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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Giornata 13

    SABATO 19 DICEMBRE
    15:00 Fiorentina-Verona
    18:00 Sampdoria-Crotone
    20:45 Parma-Juventus

    DOMENICA 20 DICEMBRE
    12:30 Torino-Bologna
    15:00 Benevento-Genoa
    15:00 Cagliari-Udinese
    15:00 Inter-Spezia
    15:00 Sassuolo-Milan
    18:00 Atalanta-Roma
    20:45 Lazio-Napoli
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    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Ibrahimovic infortunato: ma il Milan non cambia i piani di mercato e cerca solo un altro difensore

      Dopo la coscia tocca al polpaccio, lo svedese fermo fino a gennaio. Ma il club conferma la strategia e non punta ad eventuali sostituti in attacco

      «Si può domare un leone, non Zlatan». Domare no, ma ingabbiarlo sì. Perché Ibra è sì un campione eccezionale, ma anche un 39enne che deve fare i conti con un fisico straordinario ma inevitabilmente diverso da dieci anni fa. Dopo la coscia ora tocca al polpaccio, già infortunatosi in primavera. «Soffusione emorragica nel contesto del muscolo soleo» è la diagnosi del nuovo infortunio, arrivata un paio d’ore dopo l’intervista al sito della Uefa in cui usava la metafora del leone. La pessima notizia è arrivata ieri nel tardo pomeriggio ed è stata una doccia gelata per i tifosi milanisti, che confidavano nel rientro del fuoriclasse già domani in casa del Sassuolo. La lesione al bicipite femorale della coscia sinistra era guarita, Zlatan sarebbe con ogni probabilità partito dalla panchina. Poi, nel corso dell’ultimo allenamento, ecco la fitta al polpaccio sempre della gamba sinistra, il dolore che s’è fatto via via sempre più intenso, infine il freddo responso dell’ecografia.


      I controlli

      Un esame di controllo verrà effettuato «non prima di 10 giorni» fa sapere il Milan, significa quindi che per Ibra il 2020 è già finito, lo si rivedrà l’anno venturo. Salterà di certo il big match con la Juve del 6. Il morale in casa rossonera è ovviamente basso, la botta è stata forte, ma lo staff medico confida che i tempi non siano così lunghi: il problema è meno grave di quello alla coscia, si stima uno stop sulle tre settimane. Così fosse, potrebbe tornare disponibile per la sfida col Toro del 9 gennaio in campionato o più facilmente per quella sempre contro i granata del 13 in Coppa Italia.


      Stop prolungato

      Resta il fatto che l’ennesimo infortunio di Ibrahimovic, fermo dal 22 novembre, renda inevitabile qualche riflessione. Fin qui il campione svedese ha giocato (alla grande) 10 partite su 21: significa che più di una volta su due Pioli non ha potuto contare su di lui. Freddo, età, partite ravvicinate: è chiaro che anche in prospettiva i rischi esistono. In molti restano convinti che puntare su un vice Ibra al mercato di gennaio sarebbe la mossa più saggia, ma i piani del Milan non cambiano.
      Quello che filtra dal club è un messaggio forte e chiaro: non sarà questo infortunio a modificare le strategie in attacco, arriverà solo un difensore centrale. Se poi a gennaio si aprisse un’opportunità anche nel reparto avanzato è chiaro che verrebbe valutata, ma il profilo dovrebbe essere in linea con i piani: giovani di prospettiva. Niente Milik, Depay o Giroud, insomma: per adesso Pioli dovrà andare avanti con centravanti riadattati come Rebic e Leao, fin qui deludenti, sperando si diano presto una mossa.

      La linea del club

      Sembra quindi che il Diavolo dovrà proprio continuare ad arrangiarsi da solo, trovando dentro di sé la forza per sopperire alle assenze e continuare la sua corsa verso l’obiettivo finale. Che non è lo scudetto ma un posto nella prossima Champions. Ad ogni modo, una missione complicata. Senza Ibra, ancora di più.

      CorSera




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        Esame farsa, Suarez sentito in procura a Perugia come testimone

        Il calciatore è considerato solo una persona informata sui fatti. Ascoltato anche il suo manager

        Luis Suarez è stato sentito come persona informata dei fatti dai magistrati di Perugia che indagano sul suo esame «farsa» per la conoscenza dell’italiano all’Università per Stranieri di Perugia. Il calciatore uruguayano era lo scorso settembre in procinto di passare alla Juventus, e aveva fatto richiesta per la cittadinanza italiana. Il calciatore è stato ascoltato in videoconferenza come testimone insieme al suo manager.

        La rogatoria internazionale

        Il calciatore oggi in forza all’Atletico Madrid è stato sentito nell’ambito di una rogatoria internazionale avviata dalla procura guidata da Raffaele Cantone. Sul contenuto della deposizione viene mantenuto il riserbo. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, in ogni caso, la testimonianza di Suarez sarebbe stata per gli inquirenti particolarmente interessante. Suarez, pur non essendo necessario per la sua veste di testimone, è stato assistito nella deposizione dal suo manager e avvocato. A sua volta ascoltato dai magistrati perugini sempre come persona informata dei fatti.


        Le dimissioni

        Nelle scorse settimane, l’inchiesta della Procura di Perugia aveva portato alle dimissioni della rettrice, Giuliana Grego Bolli. La decisione è stata comunicata con una lettera indirizzata al ministro Gaetano Manfredi. La rettrice era già stata sospesa per otto mesi dall’esercizio del pubblico ufficio assieme al direttore generale dell’università perugina e ai due docenti che si erano occupati dell’esame al calciatore uruguayano. Dai primi atti di indagine trapelati, è emerso che al calciatore era stato passato l’intero esame di italiano, domande e risposte comprese, nei giorni precedenti al test. Anche i vertici della Juventus risultano indagati nell’inchiesta. In particolare il direttore dell’Area Tecnica, Fabio Paratici, con l’accusa di false dichiarazioni all’autorità inquirente. Ha negato ai magistrati di aver interessato alla vicenda Suarez la ministra Paola Micheli, come invece è emerso dalle indagini.

        CorSera
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          Parma-Juventus, formazioni e dove vederla in tv: Kulusevski da ex, Ronaldo e Morata per il riscatto

          Dybala resta a casa per un leggero affaticamento muscolare. Assente anche Arthur, possibile un turno di riposo per Cuadrado. Pirlo chiede una reazione dopo il pareggio con l’Atalanta

          Paulo Dybala resta a casa dalla trasferta della Juventus a Parma, per un leggero affaticamento muscolare: niente di serio, solo uno stop precauzionale, per riavere l’argentino già martedì contro la Fiorentina. Dopo il primo gol in campionato e lo sfogo sulle «troppe bugie sul contratto» Dybala è entrato a 6’ dalla fine contro l’Atalanta: troppo poco per capire se le parole del presidente Agnelli hanno sortito qualche effetto. «Ha un’offerta da top 20 e aspettiamo una risposta. Vuole essere tra i top 5 ma non lo è ancora. E lo sa» aveva detto il numero uno bianconero, tenendosi comunque largo, perché questo Dybala non è attualmente tra i migliori venti d’Europa.

          Contro un Parma in crescita, che ha fermato sul pareggio Milan e Inter, Andrea Pirlo deve fare a meno anche del brasiliano Arthur, colpito duro da Romero mercoledì. Cuadrado, a sua volta maltrattato da De Roon (che per sua stessa ammissione andava espulso), potrebbe prendersi un po’ di riposo.

          L’attesa quindi si sposta su Ronaldo e Morata, dopo la sconcertante e inattesa controprestazione con l’Atalanta. Cristiano ha il muso lungo per il rigore sbagliato, il primo decisivo dei quattro falliti alla Juventus. E anche per aver visto Robert Lewandowski conquistare il premio Fifa di giocatore dell’anno, come del resto era nelle previsioni. Cristiano stesso ha votato per il centravanti del Bayern campione d’Europa (assegnandogli 5 punti), poi Messi (3) e Mbappé (1). Mentre l’argentino non ha ricambiato la preferenza dell’eterno rivale, scegliendo nel suo terzetto Neymar, Lewandowski e Mbappé, in quest’ordine.

          Ronaldo però è sempre Ronaldo. E dopo aver visto il doppio errore davanti alla porta di Morata mercoledì (prima la palla servita a CR7 invece di tirare e quindi il tacco sbilenco a porta vuota), è tornato alla mente un aneddoto raccontato da Allegri: una volta saputo che Tevez pativa le sue tante iniziative, lo spagnolo aveva smesso di tirare, per passare la palla al compagno. Morata è molto maturato, ma l’arrabbiatura di Pirlo per la sua doppia leggerezza richiede una reazione.

          Parma — oltre che Gervinho e contropiede, un’arte che la Juve soffre — vuol dire anche Kulusevski, ex della serata: lo svedese non gioca titolare dal derby di due settimane fa e dopo un impatto promettente si è perso tra incomprensioni tattiche (si pesta i piedi con Dybala) e atteggiamenti non sempre giusti, come nell’ingresso in campo a Benevento. In fondo è la fortuna di questa Juve, che ha pareggiato sei volte, ma non lo ha mai fatto per due partite di fila: c’è sempre qualcuno che ha qualcosa da dimostrare.

          Parma 4-3-3: Sepe; Iacoponi, Osorio, Alves, Gagliolo; Hernani, Brugman, Kucka; Karamoh, Cornelius, Gervinho.
          Juventus 4-4-2: Buffon; Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Kulusevski, McKennie, Bentancur, Chiesa; Ronaldo, Morata.
          Arbitro: Gianpaolo Calvarese
          Tv: ore 20.45 Dazn


          CorSera
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            Se fosse vero che il Milan non ha intenzione di prendere un altro attaccante in gennaio, commetterebbe un errore. Se il goal è entrare in champions, è dunque chi i goal li fa che ti serve comprare, perchè Ibra non può reggere da solo tutta intera la (lunghissima) stagione.

            I soldi che investi a gennaio li riavrai a giugno, se entri in champions: è una equazione semplice che dovrebbe convincere anche i cassieri ad aprire il portafoglio. Questa stagione offre una opportunità: non tutti gli anni, ci si ricordi, nel calcio sono pari.
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              Roma, Fonseca prepara il salto

              Il giro di boa è ancora lontano 7 gare. Un primo bilancio per la Roma però è vicino. Il gruppo per ora risponde ma la corsa è appena giunta ad un terzo del percorso. Investire oggi per rinforzare la rosa e incassare domani, anche perché l'Europa che conta è un traguardo fondamentale sia per il club (che ha chiuso in rosso lo scorso giugno a -204 milioni) che per il portoghese.

              La conferma di Fonseca passa dalla partecipazione alla prossima Champions. E c'è l'ostacolo big da superare. Sinora la Roma è stata spietata con le medio-piccole (ein-plein di successi, 7 su 7, con squadre dal decimo posto in giù), in difficoltà con le prime 7 (4 punti in 5 gare con Verona, Juve, Milan, Napoli e Sassuolo). Per intenderci: quando l'asticella si è alzata, i giallorossi hanno mostrato qualche limite. Domani l'Atalanta - staccata di 6 punti - sarà un bel banco di prova.


              (Il Messaggero)

              Il giro di boa è ancora lontano 7 gare. Un primo bilancio per la Roma però è vicino. Il gruppo per ora risponde ma la corsa è appena giunta ad un terzo del percorso. Investire oggi per rinforzare la rosa e incassare domani, anche perché l'Europa che conta è un traguardo fondamentale sia per il cl...
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                Ma seriamente il Milan non prenderà l'attaccante?
                Ma stanno scherzando?
                Il quarto posto come lo vogliono raggiungere esattamente, pregando? sperando nel miracolo?
                Fosse così, ridicoli.
                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                  Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                  Ma seriamente il Milan non prenderà l'attaccante?
                  Ma stanno scherzando?
                  Il quarto posto come lo vogliono raggiungere esattamente, pregando? sperando nel miracolo?
                  Fosse così, ridicoli.
                  Non puoi dire che vuoi Haaland...altrimenti anziché 70 milioni, ne vogliono 120. Meglio dire che siamo a posto cosi' e all'ultimo giorno di mercato fare il colpaccio.
                  I SUOI goals:
                  -Serie A: 189
                  -Serie B: 6
                  -Super League: 5
                  -Coppa Italia: 13
                  -Chinese FA Cup: 1
                  -Coppa UEFA: 5
                  -Champions League: 13
                  -Nazionale Under 21: 19
                  -Nazionale: 19
                  TOTALE: 270

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                    Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                    Non puoi dire che vuoi Haaland...altrimenti anziché 70 milioni, ne vogliono 120. Meglio dire che siamo a posto cosi' e all'ultimo giorno di mercato fare il colpaccio.
                    Lo spero.
                    Non vorrei facessero come in Estate che poi non si prese una minchia e si conservarono anche i soldi dell'Europa League.
                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      Io ho già giocato 100€ su haaland al Milan

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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Esame farsa, Suarez sentito in procura a Perugia come testimone

                        Il calciatore è considerato solo una persona informata sui fatti. Ascoltato anche il suo manager

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                        La rogatoria internazionale

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                        Le dimissioni

                        Nelle scorse settimane, l’inchiesta della Procura di Perugia aveva portato alle dimissioni della rettrice, Giuliana Grego Bolli. La decisione è stata comunicata con una lettera indirizzata al ministro Gaetano Manfredi. La rettrice era già stata sospesa per otto mesi dall’esercizio del pubblico ufficio assieme al direttore generale dell’università perugina e ai due docenti che si erano occupati dell’esame al calciatore uruguayano. Dai primi atti di indagine trapelati, è emerso che al calciatore era stato passato l’intero esame di italiano, domande e risposte comprese, nei giorni precedenti al test. Anche i vertici della Juventus risultano indagati nell’inchiesta. In particolare il direttore dell’Area Tecnica, Fabio Paratici, con l’accusa di false dichiarazioni all’autorità inquirente. Ha negato ai magistrati di aver interessato alla vicenda Suarez la ministra Paola Micheli, come invece è emerso dalle indagini.

                        CorSera
                        Pare che la procura gli abbia fatto sapere le domande in anticipo

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                          Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                          Non puoi dire che vuoi Haaland...altrimenti anziché 70 milioni, ne vogliono 120. Meglio dire che siamo a posto cosi' e all'ultimo giorno di mercato fare il colpaccio.

                          muovendosi bene qualcosa si può prendere anche spendendo poco


                          Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                          Io ho già giocato 100€ su haaland al Milan
                          +ma veramente qualcuno ne parla^
                          ma perchè ***** haaland dovrebbe voler andare in quel cesso di squadra?
                          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                          Originariamente Scritto da GoodBoy!
                          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                          grazie.




                          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                            Non puoi dire che vuoi Haaland...altrimenti anziché 70 milioni, ne vogliono 120. Meglio dire che siamo a posto cosi' e all'ultimo giorno di mercato fare il colpaccio.
                            I giorni del condor?

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                              Per evitare futuri quote...se non si fosse capito...stavo trollando spudoratamente! Sono finiti i giorni del condor...ora ci sono i giorni della quaglia
                              I SUOI goals:
                              -Serie A: 189
                              -Serie B: 6
                              -Super League: 5
                              -Coppa Italia: 13
                              -Chinese FA Cup: 1
                              -Coppa UEFA: 5
                              -Champions League: 13
                              -Nazionale Under 21: 19
                              -Nazionale: 19
                              TOTALE: 270

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                                Gasperini non convoca Gomez.

                                Questa è una dimostrazione di forza societaria non indifferente, in cui si protegge l'allenatore ed il gruppo a discapito del giocatore più talentuoso nonchè capitano.
                                sigpic
                                Free at last, they took your life
                                They could not take your PRIDE

                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎