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Velocità Esecuzione esercizi?

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    #16
    Citando un utente, da nuovo quindi non me ne abbiate, visto l’eterogeneita dei soggetti e la diversa reazione...queste potrebbero essere solo speculazioni. Meglio il buon... lo faccio e vedo cosa succede... e capire cosa e/o quale effetto ha su di noi una tecnica o l’altra. No?

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      #17
      Molto spesso una volta trovato il modello di allenamento che fa per noi, questo rimane stabile e molto difficilmente cambia nel tempo, a noi non resta che continuare ad applicarlo per mesi e anni..
      Molte delle variabili di allenamento stancamente si alternano, ma quasi mai si opera un cambiamento sul ritmo esecutivo. Una delle ragioni è l'operazione "indiretta" che il ritmo esercita sull'entità dei carichi.
      Così per un bber che ha pianificato le alzate sulle intensità esecutive, difficilmente a favore di un rallentamento del ritmo vorrà diminuire il carico di sollevamento. La struttura di un allenamento carico-centrico non prevede diminuzioni, ma solamente aumenti di carico.
      Ma l'utilizzo del ritmo esecutivo variato può essere, quando pianificato, un'arma a nostro favore sul duplice fronte: l'ipertrofia e la forza.
      Un allenatore disse che "allenare è una esplorazione guidata di un terreno sconosciuto che cambia continuamente", ebbe se ci alleniamo cerchiamo di "cambiare continuamente passo sul terreno su cui si muoviamo" utilizzando tutte le armi a nostra disposizione, tra queste anche il ritmo esecutivo.
      Last edited by menez; 29-09-2019, 19:52:00.
      GUTTA CAVAT LAPIDEM
      http://albertomenegazzi.blogspot.it/
      MANX SDS

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        #18
        Ottimo Menez, come sempre. Hai pienamente ragione sul fatto che si tende a non modificare il tempo di esecuzione; ho provato a farlo con le alzate laterali abbassando notevolmente il carico e quasi mi esplodevano i deltoidi.

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          #19
          Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
          Molto spesso una volta trovato il modello di allenamento che fa per noi, questo rimane stabile e molto difficilmente cambia nel tempo, a noi non resta che continuare ad applicarlo per mesi e anni..
          Molte delle variabili di allenamento stancamente si alternano, ma quasi mai si opera un cambiamento sul ritmo esecutivo. Una delle ragioni è l'operazione "indiretta" che il ritmo esercita sull'entità dei carichi.
          Così per un bber che ha pianificato le alzate sulle intensità esecutive, difficilmente a favore di un rallentamento del ritmo vorrà diminuire il carico di sollevamento. La struttura di un allenamento carico-centrico non prevede diminuzioni, ma solamente aumenti di carico.
          Ma l'utilizzo del ritmo esecutivo variato può essere, quando pianificato, un'arma a nostro favore sul duplice fronte: l'ipertrofia e la forza.
          Un allenatore disse che "allenare è una esplorazione guidata di un terreno sconosciuto che cambia continuamente", ebbe se ci alleniamo cerchiamo di "cambiare continuamente passo sul terreno su cui si muoviamo" utilizzando tutte le armi a nostra disposizione, tra queste anche il ritmo esecutivo.
          Una cosa che ho sempre pensato di chiederti. Ma secondo te, esiste reale differenza tra il raggiungimento del lavoro in acidosi tra i seguenti casi (a livello di stimolo ipertrofico) a parità di carico:
          - fare più numero possibile di ripetizioni in maniera veloce dando poca enfasi al l'eccentrica
          - fare minor numero di ripetizioni ma rallentare lo Speed of movement e aumentare il tut
          - eseguire un super set o giant set aumentando così il tut
          - eseguire un drop set, anche se qui mano a mano il carico si abbassa, ma a livello di carico interno resta cmq elevato

          Io ho sempre pensato che fare 20 reps 1.0.1.0 o fare 10 reps 2.0.2.0 con un tut pari a 40" per serie in entrambi i casi rappresenti delle differenze minime. Una volta raggiunto il limite con quella % di carico l'attivazione a livello di fibre dovrebbe essere la stessa. Tu come la pensi in merito...
          Personal Trainer
          e-mail: chinup485@gmail.com

          "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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            #20
            Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
            Una cosa che ho sempre pensato di chiederti. Ma secondo te, esiste reale differenza tra il raggiungimento del lavoro in acidosi tra i seguenti casi (a livello di stimolo ipertrofico) a parità di carico:
            - fare più numero possibile di ripetizioni in maniera veloce dando poca enfasi al l'eccentrica
            - fare minor numero di ripetizioni ma rallentare lo Speed of movement e aumentare il tut
            - eseguire un super set o giant set aumentando così il tut
            - eseguire un drop set, anche se qui mano a mano il carico si abbassa, ma a livello di carico interno resta cmq elevato

            Io ho sempre pensato che fare 20 reps 1.0.1.0 o fare 10 reps 2.0.2.0 con un tut pari a 40" per serie in entrambi i casi rappresenti delle differenze minime. Una volta raggiunto il limite con quella % di carico l'attivazione a livello di fibre dovrebbe essere la stessa. Tu come la pensi in merito...

            E' molti interessante, personalmente dei casi da te citati, non credo vi siano grandi differenze in termini di "acidosi", ma per esserne certi occorrerebbe uno studio in grado di convalidare quanto di cui si parla, probabilmente avremmo delle risposte da cui potremmo fare deduzioni.
            Certo le differenze interindividuali giocano un ruolo importante.
            Mi viene da pensare a tal proposito ad un soggetto con uno spettro di fibre orientato più sulle miste resistenti rispetto ad uno con un'alta valenza di fibre esplosive, probabilmente la serie in drop "estese" o la giant set potrebbe essere meno indicata per l'atleta con fibre esplosive, in quanto troppo dispendiose, poco efficaci.
            Ricordiamoci che è l'esatta entità dello sforzo a determinare la risposta adeguata, uno sforzo eccessivo o uno sforzo poco incisivo non avrà risposte ipertrofiche corrette.
            Alla luce di questo direi che chi prepara dovrà testare l'atleta, solo così disporrà di un quadro completo del suo profilo, e quindi lo indirizzerà verso lavori più personalizzati.
            GUTTA CAVAT LAPIDEM
            http://albertomenegazzi.blogspot.it/
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