Molto interessante, Sgorga: mi rende chiara la questione, la quale pare tutt'altro che di conclusione unanime.
Aspetto con ansia il seguito, il tuo contributo è validissimo: hai sviluppato tutta l'argomentazione con riferimenti coranici puntuali e fitti, e, con le spiegazioni semantiche, ci hai dato la possibilità di seguirti nel dipanare un po' la matassa della complessa questione, fornendone a contorno la tua personale interpretazione.
Non voglio fare paragoni impropri e di basso cabotaggio, ma lasciami chiedere il seguente, almeno. Confrontando le posizioni ontologiche dell'uomo nel corano e nella bibbia, pare che
- nel primo contesto la natura umana sia dipinta con toni alquanto negativi : l'essenza stessa dell'uomo, come dici, pare spesso composta di materia spregevole (e difatti non si perde occasione per connotarla in modo alquanto sprezzante, questa materia che poi rappresenta la sua essenza), non pare condivida con Dio uno "Pneuma" Universale, averne il rango di figlio/fratello amico e diletto, e quant'altro
- nel secondo contesto, in particolar modo nella raccolta neotestamentaria, la figura dell'uomo è legata a doppio laccio a tutte e tre le espressioni dell'essenza divina: elevata al rango di figlio del Padre e fratello ed amico di Gesù, creato ad immagine e somiglianza di Dio, condividendone parte del Pneuma, il Logos, la fiamma divina dipanantesi in tutto l'Essere (lo Spirito Santo), proprio come nel famoso rapporto tralcio-vite.
Non voglio essere influenzato da possibili bias, derivanti dal mio esser cristiano, ma tu consa ne pensi?
Aspetto con ansia il seguito, il tuo contributo è validissimo: hai sviluppato tutta l'argomentazione con riferimenti coranici puntuali e fitti, e, con le spiegazioni semantiche, ci hai dato la possibilità di seguirti nel dipanare un po' la matassa della complessa questione, fornendone a contorno la tua personale interpretazione.
Non voglio fare paragoni impropri e di basso cabotaggio, ma lasciami chiedere il seguente, almeno. Confrontando le posizioni ontologiche dell'uomo nel corano e nella bibbia, pare che
- nel primo contesto la natura umana sia dipinta con toni alquanto negativi : l'essenza stessa dell'uomo, come dici, pare spesso composta di materia spregevole (e difatti non si perde occasione per connotarla in modo alquanto sprezzante, questa materia che poi rappresenta la sua essenza), non pare condivida con Dio uno "Pneuma" Universale, averne il rango di figlio/fratello amico e diletto, e quant'altro
- nel secondo contesto, in particolar modo nella raccolta neotestamentaria, la figura dell'uomo è legata a doppio laccio a tutte e tre le espressioni dell'essenza divina: elevata al rango di figlio del Padre e fratello ed amico di Gesù, creato ad immagine e somiglianza di Dio, condividendone parte del Pneuma, il Logos, la fiamma divina dipanantesi in tutto l'Essere (lo Spirito Santo), proprio come nel famoso rapporto tralcio-vite.
Non voglio essere influenzato da possibili bias, derivanti dal mio esser cristiano, ma tu consa ne pensi?
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