Maltodestrine prewo, che DE?

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  • Candro
    Bodyweb Advanced
    • Jan 2011
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    #16
    Dove si riescono a reperire delle malto con una DE così bassa?

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    • Gr3zz0
      Bodyweb Advanced
      • Oct 2013
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      #17
      mi pare che le malto della natroid siano bassine, ora però non ricordo quanto e su web non ci sono indicazioni.

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      • -Jack-
        Whatever happens, happens
        • Sep 2012
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        #18
        Su MN l'Eurosup fa il Carbo Charge con malto a de 6.
        jack.bodyweb@yahoo.it

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        • Lenz
          Bodyweb Senior
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          #19
          Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
          Quindi nella tua idea tra una maltodestrina DE4 o del glucosio non c'è assolutamente nessuna differenza. Ottimo.
          Npon stravolgere le mie parole, ho detto che all'atto pratico le differenze d'assorbimento se ti fai uno shake dell'uno o dell'altro non vanno a comportare le differenze per le quali hai aperto il 3d. Uno sta qua a darti una mano, non c'è bisogno di adottare questo "tono", soprattutto dal momento che te per primo hai chiesto un parere.

          ---------- Post added at 18:55:36 ---------- Previous post was at 18:49:31 ----------

          te la ridico facile:
          1. DE bassa non vuol dire IG basso e viceversa, bisogna considerare molti molti parametri
          2. seppur tu vada a spendere il doppio per delle malto a DE basso rispetto ad altre a DE alto considera che si tratta sempre di glucidi lavorati privi degli elementi che solitamente vanno ad abbassarne il CG (fibre, lipidi, protidi ecc..).

          Poi come ti ho detto, visto che hai chiesto una mano, prenditi un glucometro e fai la controprova. Io la mia me la sono fatta e ho trovato riscontro da quello che ho studiato sui libri, te fai come preferisci, ma almeno, per amor di razionalità, dammi il beneficio del dubbio e fatti due ricerche
          Detto questo pace fatta
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          • Gr3zz0
            Bodyweb Advanced
            • Oct 2013
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            #20
            io non c ho capito una mazza, ma per andare in bici che ne so nel prewo meglio de bassa od alta quindi? io sapevo bassa...

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            • Ponno
              Socialista col Rolex
              • Feb 2013
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              #21
              A quanto dice Lenz è praticamente indifferente, io aspetto un intervento di Brosgym o di Kanzi!
              Originariamente Scritto da claudio96

              sigpic
              più o meno il triplo

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              • Lenz
                Bodyweb Senior
                • Apr 2013
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                #22
                Originariamente Scritto da Gr3zz0 Visualizza Messaggio
                io non c ho capito una mazza, ma per andare in bici che ne so nel prewo meglio de bassa od alta quindi? io sapevo bassa...
                Meglio during, oppure un pasto solido con chos contenenti fibre un'oretta prima. Tra farsi un 60gr di malto a basso DE o 60gr di malto ad alto DE immediatamente prima non si creda che cambi qualcosa (almeno non c'è quella differenza per cui la domanda è stata posta)
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                • brosgym
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                  #23
                  Cambia, cambia, certo meglio cereali integrali perché ho anche l'azione delle fibre, ma la differenza tra un DE 6 e 40 è come se concessi un amido, carote crude basso it, cotte alto ig.

                  Quello che lenz non considera e che nei cibi gli amidi raramente arrivano come tali dell'intestino, il vitargo e le molto a basso DE lo fanno.
                  Ingegnere biochimico
                  Tecnologo alimentare
                  Nutrizionista sportivo
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                  Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
                  Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
                  Consulente FIT, FIGC e WKF
                  Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
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                  • giuseppesole
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                    #24
                    Non è chiarissimo... e mi interesserebbe molto la tua risposta.

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                    • Kanzi
                      Bodyweb Advanced
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                      #25
                      Originariamente Scritto da giuseppesole Visualizza Messaggio
                      Non è chiarissimo... e mi interesserebbe molto la tua risposta.
                      La DE indica la struttura chimica del carboidrato, ovvero la lunghezza dei suoi polimeri di glucosio. Tanto più sono lunghi, tanto minore è la DE.

                      Queste molecole di glucosio sono legate tra loro. Con l'idrolisi si determinano delle variazioni nella struttura in quanto i legami vengono rotti.

                      Quando tu cuoci un amido (come la carota, la patata o un cereale), una frazione di questo (l'amilopectina) gelatinizza, cambia la sua struttura e si rende più facilmente idrolizzabile ("scomponibile") ai nostri enzimi digestivi (amilasi). Quindi, il risultato è pressoché quello: hai un carboidrato con una tendenza maggiore ad assumere la forma di monomeri (non polimeri!) di glucosio.

                      Dovrebbe essere più o meno così
                      Last edited by Kanzi; 03-10-2014, 11:53:31. Motivo: Aggiunta del quote.

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                      • Gr3zz0
                        Bodyweb Advanced
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                        #26
                        ad allora il vitargo ha un ig stellare 127 mi pare ma legami lunghi

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                        • -Jack-
                          Whatever happens, happens
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                          #27


                          Contento Kanzi?
                          Last edited by -Jack-; 03-10-2014, 15:30:49.
                          jack.bodyweb@yahoo.it

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                          • Kanzi
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                            #28
                            Originariamente Scritto da -Jack- Visualizza Messaggio
                            E' da un po che si pensa che una bassa destrosio equivalenza, e quindi una conformazione che prevede catene polimeriche di glucosio più lunghe, equivalga ad un indice glicemico proporzionalmente ridotto. Questa convinzione deriva dal fatto che i carboidrati complessi, come l'amido del glucosio), prevedano tempi di digestione e assimilazione relativamente più lunghi rispetto al glucosio, e quindi un indice glicemico più basso. In base a questa constatazione, alcuni hanno dedotto, senza alcun supporto scientifico obv, che la complessità di un polimero del glucosio ed il suo peso molecolare fossero di conseguenza inversamente proporzionali al indice glicemico. In realtà sono altri i fattori che alterano i tempi di assimilazione di un carboidrato, ad esempio:

                            esistono anche cibi ricchi di amido con un indice glicemico molto alto (~90), pur essendo l'amido per definizione a DE 0
                            i tempi di assimilazione dell'amido contenuto negli alimenti sono alterati dalla composizione stessa del cibo;
                            la digeribilità dell'amido è stabilita anche dal rapporto tra amilosio e amilopectina;
                            la velocità di assimilazione è anche modificata dai tempi di cottura;
                            l'amido puro è in genere più rapidamente assimilabile dell'amido contenuto in un alimento;
                            l'amido trattato con agenti chimici per idrolisi (una sorta di pre-digestione) viene reso naturalmente più digeribile;
                            i prodotti derivati dall'idrolisi dell'amido hanno generalmente un indice glicemico pari al glucosio o superiore;
                            integratori composti da polimeri del glucosio (come gli oligomeri) vengono assorbiti più rapidamente del glucosio;


                            Da queste osservazioni si capisce che non è la complessità di un carboidrato, la lunghezza delle catene polimeriche, ed il peso molecolare, a determinarne l'indice glicemico. I polisaccaridi, in quanto tali, non hanno necessariamente un indice glicemico più basso del glucosio. In sostanza si è interpretato in modo sbagliato la destrosio equivalenza come una sorta di parametro simile all'indice glicemico, ovvero con la proprietà di stimare i tempi di assimilazione di un carboidrato e la proprietà di incidere sui valori della glicemia. In realtà la destrosio equivalenza misura solo il grado di polimerizzazione e il peso molecolare di un glucide, ma ciò non si traduce di conseguenza in un indice glicemico basso, o più basso, e non stima i tempi di assimilazione. Maggiore è la destrosio equivalenza, più corte sono le catene di glucosio, maggiore è la dolcezza, maggiore è la solubilità, e minore è la resistenza al calore. Tutto ciò non ha a che vedere con i valori dell'indice glicemico. Inoltre, il processo di idrolisi artificiale che modifica l'amido rende tale elemento più digeribile rispetto alla sua forma originaria. I tempi di assimilazione e la conseguente risposta insulinica non sembrano essere influenzati dalla lunghezza delle catene di glucosio. Studi (purtroppo non ho più i link ma basta fare qualche ricerca mirata che si trovano) dimostrano che una soluzione a base di polimeri del glucosio subisce uno svuotamento gastrico più rapido e favorisce un'assimilazione più rapida rispetto ad una soluzione isocalorica di glucosio all'interno della stessa quantità di acqua, mentre sembra che il glucosio abbia un ruolo inibitorio sullo svuotamento gastrico.

                            Eccoci arrivati al Vitargo, infatti l'esempio più emblematico è rappresentato da esso, il quale presenta un peso molecolare elevatissimo (tra 500,000 e 700,000 dalton), quindi una bassissima destrosio equivalenza, ma un indice glicemico superiore a quello del glucosio (oltre 137 in rapporto al pane bianco; o 100 in rapporto al glucosio, se non sbaglio) nonché tempi di assimilazione addirittura più rapidi per la sua bassa osmolarità. Anche le malto, carboidrato ottenuto dall'idrolisi dell'amido, mantiene un buon grado di polimerizzazione, un peso molecolare medio (tra 1,000 e 10,000 d), ma un indice glicemico superiore o simile a quello del glucosio nonostante la struttura complessa. Discorso analogo per lo sciroppo di glucosio (tra 250 e 1,000 d) o per altri derivati dall'idrolisi dell'amido. Gli integratori come Vitargo o maltodestrine, dal peso molecolare più elevato, ma anche dal indice glicemico molto elevato, presentano il vantaggio non indifferente di riuscire a passare il tratto gastrico e subire l'assorbimento intestinale più rapidamente del glucosio, se assunti a parità calorica all'interno di una stessa dose di liquido. Questo grazie alla ridotta osmolarità che creano all'interno di una bevanda rispetto ad una quantità isocalorica di glucosio.
                            Ecco però che a questo punto, ulteriori equivoci sono stati diffusi dalle conclusioni che il peso molecolare di tutti i polimeri del glucosio sia inversamente proporzionale ai tempi di assimilazione a causa della bassa osmolarità e la conseguente rapidità di assorbimento intestinale. Queste caratteristiche da alcuni sono state estese anche ad altri integratori glucidici dal peso molecolare medio o elevato, che però corrispondevano ad un indice glicemico basso. Molti studi clinici (idem come sopra ***** ) hanno smentito sul nascere queste stronzate. Ad esempio l'amido di mais ceroso (amido composto dal 100% di amilopectina, la frazione dell'amido più digeribile), pur avendo un elevato peso molecolare e una composizione più digeribile dell'amilosio, risultava a basso indice glicemico. Alcune aziende tuttavia lo hanno commercializzato come carboidrato ad alto indice glicemico (se ne è parlato anche qui su bw) attribuendogli proprietà analoghe a quelle del Vitargo, per il semplice motivo che nei primi anni tale marchio lo utilizzava come materia d'origine per la produzione del proprio prodotto (in seguito venne sostituita con altre fonti amidacee). Allo stesso modo l'amido resistenza (composto dal 100% di amilosio, la frazione dell'amido più resistente all'azione enzimatica) è risultato, più prevedibilmente, a basso indice glicemico nonostante il peso molecolare più elevato. Tali studi hanno confermato che il peso molecolare e la destrosio equivalenza, non sono indici predittivi per valutare la velocità di assimilazione e assorbimento di un carboidrato, e quindi l'indice glicemico. Una bassa destrosio equivalenza e un alto peso molecolare sono invece indici di qualità per quegli integratori glucidici ad alto indice glicemico come il Vitargo o le maltodestrine, perché a parità di IG e di valore calorico, riescono appunto a subire più velocemente l'assimilazione intestinale se comparati col glucosio.

                            Spero di essere stato chiaro.
                            Sì, come Wikipedia.

                            Bastava mettere un link...

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                            • -Jack-
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                              #29
                              Ho copiato solo la parte utile, non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato...

                              Ma ho editato così sei contento
                              jack.bodyweb@yahoo.it

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                              • Kanzi
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                                #30
                                Un riferimento alla fonte va messo per una questione di licenza (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.it) e anche per una questione di correttezza nei confronti di chi legge.

                                Ma torniamo IT, che è meglio per tutti

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