccupato e per niente tranquillo visto che dobbiamo affrontare una gara dopo l’altra ed io posso, al massimo, fare un paio di cambi per volta nella formazione: sono costretto a far giocare sempre gli stessi».


          Vede nero Conte, ha fatto sapere che «dobbiamo fare delle valutazioni attente con la società per capire cosa dobbiamo fare e come migliorare la situazione. L’Inter non può accontentarsi solo di partecipare a campionato e Champions». Poche chiacchiere: Conte vuole rinforzi al mercato di gennaio altrimenti è impensabile provare a restare in scia della Juve. E pure andare avanti in Champions con la rosa attuale. «Ci sono situazioni borderline, dobbiamo cercare di migliorare. Non muovo una critica al club, però c’è un percorso che tutti dobbiamo fare. Non si può pensare di migliorare solo in campo, occorre fare valutazioni anche extra calcistiche». Basta dare un’occhiata alla panchina contro il Parma per rendersi conto dei malumori del tecnico. «De Vrij aveva un problema agli adduttori, Asamoah a un ginocchio, Vecino non stava bene. Uno come Esposito, che l’anno scorso non giocava sempre nella Primavera, non può diventare la panacea di tutti i nostri mali. Siamo l’Inter non una squadra di mezza classifica». Che però ha subito 5 gol nelle ultime 2 partite di campionato, un dato che non piace all’allenatore interista, proprio come il gesto di insofferenza di Godin al momento della sostituzione. Ha ammesso Conte: «Contro il Parma abbiamo fatto il più brutto primo tempo da inizio stagione, ma nel secondo avremmo meritato di vincere».


          CorSera
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            La Roma incerottata spera nel «vendicatore» Zaniolo contro il Milan

            Fonseca in piena emergenza, con Mancini alla Desailly, carica il giovane talento criticato da Capello. I giallorossi vengono da 4 pareggi consecutivi tra campionato ed Europa

            Il Milan di Fabio Capello — ai minimi storici di popolarità a Roma dopo le dichiarazioni anti-Zaniolo a Sky — diventò quasi imperforabile con Desailly «alzato» a centrocampo davanti alla difesa. Paulo Fonseca, chiamato a gestire la solita emergenza (infortunati Zappacosta, Cengiz Under, Cristante, Diawara, Mkhitaryan, Pellegrini e Kalinic, squalificato Kluivert), spera che succeda lo stesso con Mancini. Lo ha provato in quel ruolo contro il Borussia Moenchengladbach, per assoluta mancanza di alternative, e Mancini ha risposto bene. Con lui è passato a un 4-1-4-1 che sarà riproposto anche stasera contro i rossoneri: «Non abbiamo molte alternative in quel ruolo. Mancini ha fatto una buona prestazione e non vedo necessità di cambiare. Il suo impiego in quella zona consente a Veretout di agire più avanti».


            Le scelte a disposizione di Fonseca sono limitate. L’ipotesi più probabile è che confermi nove undicesimi della squadra di Europa League, con Perotti al posto di Kluivert e Florenzi in ballottaggio con Spinazzola. Il problema è che giovedì sera, sotto il diluvio, la Roma ha sprecato molte energie: «È stata la partita in cui abbiamo corso di più e ad alta intensità. Dobbiamo recuperare dal punto di vista fisico e il Milan sarà più fresco, ma non deve essere un alibi». Né Pastore né Perotti sembrano in grado di giocare 90 minuti, sarà necessario attingere a una panchina smilza: «Non possiamo permetterci di fare troppo turn-over». La Roma arriva da quattro pareggi di fila tra campionato e Coppa: è necessaria una scossa.

            La speranza è che Dzeko, ancora in maschera, ritorni al gol che gli manca da Lecce-Roma. La certezza è che Fonseca punterà ancora forte su Zaniolo. E lì si ritorna al caso Capello, che aveva consigliato all’interista Esposito di non percorrere la stessa strada di Nicolò: «Non ho ascoltato le dichiarazioni esatte — taglia corto Fonseca — e non commento. Alla Roma crediamo tutti nelle capacità di Zaniolo: è un talento straordinario che deve solo lavorare per crescere. Dal primo giorno che sono qui è stato esemplare e ci ha messo il massimo impegno».


            CorSera
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              Pioli: «Niente processi a Suso: chi colpisce lui, colpisce me e il Milan»

              Alla vigilia della Roma ( ore 18, Sky) assicura: «Gioca chi merita, l’avversario sarà determinato. Non possiamo aspettare 10 anni per vincere». Dubbio Piatek-Leao

              Ripartire. Ora. Perché il tempo sta finendo. Il Milan di Pioli non può più attendere. Il pareggio col Lecce al debutto è stato una partenza falsa. Domenica sera all’Olimpico contro la Roma (ore 18, tv su Sky) è vietato fallire. Perché ora servono punti. Le parole non bastano più. «Un anno fa il Milan era quarto, quindi dobbiamo tirarci su le maniche e provare a vincerle tutte» dice Pioli alla vigilia del match crocevia. «È stata una settimana utile, ho visto la voglia giusta e adesso dobbiamo mettere sul campo tutto il lavoro svolto avendo le idee chiare e l’approccio giusto per questa partita».


              Il tecnico rossonero difende Suso, attaccato duramente questa settimana sui social e non solo: «Innanzitutto io non faccio parte e non prendiamo parte ai processi social. Siamo un gruppo coeso, che lavora per un unico obiettivo. Siamo squadra tutti insieme, che significa sacrificarsi per il proprio compagno. Quando si colpisce un giocatore, si colpisce me e soprattutto il Milan. Questo è il momento in cui bisogna essere più positivi possibile, senza farsi prendere da isterismi. Servono positività e testa lucida». L’allenatore però ci tiene a ribadire un concetto: nessuno è intoccabile. «Non ho fatto promesse a nessuno, non ho compromessi, non guardo in faccia a nessuno. Gioca chi merita».

              Contro la Roma servirà un Milan diverso da quello del secondo tempo col Lecce: «Mi aspetto un avversario molto determinato, nei momenti di difficoltà ci si compatta e per questo ci attende una Roma forte e vogliosa. Ma lo saremo anche noi». Basta parlare di Milan giovane, dice Pioli. Che non vuole alibi: «Sono stati presi giocatori che possono stare nel Milan e che sono da Milan. I giovani sono poi quelli dal 2002 in su. Prendete Donnarumma, è un ‘99 con tante presenze in Serie A... Lui mi ha colpito, è già un leader». Contro i giallorossi resterà in piedi fino all’ultimo il dubbio Piatek-Leao nel ruolo di centravanti.

              «Hanno caratteristiche diverse e di volta in volta sceglierò quello più adatto e che mi dà maggiori garanzie per poter vincere la partita. Ma faccio molto affidamento anche su chi entra». L’impressione è che a oggi il secondo sia in vantaggio. Col polacco inizialmente in panchina («sta bene ma non è ancora brillantissimo»). Ma la decisione definitiva come sempre Pioli la prenderà solo domenica mattina. È una scelta delicata. Perché il Milan non ha più tempo per sbagliare. Dentro e fuori dal campo. «Credo che tutti qui al Milan sanno che questo club ha certe ambizioni. Nessuno di noi può permettersi il lusso di aspettare dieci anni - chiude Pioli -. Non ci rivedremo qui se fra dieci anni saremo ancora in queste posizioni».


              CorSera
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                Conte comincia con il profluvio di lacrime e i sommovimenti intestinali, preambolo dei mal di pancia - con largo anticipo sulla tabella di marcia, visto che alla Juve gli venivano a campionato finito (e scudetto conquistato) e all'Inter adesso, in autunno.

                Accusa la società di crescere poco fuori dal campo rispetto a quanto si cresce in campo...a parte che la supposta crescita in campo è tutta da verificare, dato che potrai misurarla solo a maggio, a risultati conseguiti, ma la rosa che gli è stata consegnata - e la campagna acquisti fatta - è stata vista, vidimata e firmata anche da lui, quindi siamo al solito giochetto di dividere le responsabilità e confondere le acque.

                Le "7 partite in 22 giorni" ce le hanno tutti, così come le assenze, gli infortunati...quello che manca davvero è invece una analisi calcistica del perchè si pareggia in casa col Parma. E' tutto molto interessante (le tante partite, le assenze, i pianti sulla rosa corta) ma perchè il pareggio in casa? Mistero...eppure quello che accade in campo compete all'allenatore, spiegazioni comprese.

                Per ora il disco è sempre il solito: se vinco è merito mio, se perdo/pareggio è colpa degli altri. Da uno che prende 12 milioni l'anno ci si aspetterebbe anche altro...che so, magari parlare di pallone.
                Last edited by Sean; 27-10-2019, 06:55:51.
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                  Per quanto riguarda la Juventus, Sarri - che di calcio invece parla - individua nella poca concretezza realizzativa uno dei problemi. In fondo è talmente evidente che ci arriviamo tutti.

                  Lo scorso anno non si segnava perchè non si creava: in attacco non si vedeva mezza manovra ragionata, un po' di pressing...adesso si crea ma non si segna lo stesso.

                  A mio parere manca la freschezza, la novità in avanti. Giochi con Dybala, giochi con Higuain...gente brava, magari pure bravissima...ma si prevedeva altro che poi non è arrivato. Per il volume di occasioni che si creano serve il rapace sveglio e affamato, sarebbe servito Icardi...e allora vedi che poi la butti dentro.

                  E' impensabile giocare sempre con Ronaldo, va ogni tanto preservato. Non dobbiamo dimenticarci che parte del mercato è stata casuale: Higuain sta qui ma non doveva starci, per dirne una...e non ha un vice.

                  La speranza di muovere un po' le acque risiede in Douglas Costa, bravissimo funambolo...ma fragile. Ne gioca due e poi sparisce per due mesi. Attendiamo anche Ramsey: lui sì che, messo come trequartista, ci salverebbe dalla visione dell'ormai urticante Bernardeschi.

                  Ci sono alcuni che hanno scoperto la moda di sbrodolarsi nell'avere degli italiani in rosa: possono sempre prendersi anche lui, se proprio ci tengono e se credono che serva per vincere qualcosa.
                  Last edited by Sean; 27-10-2019, 07:18:04.
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                    Roma, al diavolo i pareggi


                    IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Ancora l'Olimpico come possibile rampa di rilancio. La Roma, ospitando nel pomeriggio il Milan (ore 18), deve interrompere il digiuno. A ottobre, nessun successo, ma solo 4 pareggi di fila contro il Wolfsberger, il Cagliari, la Sampdoria e il Borussia Mönchengladbach. L'ultima vittoria è lontana quasi un mese, quella di Lecce, dove si è appena fermata la Juve. E dove, il 29 settembre, la firma è stata di Dzeko che poi non ha più fatto centro. In Europa League la situazione è migliore, con il primato in solitudine nel gruppo J. In campionato, invece, i giallorossi sono fuori dalla zona Champions. Anche se la rosa è dimezzata, non è dunque il momento di lasciare altri punti per strada.

                    GESTIONE MIRATA - Più che il derby tra le proprietà Usa, Pallotta contro Elliott, è lo scontro diretto per il 4° posto. Fonseca conosce i limiti attuali della Roma, certificati dalle assenze pesanti degli infortunati Zappacosta, Diawara, Pellegrini, Mkhitaryan, Under e dello squalificato Kluivert. Ma a tranquillizzarlo sono gli evidenti progressi mostrati in coppa. Così, pure per non distrarre il gruppo, abbandona la questione arbitrale e quindi la gaffe incredibile di Collum. Nessun pianto, come ripete quotidianamente il management del club. «La squadra sta bene, ma non possiamo cambiare il passato. Occorre pensare alla nuova partita. Giovedì è stata una serata storta e infelice per la direzione di gara e la decisione infausta nel finale. Adesso, però, bisogna concentrarsi sul Milan. Dati alla mano quella con il Borussia è stata la partita dove abbiamo corso di più e su un terreno pesante. La mia preoccupazione è il recupero di energie dei miei calciatori contro i rossoneri che sono freschi non avendo avuto impegni infrasettimanali». Il turnover, comunque, porterà al massimo due novità la scelta è del resto limitata. Florenzi e Perotti (eventuale debutto stagionale in campionato) rispettivamente al posto di Spinazzola e Kluivert per l'undicesima formazione diversa in 12 match. In mattinata, nuovo check up sulle condizioni fisiche di alcuni interpreti. «Perotti è pronto, ma non so se può reggere novanta minuti; Pastore ha giocato più del normale perché non possiamo permetterci troppe rotazioni». Confermati Mancini da mediano e il 4-1-4-1. «Ha fatto una buona prestazione, non c'è necessità di cambiare. Non modificherò comunque l'assetto in base all'attacco del Milan». Leao o Piatek, fa lo stesso.

                    SVINCOLATI IN STAND BY - Fonseca, nella lista dei 21 convocati, inserisce pure Santon e i primavera Calafiori, Riccardi e Darboe (prima chiamata per il mediano diciottenne sbarcato in Italia dal Gambia e tesserato a gennaio dalla Roma). Meglio, insomma, Mancini e il sosia Darboe (fa anche il centrale difensivo) dei centrocampisti svincolati accolti a Trigoria. Aspetta, insomma, a dare l'okay per Rodwell o (e) Buchel: «Non entro nella questione, parlo solo di chi fa parte della rosa».

                    DENTRO LO SPOGLIATOIO - Difesa a oltranza, invece, del gruppo. E dei singoli: «Non ho ascoltato le dichiarazioni di Capello. Preferisco non commentare. Qui alla Roma crediamo tutti alle capacità di Zaniolo, il suo è un talento immenso e deve continuare a crescere. Non so se in passato ci sono stati fattori esterni che lo abbiano influenzato. Da quando sono qui si è comportato in maniera esemplare, con dedizione e il massimo impegno. È questo che ci interessa». Chiarimento su Dzeko. Che, oggi 190 presenze da giallorosso (quindi il club con cui ha giocato più partite in carriera), farà il capitano solo quando Florenzi non parte dall'inizio. «È un tema chiuso, con me non se ne è nemmeno parlato. È stato un gesto nobile al rinnovo di Dzeko».

                    IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Ancora l'Olimpico come possibile rampa di rilancio. La Roma, ospitando nel pomeriggio il Milan (ore 18), deve interrompere il digiuno. A ottobre, nessun successo, ma solo 4 pareggi di fila contro il Wolfsberger, il Cagliari, la Sampdoria e il Borussia Mönchengladbach. ...
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                      Cmq siamo terzo attacco della serie A eh..

                      Inviato dal mio POCOPHONE F1 utilizzando Tapatalk
                      Cura il tuo corpo come un tempio
                      Originariamente Scritto da M K K
                      Desade grazie di esistere
                      Originariamente Scritto da AK_47
                      si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Per Marelli la rete dell'Inter è regolare e spiega il perchè:

                        https://mobile.twitter.com/LucaMarel...162122/photo/1
                        domanda che magari è stupida, ma dopo non ha segnato Lukaku che in questo momento è in fuorigioco?
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                          Piatek ancora fuori, Pioli sceglie Leao

                          IL MESSAGGERO - Non è ancora arrivato il tempo per vedere il Milan con Rafael Leao assieme a Piatek. Anche stasera all’Olimpico contro la Roma i due non faranno coppia in attacco. Sarà il portoghese a giocare
                          titolare: «Per vederli insieme basta trovare i giusti equilibri. Kris sta bene anche se non è ancora brillantissimo fisicamente», ha detto il tecnico Stefano Pioli. A completare il tridente ci saranno Suso e Calhanoglu. Se il turco contro il Lecce ha disputato la sua miglior gara della stagione (un gol, un assist e tante occasioni), lo spagnolo è invece stato bersagliato dai suoi tifosi sia a San Siro sia sui social (l’hashtag #susoout è stato nei trend su Twitter). Pioli lo ha difeso: «Io non prendo parte ai processi mediatici, ma quando si
                          colpisce un giocatore, si colpisce anche me e soprattutto il Milan». In difesa rientrerà Calabria dalla squalifica: Conti andrà così in panchina. A sinistra confermato Theo Hernandez, uno dei migliori in campo con il Lecce. A centrocampo, invece, ci sarà ancora spazio per Biglia («Bennacer? Presto arriverà la sua giusta occasione»): con l’argentino, Paquetà e Kessie.

                          IL MESSAGGERO - Non è ancora arrivato il tempo per vedere il Milan con Rafael Leao assieme a Piatek. Anche stasera all’Olimpico contro la Roma i due non faranno coppia in attacco. Sarà il portoghese a giocare titolare: «Per vederli insieme basta trovare i giusti equilibri. Kris sta bene anche se...
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                            domanda che magari è stupida, ma dopo non ha segnato Lukaku che in questo momento è in fuorigioco?
                            Brozovic la passa a Candreva, in quel momento il fuorigioco di Lukaku non è attivo perchè non partecipa dell'azione. Solo nello sviluppo conseguente entra in gioco (ma a quel punto in maniera regolare, per sopraggiunto riposizionamento dei difensori) e segna.

                            Va valutata la posizione di Candreva al momento esatto del passaggio del pallone dal piede di Brozovic. Quale parte del corpo è oltre la linea dell'ultimo difensore? In quale esatto momento viene fermato il frame dell'immagine? Perchè un secondo prima od uno dopo spostano centimetri.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Brozovic la passa a Candreva, in quel momento il fuorigioco di Lukaku non è attivo perchè non partecipa dell'azione. Solo nello sviluppo conseguente entra in gioco (ma a quel punto in maniera regolare, per sopraggiunto riposizionamento dei difensori) e segna.

                              Va valutata la posizione di Candreva al momento esatto del passaggio del pallone dal piede di Brozovic. Quale parte del corpo è oltre la linea dell'ultimo difensore? In quale esatto momento viene fermato il frame dell'immagine? Perchè un secondo prima od uno dopo spostano centimetri.
                              ah ok, me la ricordavo diversa la regola
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                                Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                                ah ok, me la ricordavo diversa la regola
                                E' cambiata.
                                I SUOI goals:
                                -Serie A: 189
                                -Serie B: 6
                                -Super League: 5
                                -Coppa Italia: 13
                                -Chinese FA Cup: 1
                                -Coppa UEFA: 5
                                -Champions League: 13
                                -Nazionale Under 21: 19
                                -Nazionale: 19
                                TOTALE: 270

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