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    in effetti.. considerando anche quanti kg perdono in un solo gp


    ci sono tre modi per fare le cose, il modo giusto, il modo sbagliato e come le faccio io !

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      Giancarlo Fisichella: "Otterremo il massimo dalla macchina"




      Anche se le prestazioni generali della sqaudra sono state finora deludenti, avete comunque disputato tre gare facendo del vostro meglio. Ora per il GP di Spagna?
      GF:"Nelle prime tre corse siamo riusciti ad ottenere il massimo dal nostro pacchetto a disposizione e questo e' positivo. Ma sappiamo che la macchina non e' abbastanza competitiva. La squadra sta lavorando molto nelle ultime settimane per capire i problemi e risolverli. Personalmente, il mio obiettivo sara' sempre quello di ottenere in gara il massimo dalla macchina a disposizione."

      Hai detto che la squadra sta lavorando intensamente dal Bahrain. Pensi che la R27 potra' migliorare rispetto alla concorrenza?
      GF:"Abbiamo realizzato dei buoni progressi. L'ultima settimana di test ci e' stata utile per trovare una buona messa a punto e lavorare sulle nuove componenti. Stiamo andando nella giusta direzione ed ognuno della squadra e' molto motivato, ma i nostri rivali stanno chiaramente lavorando e stanno progredendo. La concorrenza e' molto vicina al momento e dovremo lottare duro anche questo weekend."

      Conosci molto bene il circuito di Barcellona. E'un circuito che ti piace?
      GF:"E'vero lo conosco bene perche' svolgiamo molti test ogni anno. E'un circuito molto esigente con le gomme e richiede una buona efficienza aerodinamica. E' un circuito molto completo e duro con le vetture. Dal punto di vista della guida rappresenta una buona sfida per i piloti e mi piace sempre correre a Barcellona. Ho conquistato il podio nel 2006 e il giro piu'veloce nel 2005. Bisogna gestire bene le gomme per ottenere un buon risultato."

      Renault F1

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      http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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        Felipe Massa : "Vogliamo mantenere l'inerzia"




        "Ho avuto giornate piuttosto intense da quando sono rientrato in Europa, dopo la pausa in Brasile, successivamente al Bahrain. Il primo appuntamento e' stato in Spagna, per le prove al Catalunya con la F2007, in vista della gara di domenica. Personalmente ritengo sia stato un test di successo dato che abbiamo verificato miglioramenti della vettura, come avevamo pianificato per questo periodo della stagione, alla vigilia delle corse europee. La squadra ha lavorato duro ed e' stata ripagata da un bel passo avanti, specialmente sul fronte aerodinamico. Il cronometro ha certificato i miglioramenti ma come sempre dobbiamo ricordare che nelle sessioni private e' difficilissimo fare comparazioni fondate con gli avversari. La cosa piu' importante e' che noi abbiamo lavorato nella direzione giusta, vedremo questo fine settimana se saremo stati piu' bravi degli altri. Nuovo pacchetto aerodinamico a parte, inclusi nuovo cupolone, nuova ala anteriore e deviatori laterali, abbiamo deliberato anche modifiche meccaniche, che ci hanno portato a miglioramenti nell'assetto della monoposto. I cambiamenti piu' rilevanti hanno comunque riguardato il primo aspetto ma anche quest'ultimo e' molto importante. Complessivamente questi sviluppi rendono la macchina piu' veloce e piu' costante".

        "Domenica scorsa sono andato a Brisighella, in Italia, dove ho ritirato il Trofeo Bandini, in memoria di Lorenzo Bandini. E' un riconoscimento importante e prestigioso, che e' stato dato tra gli altri anche a Michael Schumacher, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen e Jaques Villeneuve agli albori della loro carriera e riflette i buoni risultati della stagione precedente all'anno di consegna. Sono stato molto contento di essere premiato con questo Trofeo e l'accoglienza nella piazza di Brisighella e' stata molto calda".

        "La mia vita di pilota di Formula 1 e' molto varia, il giorno successivo sono infatti andato a Milano per una sessione fotografica con Dolce & Gabbana. Comunque non penso di avere un futuro come modello! E' stata un'esperienza nuova in cui mi sono anche fatto fotografare in albergo, con indosso la tuta da gara, mentre gioco alla Playstation".

        "Tornando a cose piu' importanti, non vedo l'ora di affrontare il Gran Premio di Spagna. Forse gia' sapete che la pista e' stata modificata: dal punto di vista del piacere di guida ora e' peggio, perché ci sono piu' curve lente e piu' chicane. Sono caratteristiche che non piacciono ai piloti. Devo pero' ammettere che questa conformazione del tracciato rendera' la corsa piu' interessante, perché cosi' le opportunita' di sorpasso in fondo al rettilineo aumentano notevolmente, dato che non si esce piu' da una curva veloce ed e' possibile mantenere la scia della vettura che precede. Ovviamente sono ottimista per la corsa: ho vinto l'ultima gara, abbiamo effettuato dei buoni test proprio sulla pista su cui correremo e anche se vincere non e' mai facile sono fiducioso. In squadra vogliamo mantenere l'inerzia a nostro favore e ognuno sta lavorando duramente per raggiungere questo obiettivo".

        Felipe Massa Blog

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        http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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          Ferrari, quella di Michael Schumacher sara' una visita in tono minore




          Nonostante il grande interesse dei media, la visita di Michael Schumacher alla Ferrari, a Barcellona, sara' in tono minore. "Osservera' le strutture dall'esterno e cerchera' eventuali aspetti che possono essere migliorati" ha dichiarato all'agenzia DPA la portavoce Sabine Kehm, confermando che il tedesco avra' un ruolo attivo nel team al GP Spagna.

          Al momento non sarebbero previsti incontri ufficiali con la stampa ma la Kehm ha difatti anche escluso la possibilita' di una sorta di "silenzio stampa", ventilata nei giorni scorsi da alcune fonti.


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          http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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            Venticinque anni esatti dalla morte di Gilles Villeneuve

            L' 8 maggio 1982, sulla pista belga di Zolder, perdeva la vita il pilota probabilmente piu' amato dai tifosi della Ferrari, quel Gilles Villeneuve che con sole sei vittorie in Formula 1 ha saputo ritagliarsi uno spazio tutto suo fra le leggende dello sport di tutti i tempi.

            A pochi minuti dalla fine delle qualifiche, Villeneuve e' determinato a cercare un'altra impresa impossibile, ovvero migliorare con gomme usate la sua posizione in griglia rispetto al suo compagno-rivale Didier Pironi, dal quale si sente tradito per il sorpasso di due settimane prima nel finale della gara di Imola. Lanciatosi come una furia dalla corsia dei box, Villeneuve percorre rapidamente il giro di preparazione e parte all'attacco, ma in ingresso della curva Terlamenbocht sul suo disegno di riscatto si frappone la March di Jochen Mass, che procede lentamente prima del rientro. Vedendo il ferrarista dagli specchi retrovisori, Mass si sposta all'esterno della traiettoria, ma Villeneuve ha gia' immagginato di passare sulla stessa linea per non perdere velocita' e una ruota anteriore della sua vettura viene in contatto con il retrotreno della March. Mentre la Ferrari inizia a piroettare disintegrandosi nei successivi impatti con il suolo, Gilles Villeneuve viene sbalzato fuori dall'abitacolo, e termina un incredibile volo che gli fa attraversare l'intera pista su un sostegno della rete di protezione. Malgrado i soccorsi immediati, per la vita del trentaduenne pilota canadese non c'e' piu' nulla da fare.


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            http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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              Villeneuve , Gilles

              “Distruggeva le macchine ma conquistava i cuori. È stato campione di combattività”. (Enzo Ferrari, “Piloti, che gente…”)

              Nell’estate del 1977 tra le tende del “circo” della Formula 1 si affacciò un pilota, dallo sguardo vivace e dal cuore impavido. Salì sul filo dell’acrobata con la sua Ferrari, e per 5 anni lo percorse tra capriole e piroette. Poi un giorno scese dal filo, ed entrò nella leggenda.
              Gilles Villeneuve nasce il 18 gennaio 1950 a Chambly, e inizia a correre tra i bianchi paesaggi del Quebec, tra strade insidiose e piste innevate. La motoslitta è per lui un allenamento eccezionale alla velocità. Lanciato a oltre 150 km/h tra schizzi di neve che riducono al minimo la visibilità, Villeneuve impara a governare il mezzo in condizioni estreme. Nei primi anni ’70, Gilles ha una moglie, Joanna, due figli, Jacques e Melanie e uno scopo: diventare pilota di F1. Un traguardo sulla carta irraggiungibile, se non si ha denaro a sufficienza per pagare le auto da corsa. Tra mille sacrifici, circuito dopo circuito e trionfo dopo trionfo, Villeneuve raggiunge la F.Atlantic, vetrina per aspiranti campioni. È qui che le sue peripezie richiamano l’interesse delle maggiori scuderie europee. Nel 1976 per Villeneuve la tanto sospirata F1 è ormai a un passo. La McLaren lo recluta come terzo pilota, a fianco del campione in carica James Hunt e a Jochen Mass. Il 16 luglio, sulla pista di Silverstone, Villeneuve esordisce in F1, e conclude 11°. La McLaren, nonostante Gilles si sia qualificato davanti a Mass e abbia ottenuto il miglior tempo nel warm-up, lo boccia, preferendogli Patrick Tambay, ma è proprio il mitico Enzo Ferrari a incuriosirsi alle vicende del giovane pilota. Il Drake si affascina proprio grazie alla sua spericolatezza, e ai suoi sbagli. Intuisce in quel ragazzo il campione in grado di trascinare gli entusiasmi. Al volante della Ferrari, il 9 ottobre 1977, Gilles fa ritorno a casa dopo tanta gavetta: è infatti in Canada il suo debutto sulla rossa, nel penultimo GP della stagione. Gilles, 17° allo start, risale fino all’8° posizione, ma a 4 giri dalla fine va in testacoda ed è costretto al ritiro: un esordio sfortunato. C’è ancora una gara prima della fine del campionato, per dimostrare al pubblico che in lui non c’è solo talento, ma anche tecnica e volontà: l’appuntamento è in Giappone, sul circuito del Fuji. Al 6° giro Villeneuve si trova davanti il suo idolo Ronnie Peterson, sulla famosa Tyrrell P34 a 6 ruote. Il canadese lo tampona e vola fuori pista, schiantandosi sopra un gruppo di fotografi e spettatori: due perdono la vita.
              È il suo stile di guida a portarlo continuamente sul filo del rasoio. È così che Gilles cerca il suo limite e quello della macchina, l’opinione pubblica lo considera però soltanto un immaturo: uno sfascia-macchine. Ma è la fiducia di Enzo Ferrari nei confronti del suo beniamino che fa diminuire lo scetticismo nei suoi confronti.
              Il suo modo di correre è assai rischioso: fa sentire l’odore della vittoria senza mai poterla assaporare. A Long Beach è primo per metà gara, poi colpisce la Shadow del doppiato Regazzoni, e la gara per lui si conclude anzitempo. Ormai portare la macchina al traguardo è un favore che il team gli chiede. Obiettivo raggiunto tre settimane dopo: Gilles si classifica 4°, conquistando i suoi primi punti mondiali. Dopo 15 giorni finalmente sale per la prima volta sul podio. È così la volta di Monza: davanti ai suoi tifosi Gilles desidera più che mai la prima vittoria. Ma quel giorno non ci sarà niente da festeggiare: a 300 metri dalla partenza l’auto del suo idolo Peterson si incendia, e nulla e nessuno riescono a salvarlo. Solo in chiusura del 1978 Villeneuve centra la sua prima vittoria, nella sua gara di casa a Montreal.
              Per la stagione successiva Reutemann passa alla Lotus; il team di Maranello decide allora di mettere sotto contratto Jody Scheckter, affiancandogli il confermato Gilles Villeneuve. La decisione si rivela propizia: la nuova Ferrari è protagonista di un’annata esaltante. A competere per il mondiale dall’inizio alla fine sono proprio i due piloti della rossa. Gilles, nelle prime quattro gare, coglie subito due vittorie: in Sudafrica, in casa di Scheckter, sotto la pioggia tra grandi nuvole d’acqua, e a Long Beach. Poi arriva il GP di Francia: a Digione il pubblico assiste a bocca aperta al duello più intenso di tutta la storia della F1. A condurre la gara è Jean-Pierre Jabouille. Villeneuve e Arnoux ingaggiano una battaglia per il 2° posto. Arnoux guida la Renault turbo; Villeneuve supplisce alla carenza di potenza con una determinazione straordinaria: rischia, porta il duello fino al limite estremo. Sono 6 giri indimenticabili. Villeneuve disegna traiettorie imprevedibili, sembra avere il diavolo addosso. È questa la gara che lo consacra. Nessuno come lui è capace di entusiasmare le folle, di provocare una vera e propria febbre: la febbre Villeneuve.
              Grazie a questa striscia di risultati positivi, il canadese comanda la classifica. Ma per conquistare un titolo mondiale c’è bisogno di continuità. Gilles non riesce ad accontentarsi, a correre con la testa: è questo che ha portato la sua popolarità alle stelle, ma è anche ciò che lo allontana dal mondiale. Emblematico è il giro su tre ruote della gara di Zandvoort, dopo aver forato il pneumatico posteriore sinistro: tornato ai box, sbraita contro i poveri meccanici che tentano di spiegargli come la sospensione sia ormai distrutta, e sia impossibile rientrare in gara. Scheckter, invece, pur conseguendo poche vittorie, ottiene molti piazzamenti e risale in classifica. Alla fine Gilles, ormai fuori gioco, si sacrifica e aiuta a Monza il suo compagno a riportare il mondiale alla Ferrari.
              Le due stagioni successive al fantastico 1979 non sono molto brillanti. La macchina è ormai antiquata: Villeneuve e Scheckter raccolgono ritiri e incidenti. Nel GP di Imola 1980 Villeneuve esce di pista a 280 km/h e sbatte contro le barriere. È uno scontro terribile: gli spettatori trattengono il respiro, prima di liberarlo in un sospiro di sollievo quando, illeso, Villeneuve esce dalle lamiere.
              Nel 1980 il titolo va ad Alan Jones; al termine della stagione Jody Scheckter, con un titolo mondiale in bacheca, appende il casco al chiodo. Il 1981 potrebbe essere l’anno giusto: la Ferrari passa al motore turbo, per riempire il posto lasciato vacante da Scheckter a Maranello arriva il parigino Didier Pironi. Villeneuve e Pironi diventano presto amici, come già Gilles aveva fatto con Scheckter. Dalle gare, però, non arrivano molte soddisfazioni. La mitica rossa numero 27 fa l’en-plein di abbandoni nelle prime tre gare. Poi l’acrobata coglie due salti incredibili: con una gara condotta superbamente vince a Monaco, ottenendo il primo successo di un motore turbo nel Principato; poi trionfa anche in Spagna, quando, partendo dalla 4° fila con una vettura inadatta ai circuiti misti, dà prova di una lucidità e di un’efficacia notevoli, rintuzzando per 66 giri gli attacchi di un trenino assatanato di avversari. Al traguardo i primi cinque saranno racchiusi in un secondo, dietro a un grande Villeneuve. Il percorso per il titolo mondiale per Gilles, però, dopo questi acuti, torna ad essere difficile. Incidenti e ritiri si susseguono fino al GP di Montreal. L’aria di casa lo rinvigorisce. Sul circuito canadese Villeneuve torna a fare il funambolo, guidando una vettura che perde pezzi tra scintille e turbini d’acqua. Sarà 3° alla fine, ma per chiunque altro sarebbe stata un’impresa impossibile anche solo rimanere in pista. Al termine della stagione Gilles è solo 7°. Ha avuto i suoi momenti di gloria, ma il mondiale se l’è aggiudicato il brasiliano Piquet. A fine 1981 però Gilles una sfida la vince: è quella contro il jet militare F104 in una prova di accelerazione nell’aeroporto di Istrana.
              I progetti all’inizio del 1982 sono ben precisi: si punta al titolo mondiale. Ma l’inizio per Gilles è uguale a quello dell’anno precedente: 3 corse, 0 punti. Il 25 aprile a Imola è in programma il GP di San Marino. Per Gilles e Didier è un banco di prova importante: non bisogna più sbagliare. Le qualifiche sono incoraggianti: Villeneuve e Pironi occupano la 2° fila, subito dietro alle Renault di Prost e Arnoux, che parte in pole. Per 26 giri Arnoux tiene saldamente il comando, ma poi è costretto ad arrendersi. In testa alla corsa passa Villeneuve, con Pironi in 2° posizione. Piloti della stessa squadra, amici fuori dalle piste, al comando della gara, non possono che mantenere le stesse posizioni. Ma sulle piste niente è scontato: i due fanno a gara a chi spinge di più sull’acceleratore, e non scherzano. Per circa 15 giri, si susseguono sorpassi e controsorpassi. Dai box l’apprensione fa capolino dietro un segnale: “slow”. Pironi vuole vincere, e ci riesce: non rispettando gli accordi precedenti, all’ultimo giro Didier sorpassa il compagno, e transita per primo sotto il traguardo di Imola. Per Gilles, l’amarezza è immensa: è un doloroso colpo alle spalle. A stento Villeneuve viene convinto a salire sul secondo gradino podio. Gilles rompe completamente con Didier: d’ora in poi lo considererà un nemico.
              Due settimane dopo il circus si sposta in Belgio, a Zolder. È il circuito dove Gilles ha preso i suoi primi punti mondiali: ormai sono passati 4 anni. Ma il presente scende giù amaro per Gilles, solo e desideroso di rivincita. Sabato 8 maggio si corrono le prove di qualificazione. A pochi minuti dalla fine Villeneuve ha l’8° tempo, Didier è 6°. Gilles decide di scendere di nuovo in pista: c’è ancora tempo per tentare un ultimo assalto, guadagnare posizioni e scavalcare Pironi, il traditore. Alle 13:52, Gilles Villeneuve affronta la curva Terlamenbocht, la sua ultima curva. Davanti a lui la March di Jochen Mass, che è nel corso del giro di rientro. Mass si sposta leggermente a destra, i due si toccano. La macchina si alza in volo, si capovolge, e Gilles viene proiettato fuori con tutto il sedile contro la rete di recinzione. I soccorsi arrivano rapidissimi, ma non c’è nulla da fare. Gilles Villeneuve, l’acrobata, alle 21:12 scende dal filo. Per sempre.

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              http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                McLaren Mercedes: Vincere nel GP di casa di Fernando Alonso



                Fernando Alonso:
                "E'la mia gara di casa e quindi il GP di Spagna e' molto importante per me. Il supporto dei fans nel weekend sara' immenso e mi dara' una motivazione supplementare per disputare una grande gara. Tuttavia, non c'e' molta pressione su di me, perche' quando sono in macchina penso solo a vincere. La corsa in Bahrain non e' andata bene per me, ma sono comunque in testa al mondiale ed e' una buona posizione per iniziare la stagione europea. Abbiamo svolto un buon test la settimana scorsa su questa pista ed abbiamo capito il comportamento della macchina su questo circuito. Mi piacciono le ultime due curve veloci, la nuova chicane e i tanti spettatori."

                Lewis Hamilton:
                "E' passato molto tempo dall'ultima gara e non vedo l'ora di tornare in azione. Dopo due giorni di riposo sono tornato nel centro tecnologico McLaren per ritornare a lavorare con la squadra sul programma di sviluppo. Questa pausa ci ha dato la possibilita' di svolgere un buon programma di addestramento fisico. Sara' bello correre sulla pista di Barcellona, ci sono molti punti interessanti come ad esempio la nuova chicane. Mi sono divertito l'anno scorso in GP2 dove ho conquistato un quarto ed un secondo posto ed ora sono concentrato su questo appuntamento per cercare di conquistare piu' punti possibili per me e la squadra."

                Martin Whitmarsh, CEO Formula 1, Vodafone McLaren Mercedes:
                "Il nostro obiettivo per la prossima gara e' di vincere e stiamo lavorando duramente dopo il Bahrain per sviluppare la MP4-22 allo scopo di raggiungere questo obiettivo. E' stato un periodo molto intenso per noi e pensiamo di aver realizzato dei passi avanti. Dobbiamo pero' attendere per capire dove siamo perche' anche i nostri rivali hanno fatto dei progressi. Il circuito di Barcellona e' molto esigente con le vetture e rappresenta un buon indicatore. Sara' quindi una corsa interessante ed e' la pista adatta dopo una pausa di quattro settimane. Per noi il GP di Spagna ha un significato particolare, e' la gara di casa di Fernando e sara' un fine settimana molto impegnativo per noi perche' daremo il massimo davanti ai nostri tifosi."

                Norbert Haug, Vice President, Mercedes-Benz Motorsport:
                "Per tutti i team di F1, il circuito di Barcellona e' la migliore pista per effettuare test. E' opinione diffusa che chi riesce a vincere su questa pista e' poi in grado di farlo anche su altri circuiti. Nel 2005, quando abbiamo vinto 10 gp su 14, abbiamo conquistato la prima vittoria stagionale proprio in Spagna. Da allora i nostri rivali sono diventati ancora piu' competitivi. Inoltre la preparazione che i team svolgono su questa pista e' superiore a quella su qualsiasi altro circuito. Da febbraio abbiamo percorso su questa pista circa 3700 km. La pista richiede non solo una buona efficienza aerodinamica ma anche un alto sforzo da parte dei motori. Circa il 70% di un giro viene completato con l'acceleratore al massimo. Abbiamo avuto una buona sessione di test la settimana scorsa e intendiamo continuare con i buoni risultati dei primi tre gran premi. Fernando e Lewis saranno sotto pressione ma li aiuteremo a trovare la giusta concentrazione."

                McLaren Mercedes


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                http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                  Originariamente Scritto da maurillo Visualizza Messaggio
                  Ferrari, quella di Michael Schumacher sara' una visita in tono minore

                  Nonostante il grande interesse dei media, la visita di Michael Schumacher alla Ferrari, a Barcellona, sara' in tono minore. "Osservera' le strutture dall'esterno e cerchera' eventuali aspetti che possono essere migliorati"

                  ma che casso vuol dire???? cosa ne puo' sapere lui di cosa puo' essere migliorato all'interno di un paddock dove tutto è pianificato e gestito meglio di una sala operatoria (non italiana ).

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                    Originariamente Scritto da Ferdix Visualizza Messaggio

                    ma che casso vuol dire???? cosa ne puo' sapere lui di cosa puo' essere migliorato all'interno di un paddock dove tutto è pianificato e gestito meglio di una sala operatoria (non italiana ).
                    boh...
                    http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                      Io credo sia meglio nn credere alla cazzate dei giornalisti ....
                      p-e
                      ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

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                        Originariamente Scritto da p-e Visualizza Messaggio
                        Io credo sia meglio nn credere alla cazzate dei giornalisti ....
                        p-e
                        marco finalmente ci siamo domenica gppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppp
                        http://www.youtube.com/watch?v=lgidB5Bzofk

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                          Originariamente Scritto da maurillo Visualizza Messaggio
                          Ferrari, quella di Michael Schumacher sara' una visita in tono minore




                          Nonostante il grande interesse dei media, la visita di Michael Schumacher alla Ferrari, a Barcellona, sara' in tono minore. "Osservera' le strutture dall'esterno e cerchera' eventuali aspetti che possono essere migliorati" ha dichiarato all'agenzia DPA la portavoce Sabine Kehm, confermando che il tedesco avra' un ruolo attivo nel team al GP Spagna.

                          Al momento non sarebbero previsti incontri ufficiali con la stampa ma la Kehm ha difatti anche escluso la possibilita' di una sorta di "silenzio stampa", ventilata nei giorni scorsi da alcune fonti.


                          ...
                          cioè si mette a fare l'osservatore??
                          pensavo gli passasse di piu' a casa...
                          Originariamente Scritto da Marco pl
                          i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          IO? Mai masturbato.
                          Originariamente Scritto da master wallace
                          Io sono drogato..

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                            Originariamente Scritto da maurillo Visualizza Messaggio
                            marco finalmente ci siamo domenica gppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppp
                            Si, finalmente si ritorna in pista sul serio.
                            Basta test e chiacchiere da bar, la parola ai fatti, chi + ne ha ne metta!!
                            ( Disse cicciolina)
                            p-e
                            ..viaggiamo leggeri..si và a caccia di orchi...

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da p-e Visualizza Messaggio
                              Si, finalmente si ritorna in pista sul serio.
                              Basta test e chiacchiere da bar, la parola ai fatti, chi + ne ha ne metta!!
                              ( Disse cicciolina)
                              p-e



                              tornando OT : Finalmente si torna in pista. Speriamo che Altonto Si purghi parecchio nel GP di casa....

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                                eheheheh... caro STITICHELLA

                                MILANO, 9 maggio 2007 - Giancarlo Fisichella è un uomo maturo e sereno. È disincantato quando parla del suo momento difficile. "Ero partito per puntare al Mondiale - racconta - con l’erede della F.1 che, nelle ultime 2 stagioni, aveva vinto tutto. Invece eccomi qui a soffrire. Non vedo la possibilità di vincere un GP. È sbagliata l’aerodinamica. Meglio partire subito con la macchina 2008 che perdere tempo per riparare una monoposto nata male".
                                - Si parla addirittura di una nuova galleria del vento a Enstone. La Renault non sa più progettare una macchina vincente?
                                "Tutt’altro. Abbiamo gli stessi uomini dell’anno scorso, probabilmente il miglior motore del campionato, identico a quello che vinse nel 2006. Una nuova galleria? Serve, può essere".
                                - Ma cosa è successo?
                                "In galleria del vento vediamo un’auto buona poi in pista è un disastro".
                                - Che cosa è successo?
                                "Ai test usiamo il tubo di Pitot (strumento di misura) perché stiamo ripetendo tutte le misure".
                                - Miglioramenti in vista?
                                "No, questa Renault è nata male. Certo in F.1 nulla si può escludere, persino di vincere con questa auto. Ma non credo che risalirò sul podio nel 2007".
                                - È tutto da buttare?
                                "I progettisti stanno lavorando per riprendere in mano il disastro. Nei test in Spagna abbiamo collaudato una sospensione anteriore nuova, per cercare d’avvicinare la ripartizione dei pesi ottimale per le nuove Bridgestone. L’auto è migliorata: di poco, ma la sento meglio. Purtroppo la pioggia mi ha impedito di progredire nello sviluppo: le prove sul bagnato non servono. Il GP? Andrà male. E pensare che l’anno scorso dominammo...".
                                - Chi ha potuto ha lavorato molto sull’ala anteriore.
                                "Sì, ma lì c’è poco da guadagnare. Anche le ali della Honda non portano lontano: siamo già al limite del regolamento. Noi non abbiamo novità, lì. Abbiamo invece una nuova ala dietro, con un piano in più. Davanti c’è una nuova sospensione: dovrebbe bastare a fare la differenza. E, tra test e GP, potrebbero maturare altre cose. La macchina è nata male, fatichiamo, ma non ci arrendiamo".
                                - Il problema più arduo?
                                "La scarsa trazione e l’aderenza, pessima sia davanti sia dietro: un disastro. L’auto è scorbutica in frenata. E, nel veloce, tende ad allargare le curve con l’anteriore. E lo stesso problema si presenta anche nelle curve lente o medie. Non si mantiene una velocità adeguata. Guardi il distacco, 1"5 nell’ultimo GP. Non ce lo aspettavamo. Però cominciamo a capire qualcosa d’importante. Anche noi, come Ferrari e McLaren, abbiamo lavorato in rettilineo d’aeroporto, prima dei test a Motmelò".
                                - Quindi il problema non è lei ma Renault che paga il passaggio alla Bridgestone?
                                "Non è una scusa. È successo a tutti gli ex Michelin. Ma altri, come Bmw e McLaren, sono tornati veloci. La Renault ha sbagliato qualcosa, colpa nostra. La prima parte della stagione è compromessa. Senza trazione la macchina non è costante nel corso del giro e tra passaggi diversi il rendimento cambia sempre: migliori da una parte, peggiori altrove. Fino a 3 settimane dal GP di Spagna non avevamo idee su che fare. Ora, almeno quelle, le abbiamo. Sono le ali che non lavorano".
                                - Lei, però, pare lucido.
                                "Grazie. Peccato non essere già più in corsa per il Mondiale. Ma adesso c’è la prova che non erano scuse. Persino Briatore mi dà ragione. Nessuno se lo aspettava un avvio di stagione così. Abbiamo pensato anche di rimettere in gioco la macchina iridata nel 2006 ma con queste gomme non avremmo combinato nulla".
                                - E le prove degli altri?
                                "Crescono tutti, persino noi. Ma soprattutto la Ferrari che ha fatto passi avanti con soluzioni nuove".
                                - Ferrari e McLaren dovranno presto scegliere su quale pilota puntare.
                                "È troppo presto per questa scelta. Comunque Alonso, che conosco bene, non sarà in una situazione facile come l’anno passato. Ha dovuto adattarsi alla McLaren e in questi tre primi GP ho notato che non sta guidando come vorrebbe. Inoltre il suo compagno Lewis Hamilton ha avuto un avvio impressionante. Raikkonen è quello da cui ci si aspettava di più, ma anche lui dovrà adattarsi in fretta al doppio cambio delle gomme".

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