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Tribuna politica - bw edition

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    Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza Messaggio
    Se uno è eversivo vede la violenza come un mezzo di azione e reazione, come la strada per ribaltare il sistema e cambiarlo.
    Poi si può non essere d'accordo, ma la via del compromesso non è qualcosa che un estremista considera (per definizione).
    Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
    bhe questo è ovvio

    ma io penso che una persona come alex che ha famiglia ecc e non è più un ragazzino possa, sicuramente non condividere, ma sicuramente capire e magari anche accettare che il compromesso
    dubito che Almirante e Berlinguer si amassero alla follia ma erano due avversari che si rispettavano

    probabilmente, oltre all'esigenza politica, anche il fatto che i giovani di entrambi gli schieramenti morissero come mosche ha inciso
    Purtroppo la mia conoscenza diretta delle persone chiamate in causa, almeno su sponda missina, mi portano a dubitare seriamente di motivazioni "altruistiche" (con alcune dovute eccezioni, come il buon Teodoro che però non avevano voce in capitolo).

    Il mio pensiero può sembrare (e sicuramente lo è) di parte ma un semplice studio di date e nomi può facilmente confermarlo... Senza una programmata, voluta, protetta e giustificata da parte delle istituzioni e dei media, mattanza di giovani "neri", non si sarebbe mai arrivati agli opposti estremismi(strategia volutamente messa in atto).... Anzi... Probabilmente avremmo assistito ad un fronte unico di comunisti e neofascisti contro il nemico comune (ci furono sporadici episodi in cui questo avvenne)ma questo terrorizzava lo stato più di qualunque altra cosa, quindi "dividi et impera"
    « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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      Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza Messaggio
      Vorrei tanto sbagliarmi, ma quella che è sempre stata la mia sensazione, leggendo scritti e interviste è che Almirante fosse preoccupato per sé e per il suo partito, più che per i martiri della lotta armata.

      Poi, sul fatto che gli anni di piombo siano finiti anche grazie a Berlinguer e Almirante, credo sia fatto assodato. Poi è anche fatto assodato che né il progetto di destra e né di quello di sinistra siano andati a buon fine.
      Esattamente.... Hai ottime sensazioni per un "esterno"...
      Rivedrei solo la parte finale riguardante i meriti dei due leader. Quella che viene definita "strategia degli opposti estremismi" non è una semplice "teoria". Tutto quello che è avvenuto fu orchestrato dall'alto e dall'alto, 15 anni e decine di morti dopo, fu terminato.
      « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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        Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
        Probabilmente avremmo assistito ad un fronte unico di comunisti e neofascisti contro il nemico comune
        Valle Giulia

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          Originariamente Scritto da Dropkick Visualizza Messaggio
          Valle Giulia
          E venne Valle Giulia..... E non piacque affatto.
          « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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            Valle Giulia è un punto di rottura e certamente ruppe le uova in tanti panieri, ma la "strategia dell'inserimento" nasce in epoca Michelini, con il disperato tentativo di far virare la DC a destra. E qui è doveroso inserire il ruolo delle elezioni americane che hanno portato Nixon alla vittoria, perché la dirigenza missina fece carte false pur di diventare un interlocutore del nuovo vento repubblicano, forse credendo di ottenere un posto di rilievo nella nuova Europa solidamente anticomunista. Posizione ai limiti del visionario e certamente inconciliabile con quella di chi era radicato all'ideologia. Lo scollamento delle frange extra-parlamentari/istituzionali era netto e quindi si crearono quei mille arcipelaghi su cui misero le mani tutti i poteri che avevano bisogno di bracci operativi "mercenari"... Ma questa è un'altra storia
            Last edited by AlexBrambi; 28-09-2019, 00:32:25.

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              Stomachevole filoatlantismo

              Parlando degli anni di piombo, io sono stato al funerale di Nico Azzi a Milano

              A Lodi invece, nello stesso cimitero dove riposa Sergio Ramelli, piuttosto nascosto è tumulato Giancarlo Esposti, dimenticato da tutti, persino dai familiari. A lui avevamo intitolato la nostra sezione di Fiamma Tricolore

              Sono stato a diverse conferenze tenute da Ciavardini

              Ferragosto l’ho passato in compagnia di un ex militante che si è fatto gli anni di piombo e relativo carcere, gente che sparava e che può raccontare storie incredibili

              Consiglio, comunque, la seguente lettura:



              Il tema degli anni di piombo è a mio avviso piuttosto interessante perché porta alla luce la differenza tra poltronari politicanti e chi invece dava la vita per un’idea, giusta o sbagliata che fosse

              É un periodo sicuramente da non idolatrare, ma neanche da condannare, insomma è da contestualizzare

              Per fortuna, oggi una cosa del genere sarebbe difficilmente ripetibile perché la gente, a destra o sinistra che sia, ha troppo da perdere

              Oggi ormai siamo in un baratro da cui non si potrà uscire nemmeno con tutto il piombo del mondo... ha vinto il sistema, bisogna prenderne atto e limitarsi a condurre la propria resistenza ideale con ciò che si ha a disposizione, finché le forze lo permetteranno

              Conosco tanta gente che ha mollato, per i più disparati motivi, più o meno condivisibili... ormai non mi stupisco più di nulla e di nessuno

              Un tempo si diceva “per uno che lascia ce ne sono mille” oggi è vero il contrario, e spesso le perdite possono essere dolorose, ma si va avanti...

              “trovi l’avambraccio di coloro da poco arrivati ma che sembra abbian lottato una vita a fianco a te”

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                E’ come dici tu Drop.
                Ricavarsi un perimetro di sopravvivenza, nonostante il “sistema”, anche a costo di dover cambiare latitudine.
                C’e’ chi ci vede opportunita’ individuali (di questo si tratta), c’e’ chi ci respira anche un senso di sconfitta della societa’ di cui faceva fino ad un attimonprima parte (il rovescio della medaglia).

                Quella stagione, nemmeno troppo breve, e’ irripetibile per ragioni sociali ma lo sarebbe anche per mere questioni “logistiche”.
                E per fortuna, direi.

                Come detto a proposito di altro, servira’ tempo per storicizzarla, ammesso che si sia disposti a farlo.



                Originariamente Scritto da Giampo93
                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  Fatemi fare l'avvocato del diavolo.
                  Forse la dirigenza missina aveva capito che non si poteva più vincere, che oramai la società era anestetizzata da TV e cocacola e che l'unica alternativa per non perdere tutto era entrare nel sistema e guidarlo, sfruttando la lunga mano statunitense. Forse, invece, ha mollato proprio nell'unico momento in cui si era creata la prima vera frattura sociale dal dopoguerra, che ha spaventato tutti (anche a sinistra).

                  È difficile persino per chi era in quelle piazze e in quelle sedi di partito, dopo 40 anni, ricordare e capire cosa passasse per la testa dei dirigenti al tempo. Non lo liquiderei con mero poltronismo (almeno all'inizio), ma la guerra fredda aveva rincoglionito tutti e negli anni sessanta si paventavano gli scenari più assurdi, per cui si prendevano decisioni basate su timori che oggi ci sembrano ridicoli, ma che erano percepiti concreti al tempo.

                  Poi ditemi cosa ne pensate, magari ho scritto una sciocchezza.

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                    Credo che dalla presa di coscienza della sconfitta alla scoperta del comfort ergonomico della poltrona il passo sia ctato comunque brevissimo, le due cose hanno potuto anche convivere e mano a mano che ci si allontanava da fatti ed eventi vissuti in prima persona dai protagonisti lo shift e’ stato ancor meno sofferto



                    Originariamente Scritto da Giampo93
                    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                      Milano visse una stagione molto diversa da quella romana, sotto molti aspetti "peggiore" per una serie di fattori culturali e numerici. Per la storia di quegli anni (ma non solo), il buon Maurizio Murelli rimane una fonte inesauribile. Ha tanto da dire e sa come dirlo...

                      Ovvio che il periodo vada contestualizzato e non idolatrato ma rimane l'ammirazione per tanti ragazzi che sacrificarono tutto in nome di un'ideale, su entrambe le sponde. Francesca li definisce "magnifici pazzi", credo sia calzante.

                      Paradossalmente è più semplice "storicizzare" quegli anni che non il ventennio. Forse perché come dice Sly, sono "irripetibili", forse perché capito il gioco in cui erano caduti, i sopravvissuti degli schieramenti sono riusciti in un'opera di pacificazione che ancora manca per quanto avvenuto dal '43 in avanti.
                      « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                        Originariamente Scritto da Dropkick Visualizza Messaggio
                        Stomachevole filoatlantismo

                        Parlando degli anni di piombo, io sono stato al funerale di Nico Azzi a Milano

                        A Lodi invece, nello stesso cimitero dove riposa Sergio Ramelli, piuttosto nascosto è tumulato Giancarlo Esposti, dimenticato da tutti, persino dai familiari. A lui avevamo intitolato la nostra sezione di Fiamma Tricolore

                        Sono stato a diverse conferenze tenute da Ciavardini

                        Ferragosto l’ho passato in compagnia di un ex militante che si è fatto gli anni di piombo e relativo carcere, gente che sparava e che può raccontare storie incredibili

                        Consiglio, comunque, la seguente lettura:



                        Il tema degli anni di piombo è a mio avviso piuttosto interessante perché porta alla luce la differenza tra poltronari politicanti e chi invece dava la vita per un’idea, giusta o sbagliata che fosse

                        É un periodo sicuramente da non idolatrare, ma neanche da condannare, insomma è da contestualizzare

                        Per fortuna, oggi una cosa del genere sarebbe difficilmente ripetibile perché la gente, a destra o sinistra che sia, ha troppo da perdere

                        Oggi ormai siamo in un baratro da cui non si potrà uscire nemmeno con tutto il piombo del mondo... ha vinto il sistema, bisogna prenderne atto e limitarsi a condurre la propria resistenza ideale con ciò che si ha a disposizione, finché le forze lo permetteranno

                        Conosco tanta gente che ha mollato, per i più disparati motivi, più o meno condivisibili... ormai non mi stupisco più di nulla e di nessuno

                        Un tempo si diceva “per uno che lascia ce ne sono mille” oggi è vero il contrario, e spesso le perdite possono essere dolorose, ma si va avanti...

                        “trovi l’avambraccio di coloro da poco arrivati ma che sembra abbian lottato una vita a fianco a te”
                        Vero
                        Ha vinto "il mercato", questa cosa che abbiamo reso ipertofica oltremodo, rendendola piu forte di tutto e tutti.
                        Oggi fare una vita felice vuol dire "poter conprare quello che ci pare", così misuriamo la vita in base al "consumo" (e in base a questo abbiamo ridotto il pianeta a un cesso, per me)
                        È un azione subdola ma piu o meno capillare che permea quasi tutti gli strati della società, dando a ciascuno qualcosa da perdere.
                        Le pulsioni vengono coinvogliate e opportunamente anestetizzate dai social (esplosi per e nelle economie di mercato), e dalle offerte di divani e panettoni al supermercato.
                        Ovviamente gli USA hanno, in varie forme dato un impulso fondamentale a tutto ciò, anche se non esclusivo.
                        Forse è una visione un po rozza ed estremizzata ma secondo me è così.
                        Mai stati meglio, è vero (l ha detto anche Trump eh)
                        Ma a che prezzo?

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                          Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                          Milano visse una stagione molto diversa da quella romana, sotto molti aspetti "peggiore" per una serie di fattori culturali e numerici. Per la storia di quegli anni (ma non solo), il buon Maurizio Murelli rimane una fonte inesauribile. Ha tanto da dire e sa come dirlo...

                          Ovvio che il periodo vada contestualizzato e non idolatrato ma rimane l'ammirazione per tanti ragazzi che sacrificarono tutto in nome di un'ideale, su entrambe le sponde. Francesca li definisce "magnifici pazzi", credo sia calzante.

                          Paradossalmente è più semplice "storicizzare" quegli anni che non il ventennio. Forse perché come dice Sly, sono "irripetibili", forse perché capito il gioco in cui erano caduti, i sopravvissuti degli schieramenti sono riusciti in un'opera di pacificazione che ancora manca per quanto avvenuto dal '43 in avanti.
                          Anche e soprattutto alla luce di quella stagione e di come si e’ conclusa(che ha di fatto messo d’accordo una platea molto piu’ ampia di opinione pubblica), con un ribaltamento a 180gradi dei risultati ottenuti rispetto a quelli che i protagonisti si erano prefissati, trovo totalmente errato ogni accostamento non a qualsivoglia fazione attuale(anche nel recente passato governativa).

                          Probabilmente il sovranista medio non avrebbe avuto un ruolo nemmeno nel raccogliere i bossoli.
                          Non e’ offensivo, ne’ glorificante, voglio sottolinearlo.

                          Detto questo, stagione fortunatamente chiusa, rapportandola ad oggi in un grottesco tentativo di ripeterla, se ne potrebbe attribuire un’obsolescenza di metodo.



                          Originariamente Scritto da Giampo93
                          Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                            Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                            Vero
                            Ha vinto "il mercato", questa cosa che abbiamo reso ipertofica oltremodo, rendendola piu forte di tutto e tutti.
                            Oggi fare una vita felice vuol dire "poter conprare quello che ci pare", così misuriamo la vita in base al "consumo" (e in base a questo abbiamo ridotto il pianeta a un cesso, per me)
                            È un azione subdola ma piu o meno capillare che permea quasi tutti gli strati della società, dando a ciascuno qualcosa da perdere.
                            Le pulsioni vengono coinvogliate e opportunamente anestetizzate dai social (esplosi per e nelle economie di mercato), e dalle offerte di divani e panettoni al supermercato.
                            Ovviamente gli USA hanno, in varie forme dato un impulso fondamentale a tutto ciò, anche se non esclusivo.
                            Forse è una visione un po rozza ed estremizzata ma secondo me è così.
                            Mai stati meglio, è vero (l ha detto anche Trump eh)
                            Ma a che prezzo?

                            “Storicizzeremo” anche la vittoria della Finanza sul “Mercato” (tutto e’ mercato in realta’)quando saltera’ qualche algoritmo
                            Last edited by Sly83; 28-09-2019, 11:12:24.



                            Originariamente Scritto da Giampo93
                            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                              Per far capire quanto quegli anni siano lontani anche se appena trascorsi, vi allego una lettera del padre di Francesco, uno dei ragazzi ucciso ad Acca Larentia.
                              È un padre che chiede la restituzione degli oggetti personali del figlio massacrato due settimane prima, un padre che non riuscirà a sopravvivere allo strazio. Il modo in cui si rivolge alle istituzioni è un pugno allo stomaco.

                              Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
                              « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                                Dio santo



                                Originariamente Scritto da Giampo93
                                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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