Juventus – Milan finisce in pareggio (1-1), al gol di Morata in contropiede risponde Rebic nel secondo tempo con un bel gol di testa. Il risultato alla fine è buono per il Milan, ma inguaia ulteriormente la Juventus che ha soli 2 punti in classifica, a -8 dall’Inter e addirittura potrebbero essere -10 dal Napoli. Può essere ancora in corsa la Juventus con un ritardo tale? Diciamo che bisogna cominciare a consumare pesantemente la riserva di fiducia. Allegri appare nervoso e arrabbiato, si autoaccusa per i cambi, vuole una squadra più cinica e con più carattere. E intanto tornano i soliti discorsi sull’estetica… Insomma passi avanti da quando se ne sono andati Pirlo e Ronaldo non ne sono stati fatti. Anzi…
Juventus – Milan 1-1
Un risultato troppo magro per la Juve, buono per il Milan che ha accumulato altri crediti nel corso della stagione. Un pareggio a Torino rientra nella tabella di marcia di una squadra che corre per lo scudetto. La Juventus è penultima in classifica, ha due soli punti – è a -8 dall’Inter, e possibili -10 dal Napoli se vincesse a Udine – ,questo è il problema, la partenza in campionato è stata totalmente sbagliata. Col passare delle settimane il gioco è salito e la crescita forse c’è anche stata, ma non in maniera sufficiente e i risultati di fatto la bocciano. Sul fatto che la Juve sia ancora in corsa per lo scudetto, diciamo che bisogna cominciare a consumare pesantemente la riserva di fiducia attribuita per contratto a una squadra che ha vinto così tanto
Non è stato un bel Juve-Milan, di calcio se ne è visto poco. A fine partita, giustamente, Pioli si è lamentato dei soli 48’ di gioco effettivo. La Juventus ha giocato meglio il primo tempo andando in vantaggio col contropiede di Morata su lancio di Dybala, il Milan ha giocato meglio il secondo pareggiando col colpo di testa di Rebic.
Lo stesso Allegri appare ormai abbastanza arrabbiato e innervosito, chiaramente sorpreso lui stesso dal non essere ancora riuscito ad avviare il motore di questa Juve. Che di fatto è ancora allo scorso anno, anzi forse più indietro. Quando l’allenatore dice “la responsabilità è mia, i cambi li ho sbagliati” si autoaccusa certo, ma indirettamente si dichiara anche insoddisfatto di certi giocatori, soprattutto del loro atteggiamento e del loro carattere troppo fragile. “Dobbiamo imparare a portare le partite a casa, senza guardare l’estetica” è una frase che riapre dibattiti antichi. Nella sostanza passi avanti dopo le partenze di Pirlo e Ronaldo non ne sono stati fatti e la situazione appare abbastanza preoccupante.
A parte le considerazioni sulla gestione delle partite e sulle scelte di Allegri, nella Juve sorprende che nella formazione titolare non ci sia Chiesa (e in parte anche De Ligt messo a riposo), che evidentemente ha problemi e ancora non ha potuto farci vedere le migliori cose dello scorso anno e della vittoria agli Europei. Il Milan risente di qualche affanno in alcuni giocatori, in particolare Kessie, ma si sta ormai abituando a fare a meno di Ibrahimovic, riuscendo quasi sempre a risolvere il problema. Anche se poi contro il Liverpool o contro la Juventus alla fine la mancanza dello splendido quarantenne puoi sentirla.
Juventus – Milan 1-1
Un risultato troppo magro per la Juve, buono per il Milan che ha accumulato altri crediti nel corso della stagione. Un pareggio a Torino rientra nella tabella di marcia di una squadra che corre per lo scudetto. La Juventus è penultima in classifica, ha due soli punti – è a -8 dall’Inter, e possibili -10 dal Napoli se vincesse a Udine – ,questo è il problema, la partenza in campionato è stata totalmente sbagliata. Col passare delle settimane il gioco è salito e la crescita forse c’è anche stata, ma non in maniera sufficiente e i risultati di fatto la bocciano. Sul fatto che la Juve sia ancora in corsa per lo scudetto, diciamo che bisogna cominciare a consumare pesantemente la riserva di fiducia attribuita per contratto a una squadra che ha vinto così tanto
Non è stato un bel Juve-Milan, di calcio se ne è visto poco. A fine partita, giustamente, Pioli si è lamentato dei soli 48’ di gioco effettivo. La Juventus ha giocato meglio il primo tempo andando in vantaggio col contropiede di Morata su lancio di Dybala, il Milan ha giocato meglio il secondo pareggiando col colpo di testa di Rebic.
Lo stesso Allegri appare ormai abbastanza arrabbiato e innervosito, chiaramente sorpreso lui stesso dal non essere ancora riuscito ad avviare il motore di questa Juve. Che di fatto è ancora allo scorso anno, anzi forse più indietro. Quando l’allenatore dice “la responsabilità è mia, i cambi li ho sbagliati” si autoaccusa certo, ma indirettamente si dichiara anche insoddisfatto di certi giocatori, soprattutto del loro atteggiamento e del loro carattere troppo fragile. “Dobbiamo imparare a portare le partite a casa, senza guardare l’estetica” è una frase che riapre dibattiti antichi. Nella sostanza passi avanti dopo le partenze di Pirlo e Ronaldo non ne sono stati fatti e la situazione appare abbastanza preoccupante.
A parte le considerazioni sulla gestione delle partite e sulle scelte di Allegri, nella Juve sorprende che nella formazione titolare non ci sia Chiesa (e in parte anche De Ligt messo a riposo), che evidentemente ha problemi e ancora non ha potuto farci vedere le migliori cose dello scorso anno e della vittoria agli Europei. Il Milan risente di qualche affanno in alcuni giocatori, in particolare Kessie, ma si sta ormai abituando a fare a meno di Ibrahimovic, riuscendo quasi sempre a risolvere il problema. Anche se poi contro il Liverpool o contro la Juventus alla fine la mancanza dello splendido quarantenne puoi sentirla.
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