La sottile linea rossa multi vs mono

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  • Manx
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    Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
    Impostato così il "minimizzo" è a mio parere un eufemismo.

    Ancor di più secondo me se prendi come riferimento la diminuzione di massa grassa, dove la preferibilità di mono o multi secondo me non ha senso. Nell'ambito del dimagrimento la vera differenza la fa l'apporto calorico rispetto al dispendio calorico e la differenza tra mono e multi, al riguardo, rischia di essere talmente infima che la scelta di un esercizio anziché un altro può già spostare la bilancia verso uno di essi, ma senza che poi, materialmente, se ne veda un'effettiva differenza nei risultati.

    Secondo me più si cerca di semplificare più si rischia di perdere di vista il quadro d'insieme.
    Quoto tutto, riga per riga...e molti di voi sapranno da anni e anni come la penso
    Per questo non intervengo piu' di tanto circa questa "eterna" diatriba...secondo me del tutto controproducente.

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  • -El Diablo-
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    Originariamente Scritto da lucapicchio Visualizza Messaggio
    Forse minimizzo la totalità dell'argomento
    Impostato così il "minimizzo" è a mio parere un eufemismo.

    Ancor di più secondo me se prendi come riferimento la diminuzione di massa grassa, dove la preferibilità di mono o multi secondo me non ha senso. Nell'ambito del dimagrimento la vera differenza la fa l'apporto calorico rispetto al dispendio calorico e la differenza tra mono e multi, al riguardo, rischia di essere talmente infima che la scelta di un esercizio anziché un altro può già spostare la bilancia verso uno di essi, ma senza che poi, materialmente, se ne veda un'effettiva differenza nei risultati.

    Secondo me più si cerca di semplificare più si rischia di perdere di vista il quadro d'insieme.

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  • lucapicchio
    replied
    Intanto vi ringrazio per tutte le vostre risposte sempre esaurienti.
    Purtroppo si è verificato quello che si verifica ogni volta si affronta l'argomento, ovvero si finisce per creare due schieramenti contrapposti tra mono e multi.
    Avevo premesso che questo per me a poca importanza perché ognuno la pensa a modo suo supportato da esperienze e a volte anche da studi reali.
    a questo punto vi rilancio una provocazione che semplifica la mia idea...
    per i motivi elencati nel primo post e letti i vostri commenti la mia personale conclusione è che la monofrequenza è più utile in quei casi in cui si ricerchi una totale diminuzione della massa grassa con conseguente diminuzione del peso corporeo totale. Mentre la multifrequenza quando si ricerca un aumento della massa magra fregandosene dell aumento del peso corporeo totale che comprende anche la massa grassa.
    Ovviamente il tutto è basato sulla corretta alimentazione.
    Forse minimizzo la totalità dell'argomento ma dico questo perché per esperienza personale vedo che chi si allena in mono diventa più definito ma scende di peso, mentre chi utilizza la multi magari è meno definito ma aumenta la sua massa
    Last edited by lucapicchio; 19-12-2014, 17:56:42.

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  • circoloco
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    Parto subito dicendo che chi dice: "il segreto è ciclizzare,bisogna variare ecc", ha sicuramente ragione, questo è il segreto di gran parte delle cose, la verità sta nel mezzo e su questo non si discute.

    In ogni caso,una persona col passare del tempo e provando le cose, un idea un pò più precisa se la fà...questa è la mia:

    La teoria della monofrequenza, riassumendo molto, si basa sul fatto che un muscolo per crescere debba essere portato allo stremo e fatto riposare sufficentemente affinche avvenga la supercompensazione.
    Questo a parer mio si traduce in 3 grandi errori:

    1 Allenare un muscolo una volta a settimana (tralasciamo i richiamini, il muscolo si impegna bene 1 volta nei sette giorni, il resto se cè, fà da contorno)
    2 Far dormire il muscolo per tempo ecessivo
    3 Distruggere completamente il muscolo in un unica seduta

    I primi due errori sono dati da una grandissima semplificazione della favola del sovrallenamento e della supercompensazione; dove, il primo non esiste in uno sport come il bb(negli sport agonistici ci si allena ore e ore tutti i giorni) e l'ultima, è un fattore che non è controllabile (entro quanto avviene?un giorno? due?..bo) ma che a parer mio è allenabile, più ci si allena prima si verifica.

    Il terzo errore è dato dal non tenere in considerazoine che l'ipetrofia muscolare, essendo l'ultima priorità data dal corpo umano, avviene in una condizione fisica di estremo benessere; e una situazione post allenamento in monofrequenza con distruzione totale di certo non lo è.
    per questo credo sia assolutamente controindicata nell 90%nei frequentatori di palestre che non siano alieni con capacità di recupero post wo esagerate...

    Infine è il volume totale a fine settimana la cosa più importante, che lo raggiungi in 2-3 sedute o in una sola....cosa cambia??
    Be..cambia che con una multi il volume può essere aumentato ancora di più rispetto ad una monofrequenza.

    Poi, ammetto che la programmazione di una monofrequenza è sicuramente più facile rispetto ad una multifrequenza e questo credo sia il motivo della sua grande fama...
    però, una programmazione che non abbia origini dal bb professionistico, che tiene in considerazione l'importanza di aumentare i carichi, di l'imparare le alzate in maniera decente e renda un palestrato medio più vicino ad un atleta(con la possibilità di allenarsi anche 6-7 volte a settimana) sia la soluzione vincente.

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  • jonny94
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    secondo me come già detto da alcuni è molto buono anche il metodo della "monofrequenza multifrequnte" cioè facendo una split classica della mono e ripetendola più volte, oppure fare una mono con vari richiami.

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  • ston
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    Originariamente Scritto da asen Visualizza Messaggio
    Credo che allenarsi in monofrequenza sia come tirare testate contro un muro, dopo un pò si capisce che il muro e più duro della capocchia e si passa alla multi.. gli stupidi invece continuano a tirare testate al muro
    ...esistono anche le mezze misure
    ....mi spiego, non trovo corretto sentenziare con affermazioni NETTE a favore di un approccio o l'altro.
    Dovremmo capire a chi ci si sta rivolgendo e di che mono/multi stiamo parlando.....ovvero:
    posso anche proporre "un'idea".....ciclo "vitale d'allenamento" del soggetto X:
    -partire con una multi a volume medio basso
    -proseguire in mono con costante incremento del volume e intensità
    -una volta raggiunto " il limite gestibile/sopportabile" dei volumi/intensità.....aumentare la frequenza di allenamento

    .....detto questo, nel mio esempio, è possibile riconoscere un metodo migliore? no....la multi potrà essere stata nominata più volte, ma non per questo si potrebbe sentenziare proclamandola metodo migliore.
    Tutto deve essere cucito attorno al soggetto in questione.....imo
    Originariamente Scritto da lucapicchio Visualizza Messaggio
    Ok però così torniamo sulla discussione di quale dei due allenamenti sia migliore... sappiamo che dipende da troppi aspetti.
    A prescindere dall'allenamento utilizzato a me interessava sapere da voi cosa ne pensate di come un soggetto viene visto (a prescindere dall'allenamento) quando si parla di massa muscolare.
    Perdere 10kg ed essere definiti ad alti livelli non vuol dire aver messo massa per come la vedo io... non è questa visione distorta che poi fa ripartire la diatriba fra mono e multi?
    mi pare limitante il discorso di ridurre il tutto a come si venga visti.....credo che l'importante sia raggiungere uno stato di forma desiderato e che la ns struttura possa "sostenere".
    Come pure limitante sia il discorso di reputare "l'allenamento" migliore...quando la PROPRIA risposta fisica dovrà essere assecondata e gestita in maniera del tutto individuale

    ......imo

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  • neverbackdown
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    Secondo me il top e' un ibrido:allenare lo stesso muscolo ogni 4 giorni...O se preferite una mono con richiami(anche se in realta' io intendo due sedute equivalenti).Chi cresce in mono "classica" magari sarebbe anche cresciuto di piu' cosi'.Mentre chi non cresce in mono,spesso riscontra miglioramenti allenando lo stesso distretto piu' frequentemente

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  • menez
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    Occorre e c'è la necessità di allenare a fondo la contrazione muscolare, mono o multi che sia. Inutile tirare in ballo concetti privi dell'autentica forza dominante l'ipertrofia e la forza: la capacità di lavorare duro, molto duro. La tempesta ormonale avviene quando il sistema è MESSO IN CRISI realmente, cioè attivamente e non teoricamente.
    L'ago della bilancia:
    1) progressività nei miglioramenti
    2) aumento dei PB
    3) aumento delle reps a parità di peso nei movimenti lattacidi
    4) miglioramento evidente della composizione corporea
    Nei tanti anni di palestra ho notato in genere che chi lavora meno ottiene meno.
    Non solo, ma non c'è poi molto tempo e perderlo in continuazione per stabilire se sia meglio mono o multi, o rimbalzare dall'una all'altra con la speranza che l'una colmi le lacune dell'altra, allora non abbiamo del tutto compreso il sistema allenamento.
    Last edited by menez; 18-12-2014, 20:44:46.

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  • menez
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    E' bene ricordare, mono o multi che sia, che una seduta lattacida o estremamente lattacida (seduta in peak contraction o con squeeze o con tecniche al cedimento) il contributo dei meccanismi anaerobici a sostegno delle serie aumenta a dismisura, è evidente che la durata della seduta scende.
    Nell'inserimento in mono di queste tecniche in cui si predilige l'alternanza di una multiarticolare di forza e un monoarticolare con tecnica al cedimento con recuperi modulabili, il monoarticolare in atleti esperti ha una duplice funzione direi quasi contradditoria: ossigenazione limitata ma in grado di stimolare la contrazione fino al cedimento, attivazione e "addestramento" degli enzimi preposti al tamponamento del lattato. Da qui la proverbiale "resistenza lattacida" dei culturisti su esercizi mono fino al cedimento.
    Ma se non ci si allena così, non credo si possano ottenere i benefici di evidenza muscolare.

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  • menez
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    Originariamente Scritto da lucapicchio Visualizza Messaggio
    Parlo sempre a parità di allenamento. Pur se basso a mio avviso rispetto alla mono in multi è più alto
    secondo un mio parere è precoce parlare di Epoc, in quanto mancano studi consolidati sull'Epoc ottenuto con il sollevamento di carichi.
    In ogni caso, la condizione fondamentale per un elevato consumo di ossigeno globale in eccesso rispetto al basale nella fase di recupero (EPOC), è data dall'intensità dell'esercizio e dell'intero allenamento.
    Il tipo di esercizio, la modalità del sollevamento, il tipo di recupero, e altre varibili annesse, perchè si realizzi un elevato valore di epoc, dovranno essere Prossimi all'impegno massimale, in quanto si tratta di realizzare un Debito di Ossigeno Elevato, e vista la tendenza di allenamento dei molti che si allenano in multi o in mono (assoluta mancanza di motivazione, recuperi esagerati, carichi errati, grandi dialoghi con l'amico/a durante l'allenamento ecc ecc) mi domando se c'è la necessità di tirare in ballo epoc quando, ripeto, non è l'esercizio in mono o in multi a determinare epoc alto o basso, ma la modalità esecutiva estremamente elevata.
    Non a caso vi sono due componenti di epoc una rapida e una lenta, ed è quando si verificano entrambe che occorrerà maggior tempo per far rientrare il metabolismo a livello basale.

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  • Nemesis84
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    quello lo davo come condizione imprescindibile

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  • Alessandro33
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    Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
    Ancora una volta si ribadiscono una serie di concetti cardine: conoscere, provare, cambiare
    e aggiungo: mangiare (bene)!

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  • Nemesis84
    replied
    Ancora una volta si ribadiscono una serie di concetti cardine: conoscere, provare, cambiare

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  • Alessandro33
    replied
    Originariamente Scritto da Marco the master Visualizza Messaggio
    Spessissimo è cosi,e questo avviene perché semplicemente stiamo intralciando l'omeostasi che si viene a creare per via dell'adattamento ad uno stimolo,qualsiasi esso sia....
    Un altro ottimo principio da non sottovalutare!

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  • -El Diablo-
    replied
    Lo "schemino" nel primo post onestamente non mi piace. Non perché dica cosa certamente sbagliate, ma in realtà non dice cose neanche certamente giuste.

    Più che altro bisogna capire su quale tipologia di individuo e per quale motivo decidiamo di applicare una metodologia anziché un'altra, ma, soprattutto, COME decidiamo di applicare questa metodologia.
    Il COME è forse maggiormente importante rispetto al quale, per fare un esempio sulla multifrequenza, come in molti hanno scritto, un neofita aumenta i carichi molto velocemente quindi fargli fare, ad esempio, un allenamento simil MAV con un carico di partenza iniziale e con progressione del peso per ogni serie a rip fisse fino a cedimento tecnico (tecnico, non muscolare) può essere sicuramente molto utile, non sarà però ugualmente utile fargli fare uno dei millemila cicli di forza in multi che alla fine prevedono un aumento del massimale di un "misero" 5-10%. Discorso invece totalmente opposto per un avanzato eppure stiamo sempre parlando di multifrequenza.

    Ora, questo è esempio di multi a confronto tra applicata ad un neofita e ad un avanzato è fin troppo ovvio e quasi di banale soluzione (ma non proprio per tutte le palestre italiane...), ma se allarghiamo il discorso a mono e multi, a neofita, avanzato, intermedio, obiettivo dimagrimento, obiettivo massa, obiettivo ibrido e senza sapere che tipo di programmi di allenamento e come si è allenato fino ad oggi il soggetto in pratica stiamo parlando del nulla.

    Se non sappiamo da dove partiamo e dove vogliamo arrivare qualsiasi strada può essere sia giusta che sbagliata.

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