Sono d'accordo
Attenzione: Calcio Inside! Parte III
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Originariamente Scritto da marco83 Visualizza Messaggiovabbè esce un nome al giorno i giornali ne sanno poco. il tempo però stringe con la stagione e il calciomercato che riparte tra meno di un mese e c'è da impostare tutto l'organigramma societario dal DS al DG al direttore tecnico, al CDA ecc....insomma non penso che friedkin sia uno sprovveduto e penso che stia già lavorando sottotraccia nonostante il closing non ancora avvenuto.
A fond farewell to @ChelseaFC from a #WorldCup winner Plenty of goodwill towards @_Pedro17_ as he begins the next chapter of a glittering career with @ASRomaEN...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSe de Ligt si opera alla spalla torna ad ottobre.
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Per non farci mancare nulla, pedro, da vero romanista si è operato alla spalla per un infortunio nell'ultima partita con il chelsea però per l'inizio del campionato dovrebbe essere pronto.
Per quanto riguarda il ds Orta, vedo adesso che la fonte è solano. Quindi molto affidabile.
Personalmente preferirei anche io un italiano, a meno che non si vada a prendere Berta dell'atletico madrid e allora cambia tutto.
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Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioDemiral quando torna disponibile?
Vedete, a Pirlo servirà sicuramente una bella difesa, perchè prendere pochi goal aiuterà tantissimo la squadra, la sicurezza, la tenuta mentale della squadra (di ogni squadra).
La prima cosa che dovrà pensare di fare Pirlo è di sistemare bene la fase difensiva. Per carità di Dio non si fissi con quelle boiate dello spettacolo, del gioco spettacolare, del gioco d'attacco, di situazioni simili perchè è la strada maestra per affondare.
Vedi che se parti vincendo le partite (perchè becchi pochi goal e dunque non vai in affanno cercando di recuperare il risultato) poi tutto andrà meglio perchè crescerà la fiducia.
Entro dicembre sapremo se Pirlo sarà un seme fruttifero o meno...ma lo invito a non fissarsi con la chincaglieria della cornice e di badare al sodo. Si ricordi che non ha mai allenato nemmeno i pulcini e che dovrà fare risultati...pensi solo a fare risultato e tutto andrà bene. Non si invischi in cose più grandi di lui, non ha l'esperienza....ma di noi
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Originariamente Scritto da marco83 Visualizza MessaggioPer non farci mancare nulla, pedro, da vero romanista si è operato alla spalla per un infortunio nell'ultima partita con il chelsea però per l'inizio del campionato dovrebbe essere pronto.
Per quanto riguarda il ds Orta, vedo adesso che la fonte è solano. Quindi molto affidabile.
Personalmente preferirei anche io un italiano, a meno che non si vada a prendere Berta dell'atletico madrid e allora cambia tutto.
La questione è sapere in che condizioni, disponibilità complessive dovrà muoversi il prossimo DS, che margini di manovrà avrà, inteso anche come fondi per fare mercato.
Si sa infatti che coi soldi sono tutti bravi. Quando i soldi sono di meno occorre invece essere bravi proprio come arte del mestiere, come inventiva, idee, capacità di trovare soluzioni.
In principio dunque servirà un DS simile....ma di noi
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Originariamente Scritto da marco83 Visualizza MessaggioPersonalmente preferirei anche io un italiano, a meno che non si vada a prendere Berta dell'atletico madrid e allora cambia tutto.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioNon lo conosco questo Orta, ma spagnolo era anche Monchi quindi la provenienza non suscita bei ricordi.
La questione è sapere in che condizioni, disponibilità complessive dovrà muoversi il prossimo DS, che margini di manovrà avrà, inteso anche come fondi per fare mercato.
Si sa infatti che coi soldi sono tutti bravi. Quando i soldi sono di meno occorre invece essere bravi proprio come arte del mestiere, come inventiva, idee, capacità di trovare soluzioni.
In principio dunque servirà un DS simile.
Juan Jesus
Fazio
Perotti
Pastore
Schick
Santon
Peres
Florenzi
Olsen
Karsdorp
Parliamo di più di 25 milioni netti.
Poi si potrà stabilire il mercato in ingresso.
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalksigpic
Free at last, they took your life
They could not take your PRIDE
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Infatti il primo anno di friedkin credo che sará di ristrutturazione in tutti gli ambiti. In quello sportivo c'è molto lavoro da fare. In entrata, oltre a pedro,urge portiere, terzino destro, difensore centrale( spero smalling) e soprattutto una punta centrale deve essere il grosso della spesa, ma non il vice dzeko ma proprio un attaccante che metta in panchina il bosniaco o giochi a suo fianco.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioDemiral in teoria già lo sarebbe, solo che non ha preparazione. Per l'inizio del campionato sarà senz'altro a posto.
Vedete, a Pirlo servirà sicuramente una bella difesa, perchè prendere pochi goal aiuterà tantissimo la squadra, la sicurezza, la tenuta mentale della squadra (di ogni squadra).
La prima cosa che dovrà pensare di fare Pirlo è di sistemare bene la fase difensiva. Per carità di Dio non si fissi con quelle boiate dello spettacolo, del gioco spettacolare, del gioco d'attacco, di situazioni simili perchè è la strada maestra per affondare.
Vedi che se parti vincendo le partite (perchè becchi pochi goal e dunque non vai in affanno cercando di recuperare il risultato) poi tutto andrà meglio perchè crescerà la fiducia.
Entro dicembre sapremo se Pirlo sarà un seme fruttifero o meno...ma lo invito a non fissarsi con la chincaglieria della cornice e di badare al sodo. Si ricordi che non ha mai allenato nemmeno i pulcini e che dovrà fare risultati...pensi solo a fare risultato e tutto andrà bene. Non si invischi in cose più grandi di lui, non ha l'esperienza.*** indirizzo email non valido, controllare prima che il forum metta in sospensione ***
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Juventus, Pirlo: "Fantastica opportunità, sono pronto"
Il nuovo allenatore bianconero affida a Twitter la sua prima dichiarazione dopo il passaggio da tecnico dell'U23 alla prima squadra: "Contento e orgoglioso di ricevere tanta stima e fiducia"
Le prime parole di Pirlo da allenatore della Juventus. Per essere precisi, il primo cinguettio. L'ex centrocampista affida a Twitter la sua primissima dichiarazione dopo l'annuncio del club bianconero che ieri ha esonerato Maurizio Sarri e ufficializzato in serata il nuovo tecnico.
Pirlo su Twitter: "Contento e orgoglioso"
"Contento e orgoglioso di ricevere tanta stima e fiducia dalla Juventus. Pronto per questa fantastica opportunità!". Questo il tweet di Andrea Pirlo, postato oggi - sbagliando curiosamente l'account social della Juventus, rimandando erroneamente a una pagina di un istituto di chirurgia estetica - con cui l'ex stella della Nazionale ha commentato l'incarico che il presidente Agnelli, dopo l'esonero di Maurizio Sarri, ha deciso di assegnargli. Il nuovo allenatore ripete il messaggio anche in lingua inglese ("I'm deeply pleased and honored to receive such respect and trust from Juventus. Ready for this amazing opportunity!") per i tanti followers non italiani, visto che il suo account è seguito da ben 2,8 milioni di persone. Poche parole, come nel suo stile, e tanti commenti di affetto e di "in bocca al lupo" al 'Maestro' da parte dei suoi sostenitori. Il percorso di Pirlo alla Juventus è cominciato con il passaggio dall'Under 23 alla improvvisa gestione di campioni come Ronaldo e Dybala, il tutto praticamente in poco più di una settimana. Ma dal primo messaggio social, il campione del mondo dimostra di avere dentro solo tanta voglia, senza paura. Agnelli lo ha scelto per due anni (biennale fino al 2022), lui farà giocare la Juventus col 4-3-3, ma con equilibrio.
Conte: "Contento per Pirlo, ma ora mi sento vecchio"
"Sono molto contento per Andrea. Oltre a quello che mi ha dato a livello calcistico, è una persona eccezionale con cui sono legato da un grandissimo affetto". Da Dusseldorf, arriva anche un commento del tecnico dell'Inter, Antonio Conte, alla vigilia della sfida contro il Bayer Leverkusen. "Che effetto mi fa vedere un mio ex giocatore diventare allenatore? Significa che sto diventando vecchio", ha chiuso con una battuta Conte.
...ma di noi
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Juventus, 4 motivi della svolta: ecco perché si è passati da Sarri a Pirlo
Il neoallenatore bianconero parla la stessa lingua dei giocatori è vero, è più simpatico a Ronaldo, ma non basta. Ci sono anche altre ragioni
di Mario Sconcerti
La ricerca dell'opposto
Pirlo nuovo allenatore della Juve rende anche più chiari i limiti che la società imputa a Sarri. Pirlo è l’opposto di Sarri. È stato un grande giocatore mentre Sarri non ha avuto storia. Pirlo è silenzioso, quasi incapace di avere un rapporto urlato sul campo. È un’operazione che assomiglia molto a quella del Real con il primo Zidane, ma non ho mai avuto l’impressione che Pirlo avesse quel genere di carisma. Sarri ha invece un carisma torrenziale ma più spicciolo. O sembra un mago e te ne innamori, o un fanatico che cerca gli aghi nei pagliai. Pirlo vede bene il pallone, ne conosce le possibilità come pochi. Non so quanto conosca gli uomini, quanti gli altri gli siano mai interessati. C’è nel mestiere del tecnico un fanatismo che in Pirlo non so trovare. Parla però la lingua dei giocatori, ha i loro difetti. Può funzionare. D’altra parte, l’Avvocato diceva sempre che i tecnici contano poco e non lo interessavano. «Tra Maradona e il Trap, lei chi prenderebbe?» chiedeva con quel suo slang arrotondato fino all’asprezza. Contano i giocatori. Vedremo quelli che saranno dati a Pirlo.
Il primo errore sullo yacht
Il primo errore di Sarri fu andare sullo yacht di Ronaldo un anno fa a chiedergli come voleva giocare. Fu lui a presentarsi e non l’inverso, come è di regola. Quando gli dissi che era stato uno sbaglio erano i giorni di Natale, Sarri era ancora in testa e aveva passato i gironi di Champions. Mi disse che ci aveva pensato, non era sicuro di doverlo fare, ma era il primo atto ufficiale, non voleva cominciare con un no. Glielo aveva chiesto Paratici. Tradotto sul campo quell’errore fu doppio. Disse a tutta la squadra che nella valutazioni di tecnico e società c’erano due piani, Ronaldo e gli altri. Ronaldo ha fatto tutto il suo, la squadra meno. E ha fatto fatica ad aver fiducia in chi aveva fatto subito la scelta. L’abbandono è stato progressivo ma rapido. Conferma di poca personalità dei giocatori. A una Champions ci si prepara da soli, si gioca per se stessi, non per il tecnico. La Juve non ha saputo fare nemmeno questo.
Un disegno mai definitivo
La squadra che ha cominciato il campionato un anno fa contro il Parma aveva De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic, Matuidi; Duglas Costa, Higuain, Ronaldo. Vinse uno a zero, gol di Chiellini che pochi minuti dopo lasciò il campionato. Di quei dieci giocatori contro il Lione hanno giocato in cinque. Uno di questi, Pjanic, è da un mese di un’altra squadra. Higuain la sta cercando, Bernardeschi è offerto a destra e sinistra, Bonucci è tornato quello del Milan. Non c’è stato un errore grosso, c’è stato un errore progressivo, generale. Ci sono stati poi tanti infortuni e un disegno tattico sempre in evoluzione fino a confondersi . Ma uno come Pjanic è uscito dal progetto molti mesi fa. Se la Juve è fatta di uomini , tutti si sono chiesti perché e quando poteva succedere a loro.
L'ossessione di nome CR7
Il gioco di Sarri è andato in crisi subito. Alla terza giornata aveva due punti di distacco dall’Inter. Paradossalmente le sue partite migliori la Juve le ha giocate contro l’Inter. Nelle altre, poche volte ha avuto cenni di Sarri. Il gioco collettivo è stato abbandonato presto e rimesso nelle mani dei solisti. Sarri era convinto che una mezzala dovesse coprire le spalle di Ronaldo, Alex Sandro la fascia di Ronaldo, che Higuain o Dybala dovessero fargli spazio in area e Bernardeschi come mezza punta proteggerne gli inserimenti. In queste condizioni non avrai mai una squadra, avrai dei sudditi. Sarri era ossessionato da Ronaldo. Forse vedeva in lui la sua realizzazione. Forse sentiva che la società voleva quella ossessione, molta era scritta nel contratto. Ma su Ronaldo si è fermata la costruzione della squadra.
CorSera...ma di noi
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Juve-Pirlo, primi nodi: «7-8 giocatori da cambiare» e tempi stretti per il debutto
Il mercato fino al 5 ottobre ulteriore incognita. Primo summit in società per il nuovo tecnico bianconero: il budget è ridotto
Un anno fa, di fronte a Massimiliano Allegri, la valutazione fatta dalla società sui giocatori della Juventus da cambiare si aggirava su «cinque-sei» elementi. Adesso, come è emerso nella fredda e rapida cerimonia degli addii riservata a Maurizio Sarri e al suo gruppo di lavoro, gli esuberi sono aumentati «a sette-otto». In entrambi i casi si è scelto di cambiare l’allenatore invece dei giocatori: l’anno scorso in nome dell’estetica, questa volta in nome dell’entusiasmo da ritrovare e di un «gioco europeo» (Paratici dixit), che vuol dire tutto e niente.
Andrea Pirlo domenica ha vissuto il suo primo vertice di mercato a casa Agnelli ed è «contento e orgoglioso di ricevere tanta stima e fiducia. Pronto per questa fantastica opportunità». Ma tra campo e panchina, dove lo staff andrà per forza arricchito con elementi di esperienza, i nodi che si trova ad affrontare il nuovo — nuovissimo — allenatore della Juventus sono tanti.
E riguardano soprattutto i giocatori che ci sono, prima ancora di quelli che potranno arrivare. Se nessuno è davvero incedibile, cambiarne «sette-otto» (De Sciglio, Danilo, Rugani, Khedira, Matuidi, Bernardeschi, Higuain, Douglas Costa è una lista credibile) sarà molto dura per la Juve, considerati i tempi stretti, la scarsa capacità di spesa e anche la svalutazione di eventuali pedine di scambio, come Bernardeschi o Costa.
Ringiovanire quella che Andrea Agnelli ha definito dati alla mano una «delle rose più vecchie d’Europa» resta il punto di partenza. E gli arrivi di Kulusevski e Arthur sono segnali incoraggianti in questo senso, soprattutto nel primo caso. Ma la Juventus che sogna Tonali e Zaniolo ha necessità assoluta di un regista (in Spagna ipotizzano Kroos e 50 milioni per Dybala al Real, ma non sembra un affare) e di un centravanti. Milik, anche senza Sarri, resta un profilo valido: in scadenza tra un anno con il Napoli, età giusta (26 anni), capacità di sacrificio fuori area e anche lo status giusto per accettare la panchina se devono giocare Dybala e Ronaldo senza centravanti.
L’altro nodo ha i colori della bandiera portoghese. In Francia rilanciano un incontro imminente tra Leonardo e Jorge Mendes per studiare il trasloco al Psg di Cristiano: l’arrivo di Pirlo cambia però le cose e dovrebbe raffreddare i bollenti spiriti dell’entourage e della famiglia di CR7. Tutto questo mentre Dybala, uscito rivalutato dall’annata con Sarri, scriveva un messaggio di saluto al vecchio allenatore a differenza dello stesso Cristiano o di Gigi Buffon che ha accolto scherzosamente Pirlo.
Il rapporto con i senatori, suoi ex compagni, sarà d’aiuto al nuovo tecnico ma anche un vincolo da maneggiare con cura, perché lavoro e amicizia non sempre seguono gli stessi binari. E comunque il senatore più importante resta Ronaldo. Che piaccia o no.
I problemi pratici poi non sono pochi: tra un paio di settimane la stagione riprenderà (con il mercato che apre l’1 settembre), ma la maggior parte degli juventini partirà subito con le Nazionali in campo a inizio mese. Quindi per il debutto in campionato del 19 i tempi sono cortissimi. Pirlo non potrà contare inizialmente su De Ligt, che deve operarsi alla spalla. E partirà con una squadra che sarà un cantiere aperto fino alla chiusura del mercato (5 ottobre). L’elmetto in testa è obbligatorio. La pazienza anche. A Torino ne sarà rimasta un po’?
CorSera...ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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