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Guardare l'albero e perdere di vista il bosco.

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    Ipotizziamo un fabbisogno di 3.000 calorie
    Esiste qualche differenza a dire "mi mangio 700 calorie a pranzo e poi stasera me ne sbafo 2300" oppure "digiuno tutto il giorno o al massimo 50 calorie di verdure e poi stasera mi pappo 3.000 calorie tutte insieme"?

    L'approccio che consiglio a persone che non hanno niente a che fare con paleste o bb è di mangiare tanto quando ce n'è l'occasione mangiando molto meno al pasto successivo per riequilibrare. Mi sembra più fattibile per i comuni mortali di una IF. No?

    Un'altra cosa che consiglio, se è il caso, è di darsi delle scadenze.
    Ad esempio non mangiare zuccheri da lunerdì a mercoledì, oppure stare a dieta con cibi puliti il lunedì, mercoledì e venerdì, mangiando normale gli altri giorni. Oppure mangiare pulito solo a pranzo. Il concetto di base è sempre questa alternanza, che riequilibria gli eccessi e anche psicologicamente non fa sentire il peso di essere a dieta.

    La cosa strana è che alle persone a cui consiglio di provare a fare così si illuminano gli occhi, come se non avessero mai osato concepire un'alimentazione che non prevede la stessa quota calorica e la stessa quantità di cibo ad ogni pasto. Eppure è talmente intuitivo da essere banale.

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      sinceramente a me non piace
      è cmq una 'pippa' mentale...cioè se il Lunedì voglio un bicchiere di gelato?

      x me bisogna avere ABITUDINI sane e sapere cosa mangiare...bisogna cioè trovare la 'propria strada', avere piacere nel mangiare cose che non siano schifezze/porcherie ma alimenti puliti (in tal caso bisognerebbe provare ad 'espandere' le proprie conoscenze...cucinare mettendo verdure qui e là facendole sempre in modo diverso, oppure anche mangiando sempre la stessa carne non cucinarla sempre allo stesso modo, usare spezie diverse o non stare a rompere i maroni se si 'sfrigge' la fettina di pollo precedentemente infarinata...prendere spunto di tanto in tanto da altre culture...ecc ecc. ecc. tutte cose che danno VARIETA' alla dieta)

      credo sia più che ovvio che andare a mangiare ogni giorno riso con olio a crudo e pollo arrostito sia una gran seccatura e porti a voler cambiare...ma quando non si sa bene come cucinare in modo vario questo cambiamento porta a mangiare robe pre-fatte che sono più o meno sempre schifezzuole piene di grassi e zuccheri.

      secondo me una volta che si è imparato questo, cioè se, per dire, carne-riso-verdura-olio diventano alimenti che fanno parte del proprio modo di mangiare e non del 'voler mangiare in quel modo' diventa difficile anche sgarrare...xké se si vuole mangiare tanto si va sempre a mangiare cose sane, semplicemente di più

      ovviamente a questo si mette qualcosa, uno sfizio come un po' di gelato, qualche biscotto ecc...che di certo non influiscono sulla dieta...50-100kcal che non sono mangiate ogni giorno e che cmq andranno a mettersi al posto di altro (chi è che non pensa: 'dopo c'è il gelato, quindi mi tengo un po' su altro')

      in questo modo il 'pasto libero' (a questo punto sarebbe giusto chiamarlo 'pasto diverso') arriva quando ci si trova a mangiare cose diverse perché si è fuori o c'è una festa/occasione ecc...

      ci aggiungo l'esperienza personale. io ormai ho il mio modo di mangiare nel senso che dicevo sopra e non 'sgarro' praticamente da mesi...anche quando vado fuori mi viene naturale mangiare in un certo modo, x fare un esempio, d'estate in un ristorante ho preferito naturalmente mangiare 'poco' primo (va be', erano tre primi quindi 'poco' non in senso assoluto) e sfondarmi di grigliata di carne...oppure nei buffet vado poco verso paste-risotti-rustici e più verso affettati-carni-pesci ecc...

      inoltre credo che se si impara a sentire il proprio organismo si capisce che non è lui a chiedere per esempio una pizzetta o un dolce particolare...semplicemente perché non è un sapore 'naturale', non è un gusto a cui l'organismo è abituato.
      penso di averlo già fatto qui questo discorso...in cui dicevo che se l'organismo ha voglia di zuccheri, la propensione naturale farebbe andare verso x esempio la frutta (che l'unico o tra gli unici ad avere naturalmente il gusto dolce) mentre la mente, l'elaborazione 'cognitiva' (cioè fatta attraverso le conoscenze ed esperienze che abbiamo) dice di mangiare ad esempio il gelato, xké abbiamo maturato l'idea che alla fine dei conti porta a 'voglia di zuccheri = voglia di dolci'
      idem quando si ha voglia di 'salato'. a volte capita quando ci si è stancati, d'estate, si è perso molto sudore e via dicendo...all'organismo basterebbe della verdura con tanti minerali/sodio, x esempio il sedano...mentre la mente pensa alla pizzetta, ai cracker ecc...


      in conclusione io dico che bisogna essere consapevoli di quello che l'organismo vuole nel momento in cui lo vuole...ed in base a questo costruire i 'propri modi' alimentari...consolidati questi non si sbaglia mai.
      --
      Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com

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        Grande Spot.
        Era la stessa cosa che pensavo io .

        E' educazione alimentare quella che serve. Non trucchi per andare da una schifezza ad un altra.

        Il "buono" e il "cattivo", anche detti "mi piace" e "non mi piace" sono per buona parte abitudini.
        A volte basta molto poco per perderli.
        Quando "riabitui" il gusto, lo sgarro lo fai ogni tanto ma giusto perche' serve anche quello.

        Io ho fatto 30 anni a bere caffe' con 3 cucchiaini di zucchero, a mangiare riso con panna/burro, pasta con panna/salciccia, verdura con sale, ecc...

        Quando recentemente mi è capitato di "dover" riprovare una di queste cose ... stavo per rimettere l'anima .
        E mi sono chiesto come avessi fatto prima .
        Il burro in cottura lo sento a 2km di distanza...e mi si chiude lo stomaco .

        Se invece fai un giorno si e uno no... l'abitudine non la perdi mai ed è solo sofferenza.
        ... diario

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          Originariamente Scritto da Flex19 Visualizza Messaggio
          Ipotizziamo un fabbisogno di 3.000 calorie
          Esiste qualche differenza a dire "mi mangio 700 calorie a pranzo e poi stasera me ne sbafo 2300" oppure "digiuno tutto il giorno o al massimo 50 calorie di verdure e poi stasera mi pappo 3.000 calorie tutte insieme"?



          Un'altra cosa che consiglio, se è il caso, è di darsi delle scadenze.
          Ad esempio non mangiare zuccheri da lunerdì a mercoledì, oppure stare a dieta con cibi puliti il lunedì, mercoledì e venerdì, mangiando normale gli altri giorni. Oppure mangiare pulito solo a pranzo. Il concetto di base è sempre questa alternanza, che riequilibria gli eccessi e anche psicologicamente non fa sentire il peso di essere a dieta.

          La cosa strana è che alle persone a cui consiglio di provare a fare così si illuminano gli occhi, come se non avessero mai osato concepire un'alimentazione che non prevede la stessa quota calorica e la stessa quantità di cibo ad ogni pasto. Eppure è talmente intuitivo da essere banale.
          , è quello che io porto avanti da un anno ad oggi, teoricamente anche perchè le calorie non le conto, l'appetito è la mia bilancia.



          L'approccio che consiglio a persone che non hanno niente a che fare con paleste o bb è di mangiare tanto quando ce n'è l'occasione mangiando molto meno al pasto successivo per riequilibrare. Mi sembra più fattibile per i comuni mortali di una IF. No?


          qui invece mi tocca darti contro, fare due pasti uguali, farli differenti, farli a 2 ore di stacco fra loro o a 8 non cambia niente, e il discorso digestivo varia in base all'abitudine.

          L'if è una trovata pubblicitara come tante altre, una moda che ora qui su bw ha preso il sopravvento grazie a quei 2 o 3 portatori ben dotati fisicamente.
          Nulla di magico, IMHO.

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            Originariamente Scritto da cla89 Visualizza Messaggio

            L'if è una trovata pubblicitara come tante altre, una moda che ora qui su bw ha preso il sopravvento grazie a quei 2 o 3 portatori ben dotati fisicamente.
            Nulla di magico, IMHO.
            Cosa che seguendo il tuo ragionamento potremmo dire di qualsiasi dieta/approccio esistente...

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              Originariamente Scritto da alenter Visualizza Messaggio
              Cosa che seguendo il tuo ragionamento potremmo dire di qualsiasi dieta/approccio esistente...
              è quello che sostengo.

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                Originariamente Scritto da cla89 Visualizza Messaggio
                qui invece mi tocca darti contro, fare due pasti uguali, farli differenti, farli a 2 ore di stacco fra loro o a 8 non cambia niente, e il discorso digestivo varia in base all'abitudine.
                Cambia il fatto che diventa più facile gestirsi senza fare calcoli.
                Se uno ha un fabbisogno di 2400 calorie e mangia 600 calorie a pasto per un totale di 6 pasti nell'arco della giornata, allora diventa necessario essere molto precisi e non sforare perché se sfori anche solo di 100 calorie a pasto a fine giornata hai 600 calorie in più da smaltire. E diventa anche molto difficile concedersi cibi ricchi di calorie perché le porzioni saranno minuscole e dovranno essere calcolate al dettaglio.

                Se invece dico che a pranzo rimango leggero, senza contare ma stimando di non aver superato le 400 calorie, allora a cena sarò libero di mangiare quello che mi va e anche cibi calorici perché anche se sto partecipando ad una grigliata, non è così facile buttare giu 2000 calorie tutte in una volta.
                Diventa quindi facile rimanere nei limiti del proprio target calorico, senza fare mille conti, senza rinunciare a porzioni macro e a cibi ipercalorici. E il rischio di sforare è molto minore che non con i 6 pasti. E anche se sfori puoi sempre mangiare pochissimo il pranzo del giorno successivo e poi tornare alla normalità con la cena.

                La cosa strana è che c'è tanta gente che sembra svegliarsi "sovrappeso" da un giorno all'altro. E tu pensi "ma non poteva accorgersene prima che stava ingrassando?". Infatti non serviva che si mettesse a dieta, che rinunciasse al cibo che ama, che stesse in casa quando tutti andavano in pizzeria. Bastava correre ai ripari facendo un pasto ipocalorico o una giornata ipocalorica dopo una grande abbuffata. Anche il più grande ghiottone può resistere 12 o 24 ore mangiando cibi ipocalorici, sapendo che non sta rinunciando per un lungo tempo al resto.

                Alla fine si tratta di assecondare il corpo che dopo una lunga fatica vuole riposo, dopo una sbornia vuole l'astemìa, dopo una notte in bianco vuole il sonno, dopo un'insolazione vuole il fresco e dopo un eccesso calorico vuole il riposo digestivo. E le persone che sembrano saper gestire l'apporto calorico intuitivamente fanno così. Come la ragazza che era ad pic-nic con noi, fisico atletico, magra ma non scarna. A pranzo si è abbuffatta di tutto, mangiando da mezzogiorno fino alle quattro del pomeriggio. Ma poi a cena, al ritorno, è stata l'unica che ha detto "mangio solo uno yogurt perché a pranzo ho mangiato anche per la cena" mentre gli altri si facevano panini con la mortadella, mangiavano salsicce e bevevano birra. Lei era magra, gli altri avevano la pancia.

                Non si scappa. Se una ragazza ha un fabbisogno di 2000 calorie e vuole fare tre pasti equivalenti, avrà una colazione di 500 calorie e due pasti da 750 calorie. Questo significa che dovrà fare attenzione ad ogni pasto, dovrà puntare su cibi puliti per non avere porzioni microscopiche di cibi calorici e dovrà rinunciare a cene e a tanti cibi. Se invece vuole godersi una bella cena, mangiare cibi calorici e mangiare tanto ha due scelte: o se ne frega della forma fisica, sfora di 1000 calorie ogni volta e ingrassa lentamente oppure riduce tantissimo le calorie degli altri pasti, che vanno quindi ad aumentare le calorie disponibili per la cena.

                E' come dire che se io ho a dispozione 30 minuti 6 volte al giorno per guardare un film, potrò solo guardarmi 6 cortometraggi. Se invece diminuisco il numero di visione a 2 potrò finalmente godermi 2 film interi da 90 minuti.

                Oppure è come quando un amico di famiglia che lavora in banca ci consiglio di stabilire un budget settimanale e di non andare oltre a quello. Quindi se entro venerdì abbiamo gia speso 200€, niente caffe al bar, niente giornale, niente giocattolo per il bambino.. almeno fino a lunedì. Mio padre era scettico perché sosteneva che se i soldi sono quelli, sono quelli e non possono aumentare. E invece funziona, ci si concede più cose e si è meno spesso in bolletta.

                sinceramente a me non piace
                è cmq una 'pippa' mentale...cioè se il Lunedì voglio un bicchiere di gelato?
                Se domenica ha potuto mangiare quello che voleva, allora sarà probabile che Lunedì la voglia non sia così grande, contando che basterà aspettare fino a martedì. Oppure, mangia il suo gelato, ma il giorno dopo cercherà di evitarlo. Mia zia è sempre stata ai limiti della glicemia. Ha provato una dieta priva di zuccheri che effettivamente ha migliorato la glicemia, ma non ha resistito e poi si sentiva infelice. Allora le ho detto di fare 3 giorni alla settimana senza zuccheri e 4 giorni che poteva mangiare quello che volevo.
                Ed ha funzionato. Infatti psicologicamente e fisicamente è facile stare un giorno senza zuccheri (diminuendo immensamente il carico glicemico settimanale) sapendo che hai gia soddisfatto la tua voglia il giorno prima e che potrai soddisfarla anche domani. E infatti anche fisicamente la voglia è poca, il corpo è gia appaggato da quello che ha avuto ieri. E' quindi un risvegliare l'istinto del corpo, mentre negarsi qualcosa a lungo termine fa provare al corpo bisogni che non esistono. Perché vogliamo quello che non possiamo avere.

                Quindi non è uno schema rigido, ma flessibilissimo. Quello che conta è questa alternanza che alla fine fa fare al corpo quello che un corpo dovrebbe fare istintivamente: non desiderare altri eccessi, per un po', dopo la fine di un eccesso.

                secondo me una volta che si è imparato questo, cioè se, per dire, carne-riso-verdura-olio diventano alimenti che fanno parte del proprio modo di mangiare e non del 'voler mangiare in quel modo' diventa difficile anche sgarrare
                Non mangio cibi calorici e ricchi perché non mi piacciono quelli puliti, ma perché mi piacciono i cibi calorici e ricchi. Adoro l'insalata, il petto di pollo grigliato, il tonno con i ceci e i fiocchi di latte e la frutta. Ma adoro anche le lasagne, le braciole grigliate, il fritto di pesce, la piadina fritta, i tortelli, la crostata. E penso di aver gia abituato il mio gusto a cibi "genuini" perché il sapore delle schifezze non lo tollero proprio. Ad esempio il retrogusto che lasciano certe merendine o salatini o biscotti o salumi da discount non lo reggo più. Ma le lasagne di mia zia non sono una schifezza, sono solo ipercaloriche, ma dentro c'è solo cibo nutriente e fresco.

                Non considero più uno sgarro mangiare quelle cose, però so anche che non posso mangiare così ad ogni pasto perché diventerei una botte e avrai un sacco di problemi di salute.

                Il cibo è il fulcro di tutto dove vivo. Ogni guerra, conquista, sentimento, perdita, socializzazione è passata dal cibo. Dopo un funerale, mangiamo e ridiamo per avere un ricordo positivo e allegro della persona che non c'è più. Molti dei ricordi più belli della mia infanzia sono a tavola, a mangiare e scherzare per ore ed ore. La compagnia, i profumi, i sapori.

                Sono romagnolo, proprio come Robi (nati nella stessa città infatti)
                E forse per questo sono molto in sintonia con la sua filosofia
                E forse proprio al cibo dobbiamo il nostro carattere aperto, vivace e la capacità di ridere anche di fronte ai problemi o la voglia di socializzare con tutti. Infatti ogni volta che incontro qualcuno di fuori con la faccia di uno che non ha mai provato entusiasmo in vita sua e chiedo che mangia la risposta è sempre qualcosa del tipo "due fischioni con le zucchine". Saper godere del piacere del cibo e dell'opportunità di convivio che offre rende la vita migliore e le persone più allegre. Le tavolate di trenta persone, di ogni età, nel podere di mia zia mi mettono una felicità addosso che non so spiegare. Tutto diventa eccitante: dal ritrovarsi con le persone che salgono in macchina con te, al tirare fuori i tavoli e sedie, al preparare il cibo o servirlo.

                Io cerco il modo per godere di tutto questo senza dover rinunciare alla salute e alla forma fisica, però meno hard-core di Robi. E l'aternanza tra le grandi tavolate ipercaloriche e il pasto da solo ipocalorico, mi sembra un approccio niente male. Finora sta funzionando e sembra funzionare anche per altri che l'hanno adottato.
                Last edited by Flex19; 31-08-2010, 15:39:41.

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                  io nn seguo proprio alla lettera questa filosofia, ma ci sono molto vicino, è da qualche mese che ho cambiato totalmente approccio e mi rendo conto che in passato quando avevo fame e nn mangiavo sbagliavo, perche avrei avuto piu risultati in massa che nn avevo perche mangiavo quanto programmato invece che sentire il corpo e i bisogni che mi avrebbero fatto crescere, ho affrontato un periodo di dimagrimento nel quale mangiavo, si poco, ma quando mi andava e i risultati si sono visti eccome....ora ho passato un periodo nel quale ho mangiato molte schifezze e ho messo su qualche chilozzo, di grasso ma anche muscolo, visto che mi sono allenato costantemente....ma adesso che sono in def seguo una lowcarb ipo ma molto istintiva e si sa i risultati arrivano...BASTA CRITERIO

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                    Flex ti ho ringraziato per il post commovente, hai evocato ricordi di situazioni che probabilmente non capiteranno mai più...

                    xò mi sembra ci sia una contraddizione, che è questa

                    parli della ragazza che al pic-nic mangia uno yogurt la sera, xké il giorno ha mangiato troppo
                    ma poi fai anche l'esempio della dieta da 2000kcal divisa 500-750-750 in cui pare non essere ammesso lo sgarro con il successivo 'recupero' come quello del pic-nic

                    voglio dire...se la ragazza cerca di fare 500kcal-750-750 ed un giorno fa un pranzo o una cena da 1500kcal, xké non 'ammetti' che possa stare leggerea poi x 2-3 pasti successivi? ...vuole essere un ragionamento secondo quanto scrivi tu...xké sinceramente la mia filosofia è un po' diversa: se un giorno 'sgarro' (a proposito, piazzo qui il discorso sulle 'schifezze'. x schifezze io intendo cose molto elaborate e preparate con ingredienti non genuini...ho detto 'pizzette' nel post di prima ma non intendevo una bella pizza fatta con i controcoglio**, ma robetta piena di strutto, olio schifoso e pomodori finti, facilmente reperibile in bar e pizzetterie varie. le lasagne, la pasta ripiena, i dolci esclusi quelli industriali...anche il fritto se ben fritto...non le ritengo schifezze)...

                    dicevo, se un giorno 'sgarro', in quantità perché praticamente in qualità non sgarro mai (ammettendo molti alimenti e preparazioni...) il giorno dopo non ci penso
                    come dici tu, se facessi così per un anno, alla fine mi ritroverei con 20kg in più xké...è vero, non si ingrassa da un giorno all'altro ma gradualmente...
                    xò preferisco andare a periodi: so che durante l'anno ci sono periodi in cui mangio di più e altri in cui mangio meno...quando sgarro di quantità continuo la mia 'dieta' sapendo che poi arriverà il periodo in cui mangio meno e quindi gli eccessi saranno eliminati...ed è giusto anche il tuo discorso, che dopo un eccesso non si ha voglia di un altro eccesso, xò questa cosa la vedo vera sul lungo termine

                    per dire...e parlo di me qui, ma mi sembra di vedere la stessa cosa su molte (o tutte?) le persone che conosco...avvicinandosi l'inverno, tendo a mangiare di più...e non è xké non vado al mare e non devo mostrare il fisico, xké sinceramente piace A ME vedermi sempre bene, non aver timore se capita di mostrarmi ecc...

                    e non è che questo mangiare di più è solo di un giorno...è di settimane, mesi...poi arriva il periodo in cui senza pensarci molto la scelta degli alimenti va su quelli meno calorici, meno grassi, meno zuccherini...

                    generalmente ho sempre fatto una 'salita' lenta e graduale fino a gennaio-febbraio, con un bel picco a marzo-aprile (alle vacanze pasquali sono in genere 'ingolfato', pieno...non avrei tanta voglia di mangiare tanto xò...va be' qui non è fisiologico, entra in gioco la psiche, il pensare che cmq la pastiera quella volta la mangio, le uova di pasqua quella volta le apro ecc...insomma Pasqua segna un po' il 'traguardo') dopo il quale inizia la discesa, lenta fino a maggio-giugno e poi a picco verso il basso fino a settembre-ottobre

                    conoscendo più o meno le 'dinamiche' di questo anno alimentare, un po' me ne frego dello sgarro di ORA, di OGGI...xké so che magari non 'servirebbe' rimediare domani se poi il giorno dopo ancora mi ritrovo affamato, incaxxato e nervoso...semplicemente lascio correre


                    va be' basta con sto poema
                    spero di essermi spiegato, certo è che non è così semplice il discorso, bisognerebbe vivere ognuno nella testa dell'altro...
                    --
                    Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com

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                      Originariamente Scritto da Motorama Visualizza Messaggio
                      Ciao a tutti
                      Lurko da tempo ma non mi sono iscritto perchè non mi sono mai ritrovato nelle "inutili" ossessioni di molti frequentatori. La pignoleria ha senso quando porta reali benefici, altrimenti è solo un modo per rovinarsi la vita e crogiuolarsi nell'illusione.

                      Quanti atleti sono convinti che un amuleto o un portafortuna sia la ragione per cui hanno fatto una buona gara? Come contraddirli? In fin dei conti i risultati ci sono. Dovrebbero abbandonare il portafortuna e notare che sono bravi lo stesso. Quanti pianisti affermano di suonare 12 ore al giorno, mentre i loro colleghi più razionalmente affermano di dedicare un 3-4 ore allo studio quotidiani dei pezzi da suonare?

                      Come contraddirli? Bravi lo sono, i risultati li ottengono. Dovrebbero provare a studiare solo 3-4 ore e notare che rimangono allo stesso livello di bravura, per capire che sprecavano inutilmente 10 ore del loro tempo, a ripetere una procedura che non portava nessun ulteriore beneficio.

                      Un buon equilibrio delle calorie, un buon apporto micronutrizionale, una buona quota di proteine, un buon allenamento e si ottengono gli stessi risultati di chi si sbatte con 1000 dettagli insignificanti.
                      Poi c'è sempre il problema che quando si perde tempo con i dettagli insignificanti, sembra naturale pensare che servono, perchè si fa l'accostamento logico che se qualcosa si fa, a qualcosa deve portare. Non necessariamente.



                      e non è questo il motivo per cui hanno problemi di salute o non sono in forma. Ad una persona in forma e in salute le panature, il cappuccino e i dolcetti non fanno niente. Nessun cibo è dannoso, perchè è la quantità ad essere dannosa. Qualsiasi cibo considerato buono diventa dannoso in quantità esegerata. Chi si mantiene in forma e pratica attività fisica è "obbligato" a non esagerare con le quantità, ragione per cui nessun cibo puo essere considerato dannoso. Certo i grassi trans, certi conservanti, l'acrilamide e i cibi che le contengono sono "dannosi" a prescindere, ma non sono nemmeno cibi, sono veleni e basta.

                      Si è nominato Lyle Mcdonald e ci si è dimenticato di dire una cosa che Lyle ricorda sempre:

                      Tutte le volte che all'apparenza la rimozione di un determinato cibo e l'introduzione di un altro ha causato netti miglioramenti nella salute di una persona, si tratta sempre di un effetto causato dalle calorie e dall'attività fisica.

                      Quasi tutti i cambiamenti positivi che ci fanno gridare al miracolo, dipendono dalla perdita di grasso in se. Quando il grasso e le calorie scendono diminuisce la saturazione delle cellule, diminuiscono i trigliceridi, la glicemia, l'emoglobina glicosilata, diminuiscono i livelli di infiammazzione, aumenta la sensibilità all'insulina, di conseguenza migliora l'umore, le condizioni della pelle, la digestione e tutta una serie di cose.

                      Ognuno attribuisce questi cambiamenti alla propria magica dieta, al fatto che ha eliminato un sacco di cibi considerati dannosi o ne ha introdotti altri considerati magici, o ha trovato la ripartizione di macronutrienti perfetta o ha trasformato i processi metabolici o altre baggianate ... mentre si tratta sempre di cambiamenti legati alle sole calorie.

                      L'ultimo consiglio che darei ad una persona che ha problemi di peso è di eliminare i cibi che "fanno ingrassare", per il semplice fatto che non esistono cibi che fanno ingrassare e si puo ingrassare e avere una salute schifosa anche abusando di salmone, petto di pollo, avena, orzo decorticato, avocado, uova e noci. Gli direi di scoprire quante calorie brucia e di assumere meno calorie (un 20% in meno) contando cosa mangia.

                      E' da notare che il semplice fatto di rendere facile il calcolo delle calorie, migliora l'alimentazione perchè la rende ordinata e meno paciugata (che è il motivo per cui tanti a torto pensano che contare le calorie sia faticoso)
                      Se poi si accorge che in questo modo viene fuori una dieta da fame, è il momento buono per fargli capire che deve aumentare il dispendio con l'attività fisica, e non solo con l'esercizio ma con il fatto di essere più attivo in generale bruciando più NEAT.

                      Sicuramente è importante mangiare frutta e verdura per assicurarsi vitamine e minerali, è importante assumere la giusta quota di proteine per non avere una carenza, è importante un apporto giusto di grassi essenziali, ma sopratutto è importante bilanciare le entrate energetiche con le uscite.

                      Questi vincoli possono essere rispettati in milioni di modi, con milioni di cibi possibili, anche senza usare i cosidetti cibi "da dieta" ed eliminando ogni piccolo ossessivo dettaglio.

                      Voglio consigliare la lettura di questo libricino in PDF.
                      E' una dettagliata spiegazione di come dozzine di studi in ambiente controllato, abbiano dimostrato inequivocabilmente, che l'unica cosa che conta nel controllo del peso corporeo sono le calorie.
                      Studi che inequivocabilmente mostrino come una dieta low-carb non abbia alcun effetto sul metabolismo o di come l'insulina promuova l'immagazzinamento di grassi solo in presenza di un eccesso di calorie non utilizzabili ai fini della sintesi proteica.

                      www.thefatlossbible.net/They_Are_All_Mad.pdf
                      (copiate direttamente il link in una nuova pagina per farlo andare, non cliccatecio sopra!)

                      Inoltre consiglio di dare un'occhiata a questa carrellata di studi.
                      Tutti dimostrano che non esiste alcuna differenza nella ripartizione dei pasti. Cioè mangiare 2 pasti invece di 6, mangiarne 6 invece di 12, mangiare tanti grassi la mattina, mangiare un sacco di carboidrati mezzora prima di addormentarsi, non ha alcun effetto significativo sul peso o sulla composizione corporea.
                      Totalmente irrilevante, ancora una volta contano solo le calorie.

                      http://forum.bodybuilding.com/showpo...&postcount=481
                      Ciao Motorama,
                      hai letto Thefatlossbible? se si lo consigli?

                      ---------- Post added at 11:37:31 ---------- Previous post was at 09:15:25 ----------

                      Originariamente Scritto da nebrik Visualizza Messaggio
                      L'ennesima dimostrazione che ciò che conta alla fine dei fatti sono le kcal. Sarebbe bello però poter trovare degli esperimenti fatti non su persone sovrappeso od obese, ma su persone che abbiano l'intento come noi di dimagrire preservando la massa magra o mettere peso senza aumentare troppo di quella grassa, con una alimentazione che preveda alimenti "proibiti".
                      Ciao a tutti!!!
                      Mi sembra che ormai abbiamo appurato che il conteggio delle KCal sia fondamentale (in secondo luogo poi quello dell'apporto minimo di proteine)(in terzo cercare di selezionare cibi più "salutari") quindi vi chiedo s avete qualche sistema/consiglio per approcciare il problema del computo del calcolo giornaliero delle calorie.
                      Io personalmente con l'IF sono riuscito ad ottenere buoni risultati senza impazzire nei conti, vorrei ora rendere però la cosa un pò più precisa....
                      che consigli mi date?
                      ~~¤¤##$$@@"RATIO ET PERSEVERANTIA"@@$$##¤¤~~

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                        la discussione all'inizio è molto chiara, i valori fondamentali sono due, l'intake proteico e le calorie settimanali risuddivise poi giornalmente. con questi due parametri ben settati fai quello che vuoi. Quindi un soggetto di 80 kg che fà palestra ed ha un fabbisogno di circa 2500 kcal deve prendere come introito il fabbisogno, calcola nei macro circa 160 gr di proteine nobili e il resto lo completa con carbo e grassi poi ovviamente se si vuole scendere di peso si và in deficit da carbo e grassi ma non da proteine
                        insisti e persisti...raggiungi e conquisti
                        http://www.bodyweb.com/forums/attachment.php?attachmentid=24954&d=1143754700
                        8 mesi fantastici!

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                          Si ok questo mi é chiaro!!!!!!! Ma avete qualche suggerimento su come calcolare l‘introito calorico giornalero richiesto e poi come gestire la faccenda della conta delle calorie introdotte senza diventar matti? Ci sono delle app per android....qualcuno le ha provate? Ne avete qualcuna da consigliare?
                          Grazie
                          ~~¤¤##$$@@"RATIO ET PERSEVERANTIA"@@$$##¤¤~~

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                            carta penna e una calcolatrice
                            insisti e persisti...raggiungi e conquisti
                            http://www.bodyweb.com/forums/attachment.php?attachmentid=24954&d=1143754700
                            8 mesi fantastici!

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                              ma tu come hai fatto a calcolare il tuo tdee giornaliero?
                              per esempio io ho le pulsazioni a riposo basse e la temperatura sempre bassina....di sicuro brucio meno...
                              dai calcolatori che ho trovato online dovrei essere sulle 2800/3000....mi sembrano un po tantine mah non so...proverò per un po con 2500 e vediamo....
                              ~~¤¤##$$@@"RATIO ET PERSEVERANTIA"@@$$##¤¤~~

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                                ecco bravo, questa mi sembra un ottima strategia
                                insisti e persisti...raggiungi e conquisti
                                http://www.bodyweb.com/forums/attachment.php?attachmentid=24954&d=1143754700
                                8 mesi fantastici!

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