questo lo scrivo solo per la gentile richiesta di Fabiopower e Powerenrico.
Durante alcune mie trasferte presso un centro Coni, avevo avuto il piacere di conoscere e vedere in allenamento Yuri Chechi agli anelli. Lasciando perdere tutti gli spunti che ne ho tratto per quanto riguarda il BB, rimasi impresso soprattutto dalla forza espressa in questi movimenti e dalla piena capacità di controllo con cui venivano effettuati. una delle conclusioni a cui ero giunto, era che la forza acquisita agli anelli era pari non solo alla durezza ed alla difficoltà dell'esercizio da eseguire, ma soprattutto alla stabilità richiesta dall'esercizio stesso. niente è più instabile di un paio di anelli, e niente è più difficile che tentare di eseguirci sopra dei movimenti simili alle "estensioni alle parallele", soprattutto se si è pesanti e se si ha aggiunto del sovraccarico.
Quando vidi che Simmons cominciava ad approcciare il lavoro in "instabilità" tramite palle gonfiabili sia rotonde che a forma di uovo, pensai di condividere con qualcuna delle mie "pensate", e detto sinceramente, senza neanche aspettarmi una qualsiasi risposta. Invece è cominciato un fitto, e costosissimo, scambio di telefonate proprio per affrontare il tema del "lavoro in condizioni di instabiltà". Tra i vari tipi di applicazioni che abbiamo esaminato, lui ne ha appunto individuato uno, specifico per la panca, consistente nell'effettuare delle flessioni a terra sugli anelli, tenendo delle pizze da 20 sulla schiena, ed aumentando il grado di difficoltà mettendo poi i piedi in appoggio su di una palla. E questa era solo una di quelle che ci siamo inventati...
ciao e scusate la lunghezza di 'sto post.
Durante alcune mie trasferte presso un centro Coni, avevo avuto il piacere di conoscere e vedere in allenamento Yuri Chechi agli anelli. Lasciando perdere tutti gli spunti che ne ho tratto per quanto riguarda il BB, rimasi impresso soprattutto dalla forza espressa in questi movimenti e dalla piena capacità di controllo con cui venivano effettuati. una delle conclusioni a cui ero giunto, era che la forza acquisita agli anelli era pari non solo alla durezza ed alla difficoltà dell'esercizio da eseguire, ma soprattutto alla stabilità richiesta dall'esercizio stesso. niente è più instabile di un paio di anelli, e niente è più difficile che tentare di eseguirci sopra dei movimenti simili alle "estensioni alle parallele", soprattutto se si è pesanti e se si ha aggiunto del sovraccarico.
Quando vidi che Simmons cominciava ad approcciare il lavoro in "instabilità" tramite palle gonfiabili sia rotonde che a forma di uovo, pensai di condividere con qualcuna delle mie "pensate", e detto sinceramente, senza neanche aspettarmi una qualsiasi risposta. Invece è cominciato un fitto, e costosissimo, scambio di telefonate proprio per affrontare il tema del "lavoro in condizioni di instabiltà". Tra i vari tipi di applicazioni che abbiamo esaminato, lui ne ha appunto individuato uno, specifico per la panca, consistente nell'effettuare delle flessioni a terra sugli anelli, tenendo delle pizze da 20 sulla schiena, ed aumentando il grado di difficoltà mettendo poi i piedi in appoggio su di una palla. E questa era solo una di quelle che ci siamo inventati...
ciao e scusate la lunghezza di 'sto post.
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