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l' allenamento del futuro per l'ipertrofia specifica: la monofrequenza

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    @menez ho dovuto rileggere due volte, illuminante davvero.

    correggimi se sbaglio: in un indice 100/100 di variabilita’ hai piu’ soggettivita’ nella risposta rispetto ad un 60/60?
    cioe’, e’ piu’ probabile per due soggetti diversi avere risposte simili con delle burns, invece che con dei superset?

    (mi sembra plausibile ma vorrei capire se ho inteso..ho fatto gambe stasera e sono euforicamente distrutto)



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
      @menez ho dovuto rileggere due volte, illuminante davvero.

      correggimi se sbaglio: in un indice 100/100 di variabilita’ hai piu’ soggettivita’ nella risposta rispetto ad un 60/60?
      cioe’, e’ piu’ probabile per due soggetti diversi avere risposte simili con delle burns, invece che con dei superset?

      (mi sembra plausibile ma vorrei capire se ho inteso..ho fatto gambe stasera e sono euforicamente distrutto)
      si SLY lo considero così, ma il fattore "variabilità" quindi per esempio 100/100 vorrebbe avere più significato "scientifico" accetta questo termine, significherebbe che quella particolare tecnica da te utilizzata che senti più rispondente dal punto di vista psicologico rispetto alle altre, è anche quella che è in grado di degradare tante proteine ma nel contempo di sintetizzarne altrettante , sebbene su questo è probabile entri in gioco la supercompensazione.
      Le altre invece procurano degli effetti di minore entità.
      La variabilità specifica, come hai sottolineato bene su, entra in gioco quando due atleti prediligono entrambi i super sets, per esempio, ma mentre l'atleta Tizio trae 100/100 utilizzando grossi carichi e poche reps, l'atleta Caio pur soddisfacendo in pieno le sue aspettative ipertrofiche anche lui con 100/100 però utilizza carichi medi e reps più ampie.
      GUTTA CAVAT LAPIDEM
      http://albertomenegazzi.blogspot.it/
      MANX SDS

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        Chiarissimo



        Originariamente Scritto da Giampo93
        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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          Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
          E’ una questione di grande complessita’, che ho sistematicamente aggirato.

          Io sono “filosoficamente” per il primato del carico, quello che ha detto Vincenzo mi vede generalmente concorde.

          La tecnica di intensificazione la distinguerei anzitutto tra quella applicabile alla serie, e quella applicabile alla ripetizione.

          Una tecnica applicabile alla serie e’ il drop set, il compound set, il giant set...e altre

          Una tecnica applicabile alla ripetizione e’ il supetslow, la peak contraction...e altre.

          Con tattiche combinabili come pre-exhaust, per dirne una.



          Gli scenari possibili sono a questo punto INFINITI: cosa applicare a quale esercizio, e quando.

          Chinup si chiede quello che anche io mi chiedo ancora...se puo’ esserci una sorta di programmabilita’, anzi un continuum logico.


          PARERE PERSONALE: date le premesse e l’estrinsecabilita’ su mille livelli del concetto di “intensificazione”...e’ certamente pianificabile l’inserimento delle tecniche, m prima serve un periodo di test per valutare la tolleranza, la fattibilita’ e le preferenze del soggetto.

          Non e’ obbligatorio inserirle, tuttavia posso dire che a piccole dosi in ottica di lavori “per la qualita’” ci stanno.
          Anche come tattica shock in caso di stalli, in massa come in definizione.

          In definitiva torno sempre al discorso “istintivo” sull’ascolto di quanto in qualche modo il corpo chiede, cosa che dovrebbe esaltare il solco tracciato dal programma.


          PS: le tecniche applicate alle ripetizioni le trovo molto piu’ tassanti in linea di massima, quelle applicate alle serie mi permettono di ridurre il sacrificio sul carico.

          Ma guai a focalizzarsi solo su di esso, o a precludersi nuovi stimoli percorrendo strade meno preferite.
          Eh... cvd... anche tu mi sembra la pensi più o meno come me. Mi interessa particolarmente il passaggio del tuo post dove dici "a piccole dosi in ottica di discorsi per la qualità". Se parli di 'qualità' già presupponi che l'utente sia a un certo livello, perché sappiamo tutti benissimo quanti anni ci vogliono per raggiungere un fisico discreto che può permettersi di lavorare poi sulla "qualità" (parlo di un medio dotato ovviamente, non dei fenomeni genetici che dopo un anno di pal hanno già un fisico da gara). Quindi, se ho capito bene, sei d'accordo nel dire che le tecniche di intensità spostano poco e nulla gli equilibri su un utente pricipiante o intermedio?

          Perché io la penso proprio così; però ci sta benissimo che altri non la pensino allo stesso modo. Ora mi leggo il resto dei commenti...

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            Riletto ancora.
            Ti faremo un monumento Menez



            Originariamente Scritto da Giampo93
            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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              Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
              Riletto ancora.
              Ti faremo un monumento Menez
              esagerato.....
              GUTTA CAVAT LAPIDEM
              http://albertomenegazzi.blogspot.it/
              MANX SDS

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                Originariamente Scritto da Vincenzo1992 Visualizza Messaggio
                Eh... cvd... anche tu mi sembra la pensi più o meno come me. Mi interessa particolarmente il passaggio del tuo post dove dici "a piccole dosi in ottica di discorsi per la qualità". Se parli di 'qualità' già presupponi che l'utente sia a un certo livello, perché sappiamo tutti benissimo quanti anni ci vogliono per raggiungere un fisico discreto che può permettersi di lavorare poi sulla "qualità" (parlo di un medio dotato ovviamente, non dei fenomeni genetici che dopo un anno di pal hanno già un fisico da gara). Quindi, se ho capito bene, sei d'accordo nel dire che le tecniche di intensità spostano poco e nulla gli equilibri su un utente pricipiante o intermedio?

                Perché io la penso proprio così; però ci sta benissimo che altri non la pensino allo stesso modo. Ora mi leggo il resto dei commenti...
                esatto, per un principiante e un intermedio hanno piu’ un senso didattico IMHO.

                La fase di passaggio al “next level” implica tuttavia di aprirsi a questi orizzonti, si tratta di tattiche da contestualizzare in una strategia globale.

                Menez ha tirato giu’ uno schema di rara utilita’, ma un conto e’ leggerlo e un conto ripescare nel proprio vissuto di esperienze per trovarvi concordanza.


                A mio parere ci sono tappe necessarie, di tipo attitudinale a prescindere dai risultati.

                Personalmente mi sentivo piu’ avanzato “nella testa” quando lo ero meno nel fisico rispetto ad oggi.


                Ci va una grandissima predisposizione al rimettersi in gioco per non limitarsi, e se ci si limita...i risultati saranno frutto solo del caso..invece che frutto della coesistenza di caso e scelte.



                Originariamente Scritto da Giampo93
                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  Una cosa importante da ricordare: le tecniche sono un mezzo per “crescere”, al contempo man mano che “si cresce” si diventa piu’ complianti alle tecniche.
                  Un muscolo ipertrofico permette di “sentire” meglio non solo sempre piu’ esercizi, ma anche di sfruttare il potenziale di una tecnica in maniera sempre piu’ piena.

                  Se in fase di costruzione un esercizio puo’ oggettivamente essere “migliore o peggiore”, quando si e’ “abbastanza cresciuti” diventa piu’ una questione di preferenza.

                  Ne deriva che nel corso della carriera e’ opportuno anzi direi tassativo provare il maggior numero di esercizi e tecniche possibili, e per ogni fase, ci saranno implicazioni differenti.

                  Dalla necessita’ di dare stimoli per crescere, a quella di dare stimoli per levarsi da uno stallo, che sia fisico o emotivo.

                  Ricordo quando snobbavo la panca, ero semplicemente troppo secco per la mia struttura per poterne esaltare i benefici.



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                    Domanda, più per curiosità che per vero interesse (dato che anche volendo non potrei applicare la cosa):

                    allenandosi in mono, se per assurdo uno allenasse una seconda volta nello stesso giorno a distanza di ore lo stesso muscolo, cosa accadrebbe?

                    Ad esempio:
                    La mattina di un giorno X alleno petto e tricipiti, e per il petto faccio tutto per sfinire il muscolo (quindi le stesse serie che uno farebbe in una classica mono). A distanza di ore, magari prima di cena, faccio altri esercizi sempre per il petto, sempre a cedimento.

                    Ovviamente il pomeriggio non avrò gli stessi carichi della mattina, ma comunque non sarebbe tassante come aggiungere altri esercizi nella routine mattutina dato che ho dato già il massimo e sono sfinito.

                    Quale sarebbe il problema di una cosa del genere? Mi verrebbe da dire più a livello di SNC che muscolare, ma parlo da ignorante.

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                      Sarebbe come tirare un calcio a qualcuno che sta cercando di rialzarsi

                      Tutto si puo’ fare, una tantum a maggior ragione.

                      In generale, tutto quello che potremmo sperimentare di “strano” su base occasionale non ha ripercussione alcuna sull’orizzonte temporale che conta per la crescita



                      Originariamente Scritto da Giampo93
                      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                        Al limite quel giorno rischi infortuni (forse) ma soprattutto (ma dipende..)di non dormire bene
                        Last edited by Sly83; 08-01-2020, 12:35:39.



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                          Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                          Al limite quel giorno rischi infortuni (forse) ma soprattutto di non dormire bene
                          Ok, ma togliendo il discorso infortuni (sempre che davvero aumenti il rischio) e il dormire male, ai fini dell'ipertrofia sarebbe ottimo, o sbaglio? Perché, almeno a sensazione, dopo un'ora di allenamento non riuscirei a fare altro (o lo farei male), ma a distanza di ore mi sento nuovamente fresco e pronto. Magari dico così perché non mi sono mai allenato due volte in un giorno e non so cosa voglia dire.

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                            Diciamo che il recupero sistemico e’ prioritario, e influenzato da tanti fattori.

                            Se dormo male (facciamo l’esempio per comodita’), non recupero, l’ipertrofia e’ figlia di processi complessi in cui lo stimolo (allenante) funge da mero innesco.



                            Originariamente Scritto da Giampo93
                            Finché c'è emivita c'è Speran*a

                            Commenta


                              Ma dormo male perché? Per i DOMS? Per un fatto nervoso?

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                                L’esempio del dormire e’ solo un caso possibile, ad esempio io se mi alleno troppo tardi e intensamente faccio fatica a riposare (il SNC e’ in “tilt”).

                                Ma come detto e’ un elemento di una casistica, non la regola.

                                Se una volta ogni tanto vien fuori un doppio allenamento pesante, avro’ risposte acute.

                                Ma sui tempi del processo di crescita la cosa e’ irrilevante in meglio ma anche in peggio.

                                Semplicemente perche’, in ogni caso..non potrei strutturare un percorso di lungo periodo sostenibile facendo sempre così.

                                Ps: la mia prima gara la preparai allenandomi in doppia split giornaliera.
                                Per carita’, arrivai spellato vivo...ma la ricarica la completai TRE GIORNI DOPO la gara.

                                Mai piu’


                                ad avere tanto tempo libero...mi allenerei un giorno in piu’ (dai miei 3), ma se non sporadicamene, eviterei i due wo.

                                Questa estate al mare per dirti lo facevo, ma in vacanza..servito e riverito..almsole e col ristorante all inclusive..grazie al piffero



                                Originariamente Scritto da Giampo93
                                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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