dal momento che hai affrontato il probelma metodologico, mi permetto di postare un copia ed incolla, dove specifico che i due piani nn vanno scissi.
Peraltro, dobbiamo misurarci con un dato di fatto. GLi studi effettuali valutano sempre effetti "parziali", cioè isolano uin fenomeno, analizzandone cause ed effetti.
Ma stilare un programma dietetico si svolge in un'ottica organicistica, dove i risultati parziali vanno rcondotti ad unità.
quindi, lo studio è un dato di fatto. il sistema dietetico è una congettura, tanto più supportata quanti più studi può vantare a suo sostegno.
Nessuno qui, credo, ha mai voluto ricondurre un sistema dietetico a moduli filosofici.
Evidentemente, non conoscendomi, è potuto traspire questo. Ma ti assicuro che se ti capita di leggere i miei vari post, ti rendi conto che le cose stanno molto diversamente.
Ecco il copia/incolla (è tratto da un diario, per cui nn vuole essere una dimostrazione delle mie teorie, ma solo una premessa di metodo e di contenuti):
"
gli scrittori di diete per il bbing, da un dieci anni a questa parte, sovente affermano che non si può perdere più di tot (solitamente mezzo chilo o 1kg a settiana) senza intaccare tessuto muscolare.
la prassi (come anche il tuo caso insegna) solitamente li sconfessa, ma loro continuano imperterriti!
quindi, ecco che ci si trova dinnanzi ad una divaricazione:
1)il vecchio coach, che ti mette a pollo e verdure, e ti fa avere i risultati;
2) i vari autori delle rivistucole, che si trincerano dietro una presunta scientificità delle loro argomentazione e ti fanno restare grasso!
Premesso e ribadito che la scientificità di molti (quasi tutti?) gli autori di rivistucole è soltanto presunta, mi sono riproposto di smantellare tutto e dare un assetto scientifico ad una dieta.
Ma cosa significa scientificità? è un concetto in antitesi con le tesi del vecchio coach?
com'è noto, la scienza moderna (e la medicina in particolare), si fonda sul metodo effettuale.
In sostanza, l'efficacia di qualcosa si valuta a partire dagli effetti che produce e, una volta verificato se vi sono o non vi sono effetti, si cerca di capirne le ragioni.
E a questo punto arriva la prima considerazione: dov'è scritto che + di mezzo kg a setimana non può essere perso senza intaccare i muscoli? da nessuna parte!è una cifra che è saltata fuori da una tradizione irretrita.
Inoltre, dov'è scritto che una dieta da 2000cals con certe % di marco produce effetti diversi da una dieta sempre di 2000cals, ma con % di macro differenti (ma con quantità di prot uguali)? again, da nessuna parte.
Qual'è il materiale che abbiamo a disposizione per costruire una dieta?
sono svariati studi e tante esperienze pratiche e la conoscenza di avriati meccanismi metabolici.
Cosa se ne ricava?
che ogni dieta PUò portare a perdita di massa muscolare;
che svariate persone riscono a mettere massa anche in ipocalorica;
che grassi e carbo sono intercambiabili in una certa misura...
e tante altre cose che ho scritto altrove.
Il punto che mi sembra di particolare interesse, e che viene solitamente trascurato, tuttavia, mi sembra sia questo:
ogni dieta produce un effetto catabolico generale, sia sul grasso che sui muscoli.
Però, grasso e muscoli sono sistemi isolati, nel senso che hanno una vita propria e la diminuzione del grasso può essere contestuale ad un aumento dei muscoli.
cerco di spiegarmi: il corpo può usare come fonte energetica per la sintesi proteica tanto i caboidrati quanti i grassi e può tranquillamente usare gli acidi grassi che provengono dallo smantellamento degli adipociti in luogo dei grassi presenti nella dieta.
dunque, se è vero che alla privazione calorica si accompagnano degli effetti catabolici sull'intero organismo, non è affatto vero che contestualmente alla perdita di grasso si abbia perdita di muscoli:
1)perchè la liberazione di acidi grassi riduce il catabolismo muscolare (ciclo di Randle; deplezione del glicogeno ed aumento dell'amp-k);
2)gli acidi grassi liberati dagli adipociti possono tranquillamente supportare la sintesi proteica.
Tutto questo, però, ritengo sia corretto isolando un organismo a dieta in un determinato lasso di tempo.
Vero è, però, che l'adipocita non è tessuto inerme, ma è un tessuto che produce delle proteine fondamentali per il regolamento metabolico. In particolare, la diminuzione del volume dell'adipocita può portare:
3)ad una aumento del catabolismo muscolare (diminuzione dei livelli plasmatici di FFA; diminuzione dell'attività del ppar-alfa e ppar-beta)
4) ad una riduzione dell'anabolismo muscolare a causa dei feedback ingenerati da leptina, gherlin, adiponectina, aumento dell'ASP etc
Quindi, il punto fondamentale nel progettare una dieta è:
favorire quanto sub 1) e sub 2), evitando quando sub 3) e sub4).
la soluzione è piuttosto semplice e trae a due mani dalle diete che i vecchi coach hanno somministrato nelle loro palestre da 30anni a questa parte.
stringi i denti, digiuna...ma ogni tanto fatti una abbuffata per evitare che il metabolismo si rallenti!
tuttavia, quelle diete in molti passaggi erano errate, non prevedendo:
1)il tipo ed il tempo delle prot da mangiare nei giorni di dieta;
2)non progettando adeguatamente le ricariche..."
Peraltro, dobbiamo misurarci con un dato di fatto. GLi studi effettuali valutano sempre effetti "parziali", cioè isolano uin fenomeno, analizzandone cause ed effetti.
Ma stilare un programma dietetico si svolge in un'ottica organicistica, dove i risultati parziali vanno rcondotti ad unità.
quindi, lo studio è un dato di fatto. il sistema dietetico è una congettura, tanto più supportata quanti più studi può vantare a suo sostegno.
Nessuno qui, credo, ha mai voluto ricondurre un sistema dietetico a moduli filosofici.
Evidentemente, non conoscendomi, è potuto traspire questo. Ma ti assicuro che se ti capita di leggere i miei vari post, ti rendi conto che le cose stanno molto diversamente.
Ecco il copia/incolla (è tratto da un diario, per cui nn vuole essere una dimostrazione delle mie teorie, ma solo una premessa di metodo e di contenuti):
"
gli scrittori di diete per il bbing, da un dieci anni a questa parte, sovente affermano che non si può perdere più di tot (solitamente mezzo chilo o 1kg a settiana) senza intaccare tessuto muscolare.
la prassi (come anche il tuo caso insegna) solitamente li sconfessa, ma loro continuano imperterriti!
quindi, ecco che ci si trova dinnanzi ad una divaricazione:
1)il vecchio coach, che ti mette a pollo e verdure, e ti fa avere i risultati;
2) i vari autori delle rivistucole, che si trincerano dietro una presunta scientificità delle loro argomentazione e ti fanno restare grasso!
Premesso e ribadito che la scientificità di molti (quasi tutti?) gli autori di rivistucole è soltanto presunta, mi sono riproposto di smantellare tutto e dare un assetto scientifico ad una dieta.
Ma cosa significa scientificità? è un concetto in antitesi con le tesi del vecchio coach?
com'è noto, la scienza moderna (e la medicina in particolare), si fonda sul metodo effettuale.
In sostanza, l'efficacia di qualcosa si valuta a partire dagli effetti che produce e, una volta verificato se vi sono o non vi sono effetti, si cerca di capirne le ragioni.
E a questo punto arriva la prima considerazione: dov'è scritto che + di mezzo kg a setimana non può essere perso senza intaccare i muscoli? da nessuna parte!è una cifra che è saltata fuori da una tradizione irretrita.
Inoltre, dov'è scritto che una dieta da 2000cals con certe % di marco produce effetti diversi da una dieta sempre di 2000cals, ma con % di macro differenti (ma con quantità di prot uguali)? again, da nessuna parte.
Qual'è il materiale che abbiamo a disposizione per costruire una dieta?
sono svariati studi e tante esperienze pratiche e la conoscenza di avriati meccanismi metabolici.
Cosa se ne ricava?
che ogni dieta PUò portare a perdita di massa muscolare;
che svariate persone riscono a mettere massa anche in ipocalorica;
che grassi e carbo sono intercambiabili in una certa misura...
e tante altre cose che ho scritto altrove.
Il punto che mi sembra di particolare interesse, e che viene solitamente trascurato, tuttavia, mi sembra sia questo:
ogni dieta produce un effetto catabolico generale, sia sul grasso che sui muscoli.
Però, grasso e muscoli sono sistemi isolati, nel senso che hanno una vita propria e la diminuzione del grasso può essere contestuale ad un aumento dei muscoli.
cerco di spiegarmi: il corpo può usare come fonte energetica per la sintesi proteica tanto i caboidrati quanti i grassi e può tranquillamente usare gli acidi grassi che provengono dallo smantellamento degli adipociti in luogo dei grassi presenti nella dieta.
dunque, se è vero che alla privazione calorica si accompagnano degli effetti catabolici sull'intero organismo, non è affatto vero che contestualmente alla perdita di grasso si abbia perdita di muscoli:
1)perchè la liberazione di acidi grassi riduce il catabolismo muscolare (ciclo di Randle; deplezione del glicogeno ed aumento dell'amp-k);
2)gli acidi grassi liberati dagli adipociti possono tranquillamente supportare la sintesi proteica.
Tutto questo, però, ritengo sia corretto isolando un organismo a dieta in un determinato lasso di tempo.
Vero è, però, che l'adipocita non è tessuto inerme, ma è un tessuto che produce delle proteine fondamentali per il regolamento metabolico. In particolare, la diminuzione del volume dell'adipocita può portare:
3)ad una aumento del catabolismo muscolare (diminuzione dei livelli plasmatici di FFA; diminuzione dell'attività del ppar-alfa e ppar-beta)
4) ad una riduzione dell'anabolismo muscolare a causa dei feedback ingenerati da leptina, gherlin, adiponectina, aumento dell'ASP etc
Quindi, il punto fondamentale nel progettare una dieta è:
favorire quanto sub 1) e sub 2), evitando quando sub 3) e sub4).
la soluzione è piuttosto semplice e trae a due mani dalle diete che i vecchi coach hanno somministrato nelle loro palestre da 30anni a questa parte.
stringi i denti, digiuna...ma ogni tanto fatti una abbuffata per evitare che il metabolismo si rallenti!
tuttavia, quelle diete in molti passaggi erano errate, non prevedendo:
1)il tipo ed il tempo delle prot da mangiare nei giorni di dieta;
2)non progettando adeguatamente le ricariche..."
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