Originariamente Scritto da Sly83
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Dead Man Walking
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Anche perche’ il pensionato non e’ che fa fatica perche’ si diverte a spendere e spandere...magari ha bollette, tasse su tasse per immobili che non riesce a mettere a reddito..magari ha da mantenere i nipoti perche’ i figli son disoccupati e da mantenere a loro volta.
Ma dove vogliamo andare..
in ottica elettorale il bacino piu’ produttivo e’ forse numericamente meno rilevante di altri...e viene massacrato sistematicamente.
In ogni modo.
Oltre al massacro riservato ai pensionati, che pero’ sovente vedono nel giovane di turno il salvatore.
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Ricalcolo a tutti col contributivo e percepisci solamente quello che hai versato con una soglia minima sotto il quale la pensione non può scendere..
Qualche anno fa non ricordo che iper dirigente di qualche cosa di pubblico andava a prendersi una roba come 7-8k al mese di pensione e intervistato dalle iene aveva una faccia da c.azzo nel difendersi come pochi..
Un pò di pepe al cul o ai comunali in maniera di avvicinarli almeno un pò alle situazioni in cui può trovarsi uno che lavora nel privato.. chissà che viene voglia di timbrare cartellini e far le fotocopie(bacino del pd,ma chi li tocca)
Certo qua siamo oltre l'utopia,giusto con la bacchetta magica la realizzi una cosa così..
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Sarebbe stato auspicabile fin da t0 un sistema a capitalizzazione, invece che a ripartizione, ma fintanto che ci sono tanti giovani e altissima occupazione, eta’ media relativamente bassa e quindi pochi pensionati nessuno si preoccupa della sostenibilita’ di lungo termine in caso di profondo mutamento dello scenario
Non esistevano comunque presupposti sociali e culturali per una cosa simile in ogni caso.
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggioqui però la tua obiezione alla posizione di arturo è debole
va da se che "benessere" vuol dire tante cose, fra cui, sicurezza, pulizia
se arturo vorrebbe rinunciare ad un po del suo benessere economico, per una maggior sicurezza e pulizia, tale posizione è condivisibilissima.
Stessi discorsi che ho fatto altre volte, cercherò di non ripetermi ulteriormente. Penso che la mia visione sia significativa, non perchè sia originale, anzi, ma credo che siano gli unici argomenti veramente degni di interesse, oltre ad essere l'unico motivo umanamente valido per essere contrari l'immigrazione.
Della sicurezza, dell'ordine, del degrado, mi importa veramente poco, perchè sono dell'idea che si tratti di inconvenienti momentanei dovuti all'arrivo di persone estranee alla nostra società; i nipoti dei pusher e dei tipi che bighellonano con cellulare, probabilmente saranno avvocati e medici in giacca e cravatta, ma questo non rappresenterà un fatto positivo, bensì il definitivo imbastardimento della nostra società, allorchè "loro", che al momento si possono identificare come contrapposti a noi, integrandosi saranno diventati "noi".
Lukino dice sempre che un paese appartiene a chi ci vuole vivere e non a chi vi ha le radici, così come lui è abitante del mondo, o Londinese, a seconda della convenienza. Mai Catanese, chissà perchè.
Sarei di quest'idea se si trattasse di territori vergini, in attesa di abitanti che ne dovranno scrivere la Storia: se fossi un abitante degli Usa sarei amico degli afroamericani e voterei dem, contro ogni muro e contro ogni razzismo. L'america è la terra dei sogni (sogni sottratti ai suoi abitanti originari, purtroppo), e chiunque vuole appropriarsi dell'american dream ne ha tutto il diritto. Tanto più i discendenti di coloro che vi furono condotti schiavi.
E per rimarcare la mia totale assenza di razzismo, io amo gli Zingari e soprattutto gli Ebrei, perchè ritengo che nei lunghi secoli in cui hanno vissuto in Europa, abbiano contribuito a formare l'identità, la cultura, le tradizioni e le arti di noi Europei.
Ma gli Africani... loro non fanno parte di questa Storia: loro non sono il volto delle nostre campagne, niente li lega ai mattoni rossi di Bologna o al bugnato fiorentino... Potrebbero essere l'immagine della loro bellissima terra, se scegliessero di restare lì a vivere e prosperare. Oppure, se non hanno i mezzi per mantenere i propri figli, che smettano di procreare, così come io e la mia ragazza, responsabilmente, abbiamo deciso di non avere figli, vista la malattia genetica che potremmo trasmettere loro... E cos'è la povertà se non la più inguaribile delle malattie ereditarie?
Noi siamo figli della nostra terra, e un legame di sangue e memoria ci lega ad essa e a coloro che qui camminavano prima di noi. Patria è dove camminavano i nostri nonni, e i nomi delle strade in cui oggi camminiamo, berghinz, verdi, leoncavallo, adua, rimandano a cose che erano importanti nelle loro vite, e qui c'è un filo che lega i vivi e i morti, in ogni autunno che ritorna e di cui riconosciamo l'odore, in pineta e nelle strade del centro, e quell'odore parla di noi e di chi siamo. Perchè un paese non è fatto solo di strade e case, ma è fatto dalle persone che ci abitano e che ne hanno fatto la storia, dandogli una forma attraverso i secoli, dando alle strade i nomi dei loro antenati, inventando mestieri e tradizioni. E allora ha ancora senso dire "io sono italiano", quando siamo tutti mischiati alla rinfusa? Non solo: ha ancora senso dire Italia, quando quella che era Italia, e che nell'immaginario è tutt'uno con le persone che ci abitano e che estrinsecando la propria natura e la propria visione del mondo l'hanno plasmata, per cui essa non è solo un luogo geografico, ma i dialetti, i borghi, le colline coltivate a vigneti, la cucina povera fatta di zuppe e formaggi... tutto questo ha ancora senso e dignità chiamarlo Italia, ora che su queste strade camminano persone estranee alla sua storia?
Sarebbe accettabile, se come gli ebrei nei tempi antichi, questi africani potessero apportare dei contributi alla nostra cultura, per scrivere nuove pagine della nostra storia... Ma essi vengono qui privi di identità, e neanche assimilabili alla nostra, perchè già rivestiti della sola identità ormai spendibile: quella globale dei cappellini da baseball e delle catene rap e dei ***** di telefanini a cui stanno incollati... Che contributo possono dare?
Solo degrado, degrado non delle periferie e delle banlieu, ma della nostra più intima natura, e io vedendoli nelle nostre città non ho paura di loro, non mi sento insicuro... provo solo la stessa sensazione che proverei a vedere due estranei fare sesso nel letto di morte di mia nonnaLast edited by Arturo Bandini; 05-12-2019, 00:27:46.
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Che dire arturo
la tua visione è senz'altro poetica, romantica, e per questo non meno degna di altre
Nella pratica però non funziona così, nel senso che la natura difficilmente ha dei compartimenti stagni, e generalmente riempie dove c'è un vuoto, e svuota dove è troppo pieno, vive di equilibri.
Fa male pensarlo, ma un giorno sopra i mattoni rossi di bologna e i marmi fiorentini, nasceranno altre cose, altre "civiltà"...pensare ad un eternizzazione delle cose non può che farci stare male (ne convengo che è più facile a dirsi che a "farsi").
L'importante sarebbe, a mio avviso, non accelerare troppo questo processo, con forzature ed estremismi falsobuonisti; accelerazioni responsabili poi di circoli viziosi che nessuno può realmente controllare.
L'ordine, la sicurezza (non intesa solamente come militarizzazione del territorio), la pulizia e il non-degrado ambientale e sociale sono invece passi fondamentali per preservarci dal caos e dall'annullamento
Ci vorrebbe meno razzismo/buonismo salottiero e più "umano" pragmatismo.
Per me.
ho superato le 10 righe, cercherò di non farlo più
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Sono in buona sostanza d'accordo con Arturo e sono d'accordo con Testa quando dice che la natura non ha compartimenti stagni.
Sono figlio di un reduce di guerra e una donna Argentina. Nato a Londra e vissuto ovunque per oltre 30 anni e oltre l'apparente contraddizione, penso di poter parlare con cognitio causae....
I Valori di cui parla Arturo sono anche i miei e come lui soffro quando li vedo martoriati. Soffro nel vedere i negozi "storici" chiudere per colpa delle grosse catene di distribuzione o dei centri commerciali. Soffro nel vedere gli italiani messi in un angolo da orde di colorati virgulti a cui viene concesso d'ufficio, molto più che ad un pensionato settantenne.... E potrei continuare ancora per molto.
Dall'altra parte sono figlio di "immigrata" e sono stato immigrato a mia volta per decenni.... E so cosa sia il rispetto delle regole. Pur avendo investito centinaia di migliaia di euro, ed essere entrato dal portone principale, dovevo essere il primo a rispettarle, altrimenti "black stamp" sul passaporto e fuori dai coglioni...
In Australia, dove la comunità italiana è immensa, sono stato sommerso dalle raccomandazioni degli stessi italiani che incontravo a "comportarmi bene". Non perché non lo facessi o perché fossi un criminale... Solo perché hanno costruito un'isola felice e sono loro i primi a volerla conservare così.
Da nessuna parte avrei avuto la possibilità di entrare come entrano in Italia gli attuali immigrati e da nessuna parte avrei potuto comportarmi e delinquere come fanno loro. Dopo aver passato una vita da "ospite" vorrei che a casa mia, gli ospiti entrassero e si comportassero secondo le stesse regole. È "fascista" o "razzista" pretenderlo??
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Trovo affascinante questo concetto del "finto buonismo" che molti utilizzano per sentirsi meglio, ripetendo, sulla base di proprie supposizioni, che le persone che hanno una qualche preoccupazione per il benessere altrui in realtà stiano fingendo. Un pò come dire "eh, ma in realtà fanno schifo come noi", portando avanti la propria dottrina di quello che io definisco "verostronzismo".
Poi oh, ogniuno ha le sue opinioni, ma a mio avviso è chiarissimo cosa indica questo atteggiamento.
Un pò come quelli che non danno mai un centesimo a chi chiede l'elemosina giustificandolo che "al 100% lo userebbero per comprarsi la droga".
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioTrovo affascinante questo concetto del "finto buonismo" che molti utilizzano per sentirsi meglio, ripetendo, sulla base di proprie supposizioni, che le persone che hanno una qualche preoccupazione per il benessere altrui in realtà stiano fingendo. Un pò come dire "eh, ma in realtà fanno schifo come noi", portando avanti la propria dottrina di quello che io definisco "verostronzismo".
Poi oh, ogniuno ha le sue opinioni, ma a mio avviso è chiarissimo cosa indica questo atteggiamento.
Un pò come quelli che non danno mai un centesimo a chi chiede l'elemosina giustificandolo che "al 100% lo userebbero per comprarsi la droga".
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Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza MessaggioTrovo affascinante questo concetto del "finto buonismo" che molti utilizzano per sentirsi meglio, ripetendo, sulla base di proprie supposizioni, che le persone che hanno una qualche preoccupazione per il benessere altrui in realtà stiano fingendo. Un pò come dire "eh, ma in realtà fanno schifo come noi", portando avanti la propria dottrina di quello che io definisco "verostronzismo".
Poi oh, ogniuno ha le sue opinioni, ma a mio avviso è chiarissimo cosa indica questo atteggiamento.
Un pò come quelli che non danno mai un centesimo a chi chiede l'elemosina giustificandolo che "al 100% lo userebbero per comprarsi la droga".
Gran parole "buone e belle", magari eticamente ed idealmente "giuste", ma del tutto fuori contesto ed estranee alla realtà dei fatti, o gran parte di essi
Ovviamente inutile dire che i maggiori esponenti di ciò , fanno parte, a vario titolo, dell'attuale "sinistra" ( che poi si stranisce del fatto che perde l'elettorato delle periferie....)
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggioio parlo di finto buonismo quando questi discorsi sul valore dell'accoglienza e del multiculturalismo, accompagnati dal discorso parallelo sulla falsa percezione del degrado e del pericolo, li fanno persone che non sono toccate minimamente dalle problematiche legate ad una convivenza forzata e repentina con gente del tutto "altra"
Gran parole "buone e belle", magari eticamente ed idealmente "giuste", ma del tutto fuori contesto ed estranee alla realtà dei fatti, o gran parte di essi
Ovviamente inutile dire che i maggiori esponenti di ciò , fanno parte, a vario titolo, dell'attuale "sinistra" ( che poi si stranisce del fatto che perde l'elettorato delle periferie....)Originariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza MessaggioNon è quello il "finto buonismo".... Si parla principalmente di politici che giustificano determinate azioni in nome del "bene" ma in realtà sono mossi da interessi economici personali (cooperative, ong etc).
Detto questo, riguardo la politica, certe critiche bisognerebbe riservarle ad individui trovati colpevoli di lucrare su questo, e non intere politiche.
Ad esempio, io non capisco l'attaccare le ONG, che sono onlus, ed in quanto tali senza scopo di lucro e sostenute da donazioni di privati (sia persone che organizzazioni) che reinvestono per mandare avanti le operazioni.
Addirittura ho spesso sentito gente giustificare il chiamare altri come "finti buonisti" lo staff di ONG come Medici Senza Frontiere perchè "percepiscono lo stipendio", forse aspettandosi che gente adulta e con famiglie per dedicarsi ad una causa che è anche nobile debba lavorare a tempo pieno gratis. Questi ultimi sono decisamente quelli che mi lasciano più basito.
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggioio parlo di finto buonismo quando questi discorsi sul valore dell'accoglienza e del multiculturalismo, accompagnati dal discorso parallelo sulla falsa percezione del degrado e del pericolo, li fanno persone che non sono toccate minimamente dalle problematiche legate ad una convivenza forzata e repentina con gente del tutto "altra"
Gran parole "buone e belle", magari eticamente ed idealmente "giuste", ma del tutto fuori contesto ed estranee alla realtà dei fatti, o gran parte di essi
Ovviamente inutile dire che i maggiori esponenti di ciò , fanno parte, a vario titolo, dell'attuale "sinistra" ( che poi si stranisce del fatto che perde l'elettorato delle periferie....)
Insomma, sono tutti comunisti, inclusi i Ministero di cui lo stesso Salvini era Ministro, giusto?
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Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggioquoto, sembra gente col cul0 al caldo...
non sembra, in genere è gente col cul0 al caldo
che non cè niente di male eh
ha il cul0 al caldo come ce l'ho io e come ce l'hai tu
solo che pontifica, giudicando, su situazioni che non vive nel quotidiano, non ha mai vissuto e mai vivrà, di cui ha conoscenza solo tramite articoli di giornale scritti per altro da giornalisti che più o meno la pensano come lui
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