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All'epoca lo acquistai il libro, diciamo che sembra piu' un lavaggio del cervello, avrebbe potuto esprimere gli stessi concetti con il 10% delle pagine.
Bye
questo nn è vero
in un libro occorre argomentare bene le proprie tesi
inoltre il testo è ricchissimo di schede
il BIIO lo puoi usare per qualche settimana, come scarico , dopo un ciclo con elevato volume, non certo come filosofia di vita.
sarà che sono anni che ho letto (in parte, tutto non ce l'ho fatta) il libro o sarà che proprio non me ne frega un granché di quel "metodo", ma non ricordo se Tozzi fissi dei valori univoci per tutti, sia per volume che per frequenza e questo già di per sé è un grosso errore.
Poi, parlando sempre di volume, mi chiedo (sempre che ricordi bene) come si possa crescere in prospettiva con posì poche serie, quando dovrebbe essere ormai assodato che uno dei principi cardine dell'allenamento è volume elevati (personalizzati) insieme a intensità elevate. Ovviamente ciclizzando.
Stesso discorso per la frequenza: un allenamento per muscolo ogni 10 giorni???
Per dirla breve, quello che conta veramente è allenarsi il più frequentemente e duramente possibile (che non significa per forza cedimento, tecniche HIT, ecc. ecc. ma alta intensità e volume), compatibilmente con le proprie capacità di recupero e mi sembra che il BIIO vada in tutt'altra direzione.
il BIIO lo puoi usare per qualche settimana, come scarico , dopo un ciclo con elevato volume, non certo come filosofia di vita.
sarà che sono anni che ho letto (in parte, tutto non ce l'ho fatta) il libro o sarà che proprio non me ne frega un granché di quel "metodo", ma non ricordo se Tozzi fissi dei valori univoci per tutti, sia per volume che per frequenza e questo già di per sé è un grosso errore.
Poi, parlando sempre di volume, mi chiedo (sempre che ricordi bene) come si possa crescere in prospettiva con posì poche serie, quando dovrebbe essere ormai assodato che uno dei principi cardine dell'allenamento è volume elevati (personalizzati) insieme a intensità elevate. Ovviamente ciclizzando.
Stesso discorso per la frequenza: un allenamento per muscolo ogni 10 giorni???
Per dirla breve, quello che conta veramente è allenarsi il più frequentemente e duramente possibile (che non significa per forza cedimento, tecniche HIT, ecc. ecc. ma alta intensità e volume), compatibilmente con le proprie capacità di recupero e mi sembra che il BIIO vada in tutt'altra direzione.
come dice haycock bisogna allenarsi per potere utilizzare la frequenza massima possibile per crescere non la minima........
Haycock basa tutto su una serie di esperimenti fatti da varie università americane e non :
es. le 48 ore di intervallo tra 2 allenamenti dello stesso muscolo si basano sul fatto che le molecole che presiedono all ' anabolismo nella cellula tornano alla concentrazione iniziale dopo circa 36 ore
altro es. : la progressione obbligatoria dei pesi si basa sul fatto che le proteine IGF vengono rilasciate in proporzione ai segnali che manda l' apparato tensivo del Golgi il quale è sollecitato da tensioni via via maggiori
altro es. : che il sovrallenamento riguardi la parte "elettrica" e non quella "carnea" è provato da una ricerca di una università giapponese che ha mostrato come il calo di prestazioni non si verifica se il muscolo è comandato dall ' estreno tramite un elettrostimolatore
Che vuol dire tutto ciò ? Che l' HST sia il metodo giusto ?
La mia risposta è : no
Per me vale la tradizione di decenni e decenni di BB
"Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina ) sigpic
ma come al solito, l'uso di due (anche validi) studi nn pò portare ad una teoria universale
l'HST nei suoi principi è valido
è valido per una serie di motivi
questo perché tutti hanno sperimentato guadagni di massa (e forza) passando ad esmepio da split a full (l'HST salvo variazioni prevede soprattutto full)
è valido perché prevede lo scarico (seppure qui ci si può discutere)
ma vale anche il viceversa!
la gente che passa da lavori con buffer e multifrequenza (quindi volumi ridotti per seduta) a lavori con buffer zero e frequenze dilatate (allenamenti di punta ogni 5-7 gg) sperimenta guadagni
così
gente che è abiturata a lavorare a intensità medio-alte (di carico) passando ad intensità elevate mette massa (seppure con livelli differenti)
chi fa sprint sperimenta guadagni su femorali, glutei e polpacci (oltre che di dimagrimento)
ma come al solito, l'uso di due (anche validi) studi nn pò portare ad una teoria universale
l'HST nei suoi principi è valido
è valido per una serie di motivi
questo perché tutti hanno sperimentato guadagni di massa (e forza) passando ad esmepio da split a full (l'HST salvo variazioni prevede soprattutto full)
è valido perché prevede lo scarico (seppure qui ci si può discutere)
ma vale anche il viceversa!
la gente che passa da lavori con buffer e multifrequenza (quindi volumi ridotti per seduta) a lavori con buffer zero e frequenze dilatate (allenamenti di punta ogni 5-7 gg) sperimenta guadagni
così
gente che è abiturata a lavorare a intensità medio-alte (di carico) passando ad intensità elevate mette massa (seppure con livelli differenti)
oppure gente abitutata ad usare grossi carichi, passando al GVT mette massa
Ramo esercizi
chi fa sprint sperimenta guadagni su femorali, glutei e polpacci (oltre che di dimagrimento)
chi fa OLs ha altre cose
ma è chiaro che gli effetti della variazione di mezzi ed esercizi si riducono con il tempo (gli sprint sono buoni se fatti periodicamente e come tutte le cose perdono di efficacia)
Esiste una teoria definitiva sull'argomento?
chiaramente no
BII/HIT/HD, negli anni ‘80 e ‘90, hanno salvato molti atleti dall’entusiasmo beota post-Schwarzenegger e dal doping. Il problema è chi, fermi restando i suoi (grandissimi!) meriti iniziali di lotta ai farmaci e di ricerca, ha poi cavalcato la moda e, diciamolo, fatto fortuna sull’ingenuità della gente. Per anni vengono presentati e ripetuti alla nausea dei dati, facendoli passare per “prove” scientifiche. Migliaia di persone, alla fine, finiscono per crederci. Eppure, confondere deduzioni con “prove” scientifiche, significa non avere la minima idea di cosa sia la scienza.
Come si può attaccare sistematicamente chiunque non la pensi in un certo modo, cercare di imporre LA PROPRIA verità come L’UNICA vera? In questo modo non si migliora, non si cresce. Come si può dare una programmazione annuale rigidissima e scarsamente personalizzabile dopo aver attaccato per anni le “schede uguali per tutti”? Come si può imporre un modulo fisso 2:1 senza lasciare almeno 2-3 settimane con un certo buffer? Come si può far passare per metodo rivoluzionario un insieme di altre metodiche già scritte da altri? Come si può consigliare periodi di scarico di 5-45 giorni (ma 5...o 45? o 12? o 7? o 33? Da cosa lo capisce il ragazzino operaio? Da screening ormonali e agobiopsie?)? Come si può consigliare il rest pause ma NON quantificare le pause? Come misuriamo il progresso se il TUT va a farsi benedire? Come si può sprecare 6 pagine di una rivista per spingere i ragazzini a sperperare i loro soldi nell’acquisto dell’ultimo integratore (ovviamente venduto in catalogo), promettendo incrementi del 10-15% e altre amenità?
Alle critiche Tozzi risponde soltanto sulla “sua” rivista, dove può sbizzarrirsi in monologhi di frasi fatte. Questo è tipico di chi teme il confronto e non ha solide basi a sostegno delle proprie tesi.
L’intero credo dell’alta intensità, alla fine, verte intorno a 2 equivoci principali. Il primo è quello di identificare nel volume e nella frequenza le cause più frequenti di sovrallenamento, soprassedendo al fatto che ci si può sovrallenare benissimo anche con l'intensità. Il secondo è quello di considerare questa come l’unica variabile davvero importante ai fini della crescita muscolare, mentre in realtà tutte le variabili (intensità, volume, frequenza, densità, carico, ordine degli esercizi e scelta degli stessi, velocità...) possono essere manipolate in vari modi e in diversi cicli ai fini del progresso.
Poi sta mania di spingersi sempre a cedimento: troppe catecolamine, troppa ansia, troppo stress sul SNC, rischio di infortuni e necrosi dei tessuti....
Si entra in un circolo vizioso di recuperi sempre più difficili e di allenamenti sempre più rarefatti, che non porta da nessuna parte.
Si giustificano i molti giorni di recupero manipolando a proprio piacimento la teoria della supercompensazione, mentre in realtà sappiamo benissimo che alcuni di questi grafici evidenziano guadagni cumulativi con allenamenti quotidiani. E poi cosa le supercompensazioni sono tante ed ognuno può portare 2 grafici a sostegno delle proprie tesi: sai che impresa! Ma tutti gli "studi" e i grafici che presenta Tozzi cosa diavolo dovrebbero dimostrare?
Che poi, come già detto da mooooooltissimi, le routine in ambito BII si diradano soprattutto a causa dei tempi di recupero del SNC. In questo modo si perdono molti allenamenti produttivi, perchè i muscoli è da mo' che hanno recuperato! Ma avete mai visto un calciatore, un ciclista, un pugile allenarsi 1 giorno su 4? Poi ci stupiamo che i body builder non vengono rispettati.
Come mai molti di quelli che seguono metodi con volumi e frequenze maggiori ottengono più risultati e NESSUN campione si allena BII? Come spiegano tutto questo i “biiomani”? I campioni sono tutti dotati e dopati. Ma come? Il BIIO non era “il meglio per tutti, portati e non, bombati e non”??? E quando chi segue il BII non cresce? Colpa della genetica di questi poveri “hardgainer”! Mai dell’allenamento. Chi segue altri metodi non cresce? Colpa del sovrallenamento, ovvio!
Chiedo scusa ai "vecchi" del forum. Lo so che per voi sono cose trite e ritrite, ma non ho resistito: era TROPPO tempo che volevo sfogarmi e dire la mia sulla questione. Mi capita ancora spessissimo (come in questo tread) di trovare gente che ancora crede nel "guru dei clisteri" (bellissimo il numero di ON dove parla per pagine intere di lavaggio intestinale!!! Un numero da collezione!!! ). Non se ne può più!
Haycock basa tutto su una serie di esperimenti fatti da varie università americane e non :
es. le 48 ore di intervallo tra 2 allenamenti dello stesso muscolo si basano sul fatto che le molecole che presiedono all ' anabolismo nella cellula tornano alla concentrazione iniziale dopo circa 36 ore
altro es. : la progressione obbligatoria dei pesi si basa sul fatto che le proteine IGF vengono rilasciate in proporzione ai segnali che manda l' apparato tensivo del Golgi il quale è sollecitato da tensioni via via maggiori
altro es. : che il sovrallenamento riguardi la parte "elettrica" e non quella "carnea" è provato da una ricerca di una università giapponese che ha mostrato come il calo di prestazioni non si verifica se il muscolo è comandato dall ' estreno tramite un elettrostimolatore
Che vuol dire tutto ciò ? Che l' HST sia il metodo giusto ?
La mia risposta è : no
Per me vale la tradizione di decenni e decenni di BB
Quando scrivi queste cose penso di amarti
Eagle
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
il Biio di Tozzi è secondo me troppo rigido il libro mi piace ma il suo allenamento nn molto, sembra che non lasci spazio all'individualità, io devo molto ad un approccio abbrevviato ha dato una svolta alla mia vita in palestra certo Oltre Brawn di Mc robert è secondo me un libro superiore che spiega una filosofia di allenamento (BII) e non come allenarsi, non so se mi sono spiegato ma con il BII c'è molto più spazio alla individualità è secondo me infatti un metodo di allenamento per esperti che conoscono il proprio corpo in termini di recupero ed intensità
in generale comunque una alternanza tra intensità e volume e la scelta migliore
BII/HIT/HD, negli anni ‘80 e ‘90, hanno salvato molti atleti dall’entusiasmo beota post-Schwarzenegger e dal doping. Il problema è chi, fermi restando i suoi (grandissimi!) meriti iniziali di lotta ai farmaci e di ricerca, ha poi cavalcato la moda e, diciamolo, fatto fortuna sull’ingenuità della gente. Per anni vengono presentati e ripetuti alla nausea dei dati, facendoli passare per “prove” scientifiche. Migliaia di persone, alla fine, finiscono per crederci. Eppure, confondere deduzioni con “prove” scientifiche, significa non avere la minima idea di cosa sia la scienza.
Come si può attaccare sistematicamente chiunque non la pensi in un certo modo, cercare di imporre LA PROPRIA verità come L’UNICA vera? In questo modo non si migliora, non si cresce. Come si può dare una programmazione annuale rigidissima e scarsamente personalizzabile dopo aver attaccato per anni le “schede uguali per tutti”? Come si può imporre un modulo fisso 2:1 senza lasciare almeno 2-3 settimane con un certo buffer? Come si può far passare per metodo rivoluzionario un insieme di altre metodiche già scritte da altri? Come si può consigliare periodi di scarico di 5-45 giorni (ma 5...o 45? o 12? o 7? o 33? Da cosa lo capisce il ragazzino operaio? Da screening ormonali e agobiopsie?)? Come si può consigliare il rest pause ma NON quantificare le pause? Come misuriamo il progresso se il TUT va a farsi benedire? Come si può sprecare 6 pagine di una rivista per spingere i ragazzini a sperperare i loro soldi nell’acquisto dell’ultimo integratore (ovviamente venduto in catalogo), promettendo incrementi del 10-15% e altre amenità?
Alle critiche Tozzi risponde soltanto sulla “sua” rivista, dove può sbizzarrirsi in monologhi di frasi fatte. Questo è tipico di chi teme il confronto e non ha solide basi a sostegno delle proprie tesi.
L’intero credo dell’alta intensità, alla fine, verte intorno a 2 equivoci principali. Il primo è quello di identificare nel volume e nella frequenza le cause più frequenti di sovrallenamento, soprassedendo al fatto che ci si può sovrallenare benissimo anche con l'intensità. Il secondo è quello di considerare questa come l’unica variabile davvero importante ai fini della crescita muscolare, mentre in realtà tutte le variabili (intensità, volume, frequenza, densità, carico, ordine degli esercizi e scelta degli stessi, velocità...) possono essere manipolate in vari modi e in diversi cicli ai fini del progresso.
Poi sta mania di spingersi sempre a cedimento: troppe catecolamine, troppa ansia, troppo stress sul SNC, rischio di infortuni e necrosi dei tessuti....
Si entra in un circolo vizioso di recuperi sempre più difficili e di allenamenti sempre più rarefatti, che non porta da nessuna parte.
Si giustificano i molti giorni di recupero manipolando a proprio piacimento la teoria della supercompensazione, mentre in realtà sappiamo benissimo che alcuni di questi grafici evidenziano guadagni cumulativi con allenamenti quotidiani. E poi cosa le supercompensazioni sono tante ed ognuno può portare 2 grafici a sostegno delle proprie tesi: sai che impresa! Ma tutti gli "studi" e i grafici che presenta Tozzi cosa diavolo dovrebbero dimostrare?
Che poi, come già detto da mooooooltissimi, le routine in ambito BII si diradano soprattutto a causa dei tempi di recupero del SNC. In questo modo si perdono molti allenamenti produttivi, perchè i muscoli è da mo' che hanno recuperato! Ma avete mai visto un calciatore, un ciclista, un pugile allenarsi 1 giorno su 4? Poi ci stupiamo che i body builder non vengono rispettati.
Come mai molti di quelli che seguono metodi con volumi e frequenze maggiori ottengono più risultati e NESSUN campione si allena BII? Come spiegano tutto questo i “biiomani”? I campioni sono tutti dotati e dopati. Ma come? Il BIIO non era “il meglio per tutti, portati e non, bombati e non”??? E quando chi segue il BII non cresce? Colpa della genetica di questi poveri “hardgainer”! Mai dell’allenamento. Chi segue altri metodi non cresce? Colpa del sovrallenamento, ovvio!
Chiedo scusa ai "vecchi" del forum. Lo so che per voi sono cose trite e ritrite, ma non ho resistito: era TROPPO tempo che volevo sfogarmi e dire la mia sulla questione. Mi capita ancora spessissimo (come in questo tread) di trovare gente che ancora crede nel "guru dei clisteri" (bellissimo il numero di ON dove parla per pagine intere di lavaggio intestinale!!! Un numero da collezione!!! ). Non se ne può più!
i calciatori però quando giocano di frequente e mal recuperano si infortunano..
voglio cmq dire una cosa: la gente nn si dopa perché adotta sistemi HV (alto volume)
mi pare che MM (mike mentzer) fosse strafatto di anfetamine, stimolanti e porcherie varie oltre agli steroidi
dico solo e nn mi riferisco a te, che chiamare in causa il doping sia una cosa altamente stupida
i famosi hardgainer sono tali per tantissimi motivi
vuoi perché hanno problemi di acciacchi invisibili (tra piccoli piccoli problemi di squilibri, aderenze..), vuoi anche nutrizionali (può darsi che siano più sensibili a certi alimenti e che abbiano più deficienze e/o intolleranze)
e l'allenamento?
molti di questi ragazzi quando passano (come scritto) a sistemi in cui fanno 4 volte full a settimana mettono massa
come la mettiamo?
in realtà il fattore tempo è una cosa importante e spesso è trascurato
voglio cmq dire una cosa: la gente nn si dopa perché adotta sistemi HV (alto volume)
mi pare che MM (mike mentzer) fosse strafatto di anfetamine, stimolanti e porcherie varie oltre agli steroidi
dico solo e nn mi riferisco a te, che chiamare in causa il doping sia una cosa altamente stupida
Ma è ESATTAMENTE quello che intendevo dire io! Le frasi a cui ti riferisci erano volutamente ironiche.
A proposito Vabo, ti leggo da molto tempo ed apprezzo davvero i tuoi interventi: hai una grande preparazione, per ciò che ho avuto modo di vedere.
infatti nn l'avevo con te quando davo dello stupido a chi chiama in causa il doping
JAMAIS
e stupidi per stupidi ci sono anche gli allenatori italiani di sprinter (nn tutti sia charo!) quando fanno la stessa coas (chiamare in causa il doping per giustificare gli insuccessi dei propri allievi)
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