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Qui e’ molto interessante la questione, la rimanderei per estensione ai concetti di “danno emergente” e “lucro cessante”
Il bacino di fruitori del RDC IN URNA NEL MARZO 2018 era con ogni probabilita’ trasversale, non necessariamente tutto pro 5s.
Di contro, OGGI, quello stesso bacino possiamo con il minor grado di incertezza afferirlo in larghissima misura all’elettorato pentastellato.
Giorgina, salvini e l’ebete di Firenze non parlano mai a caso, in quanto Politici furbi e sgamati.
Molto piu’ scaltri degli stessi 5stelle, nelle dichiarazioni.
Voglio dire, sotto il profilo strettamente politologico non credo avrebbero comunque perso QUEL BACINO, comuqnue altrove rivolto per mere questioni di comprensibile opportunismo.
Anzi: i tre hanno tra i potenziali elettori categorie tendenzialmente avverse a certi tipi di misure di basic income.
In sostanza, certe dichiarazioni RAFFORZANO un potenziale gia’ esistente, senza andare troppo a perderci.
La migliore chiave di lettura della partitocrazia e’ quella della tattica, dato che la strategia e’ concetto troppo elevato per quella gente.
Da “perderci” hanno solo 5s e fruitori di RDC, da guadagnarci al momento NESSUNO.
E’ solo un parere ovvio.
Giù nel post precedente ho messo due punti in evidenza, uno è il danno elettorale, e quello può essere calcolato ed arginato (anche se parliamo di numeri davvero importanti e che da soli ridarebbero un notevole boost ai 5s).
L'altro è la "tensione sociale".... Hai idea di cosa succede se togli (dopo averglielo dato per due anni) il piatto a tavola a 3 milioni di persone???
« Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »
Giù nel post precedente ho messo due punti in evidenza, uno è il danno elettorale, e quello può essere calcolato ed arginato (anche se parliamo di numeri davvero importanti e che da soli ridarebbero un notevole boost ai 5s).
L'altro è la "tensione sociale".... Hai idea di cosa succede se togli (dopo averglielo dato per due anni) il piatto a tavola a 3 milioni di persone???
IMHO cambierebbero il nome, ridurranno l’importo e faranno vanto di averlo abolito.
Una misura di sostegno non se la giocheranno, qui e’ solo capire come chiamarla e di quanto tagliare.
Il Pd si e’ sempre fatto vanto del REI e ha piu’ volte manifestato l’intenzione di estenderlo (scusa se ridacchio mentre scrivo).
La manovra del prossimo anno si che sara’ una mannaia, alle destre conviene la facciano questi che son su ora e che si facciano almeno un annetto o due in piu’
IMHO cambierebbero il nome, ridurranno l’importo e faranno vanto di averlo abolito.
Una misura di sostegno non se la giocheranno, qui e’ solo capire come chiamarla e di quanto tagliare.
Il Pd si e’ sempre fatto vanto del REI e ha piu’ volte manifestato l’intenzione di estenderlo (scusa se ridacchio mentre scrivo).
Lega e FDI saranno molto creativi assieme
Stiamo sparando cacchiate in libertà tra amici, lontani dalle "politiche", quindi qualsiasi ipotesi la verificheremo tra qualche mese/anno.
Io credo che quando sarà il tempo di programmi e campagne elettorali, faranno un enorme dietrofront e non accenneranno a nessuna riduzione o rimodulazione.
Ai posteri l'ardua sentenza...
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Ognuno può avere le sue opinioni e motivi per supportarle, tuttavia io credo che il concetto dello Stato che deve garantire (ben più che creare le condizioni) il posto di lavoro è anacroniscito e, al giorno d'oggi, con poco senso se ci mettiamo a pensarci realisticamente.
Il fatto che in mezzo a tanti sfortunati ce ne siano altrettanti che non hanno alcuna preparazione, voglia di lavorare ecc ecc è un qualcosa da considerare perchè nessuno, nè lo Stato nè privati, vuole dover mantenere un lavoratore non utile e/o non efficente. Certo, esistono un sacco di lavori non qulificati che lo Stato può offrire, come operatori ecologici ecc, ma questi lavori non possono mica essere creati all'infinito. Anche perchè 1) Magari non c'è l'effetivo bisogno 2) Anche lo Stato ha un budget da gestire.
Per come la vedo io lo Stato ha il dovere di creare le condizioni necessarie alla creazione di posti di lavoro e sviluppo dell'economia, ma realisticamente è impossibile letteralmente "garantire un lavoro".
Quindi, sarei molto piu felice di vedere investiti quei soldi nell'istruzione, riduzione abbandono scolastico, tassazione ed incentivi per nuove attivita commerciali, iniziative per attirare inveatitori stranieri con clausole di assumere una percentuale di personale locale al ricevimento di determinati benefits ecc ecc.
Bisogna avviare iniziative che magari non avranno impatto immediato, ma costruiscono le basi per anno futuri migliori, altrimenti il massimo che si può fare è arrancare per sempre, e di sopravvivere un altro anno.
Un pò come se avessimo una macchina rotta che ogni mese necessita manutenzione costosa, ma al tempo stesso non abbiamo tempo di risparmiare per una nuova perchè dobbiamo pagare la manutenzione di quella attuale. Forse è il caso di prendere l'autobus per un bel pò, per poi comprare un'auto che finalmente dia meno problemi e possiamo cominciare a risparniare pur continuando ad andare in auto.
Ognuno può avere le sue opinioni e motivi per supportarle, tuttavia io credo che il concetto dello Stato che deve garantire (ben più che creare le condizioni) il posto di lavoro è anacroniscito e, al giorno d'oggi, con poco senso se ci mettiamo a pensarci realisticamente.
Il fatto che in mezzo a tanti sfortunati ce ne siano altrettanti che non hanno alcuna preparazione, voglia di lavorare ecc ecc è un qualcosa da considerare perchè nessuno, nè lo Stato nè privati, vuole dover mantenere un lavoratore non utile e/o non efficente. Certo, esistono un sacco di lavori non qulificati che lo Stato può offrire, come operatori ecologici ecc, ma questi lavori non possono mica essere creati all'infinito. Anche perchè 1) Magari non c'è l'effetivo bisogno 2) Anche lo Stato ha un budget da gestire.
Per come la vedo io lo Stato ha il dovere di creare le condizioni necessarie alla creazione di posti di lavoro e sviluppo dell'economia, ma realisticamente è impossibile letteralmente "garantire un lavoro".
Quindi, sarei molto piu felice di vedere investiti quei soldi nell'istruzione, riduzione abbandono scolastico, tassazione ed incentivi per nuove attivita commerciali, iniziative per attirare inveatitori stranieri con clausole di assumere una percentuale di personale locale al ricevimento di determinati benefits ecc ecc.
Bisogna avviare iniziative che magari non avranno impatto immediato, ma costruiscono le basi per anno futuri migliori, altrimenti il massimo che si può fare è arrancare per sempre, e di sopravvivere un altro anno.
Un pò come se avessimo una macchina rotta che ogni mese necessita manutenzione costosa, ma al tempo stesso non abbiamo tempo di risparmiare per una nuova perchè dobbiamo pagare la manutenzione di quella attuale. Forse è il caso di prendere l'autobus per un bel pò, per poi comprare un'auto che finalmente dia meno problemi e possiamo cominciare a risparniare pur continuando ad andare in auto.
Sul RDC assolutamente si... È opinabile /soggettivo, può piacere o non piacere come misura etc.
Il discorso stato/lavoro invece no, il diritto al Lavoro è sancito in più articoli della Costituzione..... Se vuoi definire con me "anacronistica" la costituzione, sfondi una porta aperta, poi però lo stesso concetto lo applichiamo a TUTTI gli articoli, anche a quelli che ti piacciono. Se è anacronistico il diritto al lavoro, l'antifascismo è giurassico ma non andiamo ot....
Lo stato non deve assumere direttamente o indirettamente 65 milioni di persone ma ha il dovere di creare le condizioni di cui parli affinché tutti possano lavorare, quindi fabbriche, industrie, aziende, etc.
Se la colpa della valorizzazione di posti di lavoro è principalmente dello stato, credo che "mettere una pezza" sia dovuto.
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Sinceramente non sono un tipo da "tutto o niente". Alcune parti della costituzione sono anacronistiche perchè soggette ad "obsolescenza", come il cambiamento del mercato del lavoro ecc ecc, ma alcuni articoli sono ancora molto attuali.
In generale, anzichè cambiare tutto sono per l'aggiornare ciò che è effettivamente importante nell'ottica di avere un miglioramento.
Io penso che la colpa sia ampiamente consivisa tra i cittadini e lo Stato, specialmente in virtù del fatto che sono i primi a "scegliere" il secondo.
Se ai cittadini piacesse chi gli dice che anzichè distribuire soldi bisogna finanziare l'istruzione e l'industria avremo forse una condizione diversa, invece abbiamo una popolazione che da sempre pensa solo al presente e all'immediato futuro. Questo è quello che chiedono e questo è quello che votano: palliativi.
Sinceramente non sono un tipo da "tutto o niente". Alcune parti della costituzione sono anacronistiche perchè soggette ad "obsolescenza", come il cambiamento del mercato del lavoro ecc ecc, ma alcuni articoli sono ancora molto attuali.
In generale, anzichè cambiare tutto sono per l'aggiornare ciò che è effettivamente importante nell'ottica di avere un miglioramento.
Io penso che la colpa sia ampiamente consivisa tra i cittadini e lo Stato, specialmente in virtù del fatto che sono i primi a "scegliere" il secondo.
Se ai cittadini piacesse chi gli dice che anzichè distribuire soldi bisogna finanziare l'istruzione e l'industria avremo forse una condizione diversa, invece abbiamo una popolazione che da sempre pensa solo al presente e all'immediato futuro. Questo è quello che chiedono e questo è quello che votano: palliativi.
Ma infatti è così, la Costituzione è in aggiornamento. Il punto è se vuoi "giocare" secondo le regole, quindi accetti e rispetti SEMPRE Costituzione, Codici civili, penali etc o preferisci fare il "fuorilegge".
Aspetta..... Che l'elettore italiano medio non sia una "cima", credo sia fuori discussione. Che voti per interessi e non per ideale o convinzione idem, ma la colpa del disastro economico - lavorativo italiano è esclusivamente dello stato, anche perché da sempre, al di là del risultato elettorale, al governo ci va chi decidono "loro".
Oggi paghiamo il prezzo di scelte scellerate prese per decenni da chi ci ha governati e non mi sento di gettare la croce addosso ad un contadino calabrese, ad un disoccupato siciliano o ad una casalinga brianzola. Lo stato non è in grado di mantenere un "patto sociale" (non solo riguardante il lavoro ma anche giustizia) e PER ME, ha l'obbligo di mantenere chi è rimasto indietro suo malgrado.
Il fatto poi, che da settima/ottava potenza economica mondiale, siamo costretti a scegliere tra "sviluppo" ed assistenzialismo per i deboli, la dice lunga su come siamo stati e siamo governati.
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Non penso che una cosa escluda l'altra personalmente. Posso continuare ad apprezzare la Costituzione pur continuando a pensare che alcune parti, come ad esempio quella del lavoro, siano obsolete perche' non adattate ai giorni nostri.
In sostanza, per come la vedo io e come abbiamo entrambi evidenziato lo stato dovrebbe creare le condizioni necessarie allo sviluppo economico e creazione di nuovi posti di lavoro, tuttavia io personalmente me la sento di dare una grossa parte della colpa anche all'elettorato che va a votare in massa iniziative di sussistenza anziche' di investimento nello sviluppo. In pratica e' un circolo vizioso in cui i cittadini scelgono uno Stato che non si sviluppa perche' deve badare a chi e' rimasto indietro, ma per avere uno sviluppo e' necessario gestire il budget diversamente, incluso anche lasciare indietro temporaneamente qualcuno. Ci si intrappola da soli.
Questo genere di mentalita' e' completamente indipendente da "giocatori esterni". Lo era negli anni '80 durante le politiche di indebitamento che hanno dato un temporaneo ed artificiale "benessere" e lo e' anche adesso.
Personalmente vedo anche un limite culturale che in Italia si presenta in ogni situazione, dall'elettore che vota il politico, al politico che si gode la sua temporanea popolarita' all'imprenditore che sfrutta impiegati a tempo determinato cambiandoli annualmente per avere costi minori ma non svolippando nessuna professionalita' ed passando il tempo sempre ad addrestare gente non preparata perche' sempre nuova: l'arraffare il piu' possibile finche' dura. In generale il "business model" che si ha in Italia e' quello di spremere i limoni il piu' possibile ma non piantarne mai alberi, e qui torniamo nuovamente al limite di pensare sempre e solo al presente ed immediato futuro, mentre al medio-lungo termine "poi si ci pensa".
Per quanto riguarda i governi decisi da "loro", a mio avviso la situazione e' un po' diversa.
Detta cosi' si potrebbe pensare che noi abbiamo politici con proposte utili al nostro sviluppo, un elettorato pronto a votarli e che "giocatori esterni" ci impediscano di averli al governo per impedire il nostro sviluppo. Questa e' la narrazione che noi raccontiamo a noi stessi, ma non penso rispecchi la realta'. Mentre e' vero che altri paesi europei sia piu' propensi a collaborare ed avere flessibilita' verso alcuni governi anziche' altri e' altresi' vero che nessuno di questi governi e' capace di mettere sul tavolo iniziative concrete per lo sviluppo del paese, e quindi l'unica cosa che li contraddistingue e la loro propensione nell' andare appunto contro gli altri paesi europei.
Provo a spiegare questo concetto facendo un esempio concreto:
Per quello che personalmente prevedo, quando Salvini salira' al governo (perche' e' palese che lo fara'), sebbene la pancia di tantissimi sara' temporaneamente soddisfatta, io dubito fortemente che portera' avanti iniziative utili allo sviluppo del paese, poiche' se ne avesse avute avrebbero gia' sostituito quelle su migranti, falsa emergenza criminalita' e leggittima difesa ed anche perche' non hanno le risorse per portare avanti nulla dovendo continuare a finanziare l'assistenzialismo fatte precedentemente.
Quindi, il massimo che cambiera' e' che sara' poco collaborativo e diplomatico con gli altri membri EU, il che li portera' a collaborare ed avere flessibilita' minori. Un esercizio di stile che per quanto sia rumoroso non cambiera' assolutamente nulla.
Dall'altro lato abbiamo PD, M5S i quali anche loro non hanno iniziative utili allo sviluppo del paese, oltre a non avere le risorse per portarle avanti dovendo continuare a finanziare l'assistenzialismo fatto precedentemente, pero' sono piu' diplomatici e meno rompi coglioni, i quali potrebbe farci ottenere piu' flessibilita' e maggiore capacita' di dialogo.
Sul futuro non mi esprimo...ignoro se Salvini abbia la "bacchetta magica" e se eventualmente gliela faranno usare. Cmq ce ne renderemo conto entrambi a breve.
Il discorso sul passato è molto più ampio.Quel "loro" è riferito ad aggiustamenti di partiti e persone che va avanti da quando ho memoria.....quindi dal "pentapartito" in avanti ma è cmq un'abitudine molto più antica.
Il "patto sociale" a cui facevo riferimento riguarda tanti ambiti e sono tutti stati infranti dallo Stato....Accennavo alla "giustizia" ed è forse l'esempio più eclatante.Una volta esisteva la "giustizia privata" poi lo stato si è sostituito al singolo nell'esercizio della pena,quindi si è sobbarcato il compito di offrire "soddisfazione" all'offeso.Per motivi vari ed eventuali ma tutti cmq riconducibili a ragioni economiche,le pene sono diventate sempre più "miti" e sempre meno punitive.Sacrosanto dal punto di vista del condannato (e/o degli innocentisti ad oltranza), comprensibile in ottica spese e bilanci,una vera offesa nei confronti di chi subisce un lutto e si vede l'assassino di un parente in libertà dopo 4/5 anni.
Il discorso lavoro non è molto diverso.Tu Stato mi dai la possibilità di lavorare e di vivere dignitosamente,ripeto,non assumendomi ma creando i presupposti per un sufficiente numero di posti di lavoro,di controparte io ti pago tasse e balzelli vari e mi impegno a non lavorare o far lavorare a nero.
Se tu stato vieni meno e io non ho più nemmeno la possibilità di raccogliere le arance del mio giardino e venderle per strada,(esempio che puoi estendere a qualsiasi attività a nero LECITA),il minimo che tu possa e debba fare e provvedere ai miei bisogni primari.
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Direi che sono d'accordo con Lukino per la maggior parte. Non concordo sul fatto che Salvini una volta salito in cattedra non riuscirà a fare niente. O meglio concordo, ma non ci riuscirà perchè non abbiamo i mezzi culturali, la struttura giuridica e istituzionale per farlo (problemi 'interni') e perchè questo potrebbe portare a sconquassi geopolitici troppo grossi da gestire per l' Italia (problemi esterni)
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