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L'angolo del Cinema - Oggi ho visto

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    Parere personale, ok sospensioni, ok espulsioni..ma la revoca del premio (ricevuto in virtu’ di un’interpretazione che nulla a ha che vedere con l’episodio, per giunta ovviamente precedente), mi pare una madornale fesseria.



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      Ma è ovvio che sia una bestemmia anche solo pensare a una roba simile!
      Ma ormai il mondo è cosparso di totale ipocrisia.
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
        Chalamet è più bravo di Di Caprio alla sua età eh

        Che non voglia dire nulla è ovvio, ma va tenuto d'occhio. Ho apprezzato tantissimo la performance sua e di Pattinson ne Il Re, una bel confronto tra i due più bravi giovani attori in circolazione
        Dall'incoronazione in poi pareva un trapper
        Originariamente Scritto da Lorenzo993
        non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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          Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
          Esprime una profondissima intensita’ nelle interpretazioni, questo e’ un talento innato perche’ lo fa con una naturalezza spiazzante.

          La prima volta che l’ho visto e’ stato in “chiamami con il tuo nome”, film che ho voluto guardare con la mia compagna partendo con tutti i pregiudizi del caso ma che, essendo contestualizzato in un anno specifico, il 1983, mi incuriosiva per questioni di “background” piu’ che per la trama di suo.

          In pratica volevo vedere come la sceneggiatura si districasse nella quotidianita’ del mio anno di nascita

          Ad emergere e’ stato invece Chalamet, eccezionale, il film una cosa che se non fosse stato per lui sarebbe stato assolutamente dimenticabile.
          è proprio ciò in cui il film ha fallito. Troppi ammiccamenti con canzoni dell'epoca, oggetti tipici, pettinature, fatti di cronaca. Come un continuo sottinteso "ehi siamo negli anni 80!"

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            riguardavo l'episodio.
            La cosa che mi irrita di più è quando il tizio dopo lo schiaffo dice "oh wow" continuando a ridere.
            Che reazione è "oh wow"?. Se volessimo doppiare in italiano cosa ci dovremmo mettere? una bestemmia, una parolaccia?

            comunque will smith ha fatto bene, non si scherza su cose che fanno soffrire le persone. Sua moglie è tutto sommato una bella donna e navigano nell'oro, ma andando lì rasata anzichè con parrucche probabilmente era un modo per sostenere le donne che hanno lo stesso problema. Io conosco una ragazza che soffre di alopecia e ha apprezzato il gesto di smith
            Last edited by Arturo Bandini; 28-03-2022, 23:38:51.

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              "Oh, accidenti!" credo sarebbe una buona tradizione.
              Originariamente Scritto da Sean
              Bob è pure un fervente cattolico.
              E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

              Alice - How long is forever?
              White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                In effetti se ne fosse uscito con un ben piu’ sobrio e pratico “WOB” avrebbe raggiunto la gloria eterna.

                Ma si sa...del senno di poi..son piene le fosse.

                Biologiche, nella fattispecie.



                Originariamente Scritto da Giampo93
                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  Originariamente Scritto da Sean
                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    Oscar, una brutta edizione tra risse sul palco e film premiati solo per i buoni sentimenti

                    Ci si ricordano poche altre premiazioni così scadenti: «Coda» vince per la sua attitudine politicamente corretta. E non per la sua qualità intrinseca.

                    di Paolo Mereghetti


                    La peggior edizione degli Oscar? Per quel che mi aiuta la memoria direi proprio di sì. E non solo per l’exploit di un Will Smith sopra le righe che ha reagito con un pugno in diretta a una battuta (infelice, diciamolo) di Chris Rock sulla moglie; non solo perché l’Italia esce a mani vuote dalle sue tre candidature, di Paolo Sorrentino (battuto da Ryusuke Hamaguchi), di Enrico Casarosa (che con Luca concorreva per il miglior film d’animazione) e di Massimo Cantini-Parrini (per i costumi di Cyrano) ma soprattutto per i tre premi (su tre nomination) vinti da Coda - I segni de l cuore, stracco remake americano del francese La famiglia Belier, storia di una famiglia di sordomuti ad eccezione della figlia sedicenne che vuole studiare canto, premiato in nome di un’idea di correttezza e inclusione che si può solo spiegare con i sensi di colpa accumulati nei decenni dalla comunità cinematografica americana.

                    Probabilmente nessuno dei votanti dell’Academy ha visto il film di Eric Lartigau del 2014 (già di suo non indimenticabile) altrimenti non avrebbero assegnato a Sian Heder il premio per una sceneggiatura che non solo non è originale ma sembra praticamente un ricalco. E se l’Oscar come non protagonista all’attore sordo Troy Kotsur è per lo meno discutibile (gli altri quattro candidati non l’avrebbero demeritato), quello di miglior film in assoluto grida davvero vendetta, visto che ha battuto opere straordinarie come Licorice Pizza o Il potere del cane o Drive My Car ma anche film non eccelsi ma comunque interessanti come Don’t Look Up o Belfast o Una famiglia vincente.

                    Probabilmente, però, dobbiamo abituarci: se una volta Hollywood premiava quello che considerava il meglio per il suo standard di spettacolo (scontentando magari i più raffinati europei) adesso vince solo chi accumula buoni propositi inclusivi e politicamente corretti. Con buona pace della qualità estetica e dei meriti della messa in scena. Stupisce anche che, questa volta, le previsioni della vigilia si siano puntualmente avverate – tutti i premi tecnici a Dune, Smith miglior attore, Ariana de Bose non protagonista, Jane Campion miglior regista, Encanto film d’animazione – come se tutto o quasi fosse già stato deciso. Il che sembra avvalorare la tesi che a orientare i premi sono le caratteristiche socio-politiche (il sesso, l’appartenenza a una minoranza, l'orientamento sessuale, l’apertura al diverso) e non certo quello che una volta si chiamava lo «specifico cinematografico».

                    Le sorprese, se di sorprese si può parlare, sono la sceneggiatura originale a Belfast e la miglior attrice a Jessica Chastain ma anche la sospetta unanimità su Dune con i suoi sei premi tecnici, dove non capisci se sia merito del marketing Warner o una rivolta contro lo strapotere dei supereroi Marvel & C., questa volta rimasti a bocca asciutta. Così, alla fine di una premiazione stiracchiata, che è riuscita a non far dire nemmeno una parola a Robert De Niro e Al Pacino, invitati con Francis Ford Coppola per festeggiare i cinquant’anni del Padrino e dopo troppe standing ovation resta la sensazione che per trovare un po’ di novità e di anticonformismo bisognasse concentrarsi solo sui vestiti, dalle scollature delle due sorella Williams al giustacuore sulla pelle nuda di Timothée Chalamet alla mise di Kristen Steward che per arrivare al Dolby Theatre si era dimenticata di finire di vestirsi .



                    CorSera
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      In settimana cerco di vedere Drive My Car.

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                        facciamo iscrivere la moglie qui su bw che di esperti di alopecia e calvizie ne abbiamo abbestia
                        Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                        Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                          La situazione Smith-Rock mi ha ricordato una scena del Professore matto, solo che il personaggio interpretato da Murphy se ne usciva decisamente meglio ed era il comico a passare alle mani (avendo la peggio)

                          Una divertente scena tratta dal celebre film "Il Professore Matto" del 1996, buona visione xD

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                            Che tra l’altro...

                            la protagonista del film non e’ mica la moglie dello Smith?



                            Originariamente Scritto da Giampo93
                            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                              Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                              Che tra l’altro...

                              la protagonista del film non e’ mica la moglie dello Smith?
                              Non ci avevo proprio fatto caso!

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                                Mereghetti non le manda a dire. Il gioco è ormai così scoperto che critici di lungo corso e chiara fama non possono più tacere.

                                Ormai per conoscere i vincitori degli Oscar basta leggersi i candidati: se ci sta un militante glbtecc.., un afroamericano, uno con degli handicap e un film che tratta temi simili hai i vincitori...così sono tutti contenti (coloro che se la cantano e se la suonano da soli, perchè magari meno contenta è l'arte cinematografica) al club si sono ridetti quanto sono buoni&belli e il mondo di celluloide sbrodola su se stesso, senza porsi il dubbio se a finire "discriminati" non siano stati artisti ed opere più meritevoli per la loro caratura qualitativa, scippati di un riconoscimento meritato anche se non sei sordo, non hai la pelle nera, non fai un remake sull'handicap.

                                Siccome però il diavolo ci mette sempre lo zampino, ecco che i finti si svegliano nella realtà, quella "in da hood", con Smith che prende a schiaffi il presentatore (che ha incassato con una certa classe, dobbiamo riconoscerglielo) e che adesso si profonde in scuse per la paura che l'Academy gli annulli l'Oscar per la gioia di Mereghetti.

                                Nella fiera dei buoni sentimenti si sistemano ancora le cose con le risse da strada, a schiaffi in faccia in mondovisione....e allora più che per il film, l'Oscar Will Smith se lo meriterebbe per aver guastato quella baracconata, quindi gli auguriamo che il premio glielo lascino...anche se magari una bella risposta a Chris Rock sarebbe stata quella di sì salire sul palco ma per prendere un microfono e fare un bel discorsetto sul fatto che non tutto può essere oggetto di satira, in specie se quella satira ferisce le persone che hanno delle malattie o dei disagi, per cui al mondo esistono cose serie che non si prestano ad essere materia per buffoni di corte.

                                Un discorso però bisogna saperlo anche fare, occorrerebbe saper trasformare la rabbia in vigore oratorio, confessare apertamente quel che si sente senza seguire un copione od un istinto primordiale e questo è un pò più difficile nel mondo dei finti, dove l'esplosione del reale fa la sua irruzione come violenza ineducata, perchè evidentemente non basta premiare le buone intenzioni per creare il mondo dello zucchero filato.
                                Last edited by Sean; 29-03-2022, 09:27:49.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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