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Tribuna politica - bw edition

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    È bello spesso

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      Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
      Cosa ne pensi di Draghi?

      Un grandissimo professionista e sicuramente uno degli Uomini più capaci al Mondo per ciò che ha fatto professionalmente nella sua vita.
      Al tempo stesso non so quanto possa essere idoneo politicamente.
      Vediamo che succede.
      Era comunque ovvio che non si potesse continuare così !
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Ditemi se devo scrivere a Mario e farlo desistere, mi rimetto alla maggioranza del forum
        Originariamente Scritto da centos
        mangio e bevo e faccio schifo


        Per ricorsi amministrativi e legali
        http://www.supremecourt.mn/home

        sigpic

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          L’importante è che mi passi gli appunti della vecchia. Poi possiamo mettere pure a cicciobello

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            Mattarella Imho è palesemente anti-destra comunque....si è visto innumerevoli volte, compreso stasera.
            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              Carlo Calenda

              Oggi si chiude con l’ennesimo fallimento una stagione politica. Populismo, trasformismi, incoerenza, tatticismi, incapacità. In questa legislatura abbiamo visto di tutto e nell’ultimo mese anche di più. Abbiamo per mesi auspicato l’arrivo di #Draghi nello scetticismo generale. Al suo Governo, che sosterremo, spetterà mettere in sicurezza il Paese. Ma a noi spetta ridare credibilità, serietà e onore alla politica.


              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                Eh Sly siamo d'accordo, ma possibile mai che non ci sia nessuno che si renda conto che è il problema numero 1, anzi numero 0?

                Cioè io di tasca mia pago 1250 euro al mese di tasse circa, più altri 700 circa li paga il mio datore di lavoro.
                All'Italia sti soldi facevano schifo? Ma va che io glieli darei pure eh, anche a costo di rimetterci un cento euro di netto al mese se vedessi almeno l'impegno, mica dico riuscirci...
                Invece no e allora...

                Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                ”intermediazione politica”, mafia, clientelismo, voto di scambio...etcetcetc

                i veri costi della politica restano le decisioni orientate in quei binari, e’ come sbagliare il primo bottone della camicia e ritrovarsi piuttosto...asimettrici...

                L’interesse a cooptare le migliori forze e’ proprio degli Stati egemoni, che hanno nel mantenimento di tale egemonia lo scopo proprio, il fine stesso dell’essere Nazioni.

                Per perseguirlo si prendono decisioni coerenti nel tempo, piu’ o meno.

                Noi abbiamo fatto sovente l’opposto, guardandoci indietro..al punto da non poter invertire la rotta senza traumi distorsivi.

                Pensiamo alla legge Fornero: un disastro per il timing, non in quanto tale: non si sarebbe mai dovuto giungere al punto di rendere necessaria una riforma, ma se per decenni legiferi in senso opposto alle necessita’ di lungo periodo dando la priorita’ alla pancia..

                Abbiamo sempre avuto l’attitudine a guardare alle prossime elezioni e non alle prossime generazioni, e’ un dato di fatto oggettivo non smentibile.

                Sarebbe certo da discutere sull’ “abbiamo”, io ho 38 anni e preferirei dire “hanno”...ma il nostro dovere e’ di cercare di capire anzitutto gli errori e non ripeterli.

                Sentire coetanei o gente anche piu’ giovane che si deresponsabilizza, mi urta.
                Nel tempo ho maturato il pensiero che la “cura Monti” sia stata un’occasione persa, con tutto il macello che ce lo ha fatto appioppare..almeno potevamo giocarcela meglio.

                E invece..e’ stato un mero sovvertimento di equilibri istituzionali, sterile e anzi dannoso perche’ a meta’.

                Banalizzato ma la vedrei così.

                Ne ho le @@ strapiene di crisi di governo e del perpetuarsi di instabilita’ e incertezze.

                Sul carattere degli Italiani troviamo testimonianze gia’ in Dante, piu’ avanti anche in Leopardi..dopotutto son sempre le solite menate trite e ritrite.



                Originariamente Scritto da Giampo93
                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                  che ne pensate?



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                  Una foto...posta link del post reale, esiste?
                  Originariamente Scritto da huntermaster
                  tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                  Originariamente Scritto da luna80
                  Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                    Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                    ”intermediazione politica”, mafia, clientelismo, voto di scambio...etcetcetc

                    i veri costi della politica restano le decisioni orientate in quei binari, e’ come sbagliare il primo bottone della camicia e ritrovarsi piuttosto...asimettrici...

                    L’interesse a cooptare le migliori forze e’ proprio degli Stati egemoni, che hanno nel mantenimento di tale egemonia lo scopo proprio, il fine stesso dell’essere Nazioni.

                    Per perseguirlo si prendono decisioni coerenti nel tempo, piu’ o meno.

                    Noi abbiamo fatto sovente l’opposto, guardandoci indietro..al punto da non poter invertire la rotta senza traumi distorsivi.

                    Pensiamo alla legge Fornero: un disastro per il timing, non in quanto tale: non si sarebbe mai dovuto giungere al punto di rendere necessaria una riforma, ma se per decenni legiferi in senso opposto alle necessita’ di lungo periodo dando la priorita’ alla pancia..

                    Abbiamo sempre avuto l’attitudine a guardare alle prossime elezioni e non alle prossime generazioni, e’ un dato di fatto oggettivo non smentibile.

                    Sarebbe certo da discutere sull’ “abbiamo”, io ho 38 anni e preferirei dire “hanno”...ma il nostro dovere e’ di cercare di capire anzitutto gli errori e non ripeterli.

                    Sentire coetanei o gente anche piu’ giovane che si deresponsabilizza, mi urta.
                    Nel tempo ho maturato il pensiero che la “cura Monti” sia stata un’occasione persa, con tutto il macello che ce lo ha fatto appioppare..almeno potevamo giocarcela meglio.

                    E invece..e’ stato un mero sovvertimento di equilibri istituzionali, sterile e anzi dannoso perche’ a meta’.

                    Banalizzato ma la vedrei così.

                    Ne ho le @@ strapiene di crisi di governo e del perpetuarsi di instabilita’ e incertezze.

                    Sul carattere degli Italiani troviamo testimonianze gia’ in Dante, piu’ avanti anche in Leopardi..dopotutto son sempre le solite menate trite e ritrite.
                    Io di anni ne ho 29 e onestamente non mi sento responsabile manco un po' dello schifo che c'è. Mi sento derubato e arrabbiato, ad essere proprio onesto.

                    Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                    Originariamente Scritto da claudio96

                    sigpic
                    più o meno il triplo

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                      Conte lascia con amarezza: ho sbagliato a dimettermi, forse se non lo avessi fatto...

                      L’ex premier ai suoi: per citare il poeta, sono sereno. Poi la riflessione: ho sbagliato a dimettermi.

                      «Era tutto già scritto. Renzi aveva già un accordo col centrodestra. Salvini e Berlusconi gli hanno garantito che ci staranno, altri non potranno che accodarsi. A me era chiaro sin da subito, a qualcun altro forse no». Alle dieci di sera, dopo aver ascoltato le brevi comunicazioni del presidente della Repubblica con tanto di convocazione di Mario Draghi per stamattina alle 12, Giuseppe Conte vive il suo personalissimo «game over» con sentimenti contrastanti.

                      Dicono che succede spesso quando si vive una sconfitta cocente, quando si prova una delusione bruciante, nel momento esatto in cui si capisce che il vicolo in cui ti sei infilato non porta da nessuna parte; strano ma vero, nella testa dell’ormai ex presidente del Consiglio — più che l’amarezza e lo sconforto che apparirebbero ovvi e scontati in istanti come quelli — c’è quasi la rivendicazione propria di chi si accontenta, al triplice fischio, di aver fiutato prima di altri quello che stava succedendo.

                      Ai ministri che lo chiamano per manifestargli la propria vicinanza, l’avvocato consegna poche parole. Con un paio di loro si dilunga sulla battuta su Renzi che chissà da quanto tempo aveva sulla punta della lingua, sperando che non arrivasse mai il momento di pronunciarla. «Per citare il poeta, sono sereno...». Traccia di pentimento per aver disperatamente tentato di raggranellare una truppa di responsabili no, non ce n’è. Semmai, è il ragionamento, «ho sbagliato a dimettermi, se non avessi fatto quel passo forse, ora...».

                      Il film dell’ultimo giorno gli passa davanti. Fotogramma dopo fotogramma. Alle 15 e 30 è al telefono con Dario Franceschini, poi parla con Vito Crimi, poi ancora con Franceschini, con Crimi. «Io non resto a Palazzo Chigi a fare il prigioniero di Renzi o di qualcun altro», scandisce in un momento di tensione. Gli ambasciatori di Pd e M5S, a turno, gli comunicano che la trattativa con Italia viva è arrivata a un binario morto. La discussione piomba sulle teste di Bonafede e Azzolina. Palazzo Chigi è perentorio. Si accettano spostamenti del ministro della Giustizia ma a patto che rimanga nel governo, Azzolina rimane nell’esecutivo, idem per Fraccaro e Patuanelli, tutti considerati «fedelissimi» dell’avvocato. Nessuna traccia di incontri o telefonate con Di Maio. Alle 16 avviene quel colpo di scena che la cerchia ristretta di Conte considera un presagio molto più che oscuro. Le agenzie battono la notizia dell’addio di Emilio Carelli al M5S e del suo trasferimento nei ranghi del centrodestra. È il segnale di quello che sta per accadere. Gli interlocutori si dividono sulle possibilità che Renzi abbia in tasca la garanzia, «quantomeno di Salvini e Berlusconi», che non si andrà a votare. «Se ce l’ha lo capiamo tra poco», sussurra il premier.

                      Quel «tra poco» sono minuti che sembrano durare ore, giorni. Alle 19 la trattativa con Iv è chiusa. Qualcuno consiglia a Conte di tentare la carta disperata di un contatto con Renzi. Lui, memore dell’ultima esperienza, di quella telefonata poi resa pubblica dal leader di Iv all’alba del mandato esplorativo di Fico, oppone un niet. «È tutto inutile, ha già un accordo secondo me». Il resto è una specie di goccia cinese, un’escalation rapidissima dalle stelle allo sfratto. La drammatica telefonata con Fico, le tensioni con Di Maio, lo spettro di un Movimento spaccato, la «lista Conte» che rimane una chimera, con le elezioni così tanto lontane. Il miraggio di un mandato al buio, e con esso l’ipotesi di un ultimo e disperato tentativo di ricomporre i cocci di un vaso ridotto in mille pezzi, svanisce quando il presidente della Camera esce dallo studio del presidente della Repubblica. Poi le comunicazioni di Mattarella, le spalle che fanno pressione sullo schienale della sedia, il nodo della cravatta allentata, il telecomando che spegne la tv. Titoli di coda di un film in due capitoli. Il terzo, anche se fosse, non sarà un governo.



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                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza Messaggio
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                          Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza Messaggio
                          Una foto...posta link del post reale, esiste?
                          c'è anche il link al post di fb, appena sopra la foto

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                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                              Perché Mattarella ha deciso di convocare Draghi, e non di andare al voto

                              Il presidente della Repubblica ha elencato i motivi per i quali ha deciso di provare a evitare le elezioni anticipate, e di puntare al varo di un governo «di alto profilo e non politico», appellandosi a tutte le forze politiche, e convocando Draghi per mercoledì

                              Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, preso atto del fallimento delle consultazioni del presidente della Camera Roberto Fico per tentare il varo di un governo politico sostenuto dalla maggioranza che aveva supportato il Conte-bis, ha tenuto nella serata del 2 febbraio un discorso nel quale ha spiegato perché — di fronte alla scelta tra elezioni immediate o varo di un governo tecnico — ha deciso questa seconda strada.

                              Nel suo discorso— che trovate qui in versione integrale — non ha fatto il nome diMario Draghi, ma il presidente della Repubblica ha poi convocato l'ex presidente della Banca d'Italia e della Banca centrale europea per le 12 di mercoledì al Quirinale, per affidargli l'incarico di formare un governo «di alto profilo».

                              Le ragioni per cui Mattarella non ha scelto la strada delle elezioni

                              Il capo dello Stato ha spiegato che la strada del voto anticipato, in quanto «esercizio di democrazia», andasse «attentamente considerata».

                              Ma ha elencato le ragioni per le quali ha «avvertito il dovere di rivolgere alle forze politiche un appello per un governo di alto profilo» per far fronte «con tempestività alle gravi emergenze in corso e non rinviabili».

                              Ecco i motivi elencati dal presidente della Repubblica:

                              - Siamo in un momento decisivo nella lotta alla pandemia. Secondo il capo dello Stato, nelle prossime settimane — e nei prossimi mesi — o sarà segnata la vittoria contro il virus, o si rischia di esserne travolti. La lotta al Sars-CoV-2 richiede, secondo il capo dello Stato, l'azione di un governo nel pieno delle sue funzioni.

                              - Lo stesso - ha detto Mattarella — «vale per lo sviluppo decisivo della campagna di vaccinazione, da condurre in stretto coordinamento tra lo Stato e le Regioni».

                              - il percorso che porta alle elezioni, e dopo di esse alla formazione di un nuovo governo, sarebbe inesorabilmente lungo: Mattarella ha ricordato che, nel 2018, dal momento dello scioglimento delle Camere alla formazione del nuovo governo sono trascorsi 5 mesi. Occorre infatti sciogliere le Camere, garantire 60 giorni per la campagna elettorale e, dopo il voto, garantire «poco meno di venti giorni per proclamare gli eletti e riunire le nuove Camere», consentire la formazione di un governo, che deve poi ottenere la fiducia. Secondo il presidente della Repubblica, l'Italia, in questo momento, non può permettersi un «vuoto» di questa portata: «Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza di funzioni per mesi cruciali, decisivi, per la lotta alla pandemia, per utilizzare i finanziamenti europei e per far fronte ai gravi problemi sociali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte concrete e rapide ai loro problemi quotidiani».

                              - Mattarella ha ricordato come, entro aprile, andrà presentato un piano per ottenere i fondi del Next Generation Eu: «È auspicabile che la presentazione del piano avvenga anche prima, perché quegli indispensabili finanziamenti vengano impegnati presto, e prima si presenta il piano, più tempo si ha per il confronto con la Commissione», ha spiegato. Quei fondi «vanno poi usati, e un governo ad attività ridotta non potrebbe farlo», ha spiegato il capo dello Stato: «e non possiamo mancare questa occasione fondamentale per il nostro futuro».

                              - Mattarella ha anche spiegato che si avvicina la scadenza del blocco dei licenziamenti: «a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede decisioni e provvedimenti di tutela sociale adeguati e tempestivi, molto difficili da assumere da parte di un governo senza pienezza di funzioni, in piena campagna elettorale».

                              - Secondo Mattarella, poi, «ci troviamo nel pieno della pandemia. Il contagio del virus è diffuso e allarmante; e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre la successiva campagna elettorale richiede - inevitabilmente - tanti incontri affollati, assemblee, comizi: nel ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti. In altri Paesi in cui si è votato - obbligatoriamente, perché erano scadute le legislature dei Parlamenti o i mandati dei Presidenti - si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno - anche oggi - a registrare».

                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Tribuna politica - bw edition

                                Francamente un ipotetico governo Draghi mi sembra la miglior cosa politica che può accadere dopo anni all’Italia
                                Originariamente Scritto da Sean
                                faccini, kazzi, fike, kuli
                                cesko92 [at] live.it

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