Gli errori più grandi della mia vita

[Lukinosnake]

Ovviamente lì c'è uno che ha sbagliato e fa media (e infatti se guardi i range partono da 60k, che con un po' di bonus ha assolutamente senso per una top paying della consulenza). La media per jr consultant è circa 50 (completamente in linea con il resto degli entry-level tedeschi, olandesi, belgi, svizzeri ancora di più etc).
Italia e Spagna sono a 25k (che è scandaloso, a mio avviso). Londra e Parigi non sono più convenienti come una volta, considerando il costo della vita.

Se io fossi uno in procinto di finire l'università, penserei a fare un'esperienza in nord europa piuttosto che entrare dentro una big 4 in Italia.

Comunque, chiusa la parentesi.

Ah ok, io pensavo parlassimo in generale, tutti i paesi insieme, non in Italia o Spagna. Questi non sono paesi per lavorare e star bene nella quasi totalita' dei casi. Sono posti dove si va in vacanza.

[AlexBrambi]

Ah ok, io pensavo parlassimo in generale, tutti i paesi insieme, non in Italia o Spagna. Questi non sono paesi per lavorare e star bene nella quasi totalita' dei casi. Sono posti dove si va in vacanza.

Sì era solo questo. Farsi almeno 60 ore la settimana per 5-6 anni a uno stipendio da impiegato delle poste sperando poi di uscire e trovare un buon posto, secondo me è meno conveniente di espatriare qualche anno e tornare - perché, tralasciando l'aspetto di qualità della vita e società, rimpatriare a condizioni analoghe non è così impossibile: chi paga in Italia c'è, ma sono pochi, difficili e farci carriera dall'interno è durissima e lentissima... con la consulenza tagli le tappe tanto quando andando fuori e a un costo umano secondo me assurdo. Tanto, alla fine le aziende ti giudicano principalmente da quanto prendi e se prendi come un quadro (senior) a 28 anni in Olanda, allora vai bene nel posto di quadro anche in Italia.

[Bob Terwilliger]

Ovviamente lì c'è uno che ha sbagliato e fa media (e infatti se guardi i range partono da 60k, che con un po' di bonus ha assolutamente senso per una top paying della consulenza). La media per jr consultant è circa 50 (completamente in linea con il resto degli entry-level tedeschi, olandesi, belgi, svizzeri ancora di più etc).

No, i dati non dicono questo.
Il range è 63-101 per Junior Consultant e la media è 97. Al limite si è sbagliato quello che ha scritto 63; ma non credo, cambia molto a seconda dell'esperienza - anche con lo stesso titolo.
Per Consultant range 71-142, media 105.
Per Senior Consultant range 80-143, media 122.
Al netto di 10-20k di bonus riportati.

https://www.glassdoor.com/Salary/Boston-Consulting-Group-Germany-Salaries-EI_IE3879.0,23_IL.24,31_IN96.htm

[Lukinosnake]

Sì era solo questo. Farsi almeno 60 ore la settimana per 5-6 anni a uno stipendio da impiegato delle poste sperando poi di uscire e trovare un buon posto, secondo me è meno conveniente di espatriare qualche anno e tornare - perché, tralasciando l'aspetto di qualità della vita e società, rimpatriare a condizioni analoghe non è così impossibile: chi paga in Italia c'è, ma sono pochi, difficili e farci carriera dall'interno è durissima e lentissima... con la consulenza tagli le tappe tanto quando andando fuori e a un costo umano secondo me assurdo. Tanto, alla fine le aziende ti giudicano principalmente da quanto prendi e se prendi come un quadro (senior) a 28 anni in Olanda, allora vai bene nel posto di quadro anche in Italia.

Questo non e' detto secondo me. Sono dinamiche molto particolari quelle italiane a quanto mi dicono i colleghi delle filiali italiane ed amici.
Spesso si guarda l'eta' come un fattore indicativo, mentre in altri posti si guarda esclusivamente quello che porto o potenzialmente potresti portare.

Io, ad esempio, a 26 anni ho comprato una casa (non cash, ovviamente) ma ho amici che sono rimasti in Italia che ancora gli fanno fare lavoretti pagati davvero male anche in aziende grosse.

[AlexBrambi]

Questo non e' detto secondo me. Sono dinamiche molto particolari quelle italiane a quanto mi dicono i colleghi delle filiali italiane ed amici.
Spesso si guarda l'eta' come un fattore indicativo, mentre in altri posti si guarda esclusivamente quello che porto o potenzialmente potresti portare.

Io, ad esempio, a 26 anni ho comprato una casa (non cash, ovviamente) ma ho amici che sono rimasti in Italia che ancora gli fanno fare lavoretti pagati davvero male anche in aziende grosse.

Per la mia esperienza, l'età conta nella selezione più nel rapporto coi clienti che altro (Sales, PR, Business Dev) o se hai tante risorse da gestire (magari anche più grandi anagraficamente)... poi che in Italia se entri in un dipartimento dove i quadri hanno tutti almeno 45 anni e tu sei l'unico sbarbato... beh, non stento a credere che ti facciano una guerra all'ultimo sangue.

[Lukinosnake]

Per la mia esperienza, l'età conta nella selezione più nel rapporto coi clienti che altro (Sales, PR, Business Dev) o se hai tante risorse da gestire (magari anche più grandi anagraficamente)... poi che in Italia se entri in un dipartimento dove i quadri hanno tutti almeno 45 anni e tu sei l'unico sbarbato... beh, non stento a credere che ti facciano una guerra all'ultimo sangue.

Ecco questa e' una cosa che odio e che in UK e' molto meno presente.

In italia c'e' questa cosa che se sei giovane devi stare in basso e "umile". Buffoni che si cagano sotto sapendo che le nuove generazioni sono molto piu' preparati.

[topscorer]

Concordo su tutto e, contrariamente al solito, su questo argomento non concordo per niente con Alex. Lavorare in grosse aziende (Bob ha anche citato una per cui ho lavorato) non solo mi ha fatto crescere molto velocemente sia in termini di carriera che economicamente, ma ha dato un contributo immenso al mio CV. Io sono uno di quelli che, pur avendo avuto sempre solo contratti a tempo indeterminato, non ha nessun spasmodico bisogno del "posto fisso" e ha cambiato posto di lavoro (e posizione) 7 volte in 10 anni, e 5 volte su 7 mi sono licenziato senza aver trovato un altro lavoro. Mi sono preso un mese di pausa e in 4 settimane ne ho trovato un'altro.
Questo e' un vantaggio che chi sta per anni e anni nello stesso posto, in termini di adattabilita', non ha e che invece le aziende valutano molto.



Puoi dargli torto? Alla fine io, tu e chiunque altro faremmo lo stesso. Le aziende private hanno come scopo quello di massimizzare i profitti e far crescere la propria realta'. Non gli si puo' attribuire la responsabilita' di distribuire lavori.
Spesso in Italia sento "non possono chiudere, qui e' difficile trovare lavoro". Eh si, ma questa e' una resposabilita' dello stato. Non si puo' dire che siano infami e stronzi perche' seguono gli interessi dell'azienda, anziche' degli impiegati.



Mi fanno ridere queste visioni ristrette e basate sicuramente sul sentito dire e visioni personali secondo le quali chi impara tanto, viaggia e parla piu' lingue e' uno squattrinato senza sicurezze.
Sembra la consolazione che puo' avere un impiegato delle poste frustrato che ripete a se stesso di "essere fortunato e libero", mentre e' da una vita fossilizzato ad una sedia di un posto che non sopporta.

C'e' una teoria secondo la quale nel momento in cui si viene pagati come impiegati il proprio "cervello" e modo di pensare cambia rendendoti dipendente a vita da quella falsa sicurezza. Chi diventa ricco e davvero libero non lavora in funzione dei soldi, ma in funzione di un continuo e progressivo miglioramento. Il denaro, in quantita' sempre maggiore, e' un risultato di quel continuo miglioramento.

Su questo punto contraddici pero' tutto quello che hai sostenuto fin'ora sull'accoglienza agli immigrati.
Fammi capire, il manager se ne deve fottere dell'uomo perchè l'azienda è piu' importante, lo stato deve accogliere degli immigrati clandestini, che entrano quindi sul nostro territorio illegalmente?
Uno stato dove regnano grandi mafie e microcriminalita?
Dove non c'è da lavorare nemmeno per gli autoctoni?
Dove la disoccupazione è a 2 cifre e ci sono milioni di persone sotto la soglia di poverta?

Alla fine i politici sono dei manager, degli amministratori, di un' azienda che si chiama Italia, i clandestini aumenterebbero spese e problemi, che interesse avrebbe l'azienda ad accoglierli?

[Bob Terwilliger]

Questo filone della discussione sarebbe meglio copiaincollarlo sul thread della politica e continuare lì.

[Lukinosnake]

Su questo punto contraddici pero' tutto quello che hai sostenuto fin'ora sull'accoglienza agli immigrati.
Fammi capire, il manager se ne deve fottere dell'uomo perchè l'azienda è piu' importante, lo stato deve accogliere degli immigrati clandestini, che entrano quindi sul nostro territorio illegalmente?
Uno stato dove regnano grandi mafie e microcriminalita?
Dove non c'è da lavorare nemmeno per gli autoctoni?
Dove la disoccupazione è a 2 cifre e ci sono milioni di persone sotto la soglia di poverta?

Alla fine i politici sono dei manager, degli amministratori, di un' azienda che si chiama Italia, i clandestini aumenterebbero spese e problemi, che interesse avrebbe l'azienda ad accoglierli?

Ma che paragone e'? Sono sicurissimo che sai distinguere la differenza tra fischi e fiaschi.

Non e' il manager che se ne fotte degli impiegati perche' e' cattivo, ma in qualunque paese l'obbiettivo di un azienda privata e' la massimizzazione della revenue. Ne' piu' ne' meno.
Non e' eletta, non viene finanziata con soldi pubblici (solitamente) e non ha doveri come ad esempio ridurre la disoccupazione all'interno del paese, creare sistemi di assistenza e proteggere/gestire individui in difficolta'/pericolo.

I politici non sono dei manager e paragonare un'azienda privata con uno Stato e' come paragonare capre e cavoli. Altrimenti, su questo principio, perche' mai questa "azienda-stato" dovrebbe offrire sanita' pubblica? Perche' dovrebbe dare sussidio a disoccupati e disabili? Che interesse ha lo Stato in quanto azienda quindi ad investire miliardi che non ha in welfare, tra l'altro spesso su individui che, anche volendo, non possono essere produttivi? Tagliamo tutto e via allora.

Fatte queste banali premesse, io non ho mai detto di accogliere tutti e mantenere ad oltranza. Io ho sempre sostenuto che uno Stato che si consideri civile debba prima fare arrivare chi si trova, in un modo o nell'altro, in una condizione di rischio/pericolo per la propria incolumita', procedere all'intificazione ed analisi richieste di asilo per vedere chi effettivamente puo' ricevere lo status o no e creare un sistema per rendere questa gente produttiva, oltre che discutere strategie di cooperazione di ridistribuzione degli arrivi tra i paesi europei in base al numero gia' accolto e in relazione al numero di abitanti.

Infine, questioni come disoccupazione e criminalita' sono mancanze dello Stato e non possiamo utilizzarle sempre e continuamente come scusa, piagnucolando sempre dei nostri problemi e di come ci impediscano di fare qualsiasi cosa.

[Pasquino]

Tornando IT, uno degli errori più grandi è non essere andato a vedere Jeff Buckley nel 95 a Cesena...

Inviato dal mio ASUS_X00TD utilizzando Tapatalk

[topscorer]

Se la metti cosi io rimpiango di avere perso un evento unico ed irripetibile, I Pink Floyd a Venezia, 30 anni fa pari pari, avevo alcuni miei amici che ci andavano, mi avevano proposto di aggregarmi e non ricordo nemmeno per quale motivo, ma rifiutai.

[Lukinosnake]

Se la metti cosi io rimpiango di avere perso un evento unico ed irripetibile, I Pink Floyd a Venezia, 30 anni fa pari pari, avevo alcuni miei amici che ci andavano, mi avevano proposto di aggregarmi e non ricordo nemmeno per quale motivo, ma rifiutai.

Quanti anni hai top?

[topscorer]

Mezzo secolo, tondo tondo.

[Sly83]

Se la metti cosi io rimpiango di avere perso un evento unico ed irripetibile, I Pink Floyd a Venezia, 30 anni fa pari pari, avevo alcuni miei amici che ci andavano, mi avevano proposto di aggregarmi e non ricordo nemmeno per quale motivo, ma rifiutai.

Questo e’ terribile

[topscorer]

Infatti a distanza di 30 anni se ci penso mi tiro dei pugni sui maroni da solo.