La mia breve corrispondenza con Simmons..

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  • Mario64
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    La mia breve corrispondenza con Simmons..

    questo lo scrivo solo per la gentile richiesta di Fabiopower e Powerenrico.
    Durante alcune mie trasferte presso un centro Coni, avevo avuto il piacere di conoscere e vedere in allenamento Yuri Chechi agli anelli. Lasciando perdere tutti gli spunti che ne ho tratto per quanto riguarda il BB, rimasi impresso soprattutto dalla forza espressa in questi movimenti e dalla piena capacità di controllo con cui venivano effettuati. una delle conclusioni a cui ero giunto, era che la forza acquisita agli anelli era pari non solo alla durezza ed alla difficoltà dell'esercizio da eseguire, ma soprattutto alla stabilità richiesta dall'esercizio stesso. niente è più instabile di un paio di anelli, e niente è più difficile che tentare di eseguirci sopra dei movimenti simili alle "estensioni alle parallele", soprattutto se si è pesanti e se si ha aggiunto del sovraccarico.
    Quando vidi che Simmons cominciava ad approcciare il lavoro in "instabilità" tramite palle gonfiabili sia rotonde che a forma di uovo, pensai di condividere con qualcuna delle mie "pensate", e detto sinceramente, senza neanche aspettarmi una qualsiasi risposta. Invece è cominciato un fitto, e costosissimo, scambio di telefonate proprio per affrontare il tema del "lavoro in condizioni di instabiltà". Tra i vari tipi di applicazioni che abbiamo esaminato, lui ne ha appunto individuato uno, specifico per la panca, consistente nell'effettuare delle flessioni a terra sugli anelli, tenendo delle pizze da 20 sulla schiena, ed aumentando il grado di difficoltà mettendo poi i piedi in appoggio su di una palla. E questa era solo una di quelle che ci siamo inventati...
    ciao e scusate la lunghezza di 'sto post.
  • PowerEnrico
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    • Oct 2002
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    #2
    ed ecco il risultato finale:

    ma secondo te, quanto puo' influire un allenamento di questo tipo contestualizzato in una programmazione ws?
    My Videos: www.youtube.com/profile?user=EnricoPL
    IronPaolo's blog:http://snipurl.com/2vztj

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    • Mario64
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      #3
      dal mio punto di vista può creare grosse differenze. tu sai che in questo periodo sono "intrippato" dagli effetti degli allenamenti funzionali ed il loro transfer sul PL. ebbene, in questo caso aumentando di molto la capacità stabilizzatrice generale, riusciamo ad ottenere un migliore direzionamento della forza massimale. Per dirla alla Simmons, nella peggiore delle ipotesi, ma Angelo Berardinelli non è un'ipotesi, non è detto che sollevi di più, ma di sicuro solleverai meglio. inoltre quello che io sperimentato, è stato un'eccezionale sgravio a livello di giunture, e non è poco, credimi..

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      • FabioPower
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        #4
        continua siamo con le orecchie APPIZZATE!!!
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        www.powerliftingitalia-fipl.it
        www.sslaziopl.it

        teaching of the rewarded school of bench press of beautiful tower nun of Rome

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        • FabioPower
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          #5
          Originariamente Scritto da Mario64
          questo lo scrivo solo per la gentile richiesta di Fabiopower e Powerenrico.
          Durante alcune mie trasferte presso un centro Coni, avevo avuto il piacere di conoscere e vedere in allenamento Yuri Chechi agli anelli. Lasciando perdere tutti gli spunti che ne ho tratto per quanto riguarda il BB, rimasi impresso soprattutto dalla forza espressa in questi movimenti e dalla piena capacità di controllo con cui venivano effettuati. una delle conclusioni a cui ero giunto, era che la forza acquisita agli anelli era pari non solo alla durezza ed alla difficoltà dell'esercizio da eseguire, ma soprattutto alla stabilità richiesta dall'esercizio stesso. niente è più instabile di un paio di anelli, e niente è più difficile che tentare di eseguirci sopra dei movimenti simili alle "estensioni alle parallele", soprattutto se si è pesanti e se si ha aggiunto del sovraccarico.
          Quando vidi che Simmons cominciava ad approcciare il lavoro in "instabilità" tramite palle gonfiabili sia rotonde che a forma di uovo, pensai di condividere con qualcuna delle mie "pensate", e detto sinceramente, senza neanche aspettarmi una qualsiasi risposta. Invece è cominciato un fitto, e costosissimo, scambio di telefonate proprio per affrontare il tema del "lavoro in condizioni di instabiltà". Tra i vari tipi di applicazioni che abbiamo esaminato, lui ne ha appunto individuato uno, specifico per la panca, consistente nell'effettuare delle flessioni a terra sugli anelli, tenendo delle pizze da 20 sulla schiena, ed aumentando il grado di difficoltà mettendo poi i piedi in appoggio su di una palla. E questa era solo una di quelle che ci siamo inventati...
          ciao e scusate la lunghezza di 'sto post.
          in questo modo effettui delle flessioni a terra?anche dalla foto mostrata da enrico non riesco bene a seguire quale è il movimento
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          • Mario64
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            #6
            è come quando consiglio di fare le flessioni a testa in giù anzichè il lento in piedi, tutti mi danno del pazzo, e poi se ne vengono fuori con "oh, ma lo sai che non mi fà più male la schiena e c'ho le spalle più grosse?" . in termini puramente biomeccanici, non cambia nulla, ma in termini fisici, il lavoro a corpo libero sovraccaricato ed in condizioni di instabilità ha dei transfer ...goderecci...

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            • Mario64
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              #7
              Originariamente Scritto da FabioPower
              in questo modo effettui delle flessioni a terra?anche dalla foto mostrata da enrico non riesco bene a seguire quale è il movimento
              in pratica sì, ma con le mani su due anelli. e magari i piedi su un pallone...okkio pero', è facile pikkiare musate: consiglio un approccio graduale ed estremamente attento.

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              • PowerEnrico
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                #8
                Originariamente Scritto da FabioPower
                in questo modo effettui delle flessioni a terra?anche dalla foto mostrata da enrico non riesco bene a seguire quale è il movimento
                non proprio; sono flessioni fatte in equilibrio su delle maniglie, appunto tipo gli anelli dei ginnasti. Le flessioni/trazioni sono le stesse che faresti a terra o alla sbarra, ma hai l'handicap dell'instabilità (praticamete sti cosi oscillano e non hai un baricentro stabile). In un momento di "art attack" ho provato a farne una verisone rudimentale alla pantegana's gym ma con scarso risultato. Avevo pensato di recuperare delle vecchie cinte di cuoio a cui agganciare con il moschettone le maniglie della macchina con i cavi. Non demordo. spero per la prox settimana di concretizzare la cosa.
                Qua c'è il report completo delle balst straps in formato pdf, le foto sono un po più esplicative.
                My Videos: www.youtube.com/profile?user=EnricoPL
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                • Mario64
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                  #9
                  comunque ce ne hanno messi pochi di esercizi...con questi "cosi" si può fare di molto meglio.

                  Consiglio: meglio le cinghie da tapparella o quelle per le imbracature da antinfortunistica. io ho rimediato con una semplice corda da muratore.

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                  • °°sOmOja°°
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                    #10
                    molto interessante..
                    cos'hai tratto dagli incontri con chechi? dai, sono curioso!
                    train for strength and size will follow
                    (Dave Tate)

                    .. i miei video sul tubo
                    http://www.youtube.com/user/s0m0ja

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                    • FabioPower
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                      #11
                      ma piu' che altro che pensi del W.S.? si deve fare solo quello o variare? ci si fossilizza con il praticare solo questo metodo? la differenza con il sistema dell'est? poi ti dico la mia
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                      www.sslaziopl.it

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                      • Mario64
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                        #12
                        Originariamente Scritto da °°sOmOj@°°
                        molto interessante..
                        cos'hai tratto dagli incontri con chechi? dai, sono curioso!
                        non so se hai presente il fisico che aveva. ti dico solo che con un po' di squat pesante sarebbe salito con onore su qualsiasi palco di BB. E questo mi fece capire che è la funzione che sviluppa l'organo, e più la funzione è complessa, maggiormente viene sviluppato (ma questa è roba da Bodybuilders).
                        la considerazione più importante in assoluto che ne ho tratto è in fondo molto semplice: la potenza, senza controllo, è nulla. se ci pensi bene nella ginnastica artistica, l'unica vera necessità è il pieno controllo dell'esecuzione, e maggiore è il controllo, e minore è la richiesta di forza e potenza, poichè possono venire meglio sfruttate. nel PL abbiamo atleti potentissimi, ma che si esprimono magari al 85% del loro vero potenziale, proprio perchè nel loro allenamento latita la componente "controllo". e ti assicuro che è acquisibile.

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                        • Mario64
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                          #13
                          Originariamente Scritto da FabioPower
                          ma piu' che altro che pensi del W.S.? si deve fare solo quello o variare? ci si fossilizza con il praticare solo questo metodo? la differenza con il sistema dell'est? poi ti dico la mia
                          Donnie Brasco direbbe: che te lo dico a fare?
                          scherzi a parte WS è un metodo, Sheiko pure, Korte anche, e sappiamo che funzionano tutti. quello che dobbiamo attentamente considerare non è tanto il lavoro, ma la fatica, sia mentale che fisica. Un PLer italiano, in quanto atleta amatoriale ( e di professionisti non ne conosco nemmeno uno, almeno nel senso che campano solo di PL) deve fare i conti con vita lavorativa, sociale e familiare. parlare dei risultati ottenuti da atleti russi mi va bene, ma teniamo presente che la maggior parte di quelli che troviamo ai mondiali, sono comunque "sponsorizzati" dalla loro nazione, quindi il metodo da loro praticato non è semplicemente applicabile "in puro" da noi.

                          dal mio punto di vista lo sheiko è ottimo, ma ti ammazza di noia e di fatica.
                          il korte è eccezionale, ma ogni volta che ti alleni è sempre la stessa solfa.
                          il ws è divertentissimo, ti uccide senza che te ne accorgi, ma deve essere messo a punto come si deve. tieni presente che gli atleti di Simmons hanno bisogno di frequenti verifiche,e non a caso sino al 2000 si sparavano una gara al mese (cosa possibile solo negli USA..)

                          Vagliare, sperimentare, adattare, questa è l'unica maniera di poterci costruire il metodo ad hoc, e noi Italiani siamo bravissimi in questo.

                          nessuno ha mai letto del metodo che avevo messo a punto io (Metodo Civalleri, o Delle Abilità Acquisite)?

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                          • FabioPower
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                            #14
                            sono perfettamente d'accordo quando accompagno la mia compagna Antonietta nelle gare internazionali parlando con russi ed ukraini lo ammettono che il loro lavoro è quello

                            Non lo conosco parlaci del metodo Civilleri!!!????
                            sigpic

                            www.powerliftingitalia-fipl.it
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                            • Mario64
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                              #15
                              ..estratto da un'articolo che avevo scritto:

                              METODO CIVALLERI , O “DELLE ABILITA’ ACQUISITE”

                              Per praticare powerlifting ogni metodo può essere buono, ma per eccellere bisogna sapere acquisire tutte le abilità necessarie a superare i vari punti di stallo che si possono presentare, o a sanare i punti deboli che si possono riscontrare. Le abilità devono essere inerenti alle nostre necessità, non alle capacità. Mi spiego meglio: è inutile continuare a migliorare ciò in cui già siamo bravi, è meglio impegnarsi in ciò di cui non siamo capaci. Quindi le abilità da acquisire devono essere perfettamente correlate alla capacità, alla tipologia, ed al livello atletico del powerlifter.

                              In linea di massima le abilità necessarie da acquisire per un normale powerlifter sono:



                              - capacità di controllo del carico: questa è un’abilità acquisibile tramite il lavoro statico e statico-dinamico

                              - esplosività: e qui necessita un lavoro specifico, sia a corpo libero che con i carichi in statico-dinamico

                              - potenza: questa abilità è invece acquisibile solo spostando grossi carichi per brevi tratti, e cioè mezzi-colpi



                              quindi si può partire ad impostare un programma tipo suddiviso in 4 fasi:



                              1A FASE : TEST – 1 settimana, 1 o 2 sedute



                              è inutile girarci intorno con ridicole formulette. Questo è powerlifting. Quindi per partire a fare un buon lavoro, bisogna sapere esattamente a che punto siamo, e verificare con precisione:



                              - massimale squat

                              - massimale panca

                              - massimale stacco



                              inoltre, per il lavoro a corpo libero, bisognerà verificare i seguenti esercizi:



                              - salto in alto a gambe unite e mani dietro la nuca ( esplosività per squat)

                              - 3-4 flessioni braccia battendo le mani (esplosività per panca)

                              - salto in alto a gambe larghe con palla medica





                              2° fase: lavoro di volume- 4 settimane

                              tutti le alzate devono essere eseguite con PAUSA DI 2-3“ ,nello squat sarà pausa in accosciata, nella panca pausa al petto, e nello stacco nel tratto a 10cm da terra. Inoltre ad ogni seduta vengono inseriti mezzi colpi al 100%

                              2a Fase-4 settimane: carichi dal 58% al 64%- mezzi colpi al 100%
                              LUN
                              squat: 5-8x5
                              bench: 6-8x6
                              deadlift: 5-8x5
                              Mezzi squat: 3x3
                              MERC
                              squat: 5-8x5
                              bench: 6-8x6
                              “chiusure”: 3-4-x3
                              deadlift: 5-8x5
                              VEN
                              squat: 5-8x5
                              bench: 6-8x6
                              deadlift: 5-8x5
                              Mezzo deadlift: 3x3
















                              3a Fase: lavoro esplosivo e massimale- 4 settimane

                              in questa fase viene introdotto il lavoro esplosi vo a corpo libero, le alzate vengono eseguite con pause maggiori, di 4-5”, ed i mezzi colpi vengono invece eseguiti con carichi almeno al 120%





                              3a Fase: tecnica al 60%
                              lavoro max al 80%-85%-90% - mezzi colpi al 120%
                              LUN
                              squat: 3x3
                              bench: 5x4
                              Salti a gambe larghe
                              con palla medica: 3x3
                              deadlift: 1-2x1
                              Mezzo deadlift: 3x3
                              MERC
                              squat: 3x3
                              Flessioni braccia
                              con “applauso”: 3x3
                              bench: 1-2x1
                              deadlift: 3x3
                              VEN
                              salti :3x3

                              squat: 1-2x1
                              bench: 5x4
                              deadlift: 3x3
                              Mezzi squat:
                              3x3




                              4a ed ultima fase: test da effettuarsi almeno 3-4 giorni dopo l’ultima sessione di allenamento



                              - squat massimale

                              - panca massimale

                              - stacco massimale



                              questo possiamo definirlo un metodo che opera a 360° sulle varie performance, e dove ogni aspetto viene debitamente affrontato. Inoltre le “abilità acquisite” vengono coltivate ed applicate via via che ci si avvicina alla verifica dei massimali.



                              un tuo sinecro commento mi è particolarmente gradito...

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