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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Inter-Conte, i rapporti pericolosi di Antonio con i club che ha allenato

    Alla Juve andò via durante il ritiro, al Chelsea ha chiuso facendo causa. Ha un contratto di altre due stagioni con i nerazzurri: se vuole romperlo deve stare attento a come lo fa

    di Mario Sconcerti

    Antonio Conte è un uomo con una sensibilità particolare. Questo è un suo diritto e anche un suo vantaggio, trasformarla in energia serve spesso a creare una differenza. Quando coinvolge tante persone e addirittura un’azienda, la sua diversità nervosa può però battere con quella degli altri. Questo succede in ogni posto di lavoro. Più grande è l’importanza del ruolo e più probabili sono gli attriti con gli altri che occupano ruoli simili. O si capisce questo o si usurpa qualcosa di quel ruolo.

    Gli psicologi del lavoro dicono che normalizzare, perdonare, ascoltarsi meno, non è un modo di retrocedere nelle gerarchie, è il vero modo di comandare. Ma c’ è qualcosa che brucia sempre dentro Conte. Questo è il problema. Sei anni fa chiese alla Juve di andarsene al secondo giorno di ritiro. Agnelli disse di essersi trovato davanti un uomo sfinito dallo stress e accettò. Al Chelsea ha chiuso facendo causa al club.


    All’Inter siamo di nuovo a un epilogo vintage. Si può dunque ammettere che c’è spesso qualcosa di strano anche nei suoi comportamenti verso le sue società. Se l’Inter ha davvero commesso errori gravi, e può capitare, se Conte comunque è offeso irrimediabilmente, il rapporto è per forza finito. A cosa serve parlare con Zhang? A trattare una buona uscita? All’idea di una causa contro l’Inter per salvare l’ingaggio?

    Può farlo, ma di sicuro potrebbe difendersi bene anche l’Inter ricordando le volte che Conte ha messo in imbarazzo la società. Se invece le offese che Conte lamenta sono gravi ma risolvibili, cosa chiederebbe? La liquidazione di altri tesserati? Questa non sarebbe giustizia, sarebbe vendetta. Nelle sue infinite risorse Conte deve capire che c’è anche una verità piccola piccola, semplice ma diretta: ha un contratto di altre due stagioni con l’Inter di cui è un dipendente. Se vuole andarsene deve romperlo e stare molto attento a come lo fa. Oppure torna in campo. Ma non basterebbe nemmeno rimanere. Dovrebbe garantire di essere stavolta disposto a cambiare. La stessa cosa che chiede alla società.



    CorSera
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Psg-Bayern, finale di Champions Neymar guida i cori in hotel. Lewandowski mangia tonno a colazione

      È la prima finale per i francesi trascinati dal brasiliano, i tedeschi hanno vinto tutte le partite nella competizione e vogliono eguagliare il Milan di Capello

      La scritta sul pallone della Champions è rimasta quella di «Istanbul 2020», sede della finale che era in programma il 30 maggio. Nei giorni più duri della pandemia questa partita (diretta alle 21 su Sky e Canale 5) sembrava un miraggio e invece al Da Luz di Lisbona, Paris Saint-Germain e Bayern Monaco promettono gol, spettacolo ed equilibrio come raramente è accaduto negli ultimi anni: le finali a otto squadre con partite secche hanno aumentato il tasso già elevato di imprevedibilità del torneo, ma a sfidarsi stasera sono i migliori, in un’affascinante guerra dei mondi. Senza un favorito.

      Neymar o Lewandowski, Mbappé o Thomas Müller, Di Maria o Gnabry? Non è solo una sfida a colpi di gol, di assist e dribbling, perché il concentrato di talento, fame di vittoria, qualità, esperienza e gioventù è quasi unico. Nel Bayern, oltre ai 55 gol stagionali di Lewandowski che mangia il tonno a colazione e Gnabry che ha una fidanzata che gioca nel Psg femminile, ci sono la velocità del 19enne Davies, la classe di Neuer, la polivalenza di Alaba, definito da Rummenigge «il Beckenbauer nero» e anche quella di Kimmich che potrebbe spostarsi di nuovo in mezzo al campo al posto di Thiago, con il terzino Pavard pronto al rientro. Perché i primi 15’ con il Lione in semifinale hanno dimostrato che il Bayern è attaccabile: «Sappiamo che con la linea difensiva alta possiamo concedere spazi — ammette l’allenatore Hans Flick —. Ma se diamo tutti il 100% abbiamo buone chance».


      Tra i parigini può essere la gara d’addio di Thiago Silva, tornato su antichi livelli, mentre l’ex romanista Marquinhos ormai fisso in mediana è l’uomo chiave per gli equilibri di una squadra che è riuscita a diventare gruppo e con Verratti e Paredes dovrà a sua volta resistere all’urto tedesco: gli 8 gol rifilati al Barcellona dal Bayern, sempre vittorioso, fanno paura: nessuno però ha mai alzato la coppa facendo percorso netto e l’unico che ci andò vicino — il Milan nel 1993 — perse contro una francese, il Marsiglia.

      Anche per questo i tedeschi tengono un profilo basso, lasciando a Neymar — mai così carico — le canzoncine via social e i cori in hotel: per il Psg è la prima finale in 50 anni, mentre il Bayern all’undicesima cerca la sesta vittoria e per Neuer «è più forte di quello che trionfò nel 2013».

      Merito anche del gregario Flick, che da giocatore ha perso la finale ‘87 con il Porto e a novembre ha rimpiazzato Kovac dopo 15 anni da vice. Il connazionale Tuchel, erede poco empatico di Klopp, è stato vicino tre volte al Bayern, invece si è ritrovato con Neymar e Mbappé, che dopo il Mondiale a 19 anni punta la Champions a 21: «Voglio scrivere la storia del calcio francese — dice l’attaccante —. Delle porte chiuse e della tragedia del virus ce ne ricorderemo a lungo. Come di questa finale». Comunque vada.



      CorSera
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        Champions, Flick: "Psg fantastico, è una finale che si vince col pressing"

        Il tecnico del Bayern alla vigilia della finale contro i francesi: "Loro forti in attacco, ma hanno anche la miglior difesa del torneo. Dovremo provare a imporre il nostro stile di gioco"

        "Cercheremo di fare la miglior partita possibile e di giocare il nostro calcio. Se vi riusciremo, se saremo tutti in grado di dare il 100%, allora abbiamo buone chance di vincere". E' il pensiero di Hansi Flick, tecnico del Bayern Monaco, alla vigilia della finale di Champions League contro il Psg. "Negli ultimi 10 mesi abbiamo sempre cercato d'imporre il nostro gioco, cercando di rimanere alti. I risultati sono stati positivi e non abbiamo intenzione di cambiare il nostro stile proprio domani. Abbiamo visto le loro partite e ovviamente hanno tanta qualità, da quel punto di vista sono simili al Barcellona, mentre il Lione gioca in modo molto diverso. Sarà importante chiudere le linee di passaggio e non concedere loro spazi nei quali lanciare il pallone. Il Psg ha una velocità incredibile, è una squadra top zeppa di grandi campioni".

        "Fondamentale il pressing, loro fortissimi anche in difesa"

        "Avendo la linea difensiva alta, sappiamo che possiamo concedere degli spazi dietro di essa", ha proseguito Flick. "L'importantante sarà pressare l'avversario in fase di possesso palla e di coprire tutto il campo se saranno loro a ribaltare l'azione e attaccare". Dal tecnico dei bavaresi parole di elogio per i francesi: "Il Psg è una squadra fantastica, con grandi giocatori e tanta esperienza. Sono fortissimi in attacco ma anche in difesa: basti pensare a Thiago Silva, che conosce questa competizione come pochi, o Marquinhos in mezzo, che per me è un elemento impressionante. Hanno subito solo cinque gol in questa Champions League, hanno la difesa migliore e questo dimostra che il Psg non è solo pericoloso in attacco. Ci siamo preparati, abbiamo studiato una tattica e speriamo di poterla sfruttare domani sera".


        Il derby tedesco delle panchine

        A Lisbona sarà anche un derby tedesco in panchina: "Sono molto felice d'incontrare Thomas Tuchel in finale. Ho molto rispetto di lui, sia come persona che come pensatore di calcio". Quanto alle scelte di formazione Flick ha spiegato: "Jerome Boateng si allenerà con noi nel pomeriggio e solo dopo potrò dare un giudizio. Ne parlerò col mio staff e vedremo cosa accadrà. Spero che Jerome recuperi e possa essere titolare. Pavard? Non sappiamo ancora se sia in grado di giocare dall'inizio e a questo punto della competizione. Vedremo, come per Boateng, se è o no al 100%". "Coman e Coutinho? Sono entrati dalla panchina hanno sempre dimostrato di poter dare il loro contributo. Si tratta della nostra terza partita in pochi giorni e - ha avvertito - bisogna sempre considerare anche il livello di stanchezza dei giocatori".


        Kimmich: "Finale molto equilibrata"

        "Ci aspettiamo una partita molto equilibrata, si affrontano due grandi squadre che meritano entrambe di essere in finale". Parole di Joshua Kimmich, difensore del Bayern Monaco, alla vigilia della finale di Champions League che vedrà i bavaresi affrontare il Psg a Lisbona. "A livello di club non esiste un onore più grande di giocare una finale di Champions", ha spiegato il tedesco in conferenza stampa. "Purtroppo abbiamo dovuto giocare a porte chiuse, ma quella di domani è un'opportunità enorme e non ce la vogliamo fare scappare

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          Psg, Tuchel: "Esausto e felice, è la partita della vita"

          Il tecnico dei parigini non prevede nessuna ricetta particolare perla sfida con il Bayern: "Non faremo niente di speciale, perché la partita è già speciale"

          "Sarà una grande finale tra due squadre molto forti". L'allenatore del Paris Saint-Germain Thomas Tuchel presenta così la sfida di domani sera contro il Bayern Monaco, ultimo atto della Champions League. "Stiamo preparando la partita esattamente come abbiamo fatto per le gare contro il Borussia Dortmund, l'Atalanta e il Lipsia - ha spiegato il tecnico dei francesi in conferenza stampa - Contro il Bayern sarà molto difficile, rispettiamo molto i nostri avversari. Ieri abbiamo guardato dei video con tutti i ragazzi e abbiamo effettuato una seduta esclusivamente tattica, mentre oggi sarà una normale rifinitura: tamponi per il test Covid-19 allenamento allo stadio. Lavoriamo sui concetti di base del nostro gioco in modo che tutti si sentano tranquilli. Non faremo niente di speciale, perché la partita è già speciale".

          Tuchel ha poi parlato dei singoli, partendo da Marco Verrati, il cui impiego dal primo minuto è ancora incerto. "Il suo infortunio è stato un causato da un colpo, non si tratta di una problema muscolare e questo minimizza i rischi - ha spiegato - Lui sta abbastanza bene, è un caso simile a quello capitato a Kylian Mbappè. Se è al 100% e pronto a disputare 120 minuti? Ovviamente no, ma è pronto a giocare, a meno di ricadute in allenamento. Domani mattina valuteremo se è il caso di farlo partire titolare oppure no. Anche Idrissa Gueye si è allenato con noi e sta abbastanza bene. Lui e Verratti sono a disposizione, mentre la situazione di Keylor Navas è diversa: capiremo la sua condizione dopo gli ultimi allenamenti"


          Siamo qui per giocare la finale e vincerla. Ovviamente è la sfida più grande della mia carriera. E' difficile descrivere le mie emozioni: sono esausto e felice", ha poi concluso Tuchel.

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          «nessun vincolo univa questi morti
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Per Cassano, Ausilio è il numero 1.
            Direi che va bene.

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              La Roma cerca un portiere. Pau Lopez non convince.
              ...ma di noi
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              «nessun vincolo univa questi morti
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Perin?

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                  Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                  Perin?
                  Ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah
                  Avete più merda ultracostosa da smaltire voi che il canale del Gange.

                  Commenta


                    Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                    Ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah ahahahah
                    Avete più merda ultracostosa da smaltire voi che il canale del Gange.
                    Te faccio un pacchetto, con PaPerin rugani e de Sciglio che te sistemo la difesa x 10 anni

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                      Abbiamo una serie di ferri vecchi o disadattati che possiamo riempirci una bancarella.
                      ...ma di noi
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                      popoli studiosi scriveranno
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                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Comunque leggevo che addirittura ci sarebbe possibilità di mandare Schick al Torino del Maestro Giampaolo... perché lo ha valorizzato e tutte ste cazzat3.
                        Io me lo terrei, onestamente, mettendolo da prima punta che è il suo ruolo. In Germania non ha mai avuto problemi fisici e ovviamente faceva la riserva di Werner e grazie al cazz0... momenti pure Suarez era riserva sua, con quello che ha combinato ultimamente Timo.

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                          Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                          Comunque leggevo che addirittura ci sarebbe possibilità di mandare Schick al Torino del Maestro Giampaolo... perché lo ha valorizzato e tutte ste cazzat3.
                          Io me lo terrei, onestamente, mettendolo da prima punta che è il suo ruolo. In Germania non ha mai avuto problemi fisici e ovviamente faceva la riserva di Werner e grazie al cazz0... momenti pure Suarez era riserva sua, con quello che ha combinato ultimamente Timo.
                          Purtroppo ha lo spessore caratteriale di un foglio A4, al primo stop sbagliato, lo ritrovamo appeso a Piazza del Popolo...


                          Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                          sigpic
                          Free at last, they took your life
                          They could not take your PRIDE

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                            Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                            Purtroppo ha lo spessore caratteriale di un foglio A4, al primo stop sbagliato, lo ritrovamo appeso a Piazza del Popolo...


                            Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                            Si sicuramente è come dici te, Fede, però magari un anno in più... l'esperienza fuori, una nuova proprietà ecc.
                            Tecnicamente è un peccato perderlo, imho.

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                              Più che altro Lipsia è una città di merd4, se torna a Roma rischia di svaccare stile Nainggolan in tre mesi

                              Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                              Originariamente Scritto da claudio96

                              sigpic
                              più o meno il triplo

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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                L'anno scorso non l'ha fatto però. Almeno stavolta li ha convinti per tempo.
                                Si vede che sperava ancora di poterne ricavare qualcosa

                                Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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