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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    L'ECO DI NAPOLI 10/11/2020

    "Non c'è più spazio, non c'è più spaziooo". E' questo l'urlo straziante che qualche ora fa ha squarciato il silenzio della città partenopea. Incredibile la scena che i soccoritori si sono trovati davanti: un giovane dai capelli unti, chino a 90°, dopo aver appreso del rigetto del ricorso della propria squadra del cuore, con una mano infilava nel proprio ano cannoli e babà, l'uno di seguito all'altro, mentre con l'altra mano opponeva una non troppo convinta resistenza. L'urlo dello stesso giovane "non c'è più spazio, non c'è più spaziooo" (vittima di un disturbo che lo porta ad avere diverse personalità che convivono nello stesso corpo) testimonia la guerra interiore combattuta da quello che nel quartiere è conosciuto come "il koleroso rottoinculo"; vorrebbe smettere di prendere pasticcini nel cul* ma allo stesso tempo non può farne a meno. Anche oggi il Nostro ha avuto la sua razione di dolci.
    Non è lontano il giorno in cui la Ssc Napoli di De Cocainis sarà dichiarata fallita e quel giorno sarà un gran giorno per le pasticcerie della città.

    PS: grandissimo Grassani...anche questa volta vincerà la prossima volta
    Last edited by Steel77; 10-11-2020, 23:42:53. Motivo: *

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      Hahahahaha

      Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


      grazie.




      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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        Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
        L'ECO DI NAPOLI 10/11/2020

        "Non c'è più spazio, non c'è più spaziooo". E' questo l'urlo straziante che qualche ora fa ha squarciato il silenzio della città partenopea. Incredibile la scena che i soccoritori si sono trovati davanti: un giovane dai capelli unti, chino a 90°, dopo aver appreso del rigetto del ricorso della propria squadra del cuore, con una mano infilava nel proprio ano cannoli e babà, l'uno di seguito all'altro, mentre con l'altra mano opponeva una non troppo convinta resistenza. L'urlo dello stesso giovane "non c'è più spazio, non c'è più spaziooo" (vittima di un disturbo che lo porta ad avere diverse personalità che convivono nello stesso corpo) testimonia la guerra interiore combattuta da quello che nel quartiere è conosciuto come "il koleroso rottoinculo"; vorrebbe smettere di prendere pasticcini nel cul* ma allo stesso tempo non può farne a meno. Anche oggi il Nostro ha avuto la sua razione di dolci.
        Non è lontano il giorno in cui la Ssc Napoli di De Cocainis sarà dichiarata fallita e quel giorno sarà un gran giorno per le pasticcerie della città.

        PS: grandissimo Grassani...anche questa volta vincerà la prossima volta
        ahaahahah e ho pure iniziato a leggere prendendolo sul serio
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        modroc - yy

        piquet - gabbiani

        acquilani - manchini

        maybe - Vendola

        mandjukic - Sjneider

        lialicic - Kongobia

        il Mangio - Cointreau

        izco - Mihajlovich

        Bonacci - Falcata

        Cancrena - Val di fiori

        mouse - Sczesjky

        Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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          Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
          L'ECO DI NAPOLI 10/11/2020

          "Non c'è più spazio, non c'è più spaziooo". E' questo l'urlo straziante che qualche ora fa ha squarciato il silenzio della città partenopea. Incredibile la scena che i soccoritori si sono trovati davanti: un giovane dai capelli unti, chino a 90°, dopo aver appreso del rigetto del ricorso della propria squadra del cuore, con una mano infilava nel proprio ano cannoli e babà, l'uno di seguito all'altro, mentre con l'altra mano opponeva una non troppo convinta resistenza. L'urlo dello stesso giovane "non c'è più spazio, non c'è più spaziooo" (vittima di un disturbo che lo porta ad avere diverse personalità che convivono nello stesso corpo) testimonia la guerra interiore combattuta da quello che nel quartiere è conosciuto come "il koleroso rottoinculo"; vorrebbe smettere di prendere pasticcini nel cul* ma allo stesso tempo non può farne a meno. Anche oggi il Nostro ha avuto la sua razione di dolci.
          Non è lontano il giorno in cui la Ssc Napoli di De Cocainis sarà dichiarata fallita e quel giorno sarà un gran giorno per le pasticcerie della città.

          PS: grandissimo Grassani...anche questa volta vincerà la prossima volta
          Dopo il turno di notte, ora posso riposare in pace.
          sigpic
          Free at last, they took your life
          They could not take your PRIDE

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            B & B with a little weed










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              Sentenza Juventus-Napoli, confermato il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione in classifica

              Il Napoli non si era presentato all’Allianz Stadium il 4 ottobre per la positività di Zielinski ed Elmas. De Laurentiis pensa di ricorrere al Collegio di garanzia del Coni

              Respinto il ricorso del Napoli, confermata la sconfitta a tavolino con la Juventus e la penalizzazione di un punto. È questo, in estrema sintesi, il verdetto della Corte d’Appello federale che respinge al mittente il tentativo della società guidata da Aurelio De Laurentiis di vedersi riconosciuta la possibilità di rigiocare la sfida con la Juve, saltata lo scorso 4 ottobre. I giudici hanno confermato la sentenza di primo grado, emessa dal giudice Gerardo Mastrandrea, confermando anche il punto di penalizzazione.


              La vicenda

              Il Napoli non si presentò all’Allianz Stadium per l’attesa sfida alla rivale storica adducendo come motivazione lo stop imposto dall’Asl 2 Napoli Nord. Due giocatori, Zielinski ed Elmas, erano risultati positivi all’ultimo giro di tamponi e la squadra, reduce dalla partita col Genoa, che in quei giorni ha raggiunto un totale di 18 positivi, temeva che il contagio potesse allargarsi. Inutile è stata la pur argomentata difesa dell’avvocato Mattia Grassani. In particolare è stata ribadita la disponibilità del Napoli a giocare, e lo stop imposto dall’Asl 2 Napoli Nord.Una tesi in questi giorni suffragata anche dalla documentazione depositata agli atti del procedimento: un fitto carteggio intrattenuto dalla società con l’autorità sanitaria.


              La replica dei giudici

              I giudici federali hanno invece tratto dalla stessa documentazione presentata conclusioni diametralmente opposte a quelle addotte dalla società partenopea. Come si legge nella sentenza, «nei giorni precedenti la gara del 4.10.2020, il Napoli ha orientato la propria condotta al precipuo scopo di non disputare il predetto incontro, o, comunque, di precostituirsi una scusa per non disputarlo. Ne è prova il contenuto della documentazione di causa, dettagliatamente esaminata dal Giudice Sportivo, ad iniziare dalla nota della Asl Napoli 1, Dipartimento di prevenzione, inviata al Responsabile sanitario della Società». E in particolare, viene citato uno stralcio della missiva: «La responsabilità nell’attuare i protocolli previsti dalla FIGC per il contenimento dell’epidemia da COVID- 19 in capo alla Soc. Napoli e pertanto quest’Azienda non ha alcuna competenza». In primo grado il giudice sportivo aveva motivato che il divieto vero e proprio era arrivato quando il Napoli aveva già rinunciato alla trasferta (QUI: perché il giudice sportivo ha punito gli azzurri).

              Violata la lealtà sportiva

              Per i giudici il solo fatto di essersi rivolti all’Autorità sanitaria per sapere come comportarsi, anche in presenza di uno specifico protocollo federale, è di per sé la dimostrazione che il Napoli cercava un appiglio per non partire alla volta di Torino. «Il comportamento tenuto dalla Società ricorrente — si legge ancora nella sentenza — non risulta neanche rispettoso degli altri consociati dell’ordinamento sportivo, più precisamente delle altre Società di calcio professionistico di Serie A, che in situazioni del tutto analoghe a quella in cui si era venuta a trovare la Società S.S.C. Napoli Spa nei giorni antecedenti l’incontro di calcio di cui è procedimento (ma, in alcuni casi, anche ben più critiche), hanno, regolarmente, disputato gli incontri che le vedevano impegnate». E ancora, sottolinea «la palese violazione dei fondamentali principi sui quali si basa l’ordinamento sportivo, ovvero la lealtà, la correttezza e la probità».


              La replica

              La società campana ha emesso una nota in cui ha sottolineato che «non condivide in toto la sentenza che getta ombre inaccettabili («alibi» e «palese violazione dei fondamentali principi sui quali si basa l’ordinamento sportivo, ovvero la lealtà, la correttezza e la probità», ndr) sulla condotta della società trascurando documenti chiarissimi a suo favore e delegittima l’operato delle autorità sanitarie regionali».


              Respinta anche la Roma

              Nella stessa giornata, la Corte d’Appello federale aveva respinto anche il ricorso della Roma, confermando la sconfitta 3-0 a tavolino con il Verona per l’errato inserimento del giocatore Diawara nella lista degli under 22.


              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Juventus-Napoli, la sentenza: il volo annullato, i tamponi disdetti. Così sarebbe nato «l’alibi per non giocare»

                I giudici: «Il Napoli ha sollecitato l’intervento delle Asl». Il club: «La sentenza trascura documenti chiarissimi a favore e delegittima l’operato delle autorità sanitarie»

                Il Napoli non potrà disputare la partita con la Juventus e la classifica non si smuove. L’arringa di Aurelio De Laurentiis, collegato lunedì scorso da remoto con la Corte sportiva d’Appello presieduta dal giudice Piero Sandulli, è stata smontata punto per punto a sostegno della validità del protocollo della Federcalcio.«Dolo di preordinazione», ricorso respinto: la gara fantasma del 4 ottobre costa al Napoli la sconfitta a tavolino e un punto di penalizzazione, così come stabilito in primo grado (QUI: le motivazioni del giudice sportivo).

                La reazione del club è amara, soprattutto rispetto alle motivazioni del dispositivo: «Ombre inaccettabili». Intanto, andrà a ridiscuterne davanti al Collegio di Garanzia del Coni e, se occorrerà, si rivolgerà al Tar. «La sentenza — è scritto in una nota diffusa in serata — trascura documenti chiarissimi a favore del club e delegittima l’operato delle autorità sanitarie regionali. Abbiamo sempre perseguito i valori di lealtà e merito sportivo».


                Il cuore della sentenza è infatti un colpo duro, che De Laurentiis ritiene offensivo. Il comportamento del Napoli viene considerato sleale e scorretto nei confronti del protocollo ma anche degli altri club che nelle stesse condizioni (con giocatori positivi al Covid) hanno invece disputato le partite. La sanzione è così argomentata: «Non c’è stata alcuna causa di forza maggiore, ma una scelta volontaria, se non addirittura preordinata della società». In buona sostanza, per i giudici, sarebbe stato il Napoli a non voler giocare la gara. «Il club si è precostituito un alibi, sollecitando interventi e chiarimenti di due Asl, annullando il volo e soprattutto non confermando la prenotazione dei tamponi che i giocatori avrebbero dovuto fare a Torino», conclude Sandulli.

                La sfida ora proseguirà ad oltranza, il presidente del Napoli andrà avanti fin quando non gli venga riconosciuta «la affidabilità e la serietà della sua azienda». L’amarezza è anche di Rino Gattuso, che da uomo di campo non accetta di dover perdere una partita senza averla neanche giocata. La legge sportiva, però, per ora gli ha tolto la sfida a cui forse teneva di più, quella con la Juventus. Con la convinzione di poterla anche vincere.

                La Corte d’Appello ha respinto anche il ricorso della Roma, ritenendolo infondato dopo lo 0-3 a tavolino deciso dal giudice sportivo. I giallorossi, nella gara con il Verona del 19 settembre poi terminata 0-0, schierarono Diawara, per errore inserito nella lista under 22 invece che nella over 23. Sentenza che verrà anche questa impugnata. L’amarezza di Guido Fienga, ad della Roma. «Sentenza profondamente ingiusta, si è persa un’occasione per intervenire e modificare un’evidente lacuna normativa, ma soprattutto non si è voluto evitare che venisse comminata una sanzione sproporzionata rispetto al fatto commesso». Nelle motivazioni si sottolinea che la Roma ha ammesso la violazione delle disposizioni ma il «richiamo all’istituto dell’errore e al principio di buona fede non può giovare ai giallorossi». I ricorsi respinti non sorprendono i vertici della Lega: il calcio sta cambiando e il rispetto delle regole non è più un optional.


                CorSera
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Covid, tamponi della Lazio riprocessati: Immobile e Leiva negativi, positivo Strakosha

                  Sono i primi risultati individuati dal perito nominato dalla Procura nell'ambito dell'inchiesta sul laboratorio che ha effettuato i controlli sui giocatori il 6 novembre scorso prima di Lazio-Juventus

                  Conferma del tampone negativo per Immobile e Lucas Leiva. Positivo invece per Strakosha. Sono questi - secondo quanto si apprende - alcuni dei risultati dei tamponi sui giocatori della Lazio riprocessati all'ospedale Moscati di Avellino dal perito nominato dalla Procura nell'ambito dell'inchiesta che vede indagato Massimiliano Taccone, al verdi 'Futura Diagnostica', il laboratorio che ha effettuato i controlli sui giocatori laziali il 6 novembre scorso prima di Lazio-Juventus.

                  In quella circostanza i tamponi dei tre calciatori risultarono negativi rispetto invece alla positività riscontrata dai laboratori Synlab e Campus Biomedico sugli stessi calciatori. Strakosha è risultato positivo al riesame del Moscati: era risultato negativo al controllo fatto ad Avellino ma positivo all'analisi dei due laboratori.

                  Stando alle prime indiscrezioni Ansa - non confermate al momento dalla Procura -, i risultati delle controanalisi avrebbero evidenziato la positività di…
                  ...ma di noi
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                    Ecco, dunque non solo la disdetta del volo ma pure dei tamponi che la squadra (il Napoli) avrebbe dovuto fare a Torino come da prassi (24 ore prima della partita)...e De Laurentiis si lamenta delle "ombre" gettate su di lui: qui l'unica ombra è quella dell'illecito sportivo, avendo violato tutti i principi di "probità e lealtà", per evitare (da scoprire il perchè) di disputare una partita sul campo creando ad arte una serie di alibi, dunque operando nascostamente contro la lealtà sportiva e la buona fede.

                    Alla fine gli è andata pure bene: uno 0-3 per una partita che puoi anche perdere e un -1 in classifica: insomma, la penalità si riduce a quello striminzito punticino decurtato. Incassi e porti a casa, che poteva andare molto peggio (la Roma, solo per aver sbagliato a compilare una lista, si è presa lo 0-3 senza passare dal via).
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                      Per il caso-Lazio, dunque Immobile e Leiva negativi e Strakosha positivo. Per quest'ultimo Avellino aveva dato la negatività e leggo che fu portato in panchina col Torino.

                      Caso complesso dove ci vorrà del tempo per sbrogliarlo.
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                        Kumbulla positivo e ricorso respinto: 0-3 con il Verona

                        LEGGO (F. BALZANI) - Il focolaio di Trigoria si allarga e il ricorso per lo 0-3 di Verona è stato respinto. È stato un martedì nero quello vissuto dalla Roma, dove è aumentato il numero di contagiati da Covid. Dopo Dzeko, Boer, Pellegrini, Santon e Fazio, infatti, ieri tutta la squadra si è sottoposta a un nuovo giro di tamponi che ha evidenziato la positività di Kumbulla. «Ma sto bene», rassicura sui social l'albanese. I tanti casi hanno obbligato la Asl a bloccare le partenze dei calciatori verso le rispettive nazionali e la Roma a far svolgere allenamenti individuali in attesa di nuovi accertamenti. I tamponi dei 4 romanisti che hanno partecipato alla trasferta di Marassi (Santon era out), svolti sabato a Genova sono risultati negativi. L'unico positivo, Boer, è tornato subito a Roma con Milanese che era in camera con lui. I 4 si sono positivizzati lunedì. Durante la gara contro il Genoa il virus era in incubazione e di conseguenza non rilevabile. Nei prossimi giorni verranno svolti altri tamponi perché è possibile che in alcuni calciatori il virus non sia ancora comparso. L'altra tegola arriva dalla Figc che ha bocciato il ricorso presentato per lo 0-3 di Verona causato da un errore in fase di composizione della lista in cui mancava il nome di Diawara. La Corte Sportiva d'Appello ha annullato il risultato del campo (0-0) e con durezza ha ritenuto «il ricorso infondato». Non l'ha presa bene il Ceo Fienga: «Sentenza ingiusta. Non si è voluto evitare che venisse comminata una sanzione palesemente sproporzionata rispetto al fatto commesso. Valuteremo ulteriori azioni». La classifica rimane la stessa: la Roma è terza a 14 punti col Napoli che a sua volta si è visto respingere il ricorso la sconfitta 0-3 con la Juve. L'unica buona notizia per Fonseca arriva da Spinazzola: lesioni escluse. Il maledetto martedì si è concluso in serata con la notizia della scomparsa a 79 anni di Dino Da Costa, il miglior goleador (11) insieme a Totti nella storia dei derby romani e 10° marcatore di tutti i tempi.

                        LEGGO (F. BALZANI) - Il focolaio di Trigoria si allarga e il ricorso per lo 0-3 di Verona è stato respinto. È stato un martedì nero quello vissuto dalla Roma, dove è aumentato il numero di contagiati da Covid. Dopo Dzeko , Boer, Pellegrini, Santon e Fazio , infatti, ieri tutta la squadra...
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                          Gazzetta
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                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
                                : un giovane dai capelli unti, chino a 90°, dopo aver appreso del rigetto del ricorso della propria squadra del cuore, con una mano infilava nel proprio ano cannoli e babà, l'uno di seguito all'altro, mentre con l'altra mano opponeva una non troppo convinta resistenza. L'urlo dello stesso giovane "non c'è più spazio, non c'è più spaziooo"



                                hahahahahahha non avevo letto hahahahahahahahaha
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                                Working...
                                X
                                😀
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