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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Poi c'è da considerare che per sbolognare Higuain dovrai versare 7,5 milioni (più quelli per Khedira). Con Dzeko per il cartellino potresti invece offrire dei giocatori alla Roma e prenderebbe meno di Higuain.

    Il bilancio è saturo, c'è una pandemia in corso che non farà riaprire gli stadi nemmeno per gli immediati mesi prossimi, c'è tutta una incertezza finanziaria e adesso non c'è la possibilità di fare grosse spese...quindi occorre ragionare per il momento, considerando poi che dovresti sistemare un attimo anche i terzini.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      A sto punto mi sa davvero che arriva Milik
      Però quello che leggo.. Under + 15mln mi pare eccessivo
      Originariamente Scritto da Sean
      faccini, kazzi, fike, kuli
      cesko92 [at] live.it

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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Poi c'è da considerare che per sbolognare Higuain dovrai versare 7,5 milioni (più quelli per Khedira). Con Dzeko per il cartellino potresti invece offrire dei giocatori alla Roma e prenderebbe meno di Higuain.

        Il bilancio è saturo, c'è una pandemia in corso che non farà riaprire gli stadi nemmeno per gli immediati mesi prossimi, c'è tutta una incertezza finanziaria e adesso non c'è la possibilità di fare grosse spese...quindi occorre ragionare per il momento, considerando poi che dovresti sistemare un attimo anche i terzini.
        Ma djeko sono 6 anni che deve venire alla juve ormai è vecchio
        Cura il tuo corpo come un tempio
        Originariamente Scritto da M K K
        Desade grazie di esistere
        Originariamente Scritto da AK_47
        si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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          Allora non hai letto i ragionamenti che ho esposto prima ce l'avrà una stagione ancora nelle gambe e nella testa questo Dzeko. Più di quella non serve. Se ci siamo trascinati con Higuain, potremmo farlo (anzi meglio) con Dzeko.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Rangnick, il Milan, Maldini e Ibra: «Tanti soldi spesi, ma i risultati? Zlatan? Io non punto sui 38enni...»

            Il tecnico e manager tedesco racconta la sua versione sulle trattative, in seguito fallite, con il club rossonero: «I primi contatti a ottobre, poi Pioli ha fatto bene. Giusto confermarlo ora, se poi è la scelta giusta nel lungo periodo non lo so...»

            C’è stato un momento quest’estate in cui Ralf Rangnick sembrava già l’allenatore del Milan. L’operazione invece non si è concretizzata, ma non solo. Il «trainager» tedesco (definizione sua, un mix di allenatore e manager: (QUI il ritratto di Sandro Modeo) non è neanche più capo dell’area tecnica e di sviluppo del gruppo Red Bull Calcio: se il Lipsia è arrivato in semifinale di Champions è anche per il lavoro svolto dal «Professore» negli ultimi 8 anni. Ora dunque Rangnick aspetta. E, nel frattempo, ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta dello sport in cui non ha risparmiato frecciate alla dirigenza rossonera. Ecco i passi più interessanti della sua versione.


            Maldini una leggenda da giocatore, ma da ds?

            La frecciata più forte arriva per Paolo Maldini, che a maggio aveva parlato di «invasione di campo»da parte del tedesco nella faccende del Milan. Dice RR: «Nella vita una delle mie regole è: non parlare di chi non conosci personalmente. E da parte mia non è mai stata detta mezza parola sul Milan, mai. Posso parlare di Maldini ex giocatore: è stato straordinario, una leggenda vera e propria. Ma non posso dire lo stesso da direttore sportivo: semplicemente, non lo conosco in questo ruolo. Da esterno ci si può chiedere se la proprietà è contenta dei risultati in rapporto al denaro investito negli ultimi anni. Io causa del divorzio tra Zvone e il Milan? Dovete chiedere a chi rappresenta il club».



            Ibra? Non punterei mai su uno di 38 anni

            «Se il Milan si era rivolto a me è perché, magari, cercava una svolta. Lavoro alla crescita, e i giovani imparano molto più in fretta. Non è nel mio stile insistere su giocatori di 38 anni, non perché non siano abbastanza bravi, e Ibra certamente lo è, ma perché preferisco creare valore, sviluppare il talento. Per me ha poco senso puntare su Ibra o Kjaer, ma è la mia idea, né giusta né sbagliata, semplicemente diversa».


            I primi contatti

            «I primi contatti erano avvenuti a fine ottobre, quando la squadra era in una situazione complicata: a tre punti dalla zona retrocessione. Sono proseguiti, ma senza nessun contratto: fino a tre settimane fa ero impegnato con la Red Bull. Poi la squadra è stata la migliore post lockdown. Cambiare non sarebbe stato saggio né rispettoso».


            Bravo Pioli (per ora)

            «Pioli ha meritato la conferma, anche per la persona che è: l’ho apprezzato nelle interviste, sempre concentrato sugli obiettivi. Se poi è la scelta giusta nel medio e lungo termine è un’altra questione».


            Consiglio per il Milan: imita l’Atalanta (e Conte)

            «Il Milan deve porsi un obiettivo concreto, in questo caso la Champions. L’esempio è a 30 km di distanza da Milano: l’Atalanta ha un terzo del fatturato del Milan ma arriva davanti. Fanno investimenti intelligenti, hanno un settore giovanile tra i migliori d’Europa. Gasperini è bravissimo ma non è il solo. Cito subito anche Conte: calcio sofisticato, attivo e aggressivo».


            Sacchi e Zeman nel cuore

            Rangnick racconta poi di come ha trasformato il Lipsia puntando suoi giovani («E oggi il club vale 800 milioni»), del suo futuro («Dipende dal progetto. Negli ultimi 36 anni ho sempre avuto più successo quando potevo essere più di un semplice tecnico»), dei suoi maestri («Lobanowski, Zeman, Sacchi») e della soddisfazione maggiore: «Avere 8 dei 18 tecnici della Bundesliga che hanno lavorato con me».



            CorSera
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Milan-Ibrahimovic al rinnovo: ore decisive. Ma è un thriller: il nodo dei bonus

              Il club ha offerto cinque milioni più bonus con cui si può arrivare a sei: ora aspetta una risposta da Zlatan, che vuole essere il più pagato della rosa (aveva chiesto 7 milioni). Filtra ottimismo, ma lo svedese deve abbassare le pretese

              Arrivati a questo punto, a cinque giorni dal primo allenamento fissato per martedì, convenienza reciproca e buon senso porterebbero a dare per scontata la permanenza di Ibra al Milan.

              Ed è possibile che nelle prossime ore sarà proprio così: rinnovo, stretta di mano, avanti insieme, accordo trovato a metà strada tra le richieste (7 milioni netti più bonus di 500 mila euro in caso di Champions) e l’offerta del club (5 milioni più bonus che fanno arrivare a 6). Il club è desideroso di accontentare Pioli, l’allenatore appena confermato che si è molto speso per il campione svedese; soprattutto è intenzionato a non intaccare in alcun modo l’alchimia e il meraviglioso equilibrio che si sono creati nella fase finale della stagione appena conclusa. D’altra parte Ibra, per quanto trascinatore riconosciuto e autore di prestazioni più che convincenti, a quasi 39 anni non può trovare una squadra migliore (l’alternativa è pensionarsi al suo Hammarby in Svezia) né un ingaggio superiore a quello che prenderebbe in rossonero (anche se ridimensionato rispetto alle sue richieste).


              Quindi, anche se con sfumature molto diverse a seconda che ci si avvicini più all’area tecnica o più alla proprietà — il Milan è una cosa sola, ma le diverse anime non si sono dissolte all’improvviso, Maldini e Massara hanno messo Ibra in cima ai loro desideri, Gazidis e la proprietà non vogliono fare follie — prevale un cauto ottimismo.

              Ma siccome di mezzo non c’è solo il buon senso, è bene tenersi una percentuale di possibilità che possa saltare tutto: ci sono ragioni di orgoglio, per esempio, quelle che fanno dire ai Raiola che Ibra non ha niente da dimostrare, deve guadagnare più di tutta la rosa, quindi anche più di Donnarumma, assistito sempre da Raiola (a proposito: Gigio guadagna 6 milioni netti annui e andrà a scadenza fra meno di un anno. A giugno 2021 può andare via gratis, quindi il suo rinnovo è fondamentale per il futuro del Diavolo, anche più di quello di Ibra. Chiaro quindi che le due vicende sono collegate. Una rottura sul dossier Zlatan potrebbe fatalmente ripercuotersi sul tema Donnarumma).


              Nell’intrigo Ibra c’è — sopra a tutto — il che potrà disturbare gli ultimi romantici, una distanza economica tutta da colmare. La novità è che, ora, lo svedese ha in mano l’offerta del Milan. Finita, ritoccata, formalizzata: 5 milioni più bonus non impossibili da raggiungere che fanno arrivare a sei. Tocca allo svedese dare una risposta, attesa per le prossime ore, anzi la proprietà è già un po’ seccata per il prolungarsi dei tempi. Quindi aspetta un sì o un no entro la settimana. Ibra che ama le sfide («Con me dall’inizio avremmo vinto lo scudetto», è una delle sue frasi cult) potrà — è il ragionamento — mettersi in gioco con bonus a obiettivi.

              Si ripete che oltre i 6 milioni sarà difficile andare, perché si parla di un 38enne, perché i conti del club non consentono follie (il bilancio sarà chiuso con un -100), il progetto di risanamento avviato da Elliott è in corso (e la proprietà ricorda come il Milan non abbia debiti obbligazionari o con banche), il financial fair play va rispettato, il Covid ha già colpito e non è alle spalle, anzi rischia di intaccare anche le entrate della prossima stagione.


              Quindi sarà un mercato di pochi, meditati e selezionati innesti. L’allenatore ha avvallato la linea: «Non abbiamo bisogno di molti nuovi acquisti, ci servono pochi rinforzi ma nelle posizioni giuste» ha detto Pioli. Però qualcosa servirà. Ad esempio a centrocampo: impensabile che Kessie e Bennacer giochino 50 partite fra campionato e coppe. L’obiettivo è riportare in rossonero Bakayoko, che fece bene due stagioni fa. La trattativa è avanzata, si dovrebbe chiudere a breve: il Milan offre 20-22 milioni, ora tocca al Chelsea. In difesa a destra serve un’alternativa a Conti, visto che Calabria verrà ceduto: Aurier del Tottenham è in prima fila, affare da 20 milioni. Rodriguez è stato ceduto al Torino a titolo definitivo. Per Rebic si lavora a un rinnovo del prestito dall’Eintracht per un altro anno.

              Un punto di domanda riguarda però appunto l’attacco. Maldini è stato chiaro, con Ibra il Milan si sente a posto. «Abbiamo Rebic, Leao, tanti giovani che, con Zlatan, possono fare una crescita esponenziale». L’Ibra power non si discute. Anche dovesse restare, non sarà rischioso puntare solo e soltanto su di lui? Basterà un centravanti quasi 39enne, per una stagione così lunga e piena?


              CorSera
              ...ma di noi
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Il Milan con Ragnick ha evitato un missile terra-aria. Intanto chi cita Zeman tra i modelli è da non prendere a prescindere. Poi ancora con questo benedetto Sacchi: ma chi straparla sempre di Sacchi, si ricorda almeno che calciatori aveva? Lo sa chi erano gli interpreti dei suoi schemi e delle sue idee? Perchè, tra l'altro, quegli uomini passati pari pari in mano a Capello (l'opposto di Sacchi) hanno continuato a funzionare lo stesso, anzi meglio, visto che di campionati Capello ne ha portati a casa 4 su 5 di cui 3 consecutivi (e una champions).

                Nel Milan di oggi occorrono le cose semplici perchè siamo all'opposto di quella schiera di campioni e talenti assoluti. Non puoi mettere in pratica quegli spartiti se non hai gli attori, rischi la carneficina.

                In ultimo dovrebbe fare pace con le sue idee che mi paiono un pò confuse: suggerisce di guardare a Conte: benissimo, ottimo...non spiega però come lega Conte con Sacchi e soprattutto con Zeman, che la fase difensiva non ha mai saputo dove stava di casa.

                Pioli, per fortuna del Milan, ha fatto bene nella seconda parte e merita una chance. E' questo però l'unico punto in cui mi trovo d'accordo con questo Ragnick, l'ennesimo santone del calcio: Pioli si è meritato la conferma ma resta una incognita sul lungo periodo.
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Galeone qualche giorno fa ha detto di stare alla larga da quelli che "il calcio l'ho inventato io" o da quelli che "il mio calcio"...ecco, al Milan allora è andata bene.
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                  popoli studiosi scriveranno
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                    Io non ci vedo niente di male nelle dichiarazioni di Rangnik. Ha detto tutte cose giuste. Ha pure detto che e' cio' che pensa lui e che non lo ritiene giusto o sbagliato, ma solo una sua visione del come fare le cose. Zeman dal punto di vista degli schemi offensivi era un genio, mica bisogna per forza ispirarsi ad un allenatore in toto. Si puo' benissimo provare a prendere il meglio da vari allenatori. Non ci vedo niente di male.
                    I SUOI goals:
                    -Serie A: 189
                    -Serie B: 6
                    -Super League: 5
                    -Coppa Italia: 13
                    -Chinese FA Cup: 1
                    -Coppa UEFA: 5
                    -Champions League: 13
                    -Nazionale Under 21: 19
                    -Nazionale: 19
                    TOTALE: 270

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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Allora non hai letto i ragionamenti che ho esposto prima ce l'avrà una stagione ancora nelle gambe e nella testa questo Dzeko. Più di quella non serve. Se ci siamo trascinati con Higuain, potremmo farlo (anzi meglio) con Dzeko.
                      Si Sean una stagione ce l'ha sicuramente, anche perchè un eventuale cambio di aria gli darà nuova linfa, anche 2, basta guardare Palacio nel Bologna, corre ancora come un ragazzino.
                      Pero' se ha, mettiamo 2 stagioni, e gli fai un quadriennale poi fra 3 anni ti ritrovi con un nuovo caso Higuain/Kedira.
                      Originariamente Scritto da BLOOD black
                      per 1.80 mi mancano 4/5 cm ....

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                        Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                        Io non ci vedo niente di male nelle dichiarazioni di Rangnik. Ha detto tutte cose giuste. Ha pure detto che e' cio' che pensa lui e che non lo ritiene giusto o sbagliato, ma solo una sua visione del come fare le cose. Zeman dal punto di vista degli schemi offensivi era un genio, mica bisogna per forza ispirarsi ad un allenatore in toto. Si puo' benissimo provare a prendere il meglio da vari allenatori. Non ci vedo niente di male.
                        Roby, Ragnick è per club robusti, diciamo così, capaci cioè di sopportare le filosofie di uno che ha tendenze astratte. Il Milan in questo momento robusto non lo è. Inoltre nel calcio italiano uno così è una incognita a prescindere.
                        ...ma di noi
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                        forse, tra mille inverni
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                          Paratici non va alla Roma

                          Fabio Paratici non sarà il prossimo ds della Roma. Nelle ultime settimane si era diffusa la voce di un interessamento dei giallorossi al ds della Juventus, ma attualmente non c'è nessun riscontro. Il ds bianconero infatti porterà regolarmente a termine la campagna acquisti per il club di Agnelli, a cui è legato da molte stagioni. Paratici è legato al club anche da un solido rapporto con il presidente bianconero e, anche se il suo contratto scadrà nel 2021, a fine mercato il dirigente si siederà con i vertici della Juventus per discutere del futuro. L'ipotesi Roma è comunque da escludere.



                          (Tuttosport)

                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
                            Si Sean una stagione ce l'ha sicuramente, anche perchè un eventuale cambio di aria gli darà nuova linfa, anche 2, basta guardare Palacio nel Bologna, corre ancora come un ragazzino.
                            Pero' se ha, mettiamo 2 stagioni, e gli fai un quadriennale poi fra 3 anni ti ritrovi con un nuovo caso Higuain/Kedira.
                            Intanto non tutti sono Higuain/Khedira Poi credo Dzeko immagini che a 34 anni non può sperare in un quadriennale ma massimo un biennale.

                            Inoltre l'ammortamento non sarebbe ciclopico come quello per Higuain, dove dopo 4 anni ancora mancano 18 milioni da togliere dal bilancio e prende 7,5 di stipendio.

                            In due anni uno Dzeko lo ammortizzi, non ti resta con quel peso sul groppone.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Paratici non va alla Roma


                              Fabio Paratici non sarà il prossimo ds della Roma. Nelle ultime settimane si era diffusa la voce di un interessamento dei giallorossi al ds della Juventus, ma attualmente non c'è nessun riscontro. Il ds bianconero infatti porterà regolarmente a termine la campagna acquisti per il club di Agnelli, a cui è legato da molte stagioni. Paratici è legato al club anche da un solido rapporto con il presidente bianconero e, anche se il suo contratto scadrà nel 2021, a fine mercato il dirigente si siederà con i vertici della Juventus per discutere del futuro. L'ipotesi Roma è comunque da escludere.



                              (Tuttosport)

                              https://laroma24.it/rubriche/la-penn...n-va-alla-roma
                              Ci mandate Higuain travestito da Paratici.
                              sigpic
                              Free at last, they took your life
                              They could not take your PRIDE

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                                Roma, scambio col Napoli: Under (e soldi) per Milik

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                                Una soluzione, questa, a cui si sarebbe arrivati dopo una serie di contatti tra Aurelio De Laurentiis e Guido Fienga. Alla bozza di accordo tra i due numeri uno, però, bisognerà dare seguito convincendo i calciatori. Non tanto Under, che ormai da parecchi mesi ha capito che il suo futuro non sarà più in giallorosso, quanto Milik, che si era promesso alla Juventus. L’addio di Sarri in favore di Pirlo, però, potrebbe cambiare il futuro, non solo suo ma anche quello di Edin Dzeko. La Roma vuole tenere il suo capitano, ma se arrivasse un’offerta ritenuta congrua (e la Juventus è interessata), e se Dzeko manifestasse l’intenzione di andare via, i giallorossi vogliono farsi trovare pronti. E Milik rappresenta il perfetto piano B, considerando anche la differenza di età (34 il bosniaco e 26 il polacco) e di ingaggio.



                                (Corsera)

                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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